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Vaccini

I vaccini e i media

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Renovatio 21 pubblica questa traduzione su gentile concessione di Children’s Health Defense.

 

 

 

Il messaggio è delle industrie farmaceutiche, la dialettica delle agenzie d’informazione

 

Qualche mese fa ho ritrovato un articolo di Reddit intitolato «I notiziari censurano informazioni estremamente importanti perché i ricavi pubblicitari dalle compagnie farmaceutiche raggiungono il 70% degli introiti» – il settanta percento! Ora, questa cifra significa un’influenza e un potere tali da decidere cosa diventerà notizia e come verrà riportata. Nell’articolo è citato un passaggio tratto dalla presentazione del Revolution for Truth Rally and Protest di Robert F. Kennedy Jr. che ha sottolineato:

 

Robert F. Kennedy jr.

Ho parlato con Roger Ailes (all’epoca CEO di Fox News) che conosco da quando avevo 17 anni, è molto sensibile al problema e ha visto il film Trace Amounts; gli ho detto: «Vorrei partecipare a uno dei tuoi programmi. Nessuno mi permetterebbe di parlarne o di discuterne». Mi ha risposto: «Non posso ospitarti in nessun programma. Dovrei licenziare i presentatori che ti ospiterebbero. Perché la mia divisione, fuori dal periodo delle elezioni, percepisce il 70% dei ricavi pubblicitari dalle compagnie farmaceutiche».

 

Le aziende farmaceutiche spendono miliardi di dollari per la pubblicità in TV. Le multinazionali del’informazione, come ha affermato Kennedy, fanno affidamento sul denaro che l’industria farmaceutica versa nei loro canali e, soprattutto, per i notiziari allo scopo di accrescere il profitto.

Le aziende farmaceutiche spendono miliardi di dollari per la pubblicità in TV. Le multinazionali del’informazione, come ha affermato Kennedy, fanno affidamento sul denaro che l’industria farmaceutica versa nei loro canali e, soprattutto, per i notiziari allo scopo di accrescere il profitto.

 

Questo mi ha ricordato l’immensa mole di prove scientifiche e legali a cui tutti avrebbero accesso se leggessero la letteratura che mette in discussione le teorie, pratiche e politiche vaccinali. Ancora più importante per lo scopo di questo articolo, mi sono chiesto: come si gioca il «gioco» dei vaccini? In quale contesto viene promosso? E come si fa a rendere la gente vulnerabile e farla cadere preda della propaganda?

 

Il contesto è la recente epidemia di morbillo.

Il gioco doveva essere progettato sulla diffusione dell’ignoranza sul morbillo e delle menzogne sulla malattia, la storia delle vaccinazioni, la loro efficacia e sicurezza, tutto ciò nell’intento di spingere in profondità il mercato già radicato, super-vantaggioso e senza ostacoli che è l’industria dei vaccini. E, forse in un modo ancora più perfido, tramite politiche che distruggono il diritto fondamentale al consenso informato e all’esonero.

 

Non importa se la Corte Suprema degli Stati Uniti ha dichiarato i vaccini «inevitabilmente non sicuri»o che i produttori indicano nei foglietti illustrativi dei vaccini che non proteggono tutti gli individui a cui vengono somministrati.

 

Non importa se la Corte Suprema degli Stati Uniti ha dichiarato i vaccini «inevitabilmente non sicuri»o che i produttori indicano nei foglietti illustrativi dei vaccini che non proteggono tutti gli individui a cui vengono somministrati.

Non importa che i vaccini non siano stati studiati per la carcinogenesi, mutagenesi o il calo della fertilità; o che, «siccome i test clinici sono condotti in condizioni estremamente variabili, le reazioni avverse rilevate nei test … potrebbero non rispecchiare le reazioni osservate nella pratica».

 

Non importa che l’unico sistema di controllo degli eventi avversi accessibile, il Vaccine Adverse Events Reporting System (VAERS), con una media di oltre 30.000 reazioni avverse riportate ogni anno, rappresenta solo l’1% del totale degli eventi avversi; o che nel luglio 2018, davanti alla Corte Federale del Distretto Sud di New York, il Department of Health and Human Services (HHS) ha ammesso di aver violato il National Childhood Vaccination Injury Act del 1986, in cui era stabilito, tra l’altro, che il HHS avrebbe dovuto trasmettere un rapporto biennale al Congresso sulla sicurezza dei vaccini.

 

Il HHS ha ammesso di non aver mai inviato nessun rapporto dall’entrata in vigore della legge (più di trent’anni fa). Altro aspetto ignorato dai fautori della discordanza, è l’abbondanza di dimostrazioni scientifiche che i virus vivi o con vettori ricombinati possono infettare, trasmettersi e diffondersi.

