Essere genitori
Il Natale degli orfani della Signora Blu
Come ogni anno, Renovatio 21 ripropone la sua classica storia di Natale. Una storia che potrebbe essere terribilmente vera. Una storia che, in questo tempo devastato, ha ancora tantissimo da trasmettere.
Natale: nell’immaginario che ciascuno si porta dietro dall’età infantile, c’è una buona dose di storie a base di bambini senza casa abbandonati al freddo e alla crudeltà della società sino alla redenzione fiabesca: la piccola fiammiferaia, i bambini di Dickens, l’orfanella e le stelle d’oro, la stessa leggenda di San Nicola poi trasformatosi nella persistenza della cultura popolare nel tizio chiamato «Babbo Natale».
Mi sono talvolta chiesto, specie durante il Santo Natale quale idea del Creatore e del creato possa avere un bambino orfano, cioè un piccolo essere umano al picco della sua immaginazione – e quindi della sua devozione potenziale. Come l’innocenza può spiegarsi l’ammasso di dolore ed irrazionalità di un mondo tremendo, se non è neanche minimamente schermata dalla presenza dei genitori?
Una risposta mi arrivò, tempo addietro, dalla lettura di un articolo di un giornale statunitense.
Una mitologia, una religione segreta sorprendentemente coerente era stata elaborata con grande dettaglio dal mondo degli orfani
Nel giugno 1997 la giornalista Linda Edwards pubblicò una storia nel Miami New Times con il titolo Myths Over Miami («Le leggende sopra Miami») in cui elencava una serie di racconti vividi uditi da bambini senzatetto della grande città della Florida.
La Edwards intervistò i piccoli vagabondi nei rifugi dei barboni e lungo le strade, facendo una scoperta sensazionale: una mitologia, una religione segreta sorprendentemente coerente era stata elaborata con grande dettaglio dal mondo degli orfani. Secondo la giornalista, questa sorta di canone teologico era condiviso da tutti i bambini senzatetto di età inferiore ai 10 anni, e probabilmente – scriveva – non solo a Miami, ma in tutti gli Stati Uniti, con esempi da Chicago e Oakland, in California.
Una sorta di canone teologico condiviso da tutti i bambini senzatetto di età inferiore ai 10 anni
Queste storie rappresentavano, e rappresentano tuttora, «un esempio eclatante di “poligenesi”, termine usato dagli studiosi di folclore per designare l’apparizione simultanea di storie vivide e simili in luoghi lontani fra loro». Un caso che conferma idee come quella dell’inconscio collettivo proposto da Carl Gustav Jung.
Trasmessa per via orale da bambini nei rifugi per homeless, tale religione – a cui talvolta ci si riferisce come secret stories, «storie segrete» – era un miscuglio ricco e bizzarro, carico di orrore e pericolo imminente. Agli occhi dello studioso delle religioni essa appare come uno strano, struggente, disperato culto gnostico. Le leggende si accompagnavano a rituali e credenze per evocare o contenere le forze demoniache, che erano tremende e quotidianamente attive nella vita di strada.
11 settembre in Paradiso
Secondo l’articolo, questi bambini credevano che la notte di Natale di qualche anno prima i demoni avessero assaltato il cielo, mandando in frantumi il palazzo di marmo di Dio e facendolo fuggire; da allora Dio non era mai più tornato, di lui non si hanno notizie, forse è esiliato da qualche parte. Di conseguenza, sono rimasti solo gli angeli a difendere ciò che era rimasto del Cielo e della Terra dopo questo repentino golpe demoniaco.
Il disastro – una sorta di 11 settembre in Paradiso – fu stato tenuto segreto dal resto del mondo, ma i bambini senzatetto furon stati allertati dai parenti morti che, come spiriti, avevan il compito di trasmettere la notizia. In particolare i genitori o i fratelli morti, per il credo degli street children, appaiono in alcuni momenti per guidare i vivi: non vengono dall’aldilà. Tali spiriti (i bimbi evitano la parola ghost, che secondo loro richiama baggianate della cultura popolare come il fantasmino Casper, preferendo sempre il termine spirit) nel quale la religione degli scugnizzi americani non crede, al massimo risiedono in una sorta di campo di base degli angeli da qualche parte nelle foreste paludose delle Everglades, un luogo magico custodito da alligatori giganti che divorano gli intrusi e dove scorre un fiume di acqua limpida, fredda e potabile. Per assicurarsi che i cari defunti arrivassero lì, una foglia di palma fresca doveva essere posta sulle loro tombe per fungere da pass per l’ingresso nell’accampamento angelico.
I parenti morti agiscono quindi come intermediari tra gli angeli e i bambini, portano notizie dalla battaglia contro i demoni. Questi spiriti hanno le esatte fattezze di quando erano vivi, persino indossano i medesimi vestiti, ma possiedono intorno a loro lievi aureole colorate. All’inizio, uno spirito non può che muovere le labbra senza produrre suoni, ma alla fine, mentre imparano a comunicare dal mondo degli spiriti, possono essere ascoltati, avvertendo e consigliando i bambini. Un bambino ha raccontato di suo cugino morto manifestandosi per congratularsi con lui per aver vinto una gara di spelling in un rifugio, per poi mostrargli una scorciatoia per la sua scuola elementare che evitava i branchi di ubriachi e avvertendolo della fuga di Satana dalla sua prigione.
