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I media acclamano il vaccino anti-COVID di Moderna, minimizzando i rischi

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Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21

 

 

 

Per la seconda volta in una settimana le notizie di un «promettente» vaccino contro il COVID-19 hanno fatto volare le borse globali e scatenato una valanga di notizie positive che, per la maggior parte, hanno evitato la questione della sicurezza e della trasparenza.

 

Le notizie di un «promettente» vaccino contro il COVID-19 hanno fatto volare le borse globali e scatenato una valanga di notizie positive che, per la maggior parte, hanno evitato la questione della sicurezza e della trasparenza

Lunedì, Moderna ha annunciato che il vaccino mRNA-1273 era efficace al 94,5%, in base ai dati della terza fase della sperimentazione.

 

La scorsa settimana, Pfizer ha annunciato che le analisi preliminari alla fase 3 indicavano che il suo vaccino BNT 162b2, sviluppato in collaborazione con la tedesca BioNTech, «mostrava un’efficacia superiore al 90%».

 

Entrambi gli annunci sono stati emessi per mezzo di comunicati stampa, e nessuna delle due compagnie ha fornito i dati su cui si fondano le loro asserzioni.

 

Nessuna delle due compagnie ha fornito i dati su cui si fondano le loro asserzioni

Anche se il tasso di efficacia ha mandato in estasi Wall Street e gran parte dei media, almeno una pubblicazione, STAT, ha evidenziato quello che le compagnie non hanno divulgato: entrambe le sperimentazioni sono ancora in corso e, mentre continuano, i tassi di efficacia potrebbero abbassarsi, «come spesso accade, un vaccino può risultare meno efficace nel mondo reale rispetto al contesto delle sperimentazioni cliniche».

 

STAT ha anche notato che nessuna delle due compagnie si è pronunciata sulla durata della protezione fornita dal vaccino, somministrato in due dosi, poiché essa «può essere valutata solo nel corso del tempo su un maggior numero di vaccinati».

 

«Come spesso accade, un vaccino può risultare meno efficace nel mondo reale rispetto al contesto delle sperimentazioni cliniche»

Entrambe le compagnie farmaceutiche hanno comunicato l’intenzione di richiedere l’Emergency Use Authorization dalla Food and Drug Administration per i vaccini sperimentali, non appena soddisferanno i criteri. L’autorizzazione, che consente ai produttori di vaccini di ignorare le ispezioni standard obbligatorie su sicurezza e conformità delle strutture produttive, è un’esclusiva riservata al primo vaccino COVID approvato dalla FDA.

 

L’annuncio ha provocato un repentino aumento del valore delle compagnie in borsa. Le azioni di Moderna sono aumentate di quasi il 15% lunedì. Secondo STAT, «Ogni martedì un medico di Moderna si arricchisce di 1 milione di dollari» vendendo le sue azioni in base a una rigida tabella di scambi programmati, «che ha fruttato oltre 50 milioni di dollari dall’inizio della pandemia».

 

Le notizie di Moderna hanno anche sostenuto le azioni delle imprese che beneficiano della riapertura economica, tra cui compagnie aeree, crociere e banche.

 

Entrambe le compagnie farmaceutiche hanno comunicato l’intenzione di richiedere l’Emergency Use Authorization dalla FDA  per i vaccini sperimentali . L’autorizzazione, che consente ai produttori di vaccini di ignorare le ispezioni standard obbligatorie su sicurezza e conformità delle strutture produttive

La scorsa settimana, il CEO di Pfizer, Albert Bourla, ha sollevato un certo scetticismo quando ha venduto 5,6 milioni di dollari di azioni Pfizer lo stesso giorno in cui il produttore ha annunciato l’«efficacia del 90%».

 

Riguardo alla vendita, NPR ha affermato che fa parte di un controverso piano di compravendite di azioni «con lo scopo di tutelare i dirigenti aziendali da denunce di insider trading».

