Geopolitica
India, lo scandalo dei «grassi animali» nel tempio di Tirupati
Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Il popolare tempio di Sri Venkateswara Swami sulle colline di Tirumala, a Tirupati nello Stato dell’Andhra Pradesh, è stato sottoposto oggi a una «purificazione rituale» in seguito a presunte pratiche sacrileghe, tra cui la miscelazione di grassi animali nella preparazione dei laddu, tipici dolci indiani venduti nel complesso e presentati come offerta al tempio. Il rito di purificazione si è svolto dalle 6 alle 10 del mattino presso il tempio, che è meta ogni anno di pellegrinaggi di milioni di devoti.
La vicenda ha anche una chiara connotazione politica: a cavalcare la vicenda è infatti l’attuale governo dell’Andhra Pradesh guidato da Nara Chandrababu Naidu, un politico locale di lungo corso tornato al potere nel giugno scorso rialleandosi con i nazionalisti indù del BJP, che punta il dito contro il precedente chief minister Jagan Mohan Reddy, un alleato del Congress.
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Sostiene che analisi svolte in un laboratorio del Gujarat su campioni del burro utilizzato per realizzare i laddu abbiano rivelato la presenza di grasso di manzo, strutto e olio di pesce. Per questo incolpa il governo precedente di Reddy, cui spettava il compito di vigilare sugli appalti per il tempio, annunciando un’inchiesta sulla vicenda.
Respingendo le accuse mosse da Naidu, l’ex capo del governo dell’Andhra Pradesh Jagan Mohan Reddy ha scritto al premier Narendra Modi denunciando che il suo avversario si starebbe «abbassando al punto di ferire le convinzioni di migliaia di persone solo per obiettivi politici». Ha anche chiesto l’istituzione di una Commissione di inchiesta indipendente guidata da un giudice a riposo della Corte suprema.
«È assolutamente necessario – scrive l’ex chief minister dell’Andhra Pradesh – che il signor Naidu venga rimproverato nel modo più severo per il suo atto spudorato di diffondere bugie e che la verità venga portata alla luce».
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Immagine di Nikhil B/Wikimedia Commons via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Geopolitica
Netanyahu minaccia l’UNIFIL, cioè i soldati italiani
PM Netanyahu: “I appeal to the UN Secretary General; Your refusal to evacuate UNIFIL soldiers has turned them into hostages of Hezbollah.”
Full remarks >>https://t.co/YOUp2Yvw20 pic.twitter.com/tfSGX83bwr — Prime Minister of Israel (@IsraeliPM) October 13, 2024
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Geopolitica
Medvedev risponde alle minacce del generale polacco di bombardare San Pietroburgo
La Polonia dovrebbe fare attenzione a non risvegliare la bestia, ha affermato l’ex presidente russo e attuale vice capo del Consiglio di sicurezza, Demetrio Medvedev, in risposta all’appello di un generale di alto rango in pensione a lanciare un attacco a lungo raggio su San Pietroburgo.
All’inizio di questa settimana, Rajmund Andrzejczak, che ha guidato l’esercito polacco dal 2018 al 2023, aveva affermato che la seconda città russa sarebbe stata immediatamente bombardata dalla Polonia e dai suoi alleati se Mosca avesse attaccato la NATO. L’ex capo delle forze armate ha anche avvertito che una vittoria russa in Ucraina potrebbe avere gravi implicazioni per la sicurezza del blocco militare guidato dagli Stati Uniti.
Rispondendo alla minaccia, Medvedev ha ricordato le numerose spartizioni della Polonia, sottolineando che un tempo la Polonia faceva parte dell’Impero russo.
«Ti manca?» ha chiesto il funzionario di alto livello, rispondendo alle osservazioni di Andrzejczak sul suo canale Telegram domenica.
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Varsavia è emersa come uno dei più accesi sostenitori degli aiuti all’Ucraina da quando la Russia ha lanciato la sua operazione militare nell’ex repubblica sovietica. La Polonia è stata divisa tra Russia, Prussia e Austria per più di un secolo. La maggior parte del Paese faceva parte dell’Impero russo tra il 1814 e il 1915.
Al contempo, la regione occidentale dell’Ucraina è stata a lungo parte della Polonia.
La Polonia, stretta tra un rapporto sempre più teso con l’Ucraina e con la percezione di minaccia proveniente dalla Bielorussia, dove stazionano truppe della Wagner, ricorda bene che al termine di tutto il conflitto, potrebbe esserci l’annessione di terre ucraine occidentali che sono state in passato anche polacche. Il presidente russo Vladimir Putin ha parlato di queste mire polacche in recenti discorsi pubblici, facendo abbondanza di riferimenti storici.
L’idea di un’annessione di porzioni dell’Ucraina occidentale, che sono state storicamente polacche (Leopoli, Ternopoli, Rivne) aleggia sin dall’inizio nel conflitto nelle chiacchiere sui progetti di Varsavia.
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Immagine di Government.ru via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International
Geopolitica
Israele arresta giornalista USA per un articolo sull’attacco iraniano
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