Un altro caso straziante è quello di Miguel, un bimbetto di otto anni. Suo padre, un immigrato nicaraguense,faceva il turno di notte in una stazione di servizio di Miami. Miguel camminava sempre per strada da solo per portare a suo padre una bibita proprio prima di andare a letto, così da fare due chiacchiere con il papà. Poi una notte il padre fu assassinato: «la polizia dice che i ladri hanno lasciato dei fiammiferi accesi sopra di lui prima di ucciderlo», ricorda Miguel.
La madre di Miguel non parlava inglese ed era analfabeta. Spesso veniva pagata meno di due dollari l’ora per i lavori temporanei che poteva trovare a Little Havana (lavare i pavimenti dei negozi, lavare i piatti nei ristoranti). Dopo la morte del marito, perse il suo appartamento. A prescindere da dove dormissero Miguel e la sua famiglia orfana (i bancali di una chiesa, un letto di rifugio, un marciapiede), lo spirito di suo padre appariva, insanguinato e bruciato in ogni parte del corpo da minuscole fiammelle.
Gli insegnanti di Miguel lo acchiappavano spesso mentre scappava dalla sua scuola nel centro di Miami, con i suoi piccoli pugni pieni di verdi foglie di palma, determinato a trovare la tomba di suo padre. Quando alla fine un assistente sociale lo portò al cimitero, Miguel si rifiutò di offrirle spiegazioni. «Ho bisogno di mio padre per trovare gli angeli» disse Miguel a alla Edwards in una struttura caritatevole dell’Esercito della Salvezza situata vicino al quartiere di Liberty City. «Andrò lì quando verrò ucciso».
Satana e le porte dell’Inferno
Come risultato della scomparsa di Dio, i demoni trovarono delle «porte d’accesso» al mondo umano. I bambini credono che questi portali si nascondano in frigoriferi abbandonati, Jeep Cherokees con finestre oscurate, specchi e «la città fantasma», cioè come essi chiamano un cimitero nella contea di Dade. Attraverso le «porte», i demoni (chiamati proprio in questo modo: ogni wicked spirit, «spirito cattivo», è definito «demone») vengono a sfamarsi: essi si cibano delle emozioni disforiche degli umani. Gelosia, odio e paura.
Attraverso dei «portali», i demoni vengono sulla Terra a sfamarsi: essi si cibano delle emozioni disforiche degli umani. Gelosia, odio e paura
Satana aveva un odio speciale per Miami a causa di un’umiliazione che aveva sofferto lì mentre era in perlustrazione alla cerca di porte di accesso per i suoi demoni. Satana non ebbe problemi ad infiltrarsi tra la gente benestante di South Beach, nonostante fosse coperto di scaglie d’oro e d’argento; i bimbi ritengono che «la gente ricca talvolta può essere davvero stupida e venire fregata». Il demonio trovò una delle sue possibili bocche dell’Inferno sotto un edificio sul lungo di Ocean Drive, l’Hotel Colony.
Tuttavia, mentre era intento a corrompere il proprietario con 10 Mercedes, Satana fu catturato dagli angeli e intrappolato sotto il fiume che scorre attraverso Miami. A causa di questo, la sua pelle diventò di colore bordeaux, le corna crebbero dalla sua testa e il fiume bollì e si trasformò in sangue, mentre le urla spettrali dei bambini che aveva assassinato risalirono dalle sue profondità.
Il Colony Hotel, dove gli angeli vanno a cibarsi delle luci dei neon. [Credit Jason Ferguson (CC BY-NC-ND 2.0)]
Ma, dicono le storie segrete, Satana non rimase intrappolato a lungo. Scappò dalla sua prigione fluviale per tornare alla sua opera di devastazione. Allineati contro l’esercito di demoni erano gli angeli, che amano i neon abbondanti di Miami perché ne mordicchiano la luce per permettere loro di volare.
Le pallottole della Signora Blu
La principale figura di questo esercito di creature del bene è la Blue Lady, che ha la pelle pallida e vive nell’oceano; non può usare il suo potere per contrattaccare i maligni liberamente, però, perché a causa di un incantesimo demoniaco bisogna conoscere il suo nome segreto per riuscire ad evocarla – e purtroppo in pochi conoscono quel nome.
«Se tu e i tuoi amici siete su un angolo di una strada quando una macchina viene sparando proiettili e un bambino urla il suo vero nome, tutti saranno al sicuro – racconta una delle fonti di Linda Edwards, un bimbetto di nome Andre – anche se le pallottole ti strappano la pelle, la Blue Lady le fa cadere a terra. Lei può parlare con noi, anche senza che venga pronunciato il suo nome. Lei dice “tieni duro”».
Un’altra ragazza ha descritto di aver visto la Signora Blu, con fiori che scendono dalle sue braccia, e i disegni dei bambini spesso la mostrano mentre protegge i bambini sparando con la rivoltella a demoni e gangster.
Una volta che hanno visto la faccia di un bambino, sia la Blue Lady che i demoni possono sempre trovarli di nuovo. Lo stesso vale per gli spiriti. I bambini vivevano nella paura della più terrificante figura in questa orda di demoni. Essa era chiamata con una espressione spagnuola: La Llorona, cioè «colei che piange». È conosciuta anche come Bloody Mary, un demone di tale potenza da essere temuta dagli angeli e persino dallo stesso Satana.