 

Altro aspetto ignorato dai fautori della discordanza, è l’abbondanza di dimostrazioni scientifiche che i virus vivi o con vettori ricombinati possono infettare, trasmettersi e diffondersi.

Tutto ciò è accompagnato dal discutibile e palese conflitto d’interessi che caratterizza il mercato dei vaccini. Ad esempio, in una relazione del 2009 stilata dall’Ufficio dell’Ispettore Generale del HHS sull’Advisory Committee for Immunization Practices (ACIP) è emersa la mancanza di controllo sui programmi etici da parte del CDC: il 97% delle informative sui conflitti fornite dai membri del comitato presentavano lacune, il 58% aveva almeno un potenziale conflitto non identificato; ciononostante il CDC ha continuato a garantire esoneri per i membri che avevano conflitti d’interesse.

 

Lo stesso tipo di irregolarità è stato riscontrato per il Vaccines and Related Biological Products Advisory Committee (VRBPAC), altro importante comitato governativo, responsabile delle decisioni sulla pratica vaccinale con sede presso la Food and Drug Administration (FDA).

 

In presenza del proverbiale elefante nella stanza, i nostri sensi sono bombardati da rumori che interferiscono con la ricezione dei segnali che ci avvertono che c’è qualcosa ch non va. Cosa sta succedendo qui?

l gioco doveva essere progettato sulla diffusione dell’ignoranza sul morbillo e delle menzogne sulla malattia, e, forse in un modo ancora più perfido, tramite politiche che distruggono il diritto fondamentale al consenso informato e all’esonero

 

La scienza dietro la pubblicità redazionale

Advertorial: un advertorial è una pubblicità sottoforma di contenuto editoriale. Il termine nasce dalla fusione di «advertisement» (pubblicità) e editoriale.

 

Non dimenticherò mai come un mio professore dell’università affermava che la genetica come fattore predeterminante fosse un pretesto sopravvalutato, usato quando non si riusciva a spiegare situazioni come malattie o condizioni diverse. Fondamentalmente, sosteneva che dovremmo comprendere le cose, inclusa la scienza, nei diversi contesti, senza trascurare l’ambiente in cui la scienza viene praticata e le materie scientifiche, anche la biologia, vengono spiegate. Il contesto non era definito solo come il luogo, ma come insieme di dinamiche, parole e azioni, movimento e attività se preferite, di comportamenti le cui definizioni includono numerose variabili.

 

Chiarito questo, permettetemi di riflettere sul contesto come luogo mentre vediamo come la scienza, come la intendo io, ha preso le redini dell’ingegneria cognitiva pubblica o, per dirla come Noam Chomsky, della «fabbrica del consenso», esaminando brevemente un po’ di storia che spiega bene come lo sviluppo dei media ufficiali ha reso il rumore una frequenza di dissonanza per giocare il suo ruolo nel binomio industria farmaceutica/media, nella proliferazione dei vaccini e nell’aumento dell’ignoranza, mentre si radica sempre di più nelle politiche della salute pubblica e nella distruzione dei diritti umani per aumentare i profitti.

 

 

Edward Bernays (1891–1995)

Costruire il consenso

Convincere gli americani a partecipare alla prima Guerra Mondiale in Europa non fu un compito facile per il presidente Woodrow Wilson nel 1917. Per questo, approvò l’istituzione del Committee on Public Information (CPI). Lo scopo del comitato era far sembrare che lo sforzo bellico fosse stato voluto dal popolo americano. Il CPI reclutò personaggi di spicco nel mondo giornalistico, accademico, grafico e pubblicitario. Molte persone coinvolte erano profondamente colpite dal successo del CPI e iniziarono a lavorare nell’ambito che oggi chiamiamo pubbliche relazioni e il suo radicamento nel tessuto della cultura americana.

 

Il membro del Comitato Edward Bernays era particolarmente motivato dal successo del CPI e dalla sua abilità di influenzare l’opinione pubblica, non per l’attrazione intellettiva ma perché toccava le emozioni della gente.

 

Edward Bernays, noto come il padre delle pubbliche relazioni, era il nipote di Sigmund Freud e, come lui, era intrigato da quello che Freud chiamava inconscio; Bernays indagava i metodi per sfruttare le emozioni per scopi commerciali. Scoprì il potere delle immagini nel settore delle vendite. Quindi, cercava di far leva sui cuori delle persone, convinto che il lavoro del CPI per l’entrata in guerra potesse essere applicato praticamente a tutto.

