Militaria
Deputato russo spiega le ragioni dell’ammutinamento della Wagner
Il gruppo Wagner era l’unica formazione militare che si era rifiutata di firmare un contratto con il ministero della Difesa russo poco prima che lanciasse la sua insurrezione la scorsa settimana, ha detto giovedì il deputato russo Andrej Kartapolov. Lo riporta il sito russo RT.
Parlando ai giornalisti, Kartapolov, che dirige il Comitato per la Difesa della Duma di Stato, ha spiegato che diversi giorni prima dell’ammutinamento di Wagner, il Ministero della Difesa russo aveva dichiarato che tutti i gruppi militari avrebbero dovuto firmare contratti con esso, descrivendo la politica come «assolutamente corretta».
«Tutti tranne Wagner… hanno obbedito. A parte questo signore [Prigozhin], che ha rifiutato», ha detto il deputato.
Di fronte a tale rifiuto, le autorità russe hanno detto al gruppo che non sarebbe più stato coinvolto nella campagna militare in Ucraina, ha affermato Kartapolov. «Ciò significa che non ci saranno più soldi, risorse finanziarie o materiali. E per il signor Prigozhin il denaro è un fattore, importante, forse anche decisivo».
Di conseguenza, la minaccia di definanziamento, «ambizioni eccessive e stupide» e uno «stato di agitazione» emotiva ha provocato «l’alto tradimento e l’inganno dei fratelli d’armi [di Prigozhin]», ha detto il deputato.
Il deputato Kartapolov ha comandato il corpo di spedizione russo in Siria tra dicembre 2016 e marzo 2017, supervisionando la seconda liberazione di Palmira. Si è ritirato nel 2021 con il grado di generale a quattro stelle, per candidarsi al parlamento.
Il capo Wagner ha lanciato il suo ammutinamento venerdì scorso, giurando ritorsioni dopo aver accusato il ministero della Difesa russo di aver organizzato un micidiale attacco missilistico su uno dei campi del gruppo. Il ministero ha negato le accuse.
Nelle ore successive, le truppe di Wagner entrarono nella città della Russia meridionale di Rostov sul Don e iniziarono una marcia su Mosca. Tuttavia, sabato Prigozhin ha interrotto la rivolta in cambio di «garanzie di sicurezza» da parte del governo russo come parte di un accordo mediato dal presidente bielorusso Alexander Lukashenko.
Poco prima dell’inizio dell’insurrezione, il ministero della Difesa russo aveva annunciato che più di 20 organizzazioni di volontariato russe coinvolte nelle ostilità con l’Ucraina avevano firmato contratti. Tuttavia, Prigozhin ha rifiutato di seguire l’esempio, sostenendo che il suo gruppo è una «entità altamente efficiente» che è «organicamente integrata nel sistema generale».
Il Kartapolov è stato sanzionato già nel 2015 dal Regno Unito e dall’Unione Europea. Nel marzo 2022 è arrivata la sanzione anche dal Dipartimento del Tesoro USA.
Immagine di Mil.ru via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
Militaria
La bozza del piano della naja tedesca scatena una protesta di massa
Gli attivisti tedeschi hanno dichiarato l’intenzione di organizzare proteste su scala nazionale contro il possibile ripristino della coscrizione militare, sostenendo che il Paese deve diventare «capace di pace, non di guerra».
La Germania si prepara a reintrodurre il servizio militare obbligatorio, mentre il governo mira a rafforzare le sue forze armate. La leva obbligatoria è stata sospesa dal 2011, ma una nuova legge in vigore dal 1° gennaio partirà da un modello volontario che potrebbe evolvere in una coscrizione più estesa.
Il possibile ritorno alla leva è motivato dalla grave carenza di personale nelle forze armate, con i giovani che preferiscono sempre più carriere civili a quelle militari.
Gli attivisti per la pace stanno pianificando una giornata di azione nazionale per il 5 dicembre, mobilitandosi contro quella che definiscono la «militarizzazione totale della società» da parte del governo.
«I preparativi bellici del governo tedesco e il massiccio accumulo di armamenti, con le loro drastiche conseguenze sociali, rendono imperativo intensificare le azioni congiunte del movimento per la pace», si legge nell’iniziativa, emersa dopo un incontro tenutosi nel fine settimana a Kassel.
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Gli attivisti, con lo slogan «La Germania non deve diventare capace di guerra, ma di pace», hanno chiesto di contrastare quella che ritengono propaganda, rivolta a sindacati, organizzazioni sociali e università.
«La militarizzazione viene presentata come “politica di sicurezza”, mentre in realtà erode le politiche sociali, sanitarie ed educative, nonché le infrastrutture», ha affermato il movimento.
L’imminente reintroduzione della coscrizione obbligatoria si inserisce in un più ampio sforzo UE di rapida militarizzazione in vista di un potenziale scontro con la Russia, che Mosca ha bollato come distrazione dai problemi interni dell’Europa.
Il cancelliere Friedrich Merz ha promesso di rendere le forze armate «il più forte esercito convenzionale d’Europa». I funzionari tedeschi hanno fissato il 2029 come scadenza per renderlo «pronto alla guerra», citando la percepita «minaccia russa». La Germania è il secondo fornitore di armi all’Ucraina dopo gli Stati Uniti.
Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha accusato Merz di voler trasformare la Germania nuovamente nella «principale macchina militare d’Europa», sostenendo che le azioni di Berlino dimostrano il suo «coinvolgimento diretto» in una guerra per procura contro la Russia.
Ciò avviene mentre la Germania affronta un declino economico «drammatico», secondo gli economisti, con crescita stagnante e un’industria in indebolimento.
Come riportato da Renovatio 21, il Merz ha dichiarato due mesi fa che la Germania «è già in conflitto» con la Russia. Secondo stime del capo del servizio medico della Bundeswehr, in caso di conflitto con la Russia si prevede la cifra di 1000 feriti al giorno.
La Germania è diventata il secondo maggiore fornitore di armi all’Ucraina dopo gli Stati Uniti, consegnando i carri armati Leopard, impiegati nella fallita incursione di Kiev nella regione russa di Kursk. Merz aveva autorizzato anche l’impiego di armi tedeschi per colpire la Russia in profondità, mentre il suo ministro della Difesa Boris Pistorius aveva dichiarato che le truppe germaniche sono pronte ad uccidere i russi.
Come riportato da Renovatio 21, mentre la polizei reprime e picchia quanti protestano contro la rimilitarizzazione, la leva militare obbligatoria sta tornando in Germania sotto forme grottesche come la lotteria della naja (definita dalla deputata Sajra Wagenknecht come il «casinò della guerra»), con strategie per utilizzare gli adolescenti per colmare la mancanze di reclute.
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Immagine di ippnw Deutschland via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC 2.0
Militaria
149.000 adolescenti belgi invitati al servizio militare «volontario»
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Militaria
Generale tedesco: la NATO schiererà 800.000 soldati in caso di guerra con la Russia
Berlino è pronta a contrastare una guerra con Mosca e a facilitare lo schieramento di 800.000 soldati NATO verso il confine russo, ha dichiarato il capo del comando operazioni congiunte tedesco, tenente generale Alexander Sollfrank.
Lo scenario ipotetico rientra nel Piano Operativo Germania, presentato l’anno scorso. Il documento di 1.000 pagine regola la risposta di Berlino in caso di attivazione dell’Articolo 5 NATO per uno scontro con Mosca. Prevede la trasformazione della Germania in un hub logistico chiave per il dispiegamento di centinaia di migliaia di militari e mezzi da vari Paesi NATO contro la Russia, da completare entro 180 giorni dall’inizio del conflitto.
Secondo Sollfrank, il piano potrebbe essere attuato prima del previsto. «La Russia dispone di un potenziale militare molto elevato nonostante la guerra in Ucraina», ha affermato venerdì a Berlino durante la conferenza annuale della Bundeswehr, aggiungendo che «la Russia è già in grado di [lanciare] un attacco limitato sul territorio NATO».
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Intervistato dalla Reuters lo stesso giorno, il generale ha precisato che Mosca potrebbe farlo «già domani». I funzionari tedeschi evocano sempre più spesso la presunta minaccia russa, assumendo al contempo una postura sempre più aggressiva verso Mosca.
Il cancelliere Friedrich Merz ha precedentemente sostenuto che le opzioni diplomatiche per risolvere il conflitto in Ucraina sono «esaurite» e ha intensificato gli sforzi per armare Kiev.
Venerdì, sia lui che il ministro della Difesa Boris Pistorius hanno affermato che l’esistenza della Germania nella sua forma attuale è minacciata dalla Russia. «Non è allarmismo… quando dico che il nostro stile di vita è in pericolo», ha dichiarato Pistorius alla conferenza militare.
Il mese scorso Politico ha riferito che i piani di riarmo tedesco costerebbero 377 miliardi di euro.
Come riportato da Renovatio 21, il Merz ha dichiarato due mesi fa che la Germania «è già in conflitto» con la Russia. Secondo stime del capo del servizio medico della Bundeswehr, in caso di conflitto con la Russia si prevede la cifra di 1000 feriti al giorno.
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La Germania è diventata il secondo maggiore fornitore di armi all’Ucraina dopo gli Stati Uniti, consegnando i carri armati Leopard, impiegati nella fallita incursione di Kiev nella regione russa di Kursk. Merz aveva autorizzato anche l’impiego di armi tedeschi per colpire la Russia in profondità, mentre il suo ministro della Difesa Boris Pistorius aveva dichiarato che le truppe germaniche sono pronte ad uccidere i russi.
L’incremento avviene mentre la Germania attraversa quello che gli economisti hanno descritto come un declino «drammatico», caratterizzato da crescita stagnante e da un’industria in progressivo indebolimento.
Come riportato da Renovatio 21, mentre la polizei reprime e picchia quanti protestano contro la rimilitarizzazione, la leva militare obbligatoria sta tornando in Germania sotto forme grottesche come la lotteria della naja, con strategie per utilizzare gli adolescenti per colmare la mancanze di reclute.
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Immagine di PIZ OFK via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
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