Economia
«Indossare la mascherina è molto pericoloso» dice l’epidemiologo svedese

Il massimo esperto svedese sul coronavirus ha avvertito che incoraggiare le persone a indossare maschere per il viso è «molto pericoloso» perché dà un falso senso di sicurezza ma non argina efficacemente la diffusione del virus.
«È molto pericoloso credere che le maschere facciali cambiano le cose quando si tratta di COVID-19», ha detto al Financial Times il dottor Anders Tengell, il medico che ha supervisionato la risposta della Svezia alla pandemia resistendo a qualsiasi forma di blocco o obbligo di mascheramento.
«È molto pericoloso credere che le maschere facciali cambiano le cose quando si tratta di COVID-19»
«Le maschere per il viso possono essere un complemento ad altre cose quando altre cose sono a posto».
«Ma iniziare con le maschere per il viso e poi pensare che si possono affollare gli autobus o i centri commerciali – questo è sicuramente un errore».
Non è la prima volta che Tegnell si pronuncia contro l’uso di maschere antivirus. Il mese scorso ha dichiarato che «con i numeri che diminuiscono molto rapidamente in Svezia, non vediamo alcun motivo per indossare una mascherina in Svezia, nemmeno sui mezzi pubblici».
«I risultati che sono stati prodotti attraverso le maschere per il viso sono sorprendentemente deboli, anche se così tante persone in tutto il mondo le indossano».
«Paesi come la Spagna e il Belgio hanno fatto indossare maschere alle loro popolazioni, ma il numero delle infezioni è ancora aumentato»
«Sono sorpreso che non abbiamo più o migliori studi che dimostrino quali effetti hanno effettivamente le maschere. Paesi come la Spagna e il Belgio hanno fatto indossare maschere alle loro popolazioni, ma il numero delle infezioni è ancora aumentato»
La Svezia, che non ha applicato alcun ordine di lockdown obbligatorio, ha visto i suoi casi di coronavirus e le morti rallentare fino a ridursi, ricorda Summit News.
«Che la Svezia sia scesa a questi livelli è molto promettente –ha osservato il dottor Tegnell, aggiungendo che «e curve stanno scendendo e le curve per i malati gravi stanno iniziando ad avvicinarsi allo zero».
Il tasso di mortalità del COVID-19 in Svezia è inferiore a quello di Spagna, Regno Unito e Italia, paesi che hanno tutto imposto il lockdown
Come ha riconosciuto Newsweek all’inizio di questo mese, il tasso di mortalità del COVID-19 in Svezia è inferiore a quello di Spagna, Regno Unito e Italia, paesi che hanno tutto imposto il lockdown.
Il calo del PIL svedese di 8,6 nel secondo trimestre del 2020 è anche significativamente meno grave della media di 12,1 sperimentata nell’Eurozona, lasciando il paese scandinavo in «condizioni molto migliori rispetto al resto dell’Europa»
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Economia
Il debito francese è un pericolo per tutta l’Eurozona

Il crescente debito sovrano della Francia, unito alle lotte politiche interne, potrebbe minacciare la stabilità fiscale dell’Eurozona. Lo riporta l’emittente pubblica tedesca Deutsche Welle, citando un esperto.
La Francia ha uno dei debiti nazionali più elevati dell’UE, attualmente pari a 3,35 trilioni di euro (3,9 trilioni di dollari), pari a circa il 113% del PIL. Si prevede che il rapporto salirà al 125% entro il 2030. Il deficit di bilancio è previsto al 5,4-5,8% quest’anno, ben al di sopra del limite del 3% previsto dall’Unione.
Friedrich Heinemann del Centro Leibniz per la Ricerca Economica Europea ZEW di Mannheim, in Germania, ha dichiarato alla testata in un articolo pubblicato sabato: «dovremmo essere preoccupati. L’eurozona non è stabile in questo momento».
Un drastico piano di austerità proposto dal primo ministro francese François Bayrou, membro del governo di minoranza, ha innescato un voto di sfiducia, che ha perso lunedì sera, portando al collasso il governo francese.
Il piano del Bayrou prevedeva tagli ai posti di lavoro nel settore pubblico, una riduzione della spesa sociale e la soppressione di due festività. Il Rassemblement National di Marina Le Pen, i Socialisti e il partito di sinistra La France Insoumise si sono opposti con veemenza alla proposta.
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Anche un sondaggio Elabe condotto prima del voto ha mostrato che la maggior parte degli intervistati era contraria alle misure.
Lo Heinemann ha dichiarato a DW di dubitare che la Francia troverà presto una via d’uscita, visti gli aspri scontri politici.
A luglio, Bloomberg, citando gli esperti di ING Groep NV, ha affermato in modo analogo che il crescente debito della Francia potrebbe rappresentare una «bomba a orologeria» per la stabilità finanziaria dell’UE.
Nonostante il considerevole deficit di bilancio, la Francia prevede di aumentare la spesa militare a 64 miliardi di euro nel 2027, il doppio di quanto speso nel 2017.
Il presidente Emmanuel Macron ha ripetutamente citato una presunta minaccia russa. Il Cremlino ha costantemente liquidato le accuse come «assurdità», accusando l’UE di una rapida militarizzazione.
A maggio, gli Stati membri hanno approvato un programma di debito da 150 miliardi di euro per l’approvvigionamento di armi.
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Immagine di Philippe Druesne via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC-ND 2.0
Economia
Trump porge il ramoscello d’ulivo a Musk. Cui Tesla prepara un possibile pagamento da un trilione