 

Il piano, che è legale ma non esente da dubbi riguardo all’abuso, consente ai principali azionisti di vendere un determinato numero di azioni in un momento preciso ed è spesso usato dai dirigenti per evitare accuse di insider trading.

 

 

Tanti elogi, poche domande

A causa di tutto il clamore mediatico che circonda la rapidità dello sviluppo dei vaccini Pfizer e Moderna, l’ingente quantità di dosi disponibili, chi saranno i primi destinatari e come il vaccino ci riporterà alla «normalità», ci sono state poche ricerche sulla sicurezza e l’efficacia provata.

«Ogni martedì un medico di Moderna si arricchisce di 1 milione di dollari» vendendo le sue azioni in base a una rigida tabella di scambi programmati, «che ha fruttato oltre 50 milioni di dollari dall’inizio della pandemia»

 

Per Mary Holland, consulente di Children’s Health Defense, è un grave errore. «Pensare che il vaccino senza licenza di Moderna, testato per meno di un anno, sia sicuro è mera utopia», afferma la Holland. «C’è un motivo per cui i produttori insistono sulla totale immunità per danni e morti da vaccino».

 

La Holland fa riferimento al fatto che i produttori di vaccini, già esentati da ogni responsabilità per i danni provocati dai vaccini dal National Childhood Vaccine Injury Act del 1986, hanno ottenuto un’ulteriore protezione dalla Dichiarazione del Public Readiness and Emergency Preparedness (PREP) per le contromisure mediche contro il COVID-19 in marzo.

 

Infatti, come puntualizza la Holland, almeno in UE, gli ufficiali si aspettano un gran numero di eventi avversi, secondo questa nota della Medical Healthcare Products Regulatory Agency che sta «urgentemente» cercando «strumenti di intelligenza artificiale (AI) per processare l’elevato numero di reazioni avverse al vaccino COVID-19…»

 

 

«Pensare che il vaccino senza licenza di Moderna, testato per meno di un anno, sia sicuro è mera utopia. C’è un motivo per cui i produttori insistono sulla totale immunità per danni e morti da vaccino»

Perché così tanti segreti?

La sicurezza e la trasparenza dei vaccini sono strettamente collegate, e Moderna ha valutazioni basse in entrambe. La compagnia, formata nel 2010 e rinominata nel 2016, non ha ancora prodotto un singolo vaccino commercializzato.

 

Ciononostante, Moderna ha potuto partecipare all’Operazione Warp Speed, partnership pubblico-privato altamente riservata, dominata da personale militare, la maggior parte del quale non ha alcuna esperienza di salute pubblica né di produzione vaccinale. La partecipazione al programma significa che i contribuenti stanno pagando una grande fetta del conto per lo sviluppo del vaccino di Moderna. Il New York Times scrive:

 

La sicurezza e la trasparenza dei vaccini sono strettamente collegate, e Moderna ha valutazioni basse in entrambe. La compagnia, formata nel 2010 e rinominata nel 2016, non ha ancora prodotto un singolo vaccino commercializzato

«Il governo degli Stati Uniti ha concesso 1 miliardo di dollari per la progettazione e la sperimentazione del vaccino Moderna. I ricercatori del National Institute of Health hanno supervisionato la ricerca, comprese le sperimentazioni cliniche. Moderna ha ricevuto anche 1,5 miliardi per 100 milioni di dosi del vaccino, se questo risulterà sicuro ed efficace».

 

Secondo Public Citizen, il National Institute of Health (NIH) possiede il 50% delle quote del vaccino mRNA-1273, il che ha permesso a Moderna di svilupparlo sotto il National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) presieduto dal dr. Fauci.

 

Public Citizen ha riportato in giugno: «Moderna ha abbondantemente beneficiato del sostegno federale. Come abbiamo descritto in The People’s Vaccine, nel 2013 il governo statunitense ha concesso milioni di dollari a Moderna per sviluppare la sua tecnologia mRNA. Nel frattempo, il NIH ha sviluppato nuovi metodi per colpire la proteina spike del coronavirus. Quando il nuovo coronavirus è apparso a Wuhan, il NIH ha collaborato con Moderna per progettare e testare un vaccino. La Biomedical Advanced Research Development Authority (BARDA) ha pagato a Moderna 483 milioni di dollari per sviluppare ulteriormente il vaccino e aumentarne la produzione».