La madre sanguinaria
La Llorona, o Bloody Mary, piange sangue o lacrime nere da orbite vuote e si nutre del terrore dei bambini. Credevano che se si svegliassero di notte e la vedessero, sarebbero stati segnati a morte. Una bambina di 10 anni di nome Otius, descrisse come Bloody Mary predava i bambini: «Alcune ragazze senzatetto sentono le unghie graffiare sulla pelle delle loro braccia. La loro mano sembra un fuoco rosso. È Bloody Mary che le trascina in schiavitù – facendole entrare nelle gang, facendole divenire pazze».
Bloody Mary può essere evocata in una stanza buia cantando il suo nome davanti a uno specchio cosparso di acqua dell’oceano; e quando arriva, fa esplodere i vetri mutilando le sue vittime prima di ucciderle. I bambini credevano che portasse un rosario rosso che usava come arma, colpendo i bambini in faccia per ucciderli. I bambini credevano anche che lei fosse la grande alleata di Satana. Secondo le storie segrete, aveva ucciso il suo stesso bambino e aveva quindi giurato di uccidere tutti i bambini umani.
Secondo le storie segrete, Bloody Mary aveva ucciso il suo stesso bambino e aveva quindi giurato di uccidere tutti i bambini umani
C’era tuttavia una solida speranza: su 1.000 ragazze senzatetto, una era definita la Special One, una bambina intelligente, coraggiosa, pura, una bambina che poteva fungere da esempio per le altre. Bloody Mary non poteva toccarla, e in sua presenza fuggiva, lasciando intravedere un volto grazioso e luminoso nella sua scia, cioè l’immagine di come era prima che fosse consumata dal male.
In una allucinante, rivoltante distorsione blasfema, i bimbi credevano che Dio, negli ultimi giorni prima di fuggire dal Cielo, fosse stato quasi sopraffatto da tutte le crisi sulla Terra create da Bloody Mary, e questa distrazione le permise di prendere d’assalto le mura con il suo esercito di demoni e cacciare fuori Dio; ma che non era solo questo che fece fuggire Dio – lo fece, impazzito dal dolore, quando realizzò la vera identità di Bloody Mary: la Madre di Cristo. Era così sconvolto, che era fuggito per non farsi più trovare.
Metafora per il lettore
Questa storia è disturbante quanto spettacolare, tanto che dopo una decade l’articolo è riemerso in piena era social media con migliaia di condivisioni, forum in rete che fanno le pulci all’articolo (molti lo ritengono un falso). Ci sono echi di altre credenze nella religione degli orfani – il nome Bloody Mary e la sua evocazione sono storielle di paura familiari ai bambini in tutto il mondo occidentale, mentre Blue Lady assomiglia a Yemaya, una dea Santeria cubana, ed Erzulie, uno dei Loa del Vudù; nulla di simile a una mitologia coerente a livello nazionale tra i bambini tuttavia era stata rivelata prima.
Gli scrittori di romanzi immediatamente vi si ispirarono. Stephen King usò alcuni aspetti della storia in uno dei suoi libri. L’autrice fantasy Mercedes Lackey vi basò sopra un libro, Mad Maudlin. La (quella sì demoniaca) Disney acquistò i diritti dell’articolo della Edwards nel 2000, al fine di realizzare un film (che ancora non si è visto) tramite la mano del «maestro dell’horror» (ah, Topolino!) Clive Barker, un omosessuale capace di fantasie particolarmente cruente come visibile in Hellraiser.
Questa religione degli orfani è, per l’appunto, la religione di un popolo innocente e abbandonato. Un popolo tradito, sotto costante attacco del male
Tuttavia, non è fiction quello che questa storia ispira a me.
Questa religione degli orfani è, per l’appunto, la religione di un popolo innocente e abbandonato. Un popolo tradito, sotto costante attacco del male, un popolo i cui difensori vivono in riserve indiane; un popolo che in qualche modo resiste alla lusinga del male che appare il vincitore materiale della storia della creazione.
È un credo disperato sino alla perversione, perché divenuto cieco, privo di riferimenti, dove il vertice ha misteriosamente abdicato alle sue sacre responsabilità, e la figura della madre diventa orrenda assassina prima del suo stesso figlio e poi dei figli dell’uomo tutti…
Il vertice ha misteriosamente abdicato alle sue sacre responsabilità, e la figura della madre diventa orrenda assassina prima del suo stesso figlio e poi dei figli dell’uomo tutti
Caro lettore, cosa ti ricorda tutto questo? Davvero non riesci a vederlo?
Viviamo un incredibile momento, taciuto da tutti, dove le forze del male hanno preso il Sacro Palazzo, dove il capo umano è fuggito, dove la Madre (l’istituzione era chiamata anche così, Madre Chiesa, prima che accettasse il gender con l’Amoris Laetitia) è diventata massacratrice di Cristo in riti in cui oltraggia il Suo corpo nel modo più osceno, e assassina materiale dei bambini, quando, come con l’avallo della legge 194/1978 e della 40/2004 tollera e financo stimola de facto la strage dei bimbi innocenti.
Una chiesa infestata dai demoni, sotto cui qualcuno pure è riuscito a mantener la Fede, nell’attesa di una santa persona (una Vergine?) che faccia sfuggire il mostro di iniquità che la neochiesa è divenuta.
I bambini di Miami, nella loro disperazione, lo hanno in qualche modo capito.
Siamo stati abbandonati, ma non per sempre
Siamo stati abbandonati, ma non per sempre.
Buon natale, lettore, che sei anche tu orfano come me della nostra madre.
Buon Natale, dal profondo di quel poco di cuore innocente che ci è ancora rimasto.