 

Per esempio, Bernays era stato assunto dalla American Tobacco Company per elaborare una strategia per promuovere le sigarette tra le donne, mostrandole fumare in pubblico come atto di sfida e in supporto al movimento per il diritto di voto. Le sigarette divennero una «fiaccola della libertà», libertà dall’imposizione delle pratiche sociali dominate dagli uomini.

 

Propaganda, uno dei lavori più famosi di Bernays, gli valse l’ammirazione mondiale, in particolare agli occhi della leadership nazista e del ministro della propaganda di Hitler, Joseph Goebbels. Il primo capitolo del libro,  si apre con i seguenti passaggi:

 

«Chi manipola i meccanismi invisibili della società costituisce un governo che è il vero potere dominante del paese» Edward Bernays

«La cosciente e sapiente manipolazione delle abitudini organizzate delle masse è un elemento fondamentale della società democratica. Chi manipola i meccanismi invisibili della società costituisce un governo che è il vero potere dominante del paese… Siamo governati, le nostre menti sono plasmate, i nostri gusti creati, le nostre idee suggestionate, da uomini di cui non abbiamo mai sentito parlare. È il risultato logico del modo in cui la società democratica è organizzata. Gli esseri umani devono cooperare in questo modo se vogliono vivere insieme in una società perfettamente funzionante… In ogni atto della nostra quotidianità, nella sfera politica o degli affari, nella condotta sociale o nel pensiero etico, siamo dominati da una ristretta cerchia di persone … che conosce i processi mentali e gli schemi sociali delle masse. Sono loro che muovono i fili che controllano la mente pubblica».

 

Hitler, Goebbels e la macchina della propaganda nazista hanno sviluppato cinque principi basilari su cui si fonda la propaganda:

 

  • Evitare idee astratte – fare leva sulle emozioni
  • Ripetere costantemente alcune idee. Usare frasi stereotipate
  • Mostrare solo un aspetto della questione
  • Criticare continuamente gli oppositori
  • Scegliere un nemico «speciale» per una denigrazione speciale.

 

Si vedono chiaramente le congruenze tra le idee di Bernays e la propaganda nazista. Questo non fa di Bernays un nazista, anzi, era pressoché granitico nella sua avversione alla filosofia del regime. Ma mostra perfettamente come la propaganda e la costruzione del consenso venivano applicate alla vita quotidiana nel modo più subdolo e tramite progetti volti a plasmare l’opinione pubblica. Queste basi, con il supporto della tecnologia moderna, aumentano le possibilità di arrivare a un nuovo livello di sofisticatezza nella manipolazione delle emozioni umane – visivamente, psicologicamente e socio-politicamente.

 

La propaganda e la costruzione del consenso venivano applicate alla vita quotidiana nel modo più subdolo e tramite progetti volti a plasmare l’opinione pubblica

Dopo la seconda Guerra Mondiale, Bernays proseguì nello sviluppo delle sue idee sull’ingegneria sociale. Nel saggio La creazione del consenso, Bernays scrisse:

 

«Questa frase significa semplicemente applicare un approccio ingegneristico, cioè un’azione basata sulla completa conoscenza della situazione e sull’applicazione di principi scientifici e pratiche collaudate per fare in modo che le persone supportino idee e programmi. Ogni persona o organizzazione dipende, in fin dei conti, dall’approvazione pubblica e deve affrontare il problema di dirigere il consenso pubblico su un programma o un obiettivo… La costruzione del consenso dovrebbe basarsi teoricamente e praticamente sulla piena comprensione di quelli su cui vogliamo vincere».

 

Secondo Bernays, la costruzione del consenso aveva come ruolo primario la produzione di notizie e fare in modo che fossero interessanti:

 

«Principalmente, la creazione del consenso deve produrre notizie»

«Principalmente, la creazione del consenso deve produrre notizie. La notizia non è inanimata. Viene creata con un atto volontario e modella i comportamenti e le azioni delle persone… Lo sviluppo degli eventi e delle circostanze non consuete è una delle funzioni fondamentali della costruzione del consenso… L’evento creato dall’immaginazione può distogliere l’attenzione da un altro. Gli eventi importanti, che coinvolgono le persone, non avvengono per caso. Sono pianificati deliberatamente per compiere uno scopo, per influenzare idee e azioni».

 

Per il CPI, Bernays e la nascente industria della pubblicità e delle pubbliche relazioni, il potere di immagini, simboli e messaggi che potevano portare a un consenso artificiale, costruito, era uno strumento indispensabile per la politica e la commercializzazione della società .

