Geopolitica
Hacker cinesi contro missionari e Vaticano?
Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di Asianews.
Una compagnia privata americana, la Recorded Future ha scoperto l’operazione di spionaggio sulla posta della Segreteria di Stato, sulla diocesi di Hong Kong, sulla Missione di studio della Santa Sede a Hong Kong, che agisce come una quasi-nunziatura.
Hacker cinesi si sono infiltrati nel server del Vaticano e nella rete della Santa Sede fino alla Missione di studio di Hong Kong
La posta del PIME non ha funzionato per settimane. Il sito di AsiaNews ha avuto degli attacchi, ma non ha subito danni.
L’operazione di spionaggio sarebbe opera della RedDelta, legata al governo cinese. La Recorded Future non sembra avere rapporti con l’amministrazione Trump. Spionaggio e hacker: un problema internazionale con cui convivere.
L’operazione di spionaggio sarebbe opera della RedDelta, legata al governo cinese
Hacker cinesi si sono infiltrati nel server del Vaticano e nella rete della Santa Sede fino alla Missione di studio di Hong Kong. Fra le vittime vi sarebbe anche il PIME (Pontificio istituto missioni estere) di Milano. Il sito di AsiaNews, che ha un server speciale e autonomo non è stato colpito, anche se i webmaster hanno notato nelle scorse settimane alcuni tentativi anonimi di attacco, andati a vuoto.
L’attacco è stato scoperto dalla compagnia privata di monitoraggio del web, Recorded Future, con base a Somerville (Massachusetts).
La Recorded Future spiega che gli attacchi sono cominciati lo scorso maggio e grazie all’uso di lettere della Segreteria di Stato, gli hacker sono riusciti ad inserire un malware che ha loro permesso di entrare nella posta della diocesi di Hong Kong, della Missione di studio (che agisce come una specie di nunziatura per la Cina) e nella posta del Vaticano
Nel suo rapporto, reso pubblico in questi giorni (vedi qui), la Recorded Future spiega che gli attacchi sono cominciati lo scorso maggio e grazie all’uso di lettere della Segreteria di Stato, gli hacker sono riusciti ad inserire un malware che ha loro permesso di entrare nella posta della diocesi di Hong Kong, della Missione di studio ( che agisce come una specie di nunziatura per la Cina) e nella posta del Vaticano.
Secondo la Recorded Future, l’attacco è stato opera di un gruppo chiamato RedDelta, che è sponsorizzato dallo Stato cinese.
La compagnia Usa ritiene che l’attacco sia legato al tentativo di carpire segreti e spiare la posizione vaticana nell’imminenza di un possibile incontro fra delegazioni della Santa Sede e della Cina, che avrebbe come tema il rinnovo dell’Accordo provvisorio sulle nomine dei vescovi, firmato due anni fa e che scade il prossimo settembre.
Finora da parte del Vaticano non vi è stato alcun commento. Il fatto però rischia di alimentare l’opinione secondo cui «il partner cinese dell’Accordo non è affidabile».
Finora da parte del Vaticano non vi è stato alcun commento. Il fatto però rischia di alimentare l’opinione secondo cui «il partner cinese dell’Accordo non è affidabile»
L’attacco alla posta del PIME sarebbe avvenuto in giugno. Il segretario generale del PIME, p. Marco Villa, ha comunicato a tutti i membri malfunzioni e blocchi nella posta per settimane. In passato si erano verificati blocchi solo per brevissimi momenti.
AsiaNews ha un server indipendente da quello del PIME proprio per motivi di sicurezza. Secondo i nostri webmaster della Glacom (Global Accelerationist Company), nelle scorse settimane vi sono stati «strani» black-out e difficoltà nell’uso del server, che ha permesso a singhiozzo la pubblicazione delle notizie, ma almeno finora non è successo nulla di grave.
AsiaNews, come diversi siti critici del regime cinese, è oscurato in Cina, anche se le notizie del sito circolano in Cina attraverso i social e i proxy server.
Recorded Future offre anche un’analisi della mossa degli hacker, citando il progetto di controllo che la Cina attua sulle religioni
Nel suo rapporto, Recorded Future offre anche un’analisi della mossa degli hacker, citando il progetto di controllo che la Cina attua sulle religioni.
La scoperta dell’operazione di spionaggio accade in un momento in cui le tensioni fra Cina e Stati Uniti sono ad un livello molto alto, e coinvolgono le accuse che gli Usa rivolgono alla Cina sulla libertà religiosa coartata per cristiani, uiguri, tibetani, etc.
Il New York Times però, esclude che il rapporto della Recorded Future, opera di privati, abbia qualche legame con l’amministrazione Trump.
«Dire che la Cina spia il Vaticano è come scoprire l’acqua calda: ormai lo spionaggio e gli hacker sono divenuti un problema internazionale con cui convivere»
Una personalità vaticana ha commentato:«Dire che la Cina spia il Vaticano è come scoprire l’acqua calda: ormai lo spionaggio e gli hacker sono divenuti un problema internazionale con cui convivere».
