Connettiti con Renovato 21

Persecuzioni

Estremisti indù minacciano due chiese nell’arcidiocesi di Delhi

Pubblicato

il

Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

 

Nel mirino comunità nate recentemente nel distretto di Gurugram. Le manifestazioni dei movimenti legati al BJP proprio mentre il ministro degli Interni in un incontro a Kochi assicurava «attenzione» al presidente della Conferenza episcopale mons. Thazhath.

 

 

Alcuni gruppi indù della destra nazionalista indù minacciano due chiese di altrettante missioni nell’arcidiocesi di Delhi. Cioè proprio di quella Chiesa locale di cui il premier Narendra Modi ha visitato la cattedrale in occasione della scorsa Pasqua.

 

L’ultimo incidente è avvenuto domenica 4 giugno nella chiesa della missione cattolica di San Giuseppe Vaz, a Kherki Daula, nel distretto di Gurugram (Gurgaon).

 

Secondo quanto riferito al sito MattersIndia dal portavoce dell’arcidiocesi Shashi Dharan, subito dopo la funzione inglese delle 10 del mattino, un gruppo di 20-25 persone è arrivato in chiesa indossando sciarpe color zafferano e portando tridenti e spade su biciclette e automobili e ha minacciato il sacerdote e due cattolici che stavano parlando con lui.

 

Il prete è stato anche malmenato. Gli estremisti hanno dato due settimane di tempo per chiudere la chiesa.

 

La chiesa, aperta nel 2021 su un terreno in affitto vicino a Manesar, un polo industriale dell’Haryana a circa 60 km a sud di New Delhi, serve circa 40 famiglie cattoliche di lingua hindi e 25 di lingua inglese. Dharan ha raccontato che il proprietario della proprietà della chiesa ha chiesto all’arcidiocesi di liberare il posto perché minacciato da radicali indù.

 

Già alcuni giorni prima, un’équipe dell’arcidiocesi si era recata a Farrukh Nagar, un altro villaggio del distretto di Gurugram, dopo che l’ufficiale della stazione di polizia aveva chiesto loro di recarsi sul posto per discutere di un reclamo presentato da alcuni capi villaggio riguardo a una chiesa costruita lì nel 2020 per servire sette famiglie cattoliche.

 

I capi di cinque villaggi si sono presentati e hanno interrogato l’équipe della Chiesa sulla necessità di costruire una chiesa in quel luogo. Nel frattempo circa 300 persone appartenenti a gruppi della destra nazionalista indù si sono presentati alla stazione di polizia.

 

Ed è in questo clima – carico di tensioni dal Manipur, al Madhya Pradesh fino all’Hariyana – che l’arcivescovo Andrews Thazhath, arcivescovo di Trichur e presidente della Conferenza episcopale cattolica dell’India (CBCI), ha incontrato proprio domenica a Kochi, in Kerala, il ministro degli Interni dell’India Amit Shah.

 

L’incontro è stato cordiale ed è durato circa mezz’ora. L’arcivescovo – riferisce una nota della CBCI – ha espresso le ansie dei cristiani in India a fronte delle sfide e dei problemi che stanno affrontando in alcune parti del Paese, citando in maniera particolare gli attacchi nel Manipur. Il ministro ha risposto illustrando i risultati della missione a Imphal assicurando i suoi sforzi per la pace.

 

A mons. Thazhath che citava alcuni incidenti concreti come le continue intimidazioni alle scuole del Madhya Pradesh ha risposto che esaminerà la questione e farà il necessario per il bene del Paese.

 

 

 

Invitiamo i lettori di Renovatio 21 a sostenere con una donazione AsiaNews e le sue campagne.

 

 

 

Renovatio 21 offre questo articolo per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

 

 

 

Immagine da AsiaNews

 

 

 

Continua a leggere

Persecuzioni

Attaccata una chiesa filippina nella domenica di Pentecoste

Pubblicato

il

Da

Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

Il raid risale al 19 maggio, domenica di Pentecoste. Due uomini a bordo di una motocicletta hanno lanciato una granata durante la funzione. Marybel Atis, 40 anni, e Rosita Tubilo, 65 anni, sono state investite dalle schegge riportando diverse ferite. Card. Quevedo: attentato «scellerato» e «atto sacrilego». Appello alle autorità perché sia fatta giustizia.

