Ambiente
Allarme Tsunami per forte terremoto al largo dell’Alaska
Un potente terremoto di magnitudo 7,2 ha colpito mercoledì pomeriggio la costa meridionale dell’Alaska, provocando allerte tsunami nelle regioni centro-meridionali e sud-occidentali dello Stato nordico deglI USA.
Lo US Geological Survey (USGS) ha riferito che il terremoto si è verificato alle 12:37 ora dell’Alaska, con epicentro a circa 134 km a sud-est di King Cove. La scossa, inizialmente misurata a 7,3 gradi, è stata avvertita ampiamente nelle comunità costiere lungo la catena delle Aleutine, la penisola dell’Alaska e la baia di Cook.
In risposta, la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) e il National Weather Service (NWS) hanno emesso allerte tsunami per la penisola dell’Alaska, dall’ingresso Kennedy al passo Unimak fino ad arrivare ad Anchorage.
🚨 BREAKING: Water is now receding along the Alaskan coast following the 7.3 earthquake, a clear sign a tsunami is approaching.
Residents of Sand Point, Alaska have been ordered to EVACUATE IMMEDIATELY.
The National Weather Service and U.S. Tsunami Warning Center have issued an… pic.twitter.com/tcg1GslJsV
— Hank™ (@HANKonX) July 16, 2025
🎥🚨 Video footage of the exact moment a Magnitude 7.2 earthquake struck near the Alaska Peninsula, close at Anchorage’s Lake Hood Seaplane Base a massive tsunami is expected at any momentt🚨
📍Alaska, US🇺🇸 pic.twitter.com/twuiAN7TgS
— The Uncivilised One (@Sea2Sea1Way) July 16, 2025
Receding waters ahead of the Alaska Tsunami pic.twitter.com/IEaF9UDCRS
— Gpena (@SunPowerFusion) July 16, 2025
🚨 LIVE TSUNAMI ALERT BROADCAST – ALASKA RADIO STATIONS CUT IN
This is what it sounds like when the Emergency Alert System (EAS) takes over the airwaves.
People in the red zone are being told to get out NOW.
— 🕊️Applebutt Investigations (@8102ops) July 16, 2025
Alert sirens for imminent #tsunami on the coasts of #Alaska. In some areas, the water is starting to recede following the #earthquake of 7.2. #Tsunami #Alert #AlasjanCoast #Earthquake #Emergency #Coastline #TsunamiAlert #seismo #sismo #earthquake pic.twitter.com/yWOyTXgLTC
— Europe Cognizant (@EuropeCognizant) July 16, 2025
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Il dipartimento di polizia di Homer ha emesso un’allerta consigliando ai residenti di cercare zone più elevate, mentre le autorità di emergenza di Anchorage hanno dichiarato che la città, che ospita circa i 2/5 dei residenti dello Stato, non corre alcun rischio immediato.
Secondo i video ripresi dai residenti locali, le sirene sono state udite suonare a Old Harbor e in altre zone colpite e l’allarme è stato trasmesso anche via radio.
Non sono state segnalate vittime o danni strutturali. I terremoti di magnitudo compresa tra 7.0 e 7.9 sono classificati come «gravi» e possono causare gravi danni. Il Servizio Terremoto Nazionale (NWS) americano ha successivamente declassato l’allerta ad avviso, esortando i residenti a rimanere vigili, dopo aver valutato la potenziale minaccia per altre coste nordamericane.
Allarmi tsunami, con onde che colpiscono le zone costiere, in questi anni si sono visti in Giappone e in California, con immagini di evacuazione massiva piuttosto preoccupanti.
Uno tsunami è stato registrato nel Pacifico meridionale quattro anni fa a seguito dell’eruzione di un vulcano sottomarino nei dipressi dell’Isola di Tonga.