 

Nonostante tutti i soldi dei contribuenti dietro lo sviluppo del vaccino di Moderna e altri partecipanti all’operazione Warp Speed, la mancanza di trasparenza domina il programma e i contratti tra governo degli Stati Uniti e produttori.

Nonostante tutti i soldi dei contribuenti dietro lo sviluppo del vaccino di Moderna e altri partecipanti all’operazione Warp Speed, la mancanza di trasparenza domina il programma e i contratti tra governo degli Stati Uniti e produttori.

 

Ad esempio, in ottobre CHD ha parlato di un contratto tra il NIAID e il principale candidato per la produzione del vaccino, Moderna. Il contratto, ottenuto dalla giornalista Emily Kopp di Congressional Quarterly, in seguito a una richiesta al NIH come prevede il Freedom of Information Act, è stato pesantemente rielaborato, sollevando dubbi su Fauci, la trasparenza e il conflitto di interessi. Da un altro contratto del NIAID si apprende che il Pentagono è tenuto ad acquistare 500 milioni di dosi del vaccino di Moderna per 9 miliardi di dollari.

 

 

La velocità batte la sicurezza?

Analogamente al vaccino Pfizer, quello di Moderna utilizza una tecnologia basata sull’RNA messaggero (mRNA) sintetico – un tipo di manipolazione genetica mai utilizzata prima, né tantomeno provata sicura, nella produzione dei vaccini.

Analogamente al vaccino Pfizer, quello di Moderna utilizza una tecnologia basata sull’RNA messaggero (mRNA) sintetico – un tipo di manipolazione genetica mai utilizzata prima, né tantomeno provata sicura, nella produzione dei vaccini

 

Con l’operazione Warp Speed, i produttori di vaccini stanno accelerando questa tecnologia mai testata per commercializzarla in tempi record.

 

Horizon, il magazine sulla ricerca e l’innovazione dell’UE, spiega il funzionamento:

 

«Per produrre un vaccino mRNA, gli scienziati fabbricano una versione sintetica del mRNA che il virus usa per costruire le sue proteine infettive. Questo mRNA viene rilasciato nel corpo umano, dove le cellule leggono le istruzioni per costruire la proteina virale, quindi è il corpo umano stesso che crea le molecole del virus. Queste proteine sono isolate, pertanto non si possono assemblare per creare il virus. Il sistema immunitario, allora, riconosce queste proteine virali e inizia a produrre la risposta immunitaria».

Non essendoci vaccini mRNA in uso, è impossibile prevedere le conseguenze a lungo termine o quali danni possano derivare da essi.

 

Non essendoci vaccini mRNA in uso, è impossibile prevedere le conseguenze a lungo termine o quali danni possano derivare da essi.

 

Tal Brosh, direttore dell’Infectious Disease Unit del Samson Assunta Ashdod Hospital, ha dichiarato al Jerusalem Post che il vaccino mRNA porta con sé «rischi unici e sconosciuti», tra cui reazioni infiammatorie locali e sistemiche che possono generare malattie autoimmuni.

 

Il Jerusalem Post ha anche citato un articolo pubblicato dal National Center for Biotechnology Information, una divisione del NIH, in cui si legge che altri rischi associati al vaccino mRNA comprendono la bio-distribuzione e la persistenza di espressioni immunogeniche indotte, possibile sviluppo di autoanticorpi ed effetti nocivi sui nucleotidi estranei e sulle componenti del sistema di rilascio.

 

Nel rapporto del lunedì sul vaccino Moderna è stato omesso un altro potenziale rischio legato al vaccino mRNA-1273: il «sistema di rilascio» del vaccino si basa su una nanoparticella contenente glicole polietilenico (PEG). Circa 7 americani su 10 potrebbero già essere sensibilizzati al PEG, che significherebbe una ridotta efficacia del vaccino e un aumento degli effetti avversi.