 

Dato il potere e l’influenza che l’industria farmaceutica esercita su politici, mass media e, di conseguenza, sull’opinione pubblica, anche da uno sguardo superficiale a Big Pharma, la sua versione sui vaccini, come i vaccini entrano sul mercato e, in seguito, come si elabora la politica vaccinale, appare ovvio, se non logico, che dovrebbero emergere questioni importanti. Ma, di nuovo, possiamo vedere perché non emergono.

«Lo sviluppo degli eventi e delle circostanze non consuete è una delle funzioni fondamentali della costruzione del consenso… L’evento creato dall’immaginazione può distogliere l’attenzione da un altro»

 

Qualcuno disse «tutto ha un prezzo o tutto è in vendita». In questo messaggio troviamo allusioni alle teorie e alle idee di Bernays sulla propaganda e la costruzione del consenso. Per lo scopo di questo articolo e per l’esplorazione del contesto in rapporto alla comunicazione in generale, sul tema dei vaccini e, più recentemente, sull’epidemia di morbillo, è utile ricordare un’espressione coniata da Adolf Hitler nel suo libro Mein Kampf.

 

Nota come la «grande menzogna», Hitler sviluppa l’idea di una bugia talmente grande che nessuno crederebbe che qualcuno abbia avuto la sfrontatezza di distorcere la realtà in quel modo. Hitler evidenzia:

«Le masse, nella semplicità primitiva delle loro menti, cadono vittima delle grandi bugie prima che di quelle piccole» Adolf Hitler, Mein Kampf

 

«Tutto questo è ispirato dal principio – vero di per sé – che in una grande bugia c’è sempre un fondo di verità; perché le masse di una nazione sono più facilmente corruttibili negli strati più profondi della loro emotività che nella coscienza o volontà; quindi, nella semplicità primitiva delle loro menti, cadono vittima delle grandi bugie prima che di quelle piccole, dal momento che loro stessi raccontano piccole bugie in piccoli affari ma si vergognerebbero di ricorrere a grandi falsità. »

 

Oggi possiamo vedere i vari strati della menzogna, le macchinazioni della propaganda, il consenso costruito, il tutto avvolto in una serie di grandi bugie: che i vaccini sono sicuri ed efficaci, cha la scienza è regolamentata, che il morbillo ci ucciderà, che non ci sono collegamenti tra vaccini e autismo, e che le persone che dubitano sono da bollare come disinformate, disinformanti, irresponsabili o, ancora peggio, criminali.

 

Oggi possiamo vedere i vari strati della menzogna, le macchinazioni della propaganda, il consenso costruito, il tutto avvolto in una serie di grandi bugie: che i vaccini sono sicuri ed efficaci, cha la scienza è regolamentata, che il morbillo ci ucciderà, che non ci sono collegamenti tra vaccini e autismo, e che le persone che dubitano sono da bollare come disinformate, disinformanti, irresponsabili o, ancora peggio, criminali.

Gli appelli dei media ufficiali sono costruiti dall’industria farmaceutica che fa leva sulle emozioni – disprezzando, umiliando e denigrando i genitori, attaccando gli scienziati che sollevano dubbi e criminalizzando una crescente popolazione in bytes di informazioni scorrette e artificiali avvolte in mezze verità o palesi menzogne, dove solo una parte è legittima e l’altra viene censurata.

 

In un ambiente simile, molti soccombono al rumore, sperando solo nell’assenza di dissenso, un finto senso di sicurezza e fiducia nello status quo per avere l’illusione che vada tutto bene.

 

In un attimo, la paura diventa il grande nemico e il più potente strumento del binomio industria farmaceutica/media. I medici, come i giornalai, elargiscono notizie costruite, ammantati nei loro camici bianchi, con lo stetoscopio e un sorriso che lascia intendere che ne sanno immensamente più di noi sui vaccini.

 

L’industria farmaceutica ha il messaggio, i media, la dialettica, la scienza?… (silenzio)

Quello che rende evidente la connivenza tra industria farmaceutica, media e consenso costruito è la ripetitività dei messaggi, detta anche «cassa di risonanza».

Gli appelli dei media ufficiali sono costruiti dall’industria farmaceutica che fa leva sulle emozioni – disprezzando, umiliando e denigrando i genitori, attaccando gli scienziati che sollevano dubbi e criminalizzando una crescente popolazione in bytes di informazioni scorrette e artificiali avvolte in mezze verità o palesi menzogne, dove solo una parte è legittima e l’altra viene censurata

Per non essere scoperti nel processo di costruzione, il copione, il testo del messaggio, non può cambiare. La ripetizione di parole e messaggi è uno dei sistemi usati per evitare lapsus.

 

Quindi, siccome non possono contare su una scienza solida, o una scienza priva di conflitti per la presentazione del messaggio, l’industria farmaceutica deve assicurarsi il pubblico mantenendo grande la bugia e continuando a ripeterla. Questo provoca uno stordimento o una paralisi dei pensieri, in alcuni casi, una dissonanza cognitiva.