Padre Bernardo Cervellera
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Geopolitica
La Cina snobba il ministro degli Esteri tedesco
Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha dovuto cancellare un viaggio previsto in Cina dopo che Pechino si sarebbe rifiutata di organizzare incontri di alto livello con lui, secondo quanto riportato venerdì da diversi organi di stampa.
Il Wadephul sarebbe dovuto partire per Pechino domenica per discutere delle restrizioni cinesi sull’esportazione di terre rare e semiconduttori, oltre che del conflitto in Ucraina.
«Il viaggio non può essere effettuato al momento e sarà posticipato a data da destinarsi», ha dichiarato un portavoce del Ministero degli Esteri tedesco, citato da Politico. Il Wadephullo avrebbe dovuto incontrare il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, ma l’agenda prevedeva troppo pochi incontri di rilievo.
Secondo il tabloide germanico Bild, i due diplomatici terranno presto una conversazione telefonica.
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Questo intoppo diplomatico si inserisce in un contesto di crescenti tensioni commerciali tra Cina e Unione Europea. Nell’ultimo anno, Bruxelles e Pechino si sono scontrate sulla presunta sovrapproduzione industriale cinese, mentre la Cina accusa l’UE di protezionismo.
All’inizio di questo mese, Pechino ha rafforzato le restrizioni sull’esportazione di minerali strategici con applicazioni militari, una mossa che potrebbe aggravare le difficoltà del settore automobilistico europeo.
La Germania è stata particolarmente colpita dal deterioramento del clima commerciale.
Come riportato da Renovatio 21, la Volkswagen sospenderà la produzione in alcuni stabilimenti chiave la prossima settimana a causa della carenza di semiconduttori, dovuta al sequestro da parte dei Paesi Bassi del produttore cinese di chip Nexperia, motivato da rischi per la sicurezza tecnologica dell’UE. In risposta, Pechino ha bloccato le esportazioni di chip Nexperia dalla Cina, causando una riduzione delle scorte che potrebbe portare a ulteriori chiusure temporanee di stabilimenti Volkswagen e colpire altre case automobilistiche, secondo il quotidiano.
Venerdì, il ministro dell’economia Katherina Reiche ha annunciato che Berlino presenterà una protesta diplomatica contro Pechino per il blocco delle spedizioni di semiconduttori, sottolineando la forte dipendenza della Germania dai componenti cinesi.
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Immagine di UK Government via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Geopolitica
Vance in Israele critica la «stupida trovata politica»: il voto di sovranità sulla Cisgiordania è stato un «insulto» da parte della Knesset
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Geopolitica
Trump minaccia di togliere i fondi a Israele se annette la Cisgiordania
Israele «perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti» in caso di annessione della Giudea e della Samaria, nome con cui lo Stato Ebraico chiama la Cisgiordania, ha detto il presidente USA Donald Trump.
Trump ha replicato a un disegno di legge controverso presentato da esponenti dell’opposizione di destra alla Knesset, il parlamento israeliano, che prevede l’annessione del territorio conteso come reazione al terrorismo palestinese.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu, sostenitore degli insediamenti ebraici in quell’area, si oppone al provvedimento, poiché rischierebbe di allontanare gli Stati arabi e musulmani aderenti agli Accordi di Abramo e al cessate il fuoco di Gaza.
Netanyahu ha criticato aspramente il disegno di legge, accusando i promotori di opposizione di una «provocazione» deliberata in concomitanza con la visita del vicepresidente statunitense J.D. Vance. (Lo stesso Vance ha qualificato il disegno di legge come un «insulto» personale)
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«I commenti pubblicati giovedì dalla rivista TIME sono stati espressi da Trump durante un’intervista del 15 ottobre, prima dell’approvazione preliminare alla Knesset di mercoledì – contro il volere del primo ministro – di un disegno di legge che estenderebbe la sovranità israeliana a tutti gli insediamenti della Cisgiordania» ha scritto il quotidiano israeliano Times of Israel.
Evidenziando l’impazienza dell’amministrazione verso tali iniziative, il vicepresidente di Trump, J.D. Vance, ha dichiarato giovedì, lasciando Israele, che il voto del giorno precedente lo aveva «offeso» ed era stato «molto stupido».
«Non accadrà. Non accadrà», ha affermato Trump a TIME, in riferimento all’annessione. «Non accadrà perché ho dato la mia parola ai Paesi arabi. E non potete farlo ora. Abbiamo avuto un grande sostegno arabo. Non accadrà perché ho dato la mia parola ai paesi arabi. Non accadrà. Israele perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti se ciò accadesse».
Vance ha precisato che gli era stato descritto come una «trovata politica» e «puramente simbolica», ma ha aggiunto: «Si tratta di una trovata politica molto stupida, e personalmente la considero un insulto».
Gli Emirati Arabi Uniti, che hanno guidato i Paesi arabi e musulmani negli Accordi di Abramo, si oppongono da tempo all’annessione della Cisgiordania, sostenendo che renderebbe vani i futuri negoziati di pace nella regione.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
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