 

Dai vertici presidenziali a personalità di primo piano della Chiesa cattolica è unanime la condanna per l’attacco a colpi di granate che si è consumato il 19 maggio scorso, domenica di Pentecoste, in una cappella di preghiera a Cotabato, nel sud della Filippine.

 

Obiettivo dell’assalto la Santo Niño Chapel, nell’area di Barangay Rosary Heights 3, al cui interno era in corso una lettura della Bibbia. Secondo le prime ricostruzioni, due uomini a bordo di una motocicletta hanno lanciato una granata nel luogo di culto colpendo due fedeli presenti al momento della funzione: Marybel Atis, 40 anni, e Rosita Tubilo, 65 anni, sono state investite da alcune schegge riportato diverse ferite.

 

Commentando la vicenda il card. Orlando Quevedo, arcivescovo emerito di Cotabato, parla di «scellerato attentato» e di un «orrendo atto sacrilego che grida al cielo». Per il porporato si tratta di un «crimine che merita una durissima condanna» perché commesso contro semplici fedeli «riuniti per adorare Dio in un luogo sacro».

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

Il cardinale, che è anche membro in rappresentanza delle comunità cristiane del Consiglio dei leader della Regione autonoma del Bangsamoro nel Mindanao musulmano, regione travagliata dove è in atto una lotta di potere in vista del voto del 2025, invita le autorità a garantire giustizia alle vittime.

 

«Faccio appello alle nostre forze di sicurezza, militari e investigative – conclude la nota dell’arcivescovo emerito di Cotabato – affinché individuino i responsabili e li consegnino alla giustizia».

 

Immediata e unanime anche la condanna del governo di Manila. L’assalto a colpi di granate a una cappella cattolica nella città di Cotabato è stato un «attacco diretto» alla libertà religiosa, all’impegno «del popolo filippino alla pratica del culto» e alla «convivenza pacifica» come ha sottolineato Carlito Galvez Jr.

 

Il consigliere presidenziale per la Pace, la riconciliazione e l’unità (Opapru) ha quindi ricordato come il raid è avvenuto in occasione della Pentecoste, giorno carico di significato per i cattolici. «Estendiamo la nostra solidarietà – ha concluso – alle famiglie dei feriti in questo incidente e auguriamo loro una completa e rapida guarigione», mentre l’attacco non farà venire meno l’impegno del governo nel perseguire una pace duratura nella regione.

 

Parole che non bastano a placare i timori di una comunità cattolica già oggetto nel recente passato di sanguinosi attentati nell’area. Di questi è ancora viva la memoria della bomba esplosa in una chiesa di Marawi nel dicembre scorso, colpendo un simbolo di pace e convivenza e marchiando con il sangue l’inizio dell’Avvento.

 

Nell’esplosione dell’ordigno durante la messa sono morte quattro persone, decine i feriti in un attacco rivendicato nei giorni successivi dallo Stato islamico, attivo nell’area. Interpellato da AsiaNews padre Sebastiano D’Ambra, 81enne sacerdote del PIME dal 1977 nelle Filippine, profondo conoscitore dei gruppi (anche armati) musulmani attivi nel sud dell’arcipelago, spiegava che l’attacco era collegato agli «scontri» fra militari e gruppi legati a Daesh o alleati.

 

Con questa azione «indiscriminata, si sarebbero vendicati, ottenendo anche la visibilità che cercavano».

 

Invitiamo i lettori di Renovatio 21 a sostenere con una donazione AsiaNews e le sue campagne.

