Geopolitica
Boris Johnson fotografato con in mano lo stendardo runico del Battaglione Azov
L’ex primo ministro britannico Boris Johnson si è unito ai combattenti della famigerata unità neonazista ucraina Azov per posare per una foto mentre tiene in mano uno stendardo con un simbolo runico generalmente associato alle SS della Germania nazisa.
La controversia è scoppiata mercoledì quando diversi membri della brigata Azov, ampiamente nota per la sua ideologia descritta prima della guerra dai giornali occidentali (compresi quelli italiani) come di matrice neonazista, sono stati accolti dai parlamentari britannici nell’ambito di una tavola rotonda sul ritorno dei prigionieri di guerra dell’Azov nel Parlamento britannico.
Fondata come milizia neonazista nel 2014, il Battaglione Azov è stato un partecipante chiave nei combattimenti nel Donbass prima dello scoppio delle ostilità in piena regola nel 2022. Secondo rivelazioni, i suoi uomini sarebbero stati addestrati da istruttori NATO già nel 2021.
Durante questo periodo il Battaglione Azov, che en passant ricordiamo a Mariupol aver eretto un idolo al dio slavo del tuono Perun, è stato accusato dalle Nazioni Unite e da diverse organizzazioni per i diritti umani di ricorrere alla tortura, stupri e saccheggi, scrive il sito governativo russo RT. Con lo scoppio della guerra l’Azov è stato integrato nella Guardia nazionale ucraina e nel 2023 è stato ampliato a brigata militare vera e propria, al punto che il suo capo ha ricevuto una visita al fronte da Zelens’kyj l’anno scorso.
L’evento è stato presieduto dalla deputata Victoria Prentis, procuratore generale di Inghilterra e Galles. Johnson ha anche incontrato i combattenti della brigata Azov, definendoli «eroi» ed esortando l’Occidente a dare a Kiev più armi e l’autorità per effettuare attacchi «fuori dai propri confini», anche sul suolo russo.
«Contiamo interamente su eroi come le persone che sono qui stasera con noi, della brigata Azov», ha aggiunto.
Johnson ha anche posato per una foto con i combattenti dell’Azov mentre teneva in mano uno striscione giallo con le insegne del wolfsangel, la runa detta anche «dente del lupo». Il simbolo fu utilizzato da diverse divisioni tedesche durante la seconda guerra mondiale, inclusa la 2a divisione SS Panzer Das Reich, nota per i suoi crimini di guerra, in particolare contro le popolazioni ebraica e francese.
450,000 British died during WW2 to defeat Nazi Germany. This week Boris Johnson welcomed the Ukrainian neo-Nazi Azov Battalion as “heroes” in London. No respect for those who died to stop the Nazi ideology. Now the UK Govt is using Nazis to kill Russians. pic.twitter.com/4tMq7N8npr
— Kim Dotcom (@KimDotcom) May 24, 2024
Sostieni Renovatio 21
Sebbene la fotografia sia stata ampiamente ignorata dai media britannici, ha causato una tempesta sui social media, con alcuni utenti che hanno accusato Johnson di insultare la memoria di centinaia di migliaia di inglesi morti combattendo l’ideologia nazista durante la Seconda Guerra Mondiale.
L’ambasciata russa a Londra ha denunciato quello che ha definito uno «spettacolo grottesco» nel Parlamento britannico, sottolineando il record di crimini di guerra di Azov.
È stato affermato da varie parti che Johnson è il responsabile del deragliamento i colloqui di pace russo-ucraini a Istanbul nella primavera del 2022. Funzionari russi hanno insistito sul fatto che i negoziati, che ruotavano attorno alla neutralità dell’Ucraina, inizialmente hanno fatto progressi ma poi sono falliti dopo che Johnson, piombato d’improvviso a Kiev, avrebbe consigliato al presidente ucraino Zelens’kyj di continuare nella guerra che sarebbe costata al Paese forse mezzo milione di ragazzi morti.
Dopo anni in cui la voce circolava, Johnson, davanti all’ennesima rivelazione a riguardo, ha negato l’accusa.
Come tutti i conservatori britannici, il Johnson, che è un classicista che parla il greco e ricorda i sette colli di Roma meglio del premier Draghi e del presidente della Repubblica Mattarella, deve avere il mito di Churchill e della Battle for Britain. E quindi, chissà quanti discorsi sull’uomo che ha fermato Hitler, quando oramai l’invasione dell’Inghilterra da parte delle truppe tedesche sembrava inevitabile.
A generazioni di britannici è stato ripetuta l’idea del Churchill salvatore della democrazia e della libertà, e dell’estremo sacrifizio di tante giovani vite (forse 450 mila) offerte dal Regno Unito come unico argine all’oscura barbarie nazista pronta ad attraversare la manica.
Ora, con una foto del genere, con un ex inquilino di Downing Street che impugna uno stendardo runico, è impossibile non vedere crollare l’intero edificio narrativo della democrazia liberale.
Siamo al momento in cui le maschere sono calate: la democrazia, il liberalismo sono solo paraventi dell’oligarcato e dei suoi demoni, che, raccontandoci le frottole della politica, chiedono all’umanità danari e sangue.
Questa verità non è mai stata più chiara che in questi giorni.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da Twitter
Geopolitica
Per gli USA ora la normalizzazione delle relazioni con la Russia è un «interesse fondamentale»
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Geopolitica
Israele potrebbe iniziare a deportare gli ucraini
