Spirito
«Buon Ferragosto»? No, buona Festa dell’Assunta
«Buon Ferragosto», direte oggi a tutti — e tutti diranno a voi.
Renovatio 21 vuole invece augurarvi una buona Festa dell’Assunta.
«Buon Ferragosto», direte oggi a tutti — e tutti diranno a voi. Renovatio 21 vuole invece augurarvi una buona Festa dell’Assunta.
Perché, che vi piaccia o meno, oggi è festa perché si celebra l’Assunzione di Maria in Cielo, non perché è ferragosto.
Ferragosto è in funzione dell’Assunta, una festa che si iniziò a celebrare a partire dal VII secolo d.C., fissata con il tempo al 15 agosto, fino ad arrivare al 1º novembre 1950, quando Papa Pio XII, avvalendosi dell’infallibilità papale, proclamò il dogma dell’Assunzione con la costituzione apostolica Munificentissimus Deus.
Se critichiamo l’Europa moderna, l’europeismo, il mondialismo, la globalizzazione e tutti gli altri moti politici, geopolitici, finanziari, commerciali ed ideologici contemporanei, non possiamo non tornare all’essenza delle nostre radici, delle radici della vera Europa e, quindi, della nostra tradizione cristiana.
Ecco perché il laicismo dominante deve essere da noi fermamente respinto: poiché figlio dei presupposti atti a minare la nostra cultura, la nostra Fede.
Ecco perché il laicismo dominante deve essere da noi fermamente respinto: poiché figlio dei presupposti atti a minare la nostra cultura, la nostra Fede.
La Donna vestita di Sole, con una Corona di dodici stelle sul capo, è Colei che schiaccia la testa del Serpente rappresentando il Bene che, primordialmente, domina le forze del Caos.
In questo mondo dove le tenebre del Caos intrappolano la nostra quotidianità e la frenesia delle nostre vite, il ruolo della Donna ci ricorda il Miracolo della Vita, la dolcezza del grembo materno, la forza di tutte le cose create.
In un mondo dove il ruolo della donna è stato compromesso da chi, in nome di un falso progresso, ha scardinato l’istituzione familiare degradando e lacerando la figura dei genitori, custodi della propria prole, possiamo oggi scorgere, in questa immagine, la speranza che il Bene trionferà ancora una volta sul Male.
Per questo, vogliamo augurare a tutti i nostri amici e lettori una buona Solennità dell’Assunta con questa bella preghiera composta da Papa Pio XII, che ne elevò il dogma.
In un mondo dove il ruolo della donna è stato compromesso da chi, in nome di un falso progresso, ha scardinato l’istituzione familiare degradando e lacerando la figura dei genitori, custodi della propria prole, possiamo oggi scorgere, in questa immagine, la speranza che il Bene trionferà ancora una volta sul Male
Preghiera a Maria Assunta in Cielo di Papa Pio XII
O Vergine Immacolata, Madre di Dio e Madre degli uomini, noi crediamo con tutto il fervore della nostra fede nella Vostra Assunzione trionfale in anima e in corpo al cielo, ove siete acclamata Regina da tutti i cori degli Angeli e da tutte le schiere dei Santi; e noi ad essi ci uniamo per lodare e benedire il Signore, che Vi ha esaltata sopra tutte le altre pure creature, e per offrirVi l’anelito della nostra devozione e del nostro amore.
Noi sappiamo che il Vostro sguardo,
che maternamente accarezzava l’umanità umile e sofferente di Gesù in terra, si sazia in cielo alla vista della umanità gloriosa della Sapienza increata, e che la letizia dell’anima Vostra nel contemplare faccia a faccia l’adorabile Trinità
fa sussultare il Vostro cuore di beatificante tenerezza; e noi, poveri peccatori, noi a cui il corpo appesantisce il volo dell’anima,
Vi supplichiamo di purificare i nostri sensi, affinché apprendiamo, fin da quaggiù,
a gustare Iddio, Iddio solo, nell’incanto delle creature.
In questo mondo dove le tenebre del Caos intrappolano la nostra quotidianità e la frenesia delle nostre vite, il ruolo della Donna ci ricorda il Miracolo della Vita, la dolcezza del grembo materno, la forza di tutte le cose create.
Noi confidiamo che le Vostre pupille misericordiose si abbassino sulle nostre miserie
e sulle nostre angosce, sulle nostre lotte e sulle nostre debolezze; che le Vostre labbra sorridano alle nostre gioie e alle nostre vittorie;
che Voi sentiate la voce di Gesù dirVi di ognuno di noi, come già del suo discepolo amato:
Ecco il vostro figlio; e noi, che Vi invochiamo nostra Madre, noi Vi prendiamo, come Giovanni, per guida, forza e consolazione della nostra vita mortale.