 

Perciò, senza sapere se, quando, dove le persone sono morte di morbillo, senza conoscere le loro condizioni di salute e di vita, quante, se mai ne sono morte negli Stati Uniti nell’epidemia del 2019, quanti sono stati in ospedale, quanti sono stati vaccinati, lo stato attuale di ogni singolo caso, le domande fondamentali rimangono ignorate, senza risposta o silenziate.

 

Questo è valido per l’attuale isteria da morbillo, ma anche per il silenzio sulle migliaia di casi di parotite tra i vaccinati, le recenti cause legali che coinvolgono i produttori di vaccini che devono rispondere dell’accusa di corruzione, e i continui risarcimenti da pagare alle famiglie di chi ha subito danni dal vaccino e che oggi ammontano a 4 miliardi di dollari mentre ci raccontano che i vaccini sono sicuri.

La paralisi ha funzionato.

 

Molti pensano e reagiscono in base alla prima fonte di informazione: l’industria mediatica ufficiale.

 

In un ambiente simile, molti soccombono al rumore, sperando solo nell’assenza di dissenso, un finto senso di sicurezza e fiducia nello status quo per avere l’illusione che vada tutto bene.

Nel 2015 il The Daily Beast pubblicò un interessante articolo intitolato «Big Pharma is America’s New Mafia» («Big pharma è la nuova mafia americana»). Dopo averlo letto e considerato un trattato sull’industria farmaceutica e sulla produzione di farmaci, mi sono chiesto: perché queste storie sulle pillole e dispositivi medici non esistono sull’industria dei vaccini?

 

Voglio dire, dopo tutto, le prove, le cause legali, le proteste davanti al tribunale per i vaccini e la crescente popolazione che richiede una scienza migliore, studi sulla sicurezza che includano placebo, studi che confrontino vaccinati e non vaccinati e una valutazione onesta di come i vaccini creano epidemie di diverse malattie tra i vaccinati, tutto questo ci indirizza verso un punto fondamentale sui vaccini.

 

Il Daily Beast inizia l’articolo con un paragrafo sul pessimo stato di salute negli Stati Uniti e un accenno all’articolo apparso su Slate dal titolo «I tuoi farmaci sono sicuri?». Daniela Drake, medico, scrive nell’articolo del Daily Beast:

L’industria farmaceutica deve assicurarsi il pubblico mantenendo grande la bugia e continuando a ripeterla. Questo provoca uno stordimento o una paralisi dei pensieri, in alcuni casi, una dissonanza cognitiva

 

«In realtà, la grande influenza del denaro proveniente dall’industria farmaceutica ha portato l’ex editore capo del New England Journal of Medicine, Dr. Marcia Angell, alla conclusione che: “Non è più possibile credere ciecamente alla ricerca clinica pubblicata, né fidarsi del giudizio dei medici di fiducia o linee guida autorevoli …” Il Dr. Peter Gotzsche, direttore del Nordic Cochrane Center di Copenhagen, ha visto abbastanza negli ultimi vent’anni da scrivere un libro dal tiolo eloquente: Deadly Medicines and Organized Crime: How Big Pharma has Corrupted Healthcare (Trad.it Medicine letali e crimine organizzato. Come le grandi aziende farmaceutiche hanno corrotto il sistema sanitario)».

 

«“Molto di quello che l’industria farmaceutica fa è soddisfare i criteri della criminalità organizzata secondo la legge degli Stati Uniti”, ha detto il Dr. Gotzsche in un’intervista. “E spesso si comportano come la mafia, corrompono tutti quelli che possono, comprano ogni tipo di persona, inclusi ministri della salute di alcuni paesi… L’industrie farmaceutica compra prima gli specialisti, poi i primari, infine i direttori sanitari e così via, non comprano il giovane dottore”».

 

«… Si comportano come la mafia, corrompono tutti quelli che possono, comprano ogni tipo di persona, inclusi ministri della salute di alcuni paesi… L’industrie farmaceutica compra prima gli specialisti, poi i primari, infine i direttori sanitari e così via, non comprano il giovane dottore”»

La connessione tra industria farmaceutica e i mass media è responsabile della degenerazione del dibattito scientifico e della diffusione di grandi menzogne. La proliferazione dell’ignoranza come strategia (agnotologia) per eliminare ogni dialogo sulle tante questioni legate ai vaccini, è asservita a un unico padrone, il più importante per i produttori di vaccini e per l’industria della comunicazione.