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Economia
La Turchia interrompe totalmente gli scambi commerciali con Israele

La Turchia ha interrotto tutti i legami commerciali ed economici con Israele, chiudendo il suo spazio aereo ad alcuni voli israeliani, ha annunciato il Ministro degli Esteri Hakan Fidan. I due Paesi sono in conflitto da mesi a causa della campagna militare israeliana a Gaza, con la Turchia che accusa il Paese di aver commesso un genocidio.
In un discorso al parlamento nazionale di venerdì, il Fidan ha affermato che la Turchia ha «completamente interrotto i nostri scambi commerciali con Israele» e «chiuso i nostri porti alle navi israeliane».
«Non permettiamo alle navi portacontainers che trasportano armi e munizioni verso Israele di entrare nei nostri porti e agli aerei di entrare nel nostro spazio aereo», ha aggiunto il ministro di Ankara, affermando che alle navi battenti bandiera turca è vietato fare scalo nei porti israeliani e che alle imbarcazioni israeliane è vietato entrare nei porti turchi.
Come riportato da Renovatio 21, la guerra commerciale con Israele era partita un anno fa con la sospensione degli scambi.
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Una fonte diplomatica turca ha dichiarato all’agenzia Reuters che le restrizioni ai voli riguardano solo i voli ufficiali israeliani e gli aerei con armi o munizioni, non il transito di routine dei vettori commerciali.
L’agenzia ha inoltre riferito che le autorità portuali turche stanno ora richiedendo informalmente agli agenti marittimi di attestare che le navi non sono collegate a Israele e non trasportano carichi militari o pericolosi diretti nel Paese.
Tuttavia, un funzionario israeliano ha dichiarato al Jerusalem Post che la Turchia aveva «già annunciato in passato la rottura delle relazioni economiche con Israele, e che tali relazioni sono continuate», riferendosi apparentemente alla sospensione delle importazioni ed esportazioni da parte di Ankara a maggio.
I commenti del ministro sono l’ultimo segnale del deterioramento delle relazioni tra Turchia e Israele, rese ancora più tese dalla guerra a Gaza. La Turchia, unendosi agli altri Paesi che hanno portato il caso al tribunale dell’Aia, ha accusato Israele di aver commesso un genocidio a Gaza. Il presidente Recep Tayyip Erdogan in precedenza aveva definito il primo ministro Benjamin Netanyahu «il macellaio di Gaza», suggerendo a un certo punto – in una reductio ad Hitlerum che è andata in crescendo, con contagio internazionale – che la portata dei suoi crimini di guerra superasse quelli commessi dal cancelliere della Germania nazionalsocialista Adolfo Hitlerro.
Nel 2023 la Turchia ha richiamato il suo ambasciatore da Israele e nel 2024 ha interrotto tutti i rapporti diplomatici. Mesi fa Ankara aveva dichiarato che Israele costituisce una «minaccia per la pace in Siria». Erdogan ha più volte chiesto un’alleanza dei Paesi islamici contro Israele.
Come riportato da Renovatio 21, in settimana i turchi hanno guidato gli sforzi per far sospendere Israele all’Assemblea generale ONU. L’anno scorso il presidente turco aveva dichiarato che le Nazioni Unite dovrebbero consentire l’uso della forza contro lo Stato degli ebrei.
Un anno fa Erdogan aveva ventilato l’ipotesi che la Turchia potesse invadere Israele.
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Immagine di Rob Schleiffert via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC 4.0
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