Geopolitica
Filippine e Malesia, falso il video della nave da guerra schierata per la contesa sul Sabah
Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
La marina delle filippine smentisce il filmato circolato in rete, definendolo opera «dell’Intelligenza Artificiale». Intanto una nave da guerra dell’arcipelago si unisce alle esercitazioni ASEAN che iniziano oggi in Malaysia. Una controversia legata a questioni territoriali irrisolte e alla battaglia per la sicurezza combattuta (anche) nel regno dell’informazione.
La Marina filippina ha categoricamente smentito, bollandolo come un «falso» totale, un video virale circolato in questi giorni su YouTube in cui si afferma che una delle sue navi da guerra era stata inviata in Malaysia in relazione alla disputa sul Sabah.
I funzionari hanno chiarito che l’arrivo della BRP Antonio Luna a Penang il 9 agosto scorso finalizzato alla partecipazione alla terza esercitazione navale multilaterale ASEAN ospitata dalla Marina reale malaysiana. Un appuntamento promosso dall’organizzazione che riunisce 10 nazioni del Sud-est asiatico in programma da oggi al 22 agosto, seguita da un’esercitazione bilaterale separata con i marinai locali dal 25 al 29 di questo mese.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Il controverso video, caricato da un canale lanciato solo il 13 giugno e con circa 3mila iscritti, ha cercato di collegare lo schieramento della nave alla protesta di Kuala Lumpur del novembre scorso contro le leggi volute da Manila e che rivendicano diritti sul Sabah. Tale rivendicazione, radicata nei legami storici delle Filippine con il Sultanato di Sulu, è rimasta un punto di contesa dal 1963, quando il Regno Unito ha trasferito il territorio alla Malaysia nonostante l’opposizione del Sultanato.
Lungi dall’essere una dimostrazione di forza, Manila ha descritto lo schieramento come un esercizio di diplomazia navale. Il vice-comandante della Marina filippina, il maggiore generale Edwin Amadar, ha dichiarato al South China Morning Post (SCMP) che la missione rappresentava «più di un semplice compito operativo di routine». Al contrario, essa rappresenta un’espressione dell’impegno della Marina a «promuovere la cooperazione marittima regionale, favorendo l’interoperabilità con le marine dei nostri [Paesi] partner». E contribuisce «alla ricerca collettiva della pace, della stabilità e della sicurezza nel settore marittimo».
La disputa del Borneo settentrionale, nota anche come disputa di Sabah, è la disputa territoriale tra Malaysia e Filippine su gran parte del territorio orientale dello Stato di Sabah, in precedenza conosciuto come Borneo del Nord. Le Filippine, presentandosi come lo Stato successore del Sultanato di Sulu, mantengono una «rivendicazione dormiente». Tuttavia, Kuala Lumpur considera questa disputa una «non questione», in quanto interpreta l’accordo del 1878 come quello di cessione, e ritiene che i residenti di Sabah abbiano esercitato il loro diritto all’autodeterminazione quando si sono uniti per formare la federazione malese nel 1963.
L’esercitazione ASEAN comprende sia attività portuali che manovre in mare volte ad affrontare le sfide alla sicurezza marittima, approfondendo al contempo la fiducia e la comprensione tra le marine regionali. La fase bilaterale con la Malaysia comprenderà pianificazione congiunta, esercitazioni di navigazione e ingaggi tattici volti a rafforzare ulteriormente la cooperazione in materia di sicurezza marittima.
Ciononostante, la vicenda legata al video diventato virale ha sottolineato quanto rapidamente la disinformazione possa influenzare le percezioni nello spazio marittimo conteso della regione.
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Il SCMP ha citato il creatore digitale Jon Limjap che ha descritto il video di YouTube come «propaganda cinese per salvare la faccia dopo le collisioni delle imbarcazioni cinesi». Un riferimento ai recenti incidenti nel mar Cinese meridionale che hanno coinvolto navi della marina di Pechino. L’analista di difesa e sicurezza con sede in Australia Max Montero ha avvertito che «la guerra dell’informazione si sta intensificando», aggiungendo che tali narrazioni online vengono sempre più utilizzate insieme alla tradizionale arte di governare.