Roberto Dal Bosco
Immagine di Jason Ferguson via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-NC-ND 2.0)
Autismo
Tutti addosso a Kennedy che collega la circoncisione all’autismo. Quando finirà la barbarie della mutilazione genitale infantile?
Il Segretario alla Salute degli Stati Uniti, Robert F. Kennedy Jr., ha difeso le sue affermazioni espresse venerdì durante una riunione di gabinetto, dopo che alcuni critici lo avevano accusato di suggerire un legame tra circoncisione e autismo. Successivamente ha precisato che si riferiva al paracetamolo (Tylenol) somministrato ai neonati dopo la circoncisione, non alla procedura stessa.
In precedenza, il presidente Donald Trump aveva sostenuto parti di questa teoria, invitando le donne in gravidanza a evitare il Tylenol e sottolineando la necessità di valutarne la sicurezza.
«Due studi indicano che i bambini circoncisi precocemente presentano un tasso di autismo doppio», ha dichiarato Kennedy durante la riunione. «Non è una prova definitiva. Stiamo conducendo studi per verificarla», ha aggiunto Kennedy.
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Le sue parole hanno scatenato reazioni immediate. Il deputato Jerrold Nadler ha scritto su X che «l’ossessione di Kennedy per le teorie del complotto ha nuovamente superato il limite, sconfinando in un territorio pericoloso e antisemita». Il dottor Peter Hotez, dottore ultravaccinista che rifiuta i confronti e chiede l’esercito contro gli antivaccinisti definiti come «grande forza omicida», ha definito la teoria «assurda». La ricercatrice sull’autismo Helen Tager-Flusberg ha dichiarato: «Niente di tutto ciò ha senso». A settembre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ribadito che non esistono prove scientifiche conclusive che colleghino il paracetamolo in gravidanza all’autismo.
Kennedy ha poi risposto su X, citando uno studio danese del 2015 che mostrava tassi di autismo più alti nei ragazzi circoncisi. Ha sostenuto che lo studio indica il paracetamolo come probabile causa, sottolineando che può provocare danni neurologici se combinato con lo stress ossidativo, definendo le prove «schiaccianti».
Kennedy ha accusato i media di distorsione: «USA Today ha riportato in modo parziale le mie parole, usando un’inquadratura fuorviante. Il New York Post ha completamente travisato il mio discorso con il suo titolo, insinuando che avessi detto che la circoncisione causa l’autismo».
As usual, the mainstream media attacks me for something I didn’t say in order to distract from the truth of what I did say.
At yesterday’s Cabinet meeting, I said: “There are two studies that show children who are circumcised early have double the rate of autism, and it’s highly…
— Secretary Kennedy (@SecKennedy) October 10, 2025
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Travisato o no, lo studio danese, intitolato «Ritual circumcision and risk of autism spectrum disorder in 0- to 9-year-old boys: national cohort study in Denmark» («Circoncisione rituale e rischio di disturbo dello spettro autistico nei bambini da 0 a 9 anni: studio di coorte nazionale in Danimarca») esiste.
«Abbiamo confermato la nostra ipotesi secondo cui i ragazzi sottoposti a circoncisione rituale potrebbero correre un rischio maggiore di sviluppare ASD», cioè il disturbo dello spettro autistico, scrive lo studio dei ricercatori Morten Frisch e Jacob Simonsen. «Questa scoperta, e l’inaspettata osservazione di un aumento del rischio di disturbo da iperattività tra i ragazzi circoncisi in famiglie non musulmane, meritano attenzione, soprattutto perché i limiti dei dati hanno molto probabilmente reso le nostre stime di rischio per attività fisica conservative. Considerata la diffusa pratica della circoncisione non terapeutica nell’infanzia e nella prima infanzia in tutto il mondo, gli studi di conferma dovrebbero essere considerati prioritari».
Un altro studio del 2013, «Prenatal and perinatal analgesic exposure and autism: an ecological link» («Esposizione prenatale e perinatale ad analgesici e autismo: un legame ecologico») esplorava «larelazione tra l’esposizione precoce neonatale al paracetamolo e l’autismo/ASD, i tassi di prevalenza media ponderata della popolazione maschile per tutti i paesi disponibili e gli stati degli Stati Uniti sono stati confrontati con i tassi di circoncisione maschile, una procedura per la quale il paracetamolo è stato ampiamente prescritto dalla metà degli anni Novanta», concludendo che «l’analisi ha identificato correlazioni a livello nazionale tra indicatori di esposizione prenatale e perinatale al paracetamolo e autismo/ASD. È stata inoltre identificata una correlazione a livello statale per l’indicatore di esposizione perinatale al paracetamolo e autismo/ASD.
La questione va molto al di là del problema dell’autismo, e riguarda la civiltà occidentale stessa, che ha rifiutato la circoncisione sin dai primissimi anni della cristianità. Scrive la lettera di San Paolo ai Romani: «La circoncisione è utile se tu segui la Legge, ma se tu sei trasgressore della Legge, la tua circoncisione diventa incirconcisione. Se dunque l’incirconciso osserva i comandamenti della Legge, la sua incirconcisione non sarà valutata come circoncisione? e chi di nascita è incirconciso, osservando la Legge, giudicherà te che, con la tua lettera della Legge e la tua circoncisione, ne sei trasgressore. Non è adunque quello che apparisce il vero Giudeo, nè è vera circoncisione quella che è palese nella carne; ma il Giudeo è quello che è tale entro di sè, ed è la circoncisione del cuore, nello spirito non nella lettera, quella la cui lode non è dagli uomini ma da Dio» (Rm, 2, 25-29).