 

Proprio come nei lavori del CPI o nei principi elencati da Bernays e nelle sue strategie per la promozione della propaganda e della costruzione del consenso, la nuova versione del consenso artificiale si trova nei notiziari. L’appello alla sfera emozionale è sottolineato dai titoli, tag, frasi ad effetto e dalla ripetizione dei messaggi.

 

La nuova lingua, che ricorda quella di Orwell, con lo scopo di restringere e diminuire la portata del pensiero umano, agevola la dissonanza cognitiva e la paralisi e lascia le masse alla mercé dell’accoppiata industria farmaceutica/media. Domande, discussioni, dialoghi e dibattiti vengono silenziati, censurati, messi a tacere, criminalizzati. In questa arena non c’è posto per la scienza. L’unico suono legittimo è quello che proviene dalla lobby industria farmaceutica/media.

 

Mentre i giganti farmaceutici riempiono le tasche loro e dei politici le cui carriere sono sotto i riflettori per i conflitti di interesse e ripresi dalla propaganda sostenuta dai mass media, il costo sociale, politico, economico della paura di un dialogo nazionale aperto sul tema dei vaccini sta diventando sempre più insostenibile

La connessione tra industria farmaceutica e i mass media, i politici, le agenzie per la salute e i loro subordinati (medici, ufficiali della salute pubblica, etc. …) continuano a gestire il mercato e la comunicazione. Mentre i giganti farmaceutici riempiono le tasche loro e dei politici le cui carriere sono sotto i riflettori per i conflitti di interesse e ripresi dalla propaganda sostenuta dai mass media, il costo sociale, politico, economico della paura di un dialogo nazionale aperto sul tema dei vaccini sta diventando sempre più insostenibile.

 

Alla fine, i nostri figli ci daranno la colpa per il misero stato di salute che caratterizzerà oltre la metà della loro generazione.

 

 

 José Solís, Ph.D., Guest Contributor Children’s Heath Defense

 

 

© 3 luglio 2019, Children’s Health Defense, Inc. Questo lavoro è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD

 

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Autismo

Trump condivide un video sulla correlazione tra vaccini e autismo

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Lunedì il presidente Donald Trump ha pubblicato un video sul suo account social in cui promuove la teoria secondo cui i vaccini causano l’autismo.

 

Il video, vecchio di decenni, mostra in parte David Geier, che il Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. ha incaricato questa primavera di indagare sui legami tra vaccini e autismo, insieme a suo padre, il dottor Mark Geier, un dottore la cui licenza medica è stata sospesa in seguito alle accuse di mettere in pericolo i bambini autistici. David Geier è stato accusato nel 2012 di aver esercitato la professione medica senza abilitazione insieme al padre nel Maryland. È stato nominato nel governo federale da Robert F. Kennedy Jr., il ministro della Salute, per lavorare a uno studio sulle cause dell’autismo, la cui pubblicazione è prevista per questo mese.

 

Il video si concentra sul timerosal, un conservante a base di mercurio che è stato eliminato da quasi tutti i vaccini infantili all’inizio degli anni 2000. Il filmato viene da un vecchio documentario sui vaccini, circolante su YouTube con il titolo A Shot in the Dark, che parlava estensivamente dell’uso del mercurio nei vaccini.

 

Il filmato, sgranato, probabilmente «rubati» da qualche altro utente che lo aveva editato dal film, reca le scritte sopra e sotto le immagini: «Sono TUTTI veleno. Ognuno di essi».

 


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Il post di Trump arriva pochi giorni dopo che Kennedy è stato messo sotto torchio dai senatori, tra cui diversi repubblicani, sulla sua posizione sui vaccini.

 

La notizia arriva anche prima di una riunione del Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione prevista per la fine del mese, durante la quale si prevede che il comitato voterà per aggiornare le raccomandazioni sui vaccini contro il COVID-19, nonché su altre vaccinazioni.

 

Kennedy ha promesso di pubblicare un rapporto sulle cause dell’autismo entro la fine del mese, dichiarando a Trump, durante una riunione del gabinetto di agosto, che i suoi sforzi erano sulla buona strada.

 

Come noto, poco ore prima Trump aveva ricevuto alla Casa Bianca, assieme ad altri CEO di grandi aziende tecnologiche, Bill Gates, che, con a fianco un’occhiuta Melania, ha ribadito pubblicamente il suo impegno per i vaccini. Nel 2016 alcuni avevano speculato che Barron Trump, l’ultimogenito del presidente nato da Melania, fosse vittima di un danno da vaccino.

 

 

L’apertura all’idea che i vaccini causino l’autismo era stata vista in Trump persino nei dibattiti delle primarie repubblicane 2015.

