Bioetica
Azienda americana pubblicizza kit per il furto di sperma

Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.
Un’azienda del Texas che commercializza il suo «kit per l’inseminazione domestica» sui social media incoraggia le donne a utilizzare lo sperma del preservativo usato dal partner per rimanere incinta senza il suo permesso.
Secondo un articolo del New York Post, la società MakeAMom avrebbe pubblicizzato il suo kit da 250 dollari per il «furto dello sperma» come un modo per aggirare le leggi negli Stati Uniti che rendono illegale fare buchi nei preservativi all’insaputa di entrambi i partecipanti.
Uno dei suoi annunci su X sottolinea che mentre fare dei buchi nei preservativi all’insaputa di entrambi i partner sessuali è illegale nella maggior parte degli Stati, «rubare il preservativo a sua insaputa» «non è illegale in nessuno stato».
La pubblicità del prodotto su X rasenta l’oscenità.
«Una donna ruba silenziosamente un preservativo dalla spazzatura per eseguire l’inseminazione domestica mentre il suo partner dorme nell’altra stanza. Cosa ne pensi di questo? È legale? Dovrà ancora il mantenimento dei figli?» dice un post su X. Un altro dice: «Devo dirgli che è suo figlio?» e «Non hai bisogno del suo permesso per rimanere incinta».
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Gli annunci sono stati ripresi dalla giornalista investigativa Samantha Cole, della cooperativa giornalistica di notizie tecnologiche 404Media. Ha scoperto che le credenziali di MakeAMom erano altamente sospette. Interrogato sulla sua etica, l’apparente CEO dell’azienda ha risposto:
«Sembra che ci sia stato un grave malinteso riguardo ai nostri contenuti di marketing e all’etica della nostra azienda. Ci assumiamo la piena responsabilità per questo e stiamo attualmente rivedendo le nostre strategie pubblicitarie per garantire che riflettano il nostro impegno verso pratiche etiche».
«La nostra intenzione è sempre stata quella di dare potere alle persone nel loro viaggio verso la genitorialità, ma non a scapito del consenso e dell’integrità morale».
La FDA ha approvato un paio di altri kit per l’inseminazione domestica, ma non quello di MakeAMom.
Michael Cook
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
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Bioetica
L’amministrazione Trump condanna la «persecuzione della preghiera silenziosa» fuori dagli abortifici britannici

Il Dipartimento di Stato americano sta mettendo in guardia Londra per aver violato la libertà di parola dei cittadini inglesi pro-life, definendolo un affronto ai «valori condivisi» tra le due nazioni.
Il Telegraph ha riferito che il Dipartimento di Stato ha rilasciato una dichiarazione accusando uno dei suoi più stretti alleati geopolitici di «violazione palese del diritto fondamentale alla libertà di parola», citando specificamente «molti casi di buffer zone [zona cuscinetto, ndr] nel Regno Unito, nonché altri atti di censura in tutta Europa».
«La persecuzione della preghiera silenziosa da parte del Regno Unito rappresenta non solo una grave violazione del diritto fondamentale alla libertà di parola e alla libertà religiosa, ma anche un preoccupante allontanamento dai valori condivisi che dovrebbero fondare le relazioni tra Stati Uniti e Regno Unito», ha affermato un portavoce. «È di buon senso che restare in silenzio e offrire una conversazione consensuale non costituisca un danno».
Il rimprovero si riferisce all’istituzione nel Regno Unito di zone «bolla» o «cuscinetto» attorno alle strutture per l’aborto, apparentemente per proteggere le persone che vi entrano o ne escono da «molestie, abusi e intimidazioni». In pratica, tuttavia, hanno portato a multe salate contro attivisti pro-life pacifici.
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All’inizio di quest’anno, la scienziata in pensione Livia Tossici-Bolt è stata dichiarata colpevole e condannata a pagare 20.000 sterline (23.200 euro) per aver esposto un cartello con la scritta «qui per parlare, se vuoi» a 150 metri dal centro aborti BPAS di Bournemouth, riporta LifeSiteNews. Rose Docherty, una nonna scozzese di 75 anni, è stata arrestata in circostanze simili, ma le accuse sono state ritirate tra le proteste internazionali.
Un portavoce del governo britannico ha risposto con una breve dichiarazione: «la libertà di parola è fondamentale per la democrazia, anche qui nel Regno Unito, e siamo orgogliosi di sostenere le libertà garantendo al contempo la sicurezza dei cittadini».
A maggio, l’amministrazione Trump ha inviato una delegazione del Dipartimento di Stato in Inghilterra per indagare sulla situazione della libertà di parola, incontrando anche Tossici-Bolt, Docherty e altre vittime simili, e per riferire sulle loro conclusioni per «affermare l’importanza della libertà di espressione nel Regno Unito e in tutta Europa».
Resta da vedere come ciascuna delle due nazioni darà seguito allo scambio. Le relazioni tra gli Stati Uniti e le nazioni europee, incluso il Regno Unito, sono attualmente tese su più fronti, tra cui la campagna del presidente Donald Trump per la revisione degli accordi commerciali internazionali e la difficoltà delle nazioni occidentali a concordare una strategia unitaria in risposta all’invasione russa dell’Ucraina.
Come riportato da Renovatio 21, nel suo storico intervento di accusa alla decadenza tirannica europea dato alla Conferenze di Sicurezza di Monaco 6 mesi fa, il vicepresidente statunitense JD Vance aveva definito «follie» gli arresti dei pro-life britannici che pregavano in silenzio.
La psicopolizia britannica è arrivata a condannare per aver pregato con il pensiero almeno due persone: il veterano dell’esercito britannico Adam Smith-Connor, 51 anni, che ha ottenuto la scarcerazione condizionale per due anni (vale a dire che è in libertà vigilata per due anni) e gli è stato ordinato di pagare le spese legali pari a 9 mila sterline (circa 10 mila euro) dal giudice distrettuale presso il tribunale di Poole, nel Dorset: lo Smith-Connor era stato arrestato nei pressi dell’attività di aborto di Bournemouth del British Pregnancy Advisory il 14 novembre 2022, dopo aver pregato in silenzio per suo figlio Jacob, abortito 22 anni fa; Isabel Vaughan-Spruce, un’altra cittadina britannica che è stata arrestata per preghiera silenziosa, che ha ricevuto due mesi fa 13 mila sterline (circa 15 mila euro) di danni e delle scuse dalla polizia.
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L’aborto ha spazzato via il 28% della generazione Z. E molto, molto di più

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