Tal Brosh, direttore dell’Infectious Disease Unit del Samson Assunta Ashdod Hospital, ha dichiarato al Jerusalem Post che il vaccino mRNA porta con sé «rischi unici e sconosciuti», tra cui reazioni infiammatorie locali e sistemiche che possono generare malattie autoimmuni.

 

Per Moderna non è una novità. In una dichiarazione del 2018 alla U. S. Securities and Exchange Commission, la casa farmaceutica ha ammesso davanti agli investitori che l’uso di PEG nei vaccini «può causare eventi avversi significativi in una o più sperimentazioni cliniche».

 

A giugno 2020, CHD ha raccontato la storia di Ian Haydon, uno dei 15 volontari della sperimentazione nel gruppo di alto dosaggio del vaccino di Moderna.

 

In 45 giorni, tre partecipanti – il 20% dei volontari, incluso Haydon – hanno riferito eventi avversi «gravi», stando ai comunicati stampa di Moderna, cioè hanno richiesto ricovero ospedaliero o intervento medico. Meno di 12 ore dopo il vaccino, Haydon ha accusato dolori muscolari, vomito, febbre a 39,5° e perdita di conoscenza. Il supervisore di Moderna gli ha suggerito di contattare il 911 e Haydon ha dichiarato di «non essersi mai sentito così male in vita sua». Moderna ha fatto credere a Haydon, selezionato per il suo «stato di salute ottimale», che la sua condizione era dovuta a una sfortunata coincidenza non collegata all’iniezione. Moderna non gli ha mai comunicato che si trattava di un effetto indesiderato.

In una dichiarazione del 2018 alla U. S. Securities and Exchange Commission, la casa farmaceutica ha ammesso davanti agli investitori che l’uso di PEG nei vaccini «può causare eventi avversi significativi in una o più sperimentazioni cliniche»

 

In agosto, CHD ha inviato lettere al dr. Jerry Menikoff, direttore dell’Office for Human Research Protections, al Ministero della Sanità e al dr. Fauci, in qualità di direttore del NIAID, in cui si elencavano le preoccupazioni riguardanti l’uso del PEG nel vaccino mRNA-1273 di Moderna.

 

Nella lettera a Menikoff, CHD ha evidenziato come l’utilizzo di PEG in vaccini e farmaci sia estremamente controverso a causa di reazioni immunitarie avverse legate al PEG, tra cui anafilassi letale.

 

Nella lettera a Fauci, CHD lo ha sollecitato a chiedere a Moderna di informare i partecipanti alla sperimentazione dei rischi collegati al PEG nel «vaccino mRNA-1273 finanziato dal NIAID».

 

In 45 giorni, tre partecipanti – il 20% dei volontari, incluso Haydon – hanno riferito eventi avversi «gravi», stando ai comunicati stampa di Moderna, cioè hanno richiesto ricovero ospedaliero o intervento medico

Mentre le settimane passano e si moltiplicano le notizie sull’avvento del vaccino contro il COVID, forse i principali media esporranno anche i rischi della mancanza di trasparenza intorno ai vaccini, oltre a concentrarsi sui potenziali benefici.

 

 

Il Team di Children’s Health Defense

 

 

Traduzione di Alessandra Boni

 

 

© 17 novembre 2020, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.

 

 

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Kennedy contro i pediatri USA che hanno raccomandato vaccini prodotti dalle aziende che fanno loro donazioni

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Robert F. Kennedy Jr. ha criticato l’ American Academy of Pediatrics (AAP) per aver raccomandato vaccini – compresi i pericolosi vaccini contro il COVID – creati dai suoi principali sostenitori aziendali senza rivelare i propri conflitti di interesse.

 

L’AAP ha recentemente fatto notizia per aver pubblicato il proprio programma vaccinale infantile raccomandato, indipendente dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) degli Stati Uniti, che è stato recentemente rivisto da Kennedy, segretario del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) degli Stati Uniti.