 

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Come riportato da Renovatio 21, in settimana è emerso che sarebbe pronto un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. che indica che l’uso dei vaccini e del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti.

 

In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.

 

Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr

 

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Vaccini

La Florida verso l’eliminazione di tutti gli obblighi vaccinali pediatrici

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La Florida intende diventare il primo stato a eliminare l’obbligo vaccinale, da tempo un pilastro della politica sanitaria pubblica volta a proteggere gli scolari e gli adulti dalle malattie infettive.   Il surgeon general dello Stato (cioè, il responsabile della Sanità pubblica), il dottor Joseph Ladapo, che ha annunciato la decisione mercoledì, ha definito le attuali disposizioni nelle scuole e altrove come intrusioni «immorali» nei diritti delle persone, che ostacolano la capacità dei genitori di prendere decisioni sulla salute dei propri figli.   «Le persone hanno il diritto di prendere le proprie decisioni, decisioni informate», ha dichiarato Ladapo, dottore con laurea harvardiana che si è spesso scontrato con l’establishment medico , in una conferenza stampa a Valrico. «Non hanno il diritto di dirvi cosa mettere nel vostro corpo».   La mossa della Florida, che rappresenta un netto distacco da decenni di politiche pubbliche vaccinali si presenta come una grande adesione al programma dell’amministrazione Trump, guidato dal Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr., che intende operare una revisione sul tema saniario dei vaccini.

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In Florida, gli obblighi vaccinali per gli asili nido e le scuole pubbliche includono vaccini contro morbillo, varicella, epatite B, difterite-tetano-pertosse acellulare, poliomielite e altre malattie, secondo il sito web del Dipartimento della Salute dello Stato.   Il dottor Ladapo non ha fornito una tempistica per le modifiche, ma ha affermato che il dipartimento può abrogare le proprie regole per alcuni obblighi vaccinali, mentre altri richiederebbero l’intervento della legislatura della Florida. Non ha specificato alcun vaccino in particolare, ma ha ripetuto più volte che l’iniziativa avrebbe posto fine a «tutti. Fino all’ultimo».   Le sigle dell’establishment, che per decenni hanno convissuto con gli schemi e i danari di Big Pharma, hanno reagito immediatamente.   L’American Medical Association ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che il piano della Florida di porre fine all’obbligo vaccinale «metterebbe a repentaglio decenni di progressi nella sanità pubblica».   Sotto la guida del governatore repubblicano Ron DeSantis, la Florida si è opposta all’imposizione dei vaccini COVID agli studenti durante la pandemia, richiedendo «passaporti» per i luoghi affollati, chiudendo le scuole e obbligando i lavoratori a vaccinarsi per mantenere il posto di lavoro.   «Non credo che ci sia un altro stato che abbia fatto tanto quanto la Florida. Vogliamo rimanere all’avanguardia», ha detto il governatore floridiano. Mercoledì DeSantis ha anche annunciato la creazione di una commissione statale chiamata «Make America Healthy Again» (MAHA), modellata su iniziative simili istituite da Kennedy a livello federale.   La commissione esaminerà aspetti come l’autorizzazione del consenso informato in materia medica, la promozione di alimenti sicuri e nutrienti, il rafforzamento dei diritti dei genitori nelle decisioni mediche riguardanti i propri figli e l’eliminazione di «un’ortodossia medica non supportata dai dati», ha affermato DeSantis. La commissione sarà presieduta dal vicegovernatore Jay Collins e dalla first lady della Florida Casey DeSantis.   Il lavoro della commissione contribuirà a definire un ampio «pacchetto per la libertà medica» da presentare nella prossima sessione legislativa, che affronterà gli obblighi vaccinali previsti dalla legge statale e renderà permanenti le recenti decisioni statali sul COVID che allentano le restrizioni, ha affermato DeSantis.   La Florida divenne durante la pandemia un faro di civiltà allentando le misure di lockdown e, con De Santis e Ladapo, opponendosi all’obbligo di vaccinazione mRNA, della cui pericolosità informarono il pubblico, chiedendo la sospensione. De Santis tre anni fa, dopo aver rotto con l’ente epidemico federale CDC, aveva annunciato che avrebbe ritenuto responsabili i produttori di vaccini mRNA per le loro affermazioni.

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Immagine di Gage Skidmore via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic   
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Autismo

La sanità di Kennedy alza il tiro: autismo collegato al vaccino MPR e all’uso di paracetamolo durante la gravidanza

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Un rapporto del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) commissionato da Robert F. Kennedy Jr. indica che l’uso del Tylenol – farmaco americano contenente paracetamolo – durante la gravidanza è uno dei fattori che contribuiscono all’epidemia di autismo negli Stati Uniti, secondo quanto riportato dai media.

