Militaria
Il Cremlino: «profonda preoccupazione» per il riarmo dell’Europa
Il Cremlino ha condannato il piano dell’UE di aumentare la spesa per la difesa in tutti i paesi dell’Unione, definendolo un percorso verso lo scontro che ostacola gli sforzi di pace con l’Ucraina.
Durante un vertice di emergenza tenutosi giovedì a Bruxelles, i leader dell’UE hanno approvato un piano da 800 miliardi di euro per «riarmare l’Europa» proposto dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
«L’Unione Europea sta discutendo attivamente della sua militarizzazione, in particolare nel settore della difesa», ha dichiarato venerdì il portavoce del Cremlino Demetrio Peskov. Le misure sono «principalmente rivolte alla Russia, il che è, ovviamente, una questione di profonda preoccupazione», ha aggiunto.
Il presidente francese Emmanuel Macron aveva affermato mercoledì che la Russia rappresenta una minaccia diretta per la Francia e l’intera UE facendo eco alle richieste di von der Leyen per un aumento significativo della spesa per la difesa per contrastare il pericolo percepito rappresentato da Mosca.
Come riportato da Renovatio 21, il presidente francese ha pure parlato della possibilità di un allargamento dell’ombrello nucleare francese.
I commenti di Macron sono in linea con la narrazione occidentale convenzionale che descrive la Russia come l’aggressore non provocato nel conflitto ucraino e sostiene che Mosca ha ambizioni di conquista in Ucraina e oltre, negli stati membri dell’UE e della NATO.
Mosca, tuttavia, adotterà misure per salvaguardare la propria sicurezza in risposta al blocco, ha avvertito Peskov.
«Il tipo di retorica e di piani conflittuali che stiamo vedendo ora a Bruxelles e nelle capitali europee suonano in grave disaccordo con le intenzioni di trovare una soluzione pacifica in Ucraina», ha aggiunto Peskov.
Russia e Stati Uniti hanno avviato i negoziati il mese scorso per cercare di risolvere il conflitto in Ucraina, mettendo da parte l’UE. La mossa ha scatenato la condanna del blocco.
Mosca ha sostenuto che la posizione aggressiva dell’UE la rendeva inadatta a prendere parte ai colloqui di pace. Trump avrebbe anche sospeso gli aiuti militari americani all’Ucraina, lasciando Bruxelles a lottare per i fondi a sostegno di Kiev. La Russia sostiene che gli aiuti occidentali prolungano la guerra senza alterarne l’esito.
Il rischio, ora, è tutto sulle nostre spalle di cittadini dei Paesi dell’Europa impazzita.
In breve, la Russia potrebbe riassestare il focus della sua difesa sulla UE, che sulla carta nasce dalle ceneri della guerra per garantire la pace al continente.
Qualcosa è andato storto. O forse no.
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Immagine di Andrey Korzun via Wikimedia pubblicato su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
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Militaria
Il disegno di legge sulla coscrizione avanza nel Parlamento tedesco
Il Parlamento tedesco ha presentato un disegno di legge per passare in Germania a un modello di coscrizione volontaria e iniziare i controlli fisici obbligatori per tutti i cittadini maschi che raggiungono la maggiore età. Lo riporta Defense News.
In base alla nuova legislazione, le forze armate della Bundeswehr saranno legalmente vincolate al loro obiettivo di aumentare il numero di personale attivo e riservisti fino a un totale di 470.000 soldati, di cui 270.000 in servizio attivo entro il 2035
Il 5 dicembre, la Bundeswehr ha dichiarato di avere circa 184.330 effettivi attivi, con un aumento dell’1,5%, ovvero 2.750 soldati, rispetto all’anno precedente.
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Attualmente non ci sono piani per la coscrizione obbligatoria, ha dichiarato la Bundeswehr in una dichiarazione dopo l’approvazione del disegno di legge. «Se ciò non bastasse, non avremo altra scelta che introdurre la coscrizione parziale», ha dichiarato il ministro della Difesa Boris Pistorius a margine del voto parlamentare.
Il disegno di legge include una disposizione per il servizio militare obbligatorio in base alle necessità, ma richiederebbe un ulteriore voto parlamentare per l’attivazione. Mentre i legislatori votavano, si sono verificate proteste contro la nuova misura in diverse città tedesche, tra cui la capitale Berlino.
Contemporaneamente, si è verificato uno sciopero parziale degli studenti contro la coscrizione obbligatoria. L’ampliamento della Bundeswehr è diventato una necessità, a causa «della situazione di minaccia e dei piani della NATO», hanno affermato i militari. «In caso di una situazione di difesa, che vogliamo prevenire a tutti i costi, lo Stato deve sapere chi è pronto ad agire», ha affermato Pistorius. «Questo Paese, questa democrazia, se lo merita».
Come riportato da Renovatio 21, il cancelliere Friedrich Merz ha dichiarato due mesi fa che la Germania «è già in conflitto» con la Russia. Secondo stime del capo del servizio medico della Bundeswehr, in caso di conflitto con la Russia si prevede la cifra di 1000 feriti al giorno.
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Come riportato da Renovatio 21, mentre la polizei reprime e picchia quanti protestano contro la rimilitarizzazione, la leva militare obbligatoria sta tornando in Germania sotto forme grottesche come la lotteria della naja (definita dalla deputata Sajra Wagenknecht come il «casinò della guerra»), con strategie per utilizzare gli adolescenti per colmare la mancanze di reclute.
Molti altri Paesi europei stanno tornando alla naja più o meno obbligatoria. Negli ultimi giorni il presidente francese Emmanuel Macron si appresta a lanciare un nuovo programma di servizio militare volontario. Come riportato da Renovatio 21, il generale Fabien Mandon negli scorsi giorni ha destato scalpore dichiarando che il popolo francese dovrebbe essere pronto a «perdere i propri figli».
La Polonia ha introdotto un servizio base volontario e retribuito; la Germania ha approvato un modello che potrebbe evolvere in coscrizione selettiva se i volontari calassero (con una grottesca lotteria annessa); i Paesi Bassi dibattono sul ritorno della leva obbligatoria. Lettonia e Croazia l’hanno già ripristinata, mentre la Danimarca l’ha estesa alle donne. Il Belgio ha invitato due settimane fa 149.000 adolescenti al servizio volontario. La Svezia vuole innalzare l’età minima per il richiamo militare a 70 anni.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Militaria
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