 

La differenza notevole tra i due programmi è che l’AAP raccomanda i vaccini contro il COVID ai bambini sani, mentre il CDC non raccomanda più questi vaccini sperimentali a mRNA ai bambini sani e alle donne in gravidanza.

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Martedì Kennedy ha condiviso uno screenshot della pagina web dell’AAP che mostra alcuni dei suoi principali donatori: Merck, Moderna, Pfizer e Sanofi, importanti produttori di vaccini. Anche altri produttori di vaccini, come GlaxoSmithKline, effettuano donazioni considerevoli all’AAP.

 

Kennedy ha osservato che le prime quattro aziende elencate «producono praticamente tutti i vaccini presenti nel programma vaccinale infantile raccomandato dal CDC».

 

 

Pur riconoscendo che l’AAP è libera di formulare le proprie raccomandazioni, ha chiesto che «segua l’esempio dell’HHS e riveli i conflitti di interesse» in modo che gli americani possano valutare se l’AAP stia servendo «l’interesse della salute pubblica» o le «ambizioni commerciali dei benefattori dell’AAP, le grandi aziende farmaceutiche».

 

Kennedy ha accusato l’AAP di essere arrabbiato con il CDC per aver eliminato «l’influenza delle aziende nelle decisioni sulle raccomandazioni sui vaccini», facendo riferimento al suo licenziamento di tutti i 17 precedenti membri del comitato consultivo sui vaccini del CDC, a causa della scoperta che fornivano regolarmente consulenza su prodotti di aziende farmaceutiche con cui avevano legami finanziari e con cui avevano ottenuto esenzioni per conflitto di interessi dal CDC.

 

Sebbene il programma vaccinale del CDC sia rimasto finora pressoché invariato dopo la nomina di otto nuovi membri del Comitato consultivo per le pratiche di immunizzazione (ACIP), la riunione del 25 giugno ha avviato nuovi gruppi di lavoro per studiare questi vaccini approvati e l’effetto cumulativo del programma vaccinale per bambini e adolescenti.

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Tra le altre raccomandazioni, la riunione di giugno dell’ACIP ha consigliato l’eliminazione del timerosal, un conservante neurotossico contenente mercurio attualmente utilizzato nei vaccini antinfluenzali.

 

Nel post di martedì X, Kennedy ha anche esortato l’AAP a chiarire che «le raccomandazioni che si discostano dall’elenco ufficiale del CDC non sono esenti da responsabilità ai sensi del Vaccine Injury Act del 1986».

 

Kennedy ha spesso sottolineato l’importanza di liberare le agenzie di regolamentazione sanitaria degli Stati Uniti dalla «corporate capture» (tradotto in italiano con «cattura del regolatore») un termine che usa per descrivere il fenomeno comune per cui queste agenzie di regolamentazione ricevono finanziamenti ingenti dalle aziende farmaceutiche e successivamente approvano automaticamente i loro prodotti senza una revisione significativa.

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Trump invia lettere a 17 Big Pharma chiedendo la fine ai «prezzi abusivi dei farmaci»

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Giovedì il presidente Donald J. Trump ha inviato delle lettere a 17 importanti produttori farmaceutici, delineando le misure che devono adottare per abbassare i prezzi dei farmaci da prescrizione negli Stati Uniti e allinearli ai prezzi più bassi offerti in altre nazioni sviluppate.   Trump ha invitato i colossi farmaceutici a fornire ai consumatori statunitensi i prezzi della nazione più favorita (MFN) disponibili per i clienti esteri, menzionando specificamente «a ogni singolo paziente Medicaid».   Guardando al futuro, la sua lettera richiede anche un prezzo NPF per tutti i farmaci appena lanciati.