La convergenza tra esercitazioni navali e disinformazione online illustra il delicato equilibrio del Sud-est asiatico, dove i governi perseguono la cooperazione in mare anche se sullo sfondo permangono controversie irrisolte. Fra le tante vi è anche quella di Sabah, dove la battaglia per la sicurezza viene combattuta non solo con navi e marinai, ma anche nel conteso regno dell’informazione.
Invitiamo i lettori di Renovatio 21 a sostenere con una donazione AsiaNews e le sue campagne.
Renovatio 21 offre questo articolo per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Geopolitica
Attacco aereo pakistano uccide nove bambini afghani
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Geopolitica
Trump pronto a parlare con Maduro
Il presidente statunitense Donald Trump intende avviare un dialogo diretto con il presidente venezuelano Nicolás Maduro, nonostante la recente designazione di quest’ultimo come capo di un’organizzazione terroristica straniera da parte di Washington. Lo riporta Axios citando fonti dell’amministrazione.
Gli USA hanno ufficialmente etichettato il «Cartel de los Soles» – una presunta rete criminale operante all’interno dei servizi segreti venezuelani – come entità terroristica straniera, equiparandolo ad Al-Qaeda e all’ISIS. L’annuncio è arrivato lunedì dal Dipartimento del Tesoro, che ha ribadito le accuse di lunga data secondo cui Maduro – la cui legittimità è contestata da Washington – dirigerebbe il gruppo.
Sempre secondo Axios, questa mossa di Trump segna un’inversione di rotta nella sua «diplomazia delle cannoniere» verso il Venezuela e potrebbe segnalare che, nel breve termine, sono improbabili attacchi missilistici o operazioni terrestri americane.
«Nessuno ha intenzione di sparargli o rapirlo, a questo punto. Non lo escluderei mai, ma non è il piano attuale», ha confidato ad Axios un funzionario anonimo al corrente dei fatti. «Nel frattempo, faremo saltare in aria le imbarcazioni che trasportano droga. Fermeremo il traffico di stupefacenti», ha aggiunto.
Sostieni Renovatio 21
Non è ancora stata fissata una data per la possibile telefonata tra Trump e Maduro, che è «in fase di pianificazione», ha precisato un’altra fonte USA.
La decisione giunge dopo quasi due mesi di raid aerei americani su piccole navi al largo delle coste venezuelane, che il Pentagono descrive come operazioni contro il «narcoterrorismo» e che hanno causato circa 80 morti.
Il termine «Cartello dei Soli» è emerso negli anni Nonvanta per la presunta corruzione tra ufficiali venezuelani che ostentavano spalline a forma di sole. Nel 2020, durante il primo mandato di Trump, gli USA hanno incriminato Maduro e 14 alti funzionari (attuali o ex) per narcotraffico e criminalità organizzata, accusandoli di gestire collettivamente la rete. Maduro ha sempre smentito le imputazioni e ha avvertito Washington contro una «guerra folle».
Secondo indiscrezioni, Trump ha anche autorizzato una serie di misure per incalzare Caracas e prepararsi a un’eventuale campagna militare su scala più ampia, inclusi operazioni clandestine della CIA contro il regime di Maduro.
Caracas ha denunciato l’accrescimento della presenza militare USA come un’aggressione alla sovranità nazionale e un tentativo di golpe, ponendo le sue forze in allerta massima. Maduro, dal canto suo, ha dichiarato che il Venezuela è pronto a negoziati «faccia a faccia» con Washington.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Geopolitica
Candace Owens afferma che il governo francese ha dato il «via libera» al suo assassinio
🚨 URGENT Two days ago I was contacted by a high-ranking employee of the French Government. After determining this person’s position and proximity to the French couple, I have deemed the information they gave me to be credible enough to share publicly in the event that something…
— Candace Owens (@RealCandaceO) November 22, 2025
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-



Spirito1 settimana faIl vescovo Strickland denuncia Papa Leone e i vescovi per aver scandalizzato i fedeli
-



Eutanasia7 giorni faIl vero volto del suicidio Kessler
-



Intelligence2 settimane faIl potere della vittima
-



Spirito7 giorni faLangone e le ceneri delle gemelle suicide Kessler «brave post-cristiane»
-



Spirito1 settimana faMons. Viganò: i traditori demoliscono la Chiesa dall’interno e spingono nell’eterna dannazione le anime
-



Salute2 settimane faI malori della 46ª settimana 2025
-



Spazio2 settimane faTempesta solare record colpisce la Terra: aurore boreali eccezionali ovunque, le immagini
-



Pensiero1 settimana faIl Corriere e Lavrov, apice del cringe giornalistico italiano