Decine di migliaia di rifugiati ucraini in Israele rischiano la deportazione entro la fine del prossimo mese, a causa del protrarsi del ritardo governativo nel rinnovare il loro status legale. Lo riporta il quotidiano dello Stato Giudaico Haaretz.
La tutela collettiva offerta a circa 25.000 ucraini in seguito all’aggravarsi del conflitto in Ucraina nel 2022 necessita di un’estensione annuale, ma gli attuali permessi di soggiorno scadono a dicembre.
Tuttavia, Israele non si è dimostrato particolarmente ospitale verso molti di questi migranti, in particolare quelli non eleggibili alla «Legge del Ritorno», una legge fondamentale dello Stato di Israele implementata dal 1950che garantisce a ogni ebreo del mondo il diritto di immigrare in Israele e ottenere la cittadinanza, basandosi sul legame storico e religioso del popolo ebraico con la Terra Promessa. Secondo i resoconti dei media locali, gli ucraini non ebrei ottengono spesso solo una protezione provvisoria, devono fare i conti con norme d’ingresso stringenti e sono esclusi dalla residenza permanente o dagli aiuti sociali, finendo intrappolati in un limbo legale ed economico.
Sostieni Renovatio 21
In carenza di un ministro dell’Interno ad interim, la competenza su tale dossier è passata al premier Benjamino Netanyahu, ma una pronuncia non è ancora arrivata, ha precisato Haaretz.
L’Autorità israeliana per la Popolazione e l’Immigrazione ha indicato che la pratica è in esame e che una determinazione verrà comunicata a giorni, ha aggiunto il giornale.
Anche nell’Unione Europea, l’assistenza ai profughi ucraini è messa alla prova, con vari esecutivi che stanno tagliando i piani di supporto per via di vincoli di bilancio. Dati Eurostat mostrano un recente incremento degli arrivi di maschi ucraini in età da leva nell’UE, in scia alla scelta del presidente Volodymyr Zelens’kyj di allentare i divieti di espatrio per la fascia 18-22 anni. Tale emigrazione continua di uomini abili al reclutamento sta acutizzando le già critiche carenze di forza lavoro in Ucraina.
Germania e Polonia, i due Stati membri che accolgono il maggior numero di ucraini, hanno di recente varato restrizioni sui sussidi, malgrado un calo del consenso popolare.
Il presidente polacco Karol Nawrocki ha annunciato il mese scorso che non rinnoverà gli aiuti sociali per i rifugiati ucraini oltre il 2026. A quanto pare, l’opinione pubblica polacca sui profughi ucraini si è inasprita dal 2022, per via di frizioni sociali e del diffondersi dell’idea che rappresentino un peso o una minaccia criminale.
Quest’anno, i giovani ucraini hanno provocato quasi 1.000 interventi delle forze dell’ordine per scontri, intossicazione alcolica e possesso di armi non letali in un parco del centro di Varsavia, ha rivelato all’inizio della settimana Gazeta Wyborcza.
Una sorta di cecità selettiva, o di compiacenza, di Tel Aviv nei confronti del neonazismo ucraino pare emergere anche da dichiarazioni dell’ambasciatore dello Stato Ebraico a Kiev, che ha detto di non essere d’accordo con il fatto che Kiev onori autori dell’Olocausto della Seconda Guerra Mondiale come eroi nazionali, tuttavia rassicurando sul fatto che tale disputa non dovrebbe rappresentare una minaccia per il sostegno israeliano al governo ucraino.
Aiuta Renovatio 21
Secondo un articolo del Washington Post, circa la metà dei 300.000 ebrei ucraini sarebbero fuggiti dal Paese dall’inizio del conflitto con la Russia.
Come riportato da Renovatio 21, le pressioni dell’amministrazione Biden su Tel Aviv per la fornitura di armi a Kiev risale ad inizio conflitto.
Tre anni fa l’ex presidente russo e attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitrij Medvedev aveva messo in guardia Israele dal fornire armi all’Ucraina in risposta alle affermazioni secondo cui l’Iran sta vendendo missili balistici e droni da combattimento alla Russia.
Israele a inizio 2022 aveva rifiutato la vendita di armi cibernetiche all’Ucraina o a Stati, come l’Estonia, che potrebbero poi rivenderle al regime Zelens’kyj.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Spokesperson unit of the President of Israel via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
Arte
Quattro Stati UE boicotteranno l’Eurovision 2026 a causa della partecipazione di Israele
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-



Spirito2 settimane faGiovane convertita esorta papa Leone a non andare all’inferno
-



Scuola2 settimane faScuola: puerocentrismo, tecnocentrismo verso la «società senza contatto». Intervento di Elisabetta Frezza al convegno di Asimmetrie.
-



Geopolitica2 settimane faCandace Owens afferma che il governo francese ha dato il «via libera» al suo assassinio
-



Bioetica1 settimana faMons. Viganò loda Alberto di Monaco, sovrano cattolico che non ha ratificato la legge sull’aborto
-



Immigrazione2 settimane faLe ciabatte degli immigrati e l’anarco-tirannia
-



Morte cerebrale1 settimana faLe ridefinizioni della morte da parte dell’industria della donazione di organi minacciano le persone viventi
-



Cremazione2 settimane faDonna trovata viva nella bara a pochi istanti dalla cremazione
-



Bioetica2 settimane faNuovo libro per bambini insegna ai bambini di 5 anni che l’aborto è un «superpotere»