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Le lettere informano i produttori che se «si rifiutano di intervenire», il governo federale «impiegherà tutti gli strumenti a nostra disposizione per proteggere le famiglie americane dalle continue pratiche abusive sui prezzi dei farmaci».   Lettere identiche sono state inviate ad AbbVie, Amgen, AstraZeneca, Boehringer Ingelheim, Bristol Myers Squibb, Eli Lilly, EMD Serono, Genentech, Gilead, GSK, Johnson & Johnson, Merck, Novartis, Novo Nordisk, Pfizer, Regeneron e Sanofi.   All’inizio di maggio, Trump ha firmato un ordine esecutivo (EO) radicale, «offrire ai pazienti americani i prezzi dei farmaci da prescrizione della nazione più favorita», in cui ha affermato che i produttori di farmaci «applicano forti sconti sui loro prodotti per accedere ai mercati esteri e sovvenzionano tale riduzione attraverso prezzi enormemente elevati negli Stati Uniti».   «I prezzi gonfiati negli Stati Uniti alimentano l’innovazione globale, mentre i sistemi sanitari stranieri se la cavano gratis», ha affermato Trump nel suo ordine esecutivo.   «Questo abuso della generosità degli americani, che meritano farmaci a basso costo alle stesse condizioni delle altre nazioni sviluppate, deve finire», ha chiesto.   «Attualmente, i prezzi dei farmaci di marca negli Stati Uniti sono in media fino a tre volte superiori rispetto ad altri paesi per gli stessi medicinali», ha esordito Trump nella sua lettera ai vertici delle grandi aziende farmaceutiche. «Questo inaccettabile fardello per le laboriose famiglie americane finisce con la mia Amministrazione».   «La maggior parte delle proposte ricevute dalla mia amministrazione per “risolvere” questa questione critica promettevano più o meno la stessa cosa: spostare la colpa e richiedere cambiamenti politici che avrebbero portato a miliardi di dollari in elargizioni all’industria», ha scritto Trump.   «D’ora in poi, l’unica cosa che accetterò dai produttori di farmaci è un impegno che fornisca alle famiglie americane un sollievo immediato dai prezzi dei farmaci enormemente gonfiati e la fine del gioco gratuito dell’innovazione americana da parte delle nazioni europee e di altre nazioni sviluppate», ha spiegato.

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Il presidente ha chiesto alle aziende farmaceutiche di intervenire entro 60 giorni.   «Non commettete errori: uno sforzo collaborativo per raggiungere la parità di prezzo a livello globale sarebbe la strada più efficace per le aziende, il governo e i pazienti americani. Ma se vi rifiutate di intervenire, utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per proteggere le famiglie americane dalle continue pratiche abusive di fissazione dei prezzi dei farmaci», ha avvertito il presidente.   «Gli americani chiedono prezzi più bassi per i farmaci e ne hanno bisogno oggi stesso», ha osservato Trump. «Le altre nazioni hanno approfittato dell’innovazione americana per troppo tempo: è ora che paghino la loro giusta quota».

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I CEO di BioNTech, Pfizer, J&J nella lista dei dirigenti farmaceutici più pagati

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Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

Secondo Fierce Pharma, nel 2024 l’amministratore delegato della tedesca BioNTech ha guadagnato più di tutti i suoi colleghi amministratori delegati del settore farmaceutico. Lo stipendio a nove cifre del Dott. Uğur Şahin – 287 milioni di dollari – lo ha catapultato in cima alla classifica degli amministratori delegati più pagati stilata dalla rivista di settore.

 

Secondo Fierce Pharma, nel 2024 l’amministratore delegato della tedesca BioNTech ha guadagnato più di tutti i suoi colleghi amministratori delegati di aziende farmaceutiche. Lo stipendio a nove cifre del Dott. Uğur Şahin – 287 milioni di dollari – lo ha catapultato in cima alla classifica degli amministratori delegati più pagati stilata dalla rivista di settore.

 

L’amministratore delegato di Eli Lilly, David Ricks, è balzato al secondo posto della classifica con un compenso totale di 29,2 milioni di dollari. Eli Lilly produce i farmaci dimagranti di successo Zepbound e Mounjaro, che rivaleggiano con Ozempic e Wegovy di Novo Nordisk. A luglio, Eli Lilly inizierà a vendere i farmaci online a prezzi scontati direttamente ai consumatori in possesso di ricetta medica.

