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Stragi

Il «salvataggio» di ostaggi israeliani ha ucciso 274 palestinesi e ne ha feriti altri 700

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Sono uscite da qualche giorno le cifre riguardo le conseguenze del raid israeliano che ha portato al salvataggio di 4 ostaggi dal campo profughi di Nusereit, nel centro di Gaza.

 

Il ministero della Sanità palestinese a Gaza oggi ha stimato a 274 il bilancio delle vittime, «di cui 64 bambini, 57 donne e 37 anziani. Tra i martiri vi erano corpi smembrati e difficili da identificare. Il numero dei feriti ha raggiunto 698, inclusi 153 bambini, 161 donne e 54 anziani, con alcuni feriti che hanno provocato amputazioni e condizioni critiche».

 

«Questo massacro ha posto un peso significativo sul Ministero della Sanità palestinese e sull’Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa, l’unico ospedale governativo nel governatorato centrale», si legge nella dichiarazione del ministero. «Questo ospedale fornisce servizi sanitari a un milione di persone e sfollati, ma oggi non è in grado di accogliere il gran numero di vittime derivanti dai massacri quotidiani commessi dall’occupazione israeliana».

 

«L’occupazione ha annientato il campo profughi di Nuseirat. Civili innocenti e disarmati furono bombardati nelle loro case. Non ho mai visto niente del genere. È una catastrofe», ha detto ieri Nidal Abdo a Middle East Eye. «Sono venuto dal campo fino a qui in ospedale a piedi. Non posso descrivere come siamo fuggiti. Ho visto bambini morti e parti di corpi sparsi ovunque mentre scappavamo. Nessuno è stato in grado di assisterli. Ho visto un uomo anziano ucciso su un carro trainato da animali. Nuseirat veniva annientato. È stato un inferno».

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La questione del coinvolgimento degli USA nel raid israeliano ora incombe sul massacro. «Gli Stati Uniti hanno fornito sostegno a Israele per diversi mesi nei suoi sforzi per aiutare a identificare la posizione degli ostaggi a Gaza e per sostenere gli sforzi per cercare di garantire il loro salvataggio o recupero», ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan al programma «State of the Union» della CNN.

 

«Posso solo dire che in generale abbiamo fornito sostegno all’IDF in modo da poter cercare di riportare a casa tutti gli ostaggi, compresi gli ostaggi americani che sono ancora detenuti» ha detto il Sullivano, personaggio di fede clintoniana già noto per essere stato accusato dal giornalista premio Pulitzer Seymour Hersh di essere dietro alla distruzione del gasdotto Nord Stream 2.

 

Anche il senatore repubblicano dell’Arkansas Tom Cotton ha attribuito la colpa ad Hamas per aver tenuto ostaggi in aree civili il 9 giugno. «In primo luogo non dovresti prendere ostaggi. Dovresti rilasciarli una volta che lo hai fatto, e certamente non dovresti nasconderli in aree civili», ha detto Cotton al programma TV «Fox News Sunday».

 

Il Cotton, noto per essere falco in politica estera soprattutto riguardo la Cina, ha affermato che l’operazione, che ha attirato la condanna dei leader regionali, è stata «eroica» e «ben eseguita».

 

Hamas ha indicato l’atterraggio di un elicottero israeliano vicino al molo galleggiante costruito dagli Stati Uniti, insieme ad altre azioni nell’area del molo durante il raid, come indicazioni di un coinvolgimento diretto degli Stati Uniti.

 


«Il massacro nel campo di Nuseirat rivela e conferma chiaramente e inequivocabilmente la partecipazione delle forze nemiche americane di stanza sul molo galleggiante nell’uccidere e massacrare la nostra gente, nonostante l’affermazione dell’amministrazione criminale americana secondo cui lo scopo di questo molo è esclusivamente quello di pompare aiuti umanitari», ha dichiarato Hamas in un comunicato sul suo canale Telegram.

 

«Ciò rende il molo e tutti coloro che vi si trovano un bersaglio legittimo per gli attacchi della resistenza» scrive il gruppo islamista.

 

Alcuni si sono avventurati in un calcolo da legge del taglione: «Allora quanto vale una vita israeliana?» scrive EIRN. «A giudicare dal disastro scatenato dal raid israeliano che ieri ha portato al salvataggio di 4 ostaggi dal campo profughi di Nusereit, nel centro di Gaza, sembra che una vita israeliana valga 65-70 vite palestinesi».

 

Israele nel frattempo ha pubblicato il video del raid per la cattura di uno degli ostaggi.

 

 

Gli israeliani sostengono che uno delle persone coinvolte nella detenzione della giovane Noa Argamani è un impiegato del network qatarino Al Jazeera.