 

Fonti vicine alla questione hanno affermato al Wall Street Journal che bassi livelli di folato e l’uso del farmaco a base di paracetamolo saranno menzionati nel prossimo rapporto sull’autismo dell’HHS tra i potenziali fattori causali dell’autismo.

 

Kennedy, segretario dell’HHS (la Sanità pubblica USA), ha dichiarato la scorsa settimana alla trasmissione TV Fox and Friends che la sua agenzia stava per rivelare le cause dell’autismo e formulare di conseguenza raccomandazioni normative governative. Le sue osservazioni suggeriscono che l’uso del Tylenol da parte delle madri e la carenza di folati saranno tra i molteplici fattori citati nel rapporto dell’HHS.

 

«Non esiste una causa unica, ce ne sono molte, molte: c’è un insieme di cause», ha affermato Kennedy. «Stiamo ora raccogliendo prove sufficienti per richiedere un intervento normativo su alcune di queste, o raccomandazioni».

 

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RFK jr. ha sottolineato l’impennata documentata dei tassi di autismo, passati da meno di uno su 10.000 nel 1970 a un caso ogni 31 americani, secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Anche se l’autismo è sovradiagnosticato, una parte significativa di questi bambini presenta gravi disabilità, il che indica un reale e notevole aumento del disturbo.

 

«La maggior parte dei casi ora è grave», ha affermato Kennedy ad aprile, discutendo i risultati di un sondaggio sull’autismo condotto dal CDC e spiegando che «il 25% dei bambini a cui viene diagnosticato l’autismo non è verbale, non ha familiarità con il bagno» e presenta altri comportamenti disfunzionali tipici dell’autismo grave, come il sbattere le mani.

 

Durante un’audizione al Senato tenutasi giovedì, Kennedy ha anche sottolineato il legame tra il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (MMR) e l’autismo.

 

«Nel 2002, il CDC ha condotto uno studio interno sui bambini della contea di Fulton, in Georgia, e ha esaminato i bambini che avevano ricevuto il vaccino MPR in tempo, confrontandoli con quelli che lo avevano ricevuto più tardi. I dati di quello studio hanno mostrato che i ragazzi di colore che avevano ricevuto il vaccino in tempo avevano una probabilità del 260% maggiore di ricevere una diagnosi di autismo rispetto ai bambini che avevano aspettato», ha spiegato Kennedy.

 

«Il capo scienziato, il dottor William Thompson, scienziato senior per la sicurezza dei vaccini presso il CDC, ha ricevuto l’ordine dal suo capo, Frank DeStefano, che è a capo della divisione per la sicurezza delle vaccinazioni, di entrare in una stanza con altri quattro coautori per distruggere quei dati», ha affermato Kennedy.

 

Questa storia è stata divulgata dal Thompson, divenuto «gola profonda» del CDC e uno dei coautori che hanno intenzionalmente omesso i dati dello studio del 2004 che mostravano il collegamento tra vaccino MPR e autismo nei bambini neri.

 

Sebbene una definizione di autismo in continua evoluzione e ampliamento possa contribuire ad aumentare le diagnosi, Kennedy ritiene che le «tossine ambientali» abbiano contribuito a una vera e propria epidemia di autismo.

 

«Esamineremo i vaccini, ma esamineremo tutto. Tutto è in gioco: il nostro sistema alimentare, la nostra acqua, la nostra aria, i diversi modi di essere genitori, tutti i tipi di cambiamenti che potrebbero aver scatenato questa epidemia», aveva precedentemente dichiarato il capo dell’HHS a Fox News.

 

«È un’epidemia», ha insistito Kennedy. «Le epidemie non sono causate dai geni. I geni possono fornire vulnerabilità, ma è necessaria una tossina ambientale».

 

«Sappiamo che è una tossina ambientale a causare questo cataclisma», ha detto Kennedy, «e la identificheremo».

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In precedenza Kennedy era stato attaccato duramente per aver affermato la scorsa primavera che «i geni non provocano l’autismo». Più tardi avrebbe detto che la scoperta delle cause profonde dell’autismo sarebbe imminente.

 

Come riportato da Renovatio 21, pubbliche dichiarazioni convinte del presidente Trump lo mostrano allineato con la missione di trovare il potenziale collegamento tra autismo e vaccini.

 

A novembre dell’anno scorso, dopo la vittoria elettorale di Trump e l’annuncio della nomina di Kennedy alla Sanità USA, le azioni dei produttori di vaccini erano crollate.

 

Renovatio 21 ancora nel 2019 pubblicava la serie di articoli di Kennedy su vaccini, autismo e altre malattie croniche.

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr

 

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