 

La lista di Fierce Pharma includeva altri dirigenti di alcuni dei principali produttori di vaccini. Il CEO di Pfizer, Albert Bourla, si è classificato al terzo posto, con una retribuzione totale di 24,6 milioni di dollari, il suo secondo stipendio annuo più alto dopo il pagamento di 33 milioni di dollari nel 2022, quando Pfizer stava realizzando enormi profitti dal suo vaccino contro il COVID-19 e dal suo antivirale Paxlovid.

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Anche gli amministratori delegati di Johnson & Johnson e AstraZeneca sono comparsi nella lista, nonostante i disastrosi risultati dei loro vaccini contro il COVID-19. Il vaccino di Johnson & Johnson, associato a gravi e letali coaguli di sanguenon è più disponibile negli Stati Uniti.

 

Anche AstraZeneca ha dovuto ritirare il suo vaccino dalle vendite globali nel 2024, dopo aver ammesso che l’iniezione causava coaguli di sangue potenzialmente fatali.

 

Robert Davis di Merck è salito dal decimo al settimo posto quest’anno, guadagnando 23,2 milioni di dollari. Quasi il doppio di quanto guadagnato nel 2021, quando ha assunto la carica di CEO dell’azienda che produce, tra gli altri, il vaccino contro l’HPV Gardasil, lo Pneumovax 23 e il vaccino MMRII.

 

«Nuovo status quo nel campo della retribuzione dei CEO»

Gli stipendi totali dei dirigenti solitamente includono una combinazione di stipendio base più bonus e utili legati alle posizioni azionarie nelle aziende che guidano.

 

Fierce Pharma ha affermato che gli ingenti pacchetti retributivi «sembrano consolidare ulteriormente un nuovo status quo nell’ambito della retribuzione degli amministratori delegati, poiché diversi leader di recente nomina si stanno stabilizzando nei loro ruoli e le aziende consolidano le loro posizioni di mercato in vista della seconda metà del decennio».

 

Şahin di BioNTech ha guadagnato uno stipendio di 3,4 milioni di dollari nel 2024. Tuttavia, ha anche esercitato un’opzione per incassare una quota consistente delle sue azioni della società, per un pagamento di 287 milioni di dollari, oltre 10 volte superiore a quello di qualsiasi altro dirigente nella lista.

 

Fierce Pharma ha definito il pagamento «sbalorditivo», ma ha osservato che era inferiore al pagamento del 2023 al CEO di Moderna Stéphane Bancel, che quell’anno ha incassato le sue stock option per oltre 392 milioni di dollari.

 

Tali pagamenti sono in corso, almeno da quando i vaccini contro il COVID-19 sono diventati disponibili.

 

Nel 2020, Bancel finì sotto accusa quando più che triplicò il numero di azioni della società da vendere tramite un piano azionario per dirigenti, modificato pochi giorni dopo che l’azienda aveva annunciato i primi risultati positivi per il suo vaccino contro il COVID-19.

 

Bancel ha venduto più di 72.000 azioni Moderna a luglio 2020, generando quasi 4,8 milioni di dollari. Secondo CBS News, «si tratta di più del triplo delle 22.000 azioni che aveva precedentemente programmato di vendere nello stesso periodo secondo il piano di trading esecutivo dell’azienda» – e una minima parte dei 392 milioni di dollari che avrebbe guadagnato tre anni dopo.

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Le case farmaceutiche fanno causa per mantenere alti i prezzi

Nonostante le critiche pubbliche, anche altri dirigenti farmaceutici hanno tratto profitto dalla pandemia. Da allora, i loro stipendi sono rimasti elevati.