Strano che il mondo «laico», che ritiene il battesimo dei bambini come una forzatura religiosa su di una persona che non può decidere in autonomia, non abbia niente da dire contro questa oscena mutilazione genitale infantile – e dobbiamo ancora trovare qualcuno che ci convinca del fatto che la circoncisione sia diversa dall’infibulazione, quella sì, per qualche motivo, invisa alla società.
«Il taglio genitale non terapeutico priva il bambino, quando diventerà l’adulto, dell’opportunità di rimanere geneticamente immodificato (o intatto)» hanno scritto due bioeticisti oxoniani i due bioeticisti Lauren Notini e Brian D. Earp «Plausibilmente, la persona le cui “parti private” saranno permanentemente influenzate dal taglio dovrebbe avere la possibilità di valutare se è ciò che desidera, alla luce delle loro preferenze e valori a lungo termine»
Di fatto, l’individuo circonciso perde per sempre la sua integrità, vedendosi amputata una parte del corpo straordinariamente ricca di terminazione nervose, che sono quelle che danno il piacere durante l’atto sessuale.
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C’è poi la questione della sicurezza dell’operazione mutilativa: i casi di bambini morti per circoncisione abbondano, anche in Italia, Nel 2023 bambino nigeriano è morto pochi giorni fa in zona Castelli Romani dopo una circoncisione fatta in casa. A Tivoli, nel 2018, morì un altro bambino nigeriano di appena due anni: aveva subito la circoncisione da parte di un sedicente medico; in quel caso, almeno, si salvò il gemello, portato d’urgenza in ospedale. Reggio Emilia, marzo 2019: neonato di famiglia ghanese, cinque mesi, morto dopo «diverse ore di agonia». Monterotondo, provincia di Roma, tre mesi prima: bimbo nigeriano di due anni morto per lo stesso motivo. Genova, aprile 2019, neonato morto nel quartiere Quezzi, e condannato a otto anni di carcere il nigeriano 34enne che aveva eseguito il taglio del prepuzio. Torino, giugno 2016: bebè di genitori ghanesi, circonciso in casa, morto in ospedale. Treviso, ottobre 2008: bimbo di due mesi morto per emorragia. Bari, luglio 2008: bambino deceduto per grave emorragia, «causata probabilmente da circoncisione fatta a domicilio».
Secondo dati ripetuti in questi giorni da tutti i giornali, le circoncisioni clandestine in Italia costituirebbero il 40% del totale. Su più di 15.000 circoncisioni richieste all’anno solo 8.500 vengono eseguite su territorio nazionale, mentre 6.500 operazioni di taglio del prepuzio sono effettuate nei Paesi d’origine dove gli immigrati tornano per «turismo etnico» (talvolta, come si è appreso, anche quando si dichiarano «rifugiati» e stanno facendo il percorso burocratico per essere riconosciuti tali totalmente a spese del contribuente italiano).
Secondo una sigla di medici stranieri operanti in Italia, il 99% delle famiglie musulmane circoncide il bambino quando ha ancora pochi mesi. La realtà è che tuttavia la circoncisione è di fatto istituzionalizzata grazie agli accordi tra lo Stato italiano e la minoranza ebraica.
Come riportato in passato da Renovatio 21, grazie alla legge 101 del 1989 che ratifica l’intesa tra l’Italia e le comunità ebraiche italiane, i maschi di religione ebraica e musulmana possono usufruire di alcuni progetti «clinico-culturali» ed essere circoncisi per 400 euro da un medico in regime di attività libero professionale. La prestazione è da considerarsi al di fuori dei LEA (Livelli essenziali assistenziali). Tra i sottoscrittori il Policlinico Umberto I di Roma, l’Associazione internazionale Karol Wojtyla, la Comunità ebraica di Roma e il Centro islamico culturale d’Italia.
La pressione ebraica si dice abbia fatto cambiare rotta anche all’Islanda, che aveva tentato di liberarsi della pratica barbara. Si tratta della stessa procedura per cui ora, per aver parlato della circoncisione, Kennedy è definito «antisemita».
«Ogni individuo, non importa di che sesso o di quanti anni dovrebbe essere in grado di dare il consenso informato per una procedura che è inutile, irreversibile e può essere dannosa», aveva dichiarato nel 2018 la deputata Silja Dögg Gunnarsdóttir, 44 anni, del Partito progressista dell’Althing, il Parlamento islandese. «Il suo corpo, la sua scelta». «Autonomia» corporale: è lo slogan delle femministe e dell’aborto. È un dogma inscalfibile del mondo moderno.
Il disegno di legge non passò, perché le microcomunità ebraiche e musulmane alzarono un polverone: «l’impatto di questa legge sarebbe sentito molto al di là dei confini dell’Islanda», scriveva una lettera dello spaventatissimo Comitato degli affari esteri della Camera dei Rappresentanti, spiegando che la «mossa renderebbe l’Islanda la prima e unica nazione europea a mettere fuori legge la circoncisione. Mentre le popolazioni ebraiche e musulmane in Islanda possono essere poco numerose, il divieto di questo paese sarebbe sfruttato da coloro che alimentano la xenofobia e l’antisemitismo in Paesi con popolazioni più diversificate».