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Catastrofi

Terremoto uccide oltre 60 persone nelle Filippine: le immagini

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Un forte terremoto ha colpito le Filippine centrali nella tarda serata di martedì, causando la morte di almeno 69 persone e il ferimento di molte altre, secondo quanto riferito mercoledì dalle autorità locali.   Le squadre di soccorso hanno lavorato per salvare i sopravvissuti intrappolati sotto le macerie, mentre le autorità si sono impegnate per ripristinare l’erogazione di acqua ed elettricità, interrotte dal sisma.   Il terremoto, di magnitudo 6,9, ha colpito la parte settentrionale di Cebu, vicino alla città costiera di Bogo, abitata da circa 90.000 persone, ed è stato seguito da quattro scosse di assestamento di magnitudo pari o superiore a 5,0.   I soccorritori, tra cui militari, polizia e volontari con escavatori e cani da ricerca, hanno setacciato le macerie per trovare superstiti. Le autorità hanno dichiarato lo stato di calamità in alcune aree di Cebu, dove il sisma ha causato il crollo di edifici, l’interruzione dell’energia elettrica e forti oscillazioni di un ponte, costringendo i motociclisti ad aggrapparsi alle ringhiere per non cadere.              

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  L’ospedale principale di Bogo è stato gravemente danneggiato dal terremoto superficiale che ha colpito la città, situata a soli 19 km dall’epicentro. Le autorità hanno avvertito che il numero delle vittime è destinato ad aumentare.   Secondo i funzionari locali incaricati della gestione delle catastrofi, oltre una dozzina di persone sono morte nella vicina Medellin a causa del crollo di soffitti e pareti delle loro abitazioni.   A San Remigio, cinque persone hanno perso la vita quando i muri sono crollati mentre cercavano di sfuggire da una partita di basket, come riportato dal sindaco Alfie Reynes ai media locali.   La governatrice di Cebu, Pamela Baricuatro, la cui provincia conta 3,4 milioni di abitanti ed è un’importante meta turistica, ha dichiarato che l’entità reale dei danni a Bogo e nelle città settentrionali limitrofe sarà chiara solo all’alba.   «Potrebbe essere peggio di quanto pensiamo», ha avvertito Baricuatro in un videomessaggio su Facebook.   L’Istituto Filippino di Vulcanologia e Sismologia ha emesso un’allerta tsunami, invitando i residenti di Cebu e delle province vicine di Leyte e Biliran a evitare le coste. L’allerta è stata successivamente revocata, non essendo stata rilevata alcuna attività ondosa anomala.   Il terremoto è avvenuto meno di una settimana dopo le tempeste consecutive Bualoi e Ragasa che hanno colpito la regione. Le Filippine, situate sulla «Cintura di Fuoco» del Pacifico, sono tra i Paesi più vulnerabili ai disastri naturali, frequentemente colpiti da terremoti ed eruzioni vulcaniche.

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Stragi

Tempio mormone e ristorante, ulteriori sparatorie in USA

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Diverse persone sono rimaste ferite in una sparatoria avvenuta in un tempio mormone nel Michigan, ha annunciato domenica il dipartimento di polizia di Grand Blanc Township in un breve comunicato.

 

Secondo le autorità, l’episodio si è verificato in un tempio dei Santi degli Ultimi Giorni, cioè i cosiddetti mormoni.

 

«Ci sono diverse vittime e l’autore della sparatoria è stato neutralizzato. Attualmente non vi è alcuna minaccia per la popolazione. La chiesa è in fiamme», ha dichiarato la polizia di Grand Blanc, invitando i cittadini a evitare l’area.

 

 


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I video che circolano sui social media sembrano mostrare il tetto dell’edificio in fiamme e circondato da nuvole di fumo, con un gran numero di veicoli di emergenza schierati sul posto.

 

 

 

 

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Non si è trattato dell’unico incidente violento di rilievo nelle scorse ore.

 

Sabato sera, una sparatoria in un ristorante di pesce sul lungomare di Southport, Carolina del Nord, ha provocato tre morti e otto feriti, secondo quanto riportato dalle autorità.

 

Alle 21:53 ora locale, la città di Southport ha diramato un avviso per segnalare colpi d’arma da fuoco nella zona del bacino degli yacht. «Il numero di feriti è sconosciuto. Evitate l’area e rimanete nelle vostre abitazioni. Segnalate immediatamente attività sospette al 911», si leggeva nell’annuncio.

 

Il City Manager Noah Saldo ha riferito a WECT che un’imbarcazione si è avvicinata al ristorante dell’American Fish Company, aprendo il fuoco sulle persone presenti prima di fuggire. Secondo lo State Port Pilot, un giornale locale, un’imbarcazione era rimasta ferma per circa un’ora di fronte al ristorante prima che un individuo a bordo iniziasse a sparare.

 

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L’imbarcazione, identificata come un motoscafo monomotore fuoribordo di 23 piedi con a bordo un cane maculato, si è diretta lungo l’Intracoastal Waterway verso Oak Island dopo l’incidente.

 

La stampa ha riportato che potrebbe esserci un collegamento con un altro episodio avvenuto vicino all’accesso alla 55th Street di Oak Island.

 

ChyAnn Ketchum, responsabile dell’informazione pubblica della città, ha confermato che la sparatoria ha causato tre morti e otto feriti.

 

Sabato sera, polizia e servizi di emergenza sono rimasti attivi sul lungomare. Le autorità hanno comunicato che un sospettato è stato fermato e sottoposto a interrogatorio.