Renovatio 21 offre questo articolo per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine da AsiaNews
 

Continua a leggere

Persecuzioni

Un prete e un laico «spariti» nella diocesi di Baoding in Cina

Pubblicato

il

Da

Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.   Fonti di AsiaNews raccontano l’apprensione per due persone della comunità cattolica clandestina dell’Hebei di cui non si hanno notizie da giorni. Si sospetta siano sottoposte a misure restrittive da parte delle autorità locali come già avvenuto in altri casi. In questa stessa diocesi dove un secolo fa il Concilio di Shanghai volle il santuario mariano di Donglu, restano fortissime le pressioni sulle comunità che rifiutano la registrazione negli organismi «ufficiali» della Chiesa in Cina.   Nuove notizie di persone sparite, con molta probabilità vittime di provvedimenti restrittivi da parte delle autorità locali, giungono dalla diocesi di Baoding, nella provincia dell’Hebei, dove vive una delle più folte comunità cattoliche clandestine in Cina. Fonti di AsiaNews hanno segnalato due casi avvenuti nelle ultime settimane.   Dal 17 aprile non si hanno più notizie di padre Chi Huitian, un sacerdote della contea di Zhao, scomparso dalla sua casa.   «Nato in una famiglia di cattolici devoti – raccontano alcuni fedeli della diocesi di Baoding – è stato uno zelante servitore del Signore fin dall’infanzia. Diventato sacerdote si è dedicato al servizio della parrocchia. Chiediamo ai nostri fratelli e sorelle di pregare per lui e di chiedere al Signore di ricolmarlo dello Spirito Santo per guidarlo e proteggerlo».   Pochi giorni dopo – il 29 aprile a Zhangjiakou, sempre nella provincia dell’Hebei – è scomparso anche un laico della comunità, il prof. Chen Hekun. «La sua famiglia e i suoi amici lo stanno cercando» continuano le fonti di AsiaNews. «Ci auguriamo che chi sa dove si trova possa aiutarci. Nello stesso tempo chiediamo di pregare per lui, perché il Signore lo sostenga».   La comunità cattolica sotterranea di Baoding è una tra le più colpite in Cina nella repressione della libertà religiosa. Già in passato sono avvenuti casi di sacerdoti sottoposti alla guanzhi, una forma di restrizione di movimenti e attività che può durare fino a tre anni, durante la quale sono sottomessi a sessioni politiche e costrizioni per aderire agli organismi «ufficiali» controllati dal Partito della Chiesa in Cina.   Lo stesso vescovo Giacomo Su Zhimin fu arrestato nel 1997 in relazione ai pellegrinaggi a Donglu, luogo legato a una presunta apparizione mariana durante la rivolta dei Boxer nel 1900 e dove un santuario intitolato a Nostra Signora della Cina fu costruito proprio per volontà del Concilio di Shanghai, lo storico incontro dei vescovi del 1924 di cui in questi giorni ricorre il centenario. Mons. Su Zhimin (che oggi avrebbe 92 anni) ricomparve solo una volta nell’ospedale di Baoding nel 2003. Da allora non ci sono più state sue notizie certe su di lui.   La diocesi «ufficiale» oggi è guidata da mons. Francis An Shuxin, oggi 77enne, già giovane vescovo ausiliare di Baoding. Anche lui dal 1996 ha trascorso dieci anni agli arresti, ma ha poi deciso di lasciare la comunità sotterranea registrandosi presso le autorità. Ma questo ha creato una spaccatura, con i sacerdoti e i fedeli «clandestini» che non lo riconoscono più come il proprio vescovo.   Va anche aggiunto che la diocesi di Baoding è anche quella dove – come raccontavamo su AsiaNews – le autorità locali hanno adottato eccezionali misure di sicurezza in occasione del Natale scorso, imponendo blocchi del traffico e deviazioni dei percorsi degli autobus per evitare la zona della cattedrale, impedendo l’ingresso dei bambini alla Veglia natalizia e vietando di esporre oggetti che richiamino il Natale nei dormitori delle università.   Invitiamo i lettori di Renovatio 21 a sostenere con una donazione AsiaNews e le sue campagne. Renovatio 21 offre questo articolo per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine di BabelStone via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported      
Continua a leggere

Persecuzioni

Adolescente armato entra in chiesa durante le prime comunioni: fermato dai fedeli

Pubblicato

il

Da

Un adolescente armato di fucile si è presentato in una chiesa della Louisiana piena di bambini durante una cerimonia di prima comunione trasmessa in live, ma è stato bloccato dal pronto intervento dei fedeli della parrocchia. Lo riporta NBC News.