La circoncisione nel mondo è tollerata, forse, anche per la sua straordinaria diffusione presso la popolazione americana. Contrariamente a ciò che possono pensare beceramente alcuni, la questione in nessun modo è legata ai rapporti tra l’ebraismo e gli USA. La fonte della pratica è la stessa dei cereali che con probabilità il lettore consuma il mattino: John Harvey Kellogg (1852-1943).
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Il Kellogg era un dottore nutrizionista, oltre che un imprenditore di successo e un gran cultore dell’eugenetica. Tuttavia, un pensiero lo ossessionava: quello della riduzione della masturbazione presso la popolazione maschile.
Ecco quindi che raccomandò la circoncisione come rimedio: si taglia subito il prepuzio al bambino e lui non si toccherà crescendo. La cosa ancora più allucinante è che anche i cereali da lui commerciati (da qualche mese di proprietà della Ferrero) avevano in teoria lo stesso scopo: erano sostanze che riteneva «anafrodisiache» e che quindi andavano impiegate in massa per scoraggiare l’onanismo.
Kellogg, che come si è visto godeva di una certa influenza, era convinto sostenitore anche del vestirsi di bianco e dei clisteri, da praticare soprattutto se si erano assorbiti veleni come tè, caffè, cioccolato. Il Kelloggo, inoltre, scoraggiava il mescolarsi tra le razze: a fine carriera si dedicò alla creazione di una «Race Betterment Foundation, («Fondazione per il miglioramento della razza»), che propalava pure eugenetica razzista americana (registri genetici, sterilizzazioni delle «persone mentalmente difettose»), di quella che poi piacque assai allo Hitler, che – cosa poco nota – prese alcune leggi degli Stati americani come suo modello per la Germania nazionalsocialista.
L’America odierna, e il mondo tutto, si trova quindi ancora alle prese con l’eredità di questo tizio: circoncisione e colazione con cereali tostati. L’eugenetica, nel frattempo, la si fa con le provette.
Menzogne, follie, droghe, violenze, aberrazioni: ci spaventiamo se un mondo del genere affoga ogni giorno di più nello tsunami dell’autismo?
Roberto Dal Bosco
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Immagine di Gage Skidmore via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Essere genitori
Un gran numero di bambini soli usa l’IA come amico surrogato
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Autismo
Vaccini, paracetamolo: Trump e Kennedy delineano il piano contro l’autismo. Momento storico
Il presidente Donald Trump, Robert F. Kennedy Jr. e altri alti funzionari dell’amministrazione hanno annunciato una serie di iniziative e primi successi nell’identificazione delle cause profonde dell’aumento vertiginoso dei casi di autismo nei bambini negli ultimi decenni. Hanno anche individuato un farmaco promettente per il trattamento.
Come riportato da Renovatio 21, le rivelazioni giungono annunciate nei mesi scorsi, e preparate dall’ostinata resistenza di Trump a quanti gli hanno messo pubblicamente pressione sul tema della Sanità in generale e dei vaccini in particolare.
Inutile nascondere che, per chi è antivaccinista o anche solo critico dell’industria farmaceutica e delle politiche attorno ad essa, si tratta di un momento da non credere, da pizzicotti per capire se si è svegli.
Invece, è successo: abbiamo qui un presidente americano che, dallo Studio Ovale, dichiara urbi et orbi che l’eccesso dei vaccini non può far bene ai bambini. Alle madri, Trump ha detto «non lasciare che tirino su il bambino con la più grande pila di roba che tu abbia mai visto… che entra nel delicato corpicino di un neonato». Il buonsenso, anzi, il senso materno, e paterno, è al potere.
🚨 PRESIDENT TRUMP TO MOTHERS: DO NOT let them pump your child full of vaccines
“Don’t let them pump your baby up with the largest pile of stuff you’ve ever seen… going into the delicate little body of a baby.”
“Break them up into 4 visits instead of 1.” pic.twitter.com/zul9UnBgwm
— Nick Sortor (@nicksortor) September 22, 2025
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Fin dall’inizio della sua attuale amministrazione, Trump ha fatto della prevenzione e del miglioramento del trattamento dell’autismo una priorità assoluta. Solo due settimane fa, ricordiamo, il presidente aveva condiviso un video sulla correlazione tra autismo e vaccini.
«Con effetto immediato, la FDA informerà i medici che l’uso di paracetamolo – comunemente noto come Tylenol [nome commerciale della sostanza in USA, ndr] – durante la gravidanza può essere associato a un rischio di aumento dell’autismo”, ha dichiarato Trump. «Per questo motivo, raccomandano vivamente alle donne di limitare l’uso di Tylenol durante la gravidanza».
.@POTUS: “Tylenol during pregnancy can be associated with a very increased risk of autism.” pic.twitter.com/FcSkZENubZ
— HHS.gov (@HHSGov) September 22, 2025
«Prendere il Tylenol non fa bene», ha detto Trump, che ha poi sottolineato: «Lo dico. Non fa bene».
President Trump Makes an Announcement on Medical and Scientific Findings for America’s Children https://t.co/aTq90Js06I
— The White House (@WhiteHouse) September 22, 2025
Kennedy, Segretario del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS), ha ampliato i commenti del Presidente.
«Per rispondere alla sfida del presidente, ho ordinato all’HHS di lanciare uno sforzo senza precedenti, che coinvolga tutte le agenzie, per identificare tutte le cause dell’autismo, comprese le esposizioni a sostanze tossiche e farmaceutiche», ha affermato Kennedy.
