Geopolitica
Israele prende di mira il probabile successore di Hezbollah nei nuovi attacchi a Beirut

Giovedì sera Israele ha condotto altri attacchi aerei importanti a Beirut. I funzionari israeliani ora affermano che gli attacchi di ieri sera hanno preso di mira il capo del comitato esecutivo di Hezbollah Hashem Safieddine, da più parti segnalato come il probabile successore che prenderà il controllo del gruppo paramilitare sciita dopo l’uccisione di Hassan Nasrallah la scorsa settimana.
«Safieddine è la figura di spicco che succederà a Hassan Nasrallah come leader di Hezbollah. Un funzionario israeliano ha detto che Saffiedine si trovava in un bunker sotterraneo e non è ancora chiaro se sia stato ucciso nell’attacco», riporta la testata americana Axios.
Gli attacchi che hanno preso di mira Safieddine sono stati descritti come persino più grandi di quelli che hanno ucciso Nasrallah. Il numero delle vittime non è ancora confermato.
Secondo l’emittente quatariota Al Jazeera Arabic l’esercito israeliano avrebbe fatto saltare in aria alcuni edifici residenziali a nord-ovest del campo di Nuseirat, colpendo la parte occidentale del campo profughi quasi ogni ora.
This is Beirut this morning
Imagine how we would react if Lebanon did this to Tel Aviv pic.twitter.com/TYp6fe0D5b
— Jake Shields (@jakeshieldsajj) October 4, 2024
BREAKING: ISRAEL BOMBING OF BEIRUT RIGHT NOW!!! pic.twitter.com/38nBalveVt
— Sulaiman Ahmed (@ShaykhSulaiman) October 2, 2024
Southern suburbs of Beirut Lebanon 🇱🇧 pic.twitter.com/pnJbDkcx84
— PUBLIC⚜️🦍 👑 (@Abde1Jabbar) October 3, 2024
#BREAKING
🚨🚨🚨🇱🇧 HEAVY ISRAELI ATTACK IN SOUTHERN SUBURBS OF BEIRUT!Israeli warships are targeting Bourj Al-Barajneh in the southern suburbs of #Beirut just minutes after issuing an evacuation warning!
HOW CAN ANYONE EVACUATE WITH THEIR FAMILY IN SUCH A SHORT TIME???… pic.twitter.com/3N3MAr2IuP— Rula El Halabi (@Rulaelhalabi) October 3, 2024
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Almeno nove persone sono state uccise negli attacchi israeliani notturni a Beirut, che hanno comportato una serie di rari attacchi aerei direttamente sul centro della città, non lontano dal palazzo del Parlamento e dall’ufficio del primo ministro, nonché dal quartier generale delle Nazioni Unite. Altri attacchi hanno scosso anche il sobborgo meridionale di Dahieh, che è stato colpito di frequente.
L’attacco al centro di Beirut ha preso di mira un edificio nel distretto di Bashoura. L’Associated Press e altri hanno notato che i residenti e gli operatori umanitari sono andati nel panico anche a causa di uno strano odore che ha riempito l’aria nella zona centrale della città subito dopo il bombardamento.
Al Jazeera riferisce che «i residenti hanno segnalato un odore simile allo zolfo in seguito all’attacco e l’agenzia di stampa nazionale libanese ha accusato Israele di aver utilizzato bombe al fosforo, senza fornire prove». L’esercito israeliano non ha commentato queste affermazioni.
Tra i morti ci sono sette membri dell’unità di difesa civile di Hezbollah, ha confermato il gruppo. Un precedente attacco di mercoledì aveva anche preso di mira una residenza del parlamentare di Hezbollah, Amin Shari. I resoconti locali affermano che non era lì in quel momento, ed è sopravvissuto.
In feroci combattimenti in corso nel sud, Hezbollah afferma di aver lanciato altri attacchi contro le forze di terra israeliane invasori. Ciò avviene dopo la giornata mercoledì in cui l’IDF che ha confermato otto morti tra i soldati israeliani, la maggior parte dei quali durante un feroce agguato su più fronti.
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Geopolitica
Kushner: Hamas sta agendo in buona fede, Gaza sembra «nuclearizzata», Trump crede che Israele sia «fuori controllo»

Hamas sembra agire in buona fede e cercare di onorare l’accordo di Gaza con Israele, mediato dagli Stati Uniti, ha affermato Jared Kushner, genero del presidente Donald Trump.