 

Secondo un rapporto del 2021 di Accountable.US, un’organizzazione no-profit e apartitica di difesa dei diritti dell’uomo e di controllo che monitora la corruzione pubblica, i dirigenti di cinque aziende farmaceutiche (Moderna, Pfizer, Johnson & Johnson, Emergent BioSolutions (incaricata della produzione del vaccino contro il COVID-19 di Johnson & Johnson) e Novavax) hanno guadagnato 250 milioni di dollari svendendo le azioni delle aziende durante i primi sei mesi dell’«Operazione Warp Speed».

 

Oltre ai farmaci di successo che assicurano profitti enormi alle grandi aziende farmaceutiche, le aziende con i maggiori ricavi continuano anche ad aumentare i prezzi dei farmaci e sono coinvolte in battaglie legali per impedire alle autorità di regolamentazione di mantenere bassi i prezzi.

 

Ad esempio, Accountable.US ha riferito che Merck e Bristol Myers Squibb, i cui dirigenti erano entrambi nella lista, stanno attivamente portando avanti azioni legali per fermare le riduzioni dei prezzi dei farmaci Medicare negoziate dall’amministrazione Biden.

 

Anche AstraZeneca e Johnson & Johnson stanno facendo causa al governo per la riduzione dei prezzi dei farmaci. Lo stesso vale per il gruppo di lobbying dell’industria farmaceutica PhRMA.

 

Le aziende farmaceutiche si sono anche ampiamente opposte all’ordine esecutivo di Trump sui prezzi dei farmaci, in particolare al concetto di «nazione più favorita», che cerca di legare i prezzi dei farmaci negli Stati Uniti ai prezzi più bassi pagati in altri paesi sviluppati.

 

Le case farmaceutiche sostengono spesso che gli aumenti di prezzo siano necessari per coprire i costi di ricerca e sviluppo. Tuttavia, le ricerche dimostrano che negli ultimi anni le prime cinque aziende statunitensi hanno speso di più in riacquisti di azioni proprie e distribuzione di dividendi che in ricerca e sviluppo.

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L’elenco completo dei dirigenti farmaceutici più pagati:

  1. Uğur Şahin, BioNTech, 287 milioni di dollari
  2. David Ricks, Eli Lilly, 29,2 milioni di dollari
  3. Albert Bourla, Ph.D., Pfizer, 24,6 milioni di dollari
  4. Robert Bradway, Amgen, 24,4 milioni di dollari
  5. Joaquin Duato, Johnson & Johnson, 24,6 milioni di dollari
  6. Daniel O’Day, Gilead Sciences, 23,7 milioni di dollari
  7. Robert Davis, Merck & Co., 23,2 milioni di dollari
  8. Pascal Soriot, AstraZeneca, 22,9 milioni di dollari
  9. Reshma Kewalramani, Vertex Pharmaceuticals, 21,54 milioni di dollari
  10. Chris Boerner, Bristol Myers Squibb, 18,8 milioni di dollari

 

Nonostante i loro alti stipendi, nessuno dei dirigenti statunitensi è presente nella lista dei 37 professionisti del settore sanitario statunitense presenti nella lista annuale di Forbes dei miliardari del mondo stilata da Becker’s Hospital Review. Bancel di Moderna figura nella lista di Forbes, con un patrimonio netto di 1,2 miliardi di dollari.

 

Bancel non è stata inclusa nella lista di Fierce Pharma perché la sua classifica includeva solo aziende con una capitalizzazione di mercato pari o superiore a 25 miliardi di dollari, ma Fierce Pharma ha riportato a marzo che lo stipendio di Bancel per il 2024 era di 19,87 milioni di dollari.

 

L’azienda ha aggiunto un secondo vaccino a mRNA approvato al suo portafoglio di due prodotti nel 2024, quando ha ottenuto l’approvazione per il suo vaccino mRESVIA RSV per gli anziani.

 

La scorsa settimana Moderna ha ottenuto un’approvazione estesa per il farmaco anche per gli adulti dai 18 anni in su.

 

Brenda Baletti

Ph.D.

 

© 16 giugno 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.

 

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Immagine di János Korom via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)

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