 

 

 

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Stragi

Calca uccide decine di persone in India durante il comizio del divo divenuto politico tamil

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Almeno 39 persone hanno perso la vita e oltre 50 sono rimaste ferite in una calca durante un comizio politico guidato dall’attore Vijay nel Tamil Nadu, India, sabato. L’incidente si è verificato nel distretto di Karur durante un evento del suo partito, il Tamilaga Vettri Kazhagam (TVK).   Il Primo Ministro del Tamil Nadu, MK Stalin, ha disposto un’indagine giudiziaria sulla tragedia e ha annunciato aiuti per le famiglie delle vittime. «Ad oggi, 39 persone sono decedute, tra cui 13 uomini, 17 donne, 4 ragazzi e 5 ragazze, mentre 51 persone, di cui 26 uomini e 25 donne, sono in terapia intensiva», ha dichiarato lo Stalin ai giornalisti.   I filmati dell’evento mostrano migliaia di persone accalcate attorno a un veicolo della campagna, con Vijay in cima che parla alla folla. Nelle immagini, si vede Vijay lanciare bottiglie d’acqua ai sostenitori svenuti e chiedere l’intervento della polizia.   Le autorità hanno riferito che le squadre di emergenza sono intervenute rapidamente. Gli ospedali del distretto stanno trattando decine di feriti, molti dei quali in condizioni gravi.   In seguito alla tragedia, Vijay, 51 anni, passato da attore a politico, ha espresso il suo cordoglio sui social media. «Non trovo parole per descrivere il dolore che provo. Il mio cuore è offuscato dalla tristezza, e i volti di tutti voi che ho incontrato continuano a ripresentarsi nella mia mente», ha scritto su X.  

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  Vijay, una delle più celebri star indiane, ha fondato il partito Tamilaga Vettri Kazhagam (TVK) nel 2024, attirando enormi folle ai suoi eventi pubblici. Per oltre tre decenni, è stato tra gli attori più amati del cinema tamil, con un seguito di fan devoti che si è trasformato in grandi comizi politici dopo il suo ingresso in politica.   L’attore si sta preparando per le elezioni statali del 2026, in cui il TVK è considerato un concorrente sia del partito al governo, il Dravida Munnetra Kazhagam (DMK) di Stalin, sia del Bharatiya Janata Party (BJP) del primo ministro Narendra Modi.   Il governo del Tamil Nadu ha accusato Vijay di aver violato le linee guida durante il suo comizio, contribuendo alla tragedia, secondo un servizio di NDTV. Fonti ufficiali citate dall’emittente hanno riferito che gli organizzatori non hanno fornito adeguate scorte di acqua potabile e cibo, causando svenimenti tra la folla.   Due leader del TVK, tra cui un collaboratore stretto di Vijay, sarebbero stati coinvolti in un’indagine della polizia avviata dopo l’incidente. Secondo l’Hindustan Times, il capo della polizia statale, G. Venkataraman, ha sottolineato che il leader del TVK è arrivato con oltre sette ore di ritardo rispetto al programma annunciato, aggravando ulteriormente la situazione.   Ancora quanto era attore cinematografico il Vijay aveva espresso opinioni politiche forti, come quando ad un comizio parlò delle questioni dei Tamil in Sri Lanka dopo la fine della guerra civile, finita con la vittoria del governo di Colombo contro le «Tigri» ribelli Tamil.   In Tamil Nadu è comune il passaggio dal cinema alla politica: il primo esempio fu il divo MG Ramachandram (1917-1987), che formò il partito All India Anna Dravida Munnetra Kazhagam (AIADMK) e fu per dieci anni primo ministro del Tamil Nadu, riuscendo a vincere un’elezione persino dall’ospedale dove era ricoverato per essere stato ferito alla gola in un attentato.   Ramachandra in seguito fu sfidato dallo sceneggiatore Karunanidhi (1924-2018), che fu a capo del partito DMK e che è il padre dell’attuale chief minister tamil Stalin. Il rapporto tra Ramachandra e Karunanidhi fu indagato nel film Iruvar (1997) del celebrato cineasta indiano Mani Ratnam.

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Karunanidhi si trovò quindi a combattere con la vedova (in realtà, era l’amante, non la vera moglie) del Ramachandram, Jayalalithaa (1948-2016), controversa per molti aspetti: fu messa in prigione dal Karunanidhi, ma lo fece arrestare a sua volta non appena tornata al potere. Jayalalithaa morì nel 2016 in circostanze che molti suoi sostenitori ritengono sospette.   Tuttavia, il più grande divo del cinema Tamil, con grande seguito globale (compreso il Giappone e la redazione di Renovatio 21), Superstar Rajinikanth non è mai sceso in politica, nonostante la sua presa assoluta sulle masse. Anzi, in alcuni film egli prende in giro i politici, in ispecie la Jayalalithaa.       Avvertiamo i lettori di Renovatio 21 che addentrarsi nei meandri del cinema e nella politica del Tamil Nadu, e degli intrecci trai due mondi, può dare dipendenza.   Come riportato da Renovatio 21, lo Stalin è salito al potere negli stessi mesi in cui in Namibia veniva eletto Hitler.

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