«Su sollecitazione del presidente Trump, il NIH (National Institute of Health), la FDA (Food and Drug Administration), il CDC (Centers for Disease Control) e il CMS (Centers for Medicare and Medicaid Services) stanno facendo di tutto per identificare le (cause) dell’epidemia di autismo e capire come pazienti e genitori possano prevenire e invertire questa tendenza allarmante», ha affermato Kennedy.
«Abbiamo abbattuto i tradizionali compartimenti stagni che da tempo separavano queste agenzie e abbiamo accelerato la ricerca e la guida», ha spiegato. «Storicamente, il NIH si è concentrato quasi esclusivamente su ricerche politicamente sicure e del tutto infruttuose sui fattori genetici dell’autismo», ha osservato Kennedy. «Sarebbe come studiare i fattori genetici del cancro ai polmoni senza considerare le sigarette».
«È ciò che l’NIH fa da 20 anni», ha aggiunto. «Di conseguenza, non abbiamo una risposta a questa domanda cruciale, nonostante l’impatto catastrofico dell’epidemia sui bambini del nostro Paese. Stiamo sostituendo la cultura istituzionale della scienza politicizzata e della corruzione con una medicina basata sull’evidenza».
«La FDA sta rispondendo a studi clinici e di laboratorio che suggeriscono una potenziale associazione tra l’uso di paracetamolo durante la gravidanza e risultati negativi sullo sviluppo, tra cui diagnosi successive di ADHD e autismo», ha osservato Kennedy.
«Oggi la FDA pubblicherà un avviso ai medici sui rischi del paracetamolo durante la gravidanza e avvierà la procedura per avviare una modifica dell’etichetta di sicurezza», ha affermato.
La FDA ha emesso due distinti comunicati stampa che confermano una risposta formale alle crescenti prove di rischi neurologici legati all’assunzione di paracetamolo durante la gravidanza. L’agenzia ha dichiarato di aver avviato una modifica dell’etichetta per tutti i prodotti contenenti paracetamolo, incluso il Tylenol, per riflettere gli studi che suggeriscono un’associazione con autismo e ADHD.
«Grazie anche alla politicizzazione della scienza, la sicurezza del paracetamolo contro il rischio di disturbi dello sviluppo precoce nei bambini piccoli non è mai stata convalidata», ha spiegato Kennedy.
Kennedy ha anche osservato che la ricerca ha dimostrato che una carenza di folati nel cervello di un bambino può portare all’autismo.
La ricerca ha indicato che fino al 60% dei bambini con carenza di folati può migliorare la comunicazione verbale se viene somministrato Leucovorin , una forma di acido folinico, attualmente approvata dalla FDA per contrastare gli effetti collaterali dei farmaci chemioterapici. La FDA ha dichiarato di aver avviato l’approvazione delle compresse di leucovorin calcio per i pazienti con deficit cerebrale di folati (CFD), una condizione legata a ritardi dello sviluppo e caratteristiche autistiche. Sebbene l’agenzia abbia avvertito che sono necessari ulteriori studi per valutare la piena efficacia del farmaco nelle popolazioni autistiche, ha affermato che l’iniziativa riflette una strategia più ampia volta a riutilizzare i farmaci esistenti.
«Dal 40% al 70% delle madri con figli autistici ritiene che il loro bambino sia stato danneggiato da un vaccino”, ha detto Kennedy. “Il presidente Trump ritiene che dovremmo ascoltare queste madri invece di manipolarle ed emarginarle come hanno fatto le amministrazioni precedenti».
Some 40-70% of mothers who have children with autism believe that their child was injured by a vaccine. President Trump believes that we should be listening to these mothers instead of gaslighting and marginalizing them like prior administrations. pic.twitter.com/f43Bzmlj30
— Secretary Kennedy (@SecKennedy) September 22, 2025
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In un editoriale pubblicato su Politico all’inizio della conferenza stampa alla Casa Bianca, il direttore del NIH, il dottor Jay Bhattacharya, il commissario della FDA, il dotor. Marty Makary, e l’amministratore del CMS, il dott. Mehmet Oz, hanno delineato le nuove e coraggiose iniziative che l’amministrazione Trump sta adottando per affrontare finalmente l’epidemia di autismo, in un momento in cui la sua prevalenza è aumentata drasticamente negli ultimi due decenni.
«Il presidente Donald Trump e il segretario dell’HHS Robert F. Kennedy Jr. ci hanno sfidato ad abbattere i muri tra le nostre agenzie per poter affrontare rapidamente le crisi sanitarie che affliggono il popolo americano», hanno scritto i tre. «Oggi annunciamo un approccio per fornire assistenza ai bambini nello spettro autistico».
«L’azione coraggiosa di questa amministrazione – aprire le porte al primo trattamento per l’autismo riconosciuto dalla FDA, affrontare i fattori di rischio ambientali e medici e investire in ricerche innovative – segue la scienza, ripristina la fiducia e darà speranza a milioni di famiglie”, hanno scritto i tre funzionari dell’amministrazione. “La prevalenza dell’autismo, quasi cinque volte maggiore negli ultimi decenni, richiede una risposta rapida, con una ricerca tempestiva e agendo sulle informazioni non appena disponibili».
Durante la conferenza stampa, Bhattacharya ha promesso di dare una spinta alla ricerca sull’autismo. «Il forte aumento della prevalenza dell’autismo merita una risposta urgente da parte della comunità scientifica», ha affermato Bhattacharya.
«Questo è l’inizio di un cambiamento storico nella cultura medica», ha affermato Makary.