 

La polizia è stata chiamata alla chiesa di Santa Maria Maddalena ad Abbeville, 20 miglia a sud di Lafayette, alle 10:35 quando il sospettato di 16 anni ha cercato di entrare dalla porta sul retro.

 

In quel momento all’interno della chiesa cattolica si trovavano circa 60 bambini in attesa di ricevere la prima Comunione, ha detto la chiesa. La chiesa ha affermato in un comunicato che i parrocchiani hanno affrontato il sospetto e lo hanno portato fuori prima di chiamare la polizia.

 


Sostieni Renovatio 21

Una registrazione dello streaming, trasmessa da diverse stazioni di notizie locali, mostra un uomo che si avvicinava al sacerdote, padre, Nicholas DuPré dopo 48 minuti per sussurrare qualcosa. Don DuPré quindi interrompe la funzione e chiede ai fedeli di unirsi a lui in preghiera, mentre si odono alcune urla di panico.

 

Si possono quindi vedere gli agenti di polizia che camminano per la chiesa, mentre i ragazzi corrono attraverso l’altare e i religiosi si rifugiano sotto l’altare conciliare. Si sente qualcuno dire dall’altoparlante: «ragazzi, prendete i vostri figli, andate piano. Abbiamo arrestato un ragazzo, è in custodia».

 

Il capo della polizia di Abbeville, Mike Hardy, ha dichiarato in una dichiarazione su Facebook che il sospettato è stato «affrontato dai parrocchiani e scortato fuori».

 

Poi è arrivata la polizia e lo ha messo in custodia, prima di spazzare la chiesa per assicurarsi che non ci fossero ulteriori minacce e che non ci fossero stati feriti.

 

Il sospettato è stato arrestato e successivamente accusato di aver terrorizzato la chiesa e di due capi d’accusa di possesso di armi da fuoco da parte di un minorenne. Testimoni hanno detto a KADN di Lafayette che era vestito tutto di nero ed era armato di fucile.

 

È stato interrogato al dipartimento di polizia di Abbeville, insieme a un genitore, prima di essere portato all’unità comportamentale dell’Abbeville General Hospital per una valutazione, ha detto la polizia.

 

In un’intervista con l’Acadiana Advocate, il capo della polizia di Abbeville, Mike Hardy, ha attribuito ai parrocchiani il merito di aver disarmato il sospettato e di averlo già inchiodato a terra all’arrivo della polizia.

 

L’evento della comunione è continuato nonostante l’interruzione. «La gioia che hanno provato oggi questi ragazzi dopo aver ricevuto la Prima Comunione è indescrivibile. Congratulazioni!» ha detto la parrocchia su Facebook.

 

Un comunicato rilasciato dalla diocesi cattolica di Lafayette ha ringraziato la polizia e i parrocchiani per la loro rapida risposta.

Aiuta Renovatio 21

«Anche se ci rendiamo conto che è stata un’esperienza spaventosa per i presenti, siamo incredibilmente grati sia ai parrocchiani che agli agenti di polizia per aver agito rapidamente per garantire la sicurezza di tutti», ha affermato.

 

Monsignor J. Douglas Deshotel, vescovo di Lafayette ha detto: «siamo grati a Dio che una tragedia sia stata evitata». «Preghiamo per la fine di tutte le minacce di violenza contro vite umane innocenti», ha aggiunto.

 

La chiesa ora prevede di avere agenti delle forze dell’ordine in uniforme fuori dalle sue messe d’ora in poi, «per estrema cautela».

 

Non sono chiare le motivazioni del giovane, anche se in rete fioccano affermazioni secondo cui sarebbe stato un «terrorista anticattolico».

 

Come sempre, Renovatio 21 sarebbe più interessata a sapere se il sospetto fosse in cura con psicofarmaci o altre droghe psichiatriche.

 

Come riportato da Renovatio 21, all’inizio di questo mese, un uomo ha puntato una pistola– che pare essersi incredibilmente inceppata – contro un pastore in un altro luogo di culto in Pennsylvania; pure quell’ incidente è stato ripreso in un video streaming.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine screenshot da Twitter

Continua a leggere

Più popolari