Come riportato da Renovatio 21, la Russi ha rivelato di aver sviluppato un’arma, il drone sommergibile atomico Poseidon, in grado di scatenare immani tsunami «radioattivi», in grado persino di sommergere la Gran Bretagna. Anche la Corea del Nord ha dichiarato di possedere tale arma, che sarebbe già stata testata più volte.
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Ambiente
Una strana oscurità si sta diffondendo in tutti gli oceani
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Ambiente
L’Iran prova la geoingegneria contro la siccità
Le autorità iraniane hanno lanciato sabato un’operazione di «inseminazione delle nuvole» sul bacino del lago Urmia, il più grande del Paese ormai quasi completamente prosciugato, nel disperato tentativo di contrastare la peggior siccità degli ultimi decenni.
Il processo consiste nel disperdere nelle nubi, tramite aerei o generatori a terra, sali chimici (principalmente ioduro d’argento o di potassio) per favorire la condensazione del vapore acqueo e provocare precipitazioni. Ulteriori interventi sono previsti nelle province dell’Azerbaigian orientale e occidentale, ha reso noto l’agenzia ufficiale Irna.
Le piogge sono ai minimi storici: secondo l’Organizzazione meteorologica iraniana, quest’anno le precipitazioni sono calate dell’89% rispetto alla media pluriennale, rendendo questo «l’autunno più secco degli ultimi 50 anni».
I bacini idrici sono quasi vuoti e molte dighe registrano livelli a una sola cifra percentuale. La scorsa settimana il presidente Masoud Pezeshkian ha ammonito che, senza piogge imminenti, si renderanno necessari razionamenti idrici a Teheran e persino l’evacuazione parziale della capitale.
Il direttore del Centro nazionale per la gestione delle crisi climatiche e della siccità, Ahmad Vazifeh, ha definito «preoccupante» la situazione delle dighe nelle province di Teheran, Azerbaigian occidentale, Azerbaigian orientale e Markazi.
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Venerdì centinaia di persone si sono riunite in una moschea della capitale per pregare per la pioggia. Sabato scorso, per la prima volta quest’anno, sono caduti fiocchi di neve in una stazione sciistica a nord di Teheran, mentre precipitazioni si sono verificate nelle regioni occidentali e nord-occidentali del Paese.
Le autorità hanno inoltre annunciato sanzioni per famiglie e imprese che superino i consumi idrici consentiti.
La geoingegneria – fenomeno chiamato da alcuni «scie chimiche» – è oramai alla luce del sole ed è sempre più gettonata dai Paesi mediorientali.
Come riportato da Renovatio 21, la scorsa settimana Emirati Arabi Uniti hanno fatto ricorso all’inseminazione delle nuvole (cloud seeding) per contrastare la cronica scarsità d’acqua. L’inseminazione delle nuvole è un’operazione costosa: gli Emirati spendono milioni di dollari l’anno per accrescere le riserve di acqua dolce.
Tuttavia, gli esiti della geoingegneria sembrano essere non sempre imprevedibili e potenzialmente catastrofici: l’anno passato Dubai, città nel deserto, subì un incredibile allagamento a seguito di un diluvio ritenuto essere provocato dal programma di modifica metereologica del governo emiratino.
Contrariamente a quanto si può pensare, tecnologia di controllo del meteo è in realtà vecchia di decenni. Da anni la Cina e gli USA stanno lavorando a tecnologie di controllo del clima che si sospetta abbiano la chiara possibilità di essere utilizzate come armi nei conflitti del futuro.
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Ambiente
Viganò: «non vi è alcuna emergenza climatica, Prevost profeta del globalismo massonico»
Se vi fosse veramente un’emergenza climatica – alla quale le organizzazioni globaliste rispondono con mezzi non adeguati, mentre la Chiesa Cattolica propone soluzioni ragionevoli e coerenti con il Vangelo e con la sua Dottrina sociale – si potrebbe credere che in questi appelli… pic.twitter.com/thIv4fsrKa
— Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) November 18, 2025
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