In un editoriale pubblicato su Politico all’inizio della conferenza stampa alla Casa Bianca, il direttore del NIH, il dottor Jay Bhattacharya, il commissario della FDA, il dott. Marty Makary, e l’amministratore del CMS, il dott. Mehmet Oz, hanno delineato le nuove e coraggiose iniziative che l’amministrazione Trump sta adottando per affrontare finalmente l’epidemia di autismo, in un momento in cui la sua prevalenza è aumentata drasticamente negli ultimi due decenni.
«Il presidente Donald Trump e il segretario dell’HHS Robert F. Kennedy Jr. ci hanno sfidato ad abbattere i muri tra le nostre agenzie per poter affrontare rapidamente le crisi sanitarie che affliggono il popolo americano», hanno scritto i tre. «Oggi annunciamo un approccio per fornire assistenza ai bambini nello spettro autistico».
«L’azione coraggiosa di questa amministrazione – aprire le porte al primo trattamento per l’autismo riconosciuto dalla FDA, affrontare i fattori di rischio ambientali e medici e investire in ricerche innovative – segue la scienza, ripristina la fiducia e darà speranza a milioni di famiglie», hanno scritto i tre funzionari dell’amministrazione. «La prevalenza dell’autismo, quasi cinque volte maggiore negli ultimi decenni, richiede una risposta rapida, con una ricerca tempestiva e agendo sulle informazioni non appena disponibili».
Durante la conferenza stampa, Bhattacharya ha promesso di dare una spinta alla ricerca sull’autismo. «Il forte aumento della prevalenza dell’autismo merita una risposta urgente da parte della comunità scientifica», ha affermato Bhattacharya. «Questo è l’inizio di un cambiamento storico nella cultura medica», ha affermato Makary.
Nel frattempo, si registrano le reazioni dell’establishment e dei suoi schiavi.
In uno spettacolo orribile e terrificante anche solo a pensarsi, molte donne incinte affiliate al Partito Democratico USA hanno iniziato a ingollare quantità di paracetamolo come segno di opposizione a Trump – incuranti, ovviamente, di qualsiasi rischio possa incorrere il bambino che portano in grembo, che di fatto sono tranquillamente disposte genericamente ad uccidere, squartare ed aspirare (il «diritto» di ogni donna).
Autistic NewsNation host becomes visibly disturbed as he watches a pregnant doctor popping Tylenol just to “own the president.”
“It’s almost like there are people who HATE Trump more than they LOVE kids.”
– @LelandVittert pic.twitter.com/pk8i9AGR63
— Vigilant Fox 🦊 (@VigilantFox) September 25, 2025
🇺🇸‼️AUTOSABOTAGEM COLETIVA!
“O liberalismo é um verdadeiro transtorno mental. Essas crianças nunca terão uma chance. 😵💫Logo após o presidente Trump e o secretário de saúde associarem o Tylenol ao autismo, milhares de esquerdistas estão engolindo o remédio de forma desenfreada… pic.twitter.com/qJYBgwdtA2
— Conservatism And Elegance 🇺🇲 (@ThayzzySmith) September 25, 2025
Si sono visti così casi di donne gravide finite al pronto soccorso a causa della bravata dell’abbuffata del paracetamolo, in vari casi ripresa debitamente dal telefonino a favor di social network.
🚨 Pregnant liberal took so much Tylenol after hearing Donald Trump say it causes autism she’s now in the ICU and is going to die
Executive Director of American Frontline Nurses got a “very frantic call at 4am from a husband whose wife is now dying of liver failure on a… pic.twitter.com/TtQqdF2bo1
— Wall Street Apes (@WallStreetApes) September 25, 2025
Aiuta Renovatio 21
In Italia abbiamo virostar e interi canali istituzionali (TV, giornali, radio di associazioni economiche, etc.) che ridacchiano: perché mai, del resto, fermarsi un attimo e pensare se mai vi fosse una qualche ragione nel consiglio medico che viene dallo scranno più alto possibile (quello con il dito su migliaia di testate atomiche), visto che di mezzo c’è la salute dei bambini – in realtà di tutta la società occidentale, che, come detto, potrebbe collassare sotto il peso economico dello «tsunami dell’autismo».
I numeri, anche recenti, parlano chiarissimo: nel 2020 era nello spettro autistico 1 bambino su 36; nel 2022, la cifra è aumentata a 1 su 31. Nel 2000, secondo i dati, erano 1 su 150…. Chi segue Renovatio 21 sa pure che associata a questa crescita c’è, nemmeno più tanto dissimulata, la Finestra di Overton sull’eutanasia dei bambini autistici, con la pratica che sembra già realtà in alcuni Paesi.
Chi scrive ha alle spalle più di un decennio di battaglia antivaccinista, con correlata consapevolezza sulla vera dimensione dell’industria farmaceutica e del potere ad esso asservito: ebbene, mai avremmo pensato di aver visto un simile momento. Trump ha reso possibile anche questo.
La battaglia, tuttavia, è appena iniziata. Il sistema non si farà piegare, reagirà ignorando, sghignazzando, o, come abbiamo visto, intossicando ancora di più se stesso e la generazione dei nascituri. Non importa quanto ripida sia la salita: la strada è tracciata.
Fermarsi ora è impossibile. La rivelazione della verità, e la salvezza biologica di tanti bambini, è ormai visibile appena in fondo.
Roberto Dal Bosco
Immagine screenshot da Twitter
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