Noi abbiamo la vivificante certezza che i Vostri occhi, i quali hanno pianto sulla terra irrigata dal sangue di Gesù, si volgono ancora verso questo mondo in preda alle guerre,
alle persecuzioni, alla oppressione dei giusti e dei deboli; e noi, fra le tenebre di questa valle di lacrime, attendiamo dal Vostro celeste lume
e dalla Vostra dolce pietà sollievo alle pene dei nostri cuori, alle prove della Chiesa e della nostra Patria.
Noi crediamo infine che nella gloria, ove Voi regnate, vestita di sole e coronata di stelle,
Voi siete, dopo Gesù, la gioia e la letizia di tutti gli Angeli e di tutti i Santi; e noi, da questa terra, ove passiamo pellegrini,
confortati dalla fede nella futura risurrezione,
guardiamo verso di Voi, nostra vita, nostra dolcezza, nostra speranza; attraeteci con la soavità della Vostra voce, per mostrarci un giorno, dopo il nostro esilio, Gesù, frutto benedetto del Vostro seno, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.
Amen.
Cristiano Lugli
Spirito
50 anni delle Suore della Fraternità San Pio X
Sabato 13 aprile 2024, don David Pagliarani, Superiore Generale della Fraternità San Pio X, ha celebrato presso il Seminario di Econe una messa di ringraziamento per il cinquantesimo anniversario della fondazione delle Suore della Fraternità. Quasi tutte le suore erano presenti a questo evento storico.
Nella sua omelia, don Pagliarani evoca la grandezza dell’eccezionale vocazione di Suora della Fraternità San Pio
Le Suore rendono omaggio a turno alla tomba di S.E. Mons. Lefebvre, cofondatore della loro Congregazione.
Articolo previamente apparso su FSSPX.news.
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Immagini da FSSPX.News
Geopolitica
Armenia, Pasqua di tensioni tra la Chiesa e il primo ministro
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Spirito
Sinodo 2024, grandi manovre in favore dell’ordinazione delle donne
La seconda sessione del sinodo sulla sinodalità si svolgerà dal 2 al 27 ottobre 2024, e il blog italiano Messa in latino del 19 febbraio, riprendono le informazioni fornite sul suo account X da Diane Montagna del sito LifeSiteNews, secondo cui Francesco ha nominato diversi consultori, tra cui tre donne chiaramente orientate.
Otto mesi prima del sinodo, queste nomine non sono aneddotiche. Giudichiamo dai precedenti di servizio queste tre donne:
Una suora tedesca, suor Birgit Weiler, docente di teologia in Perù, che nell’aprile 2023 disse: «penso che le donne che si sentono chiamate a farlo dovrebbero poter essere ammesse al sacerdozio».
Un’insegnante brasiliana, Maria Clara Lucchetti Bingemer, sostenitrice della «teologia femminista», si è espressa anche a favore dell’ordinazione delle donne al sacerdozio.
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Una sociologa americana, Tricia C. Bruce, autrice nel 2021 di un rapporto per il diaconato femminile dal titolo: Called to Contribute: Findings from an In-Depth Interview Study of US Catholic Women & the Diaconate [Chiamate a partecipare: risultati di uno studio approfondito sulle donne cattoliche americane e il diaconato].
In Belgio, come annunciato da FSSPX.Attualità del 22 febbraio: «l’episcopato belga ha pubblicato una bozza delle priorità di discussione per la seconda sessione della 16a assemblea generale del sinodo dei vescovi – ottobre 2024».
Tra le priorità contenute in questo documento di meno di cinque pagine troviamo «il posto della donna nella Chiesa». Basandosi su quanto «insegna la nostra società: l’uguaglianza di genere, l’importanza delle pari opportunità tra uomini e donne», il testo chiede «il via libera affinché le conferenze episcopali possano adottare alcune misure».
E chiarisce: «l’attribuzione di una crescente responsabilità pastorale alle donne e l’ordinazione diaconale delle donne non dovrebbero essere universalmente obbligatorie o proibite».
I vescovi belgi chiedono inoltre «che ciascuna conferenza episcopale o assemblea episcopale continentale possa adottare alcune misure in vista dell’ordinazione sacerdotale dei viri probati [uomini sposati con una certa esperienza dovuta alla loro età]. L’ordinazione sacerdotale dei viri probati non dovrebbe essere universalmente obbligatoria o vietata».
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
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