Kushner, una delle figure chiave dietro l’accordo di cessate il fuoco, ha rilasciato queste dichiarazioni in un’intervista al programma 60 Minutes della CBS andato in onda domenica. Alla domanda se ritenesse che il gruppo militante palestinese «avesse agito in buona fede» e «stesse seriamente cercando i corpi» degli ostaggi israeliani che aveva accettato di restituire, Kushner ha risposto affermativamente.
«Per quanto abbiamo visto da quanto ci è stato comunicato dai mediatori, sono ancora lontani. Potrebbero crollare da un momento all’altro, ma al momento li abbiamo visti cercare di onorare l’accordo», ha detto.
Quando gli è stato chiesto come Trump avesse reagito dopo aver appreso del tentato assassinio israeliano il mese scorso, Kushner ha risposto: «Trump aveva la sensazione che gli israeliani stessero perdendo un po’ il controllo».
Nell’intervista con 60 Minutes Witkoff ha dichiarato che Trump non era a conoscenza del fatto che Israele stesse pianificando di tentare di uccidere i leader di Hamas. Tuttavia, i funzionari israeliani hanno contestato questa versione, sostenendo che Trump era stato informato almeno ore prima dell’attacco e non aveva spinto Israele a sospendere l’operazione.
Exclusive: Jared Kushner, President Trump’s son-in-law, and special envoy Steve Witkoff give a behind-the-scenes look at the tense moments leading up to the ceasefire and hostage deal after an Israeli bombing threatened to derail the agreement.
“[Trump] felt like the Israelis… pic.twitter.com/WtZpJcYHTG
— 60 Minutes (@60Minutes) October 17, 2025
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Hamas non è riuscita a restituire tutti gli ostaggi deceduti a Israele, sostenendo di non essere in grado di localizzarli a causa della distruzione generalizzata inflitta a Gaza dalle operazioni israeliane. Israele ha affermato che il gruppo sta deliberatamente prolungando il processo di scambio.
Washington ha lavorato attivamente per accelerare lo scambio e «spingere entrambe le parti ad essere proattive… invece di incolparsi a vicenda per i guasti», ha affermato Kushner.
Kushner e un’altra figura chiave nel processo di mediazione, l’inviato speciale di Trump Steve Witkoff, sono arrivati in Israele lunedì per discutere la fase successiva dell’attuazione dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza. I due erano sul palco ad una cerimonia di piazza per il ritorno degli ostaggi quando la folla ha fischiato Netanyahu e inneggiato al presidente USA cantando «Thank You Trump».
Domenica, Israele ha accusato Hamas di aver violato il cessate il fuoco nella città di Rafah, nel Sud di Gaza, effettuando numerosi attacchi aerei su quelli che ha definito «obiettivi terroristici» e uccidendo più di 40 persone in tutta Gaza, secondo le autorità sanitarie locali. Hamas ha negato di aver violato il cessate il fuoco, mentre i media hanno indicato che l’incidente di Rafah è stato causato dall’impatto di un veicolo del genio israeliano con una munizione inesplosa.
Dopo gli attacchi, Israele ha dichiarato di essere tornato a «far rispettare il cessate il fuoco» nell’enclave palestinese.
Come riportato da Renovatio 21, lunedì, il ministro della Sicurezza Nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir ha chiesto la rottura della tregua, sostenendo che il ritorno di tutti gli ostaggi sopravvissuti fosse sufficiente. «Ora dobbiamo tornare in guerra, dobbiamo agire immediatamente contro Hamas», ha dichiarato il ministro in un discorso televisivo.
Kushner, che in passato aveva parlato del valore immobiliare della riviera di Gaza, durante l’intervista alla TV americana ha comparato l’attuale condizione di Gaza al sito di esplosione di una bomba atomica.
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«Sembra come se una bomba nucleare sia stata fatta esplodere in quell’area» ha detto il genero di Trump. «Ho visto queste persone tornare, e ho chiesto all’esercito israeliano “dove stanno andando”? Guardando in giro sono tutte rovine. “Stanno tornando nella zona dove era la loro casa, dove metteranno su una tenda».
«È triste perché dici a te stesso: non hanno nessun’altro posto in cui andare».
A domanda precisa, Kushner ha comunque risposto che non si è trattato di genocidio. Anche lo Witkoff ha negato: «assolutamente no. C’era una guerra che veniva combattuta».
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