Intelligence
Fico accusa l’opposizione slovacca di preparare una nuova «Maidan»

Il primo ministro slovacco Robert Fico ha accusato l’opposizione politica di preparare un «Maidan» nel Paese, riferendosi al violento colpo di stato sostenuto dall’Occidente a Kiev nel 2014, che portò al rovesciamento del presidente ucraino democraticamente eletto Viktor Yanukovich.
Intervenuto martedì a Bratislava in una conferenza stampa congiunta con il primo ministro ungherese Vittorio Orban, Fico ha basato le sue accuse su un rapporto preparato dall’agenzia di Intelligence slovacca Servizio informazioni (SIS).
«Non posso rivelare il contenuto del rapporto, ma posso dire con tutta serietà che l’opposizione sta preparando un “Maidan”. Si sta preparando a impedire al governo di esercitare i suoi poteri e lo farà in collaborazione con attori stranieri», ha affermato.
Fico ha affermato che i suoi oppositori non si sono accorti che «lo stato delle cose a livello globale è cambiato in modo significativo», riferendosi apparentemente alla sostituzione di Joe Biden con Donald Trump come presidente degli Stati Uniti.
Il primo ministro slovacco, che da tempo sostiene una soluzione pacifica del conflitto ucraino e il ripristino dei legami con la Russia, ha affermato che l’opposizione filo-occidentale cercherà di spingere il suo paese verso elezioni anticipate, «sulla base di un qualche tipo di evento, ad esempio se le forze di sicurezza prendessero provvedimenti contro le attività di protesta che violano la legge».
Fico ha presentato il rapporto SIS martedì mattina durante una votazione di sfiducia straordinaria in parlamento convocata dai suoi rivali politici. Dopo che il primo ministro ha sostenuto che il documento era riservato e che avrebbe dovuto essere discusso a porte chiuse, l’opposizione ha ritirato la sua mozione di sfiducia per protesta, affermando che avrebbe organizzato una nuova votazione a breve.
I parlamentari dell’opposizione hanno descritto il rapporto come «una sciocchezza» e «una chiara teoria del complotto», sostenendo che non conteneva nulla di riservato in quanto conteneva «informazioni che chiunque può trovare su Google».
«Non siamo noi a preparare un “Maidan”, ma ho seri dubbi che questo governo lo faccia. Non sarebbe difficile per qualcuno organizzare una provocazione durante una manifestazione altrimenti pacifica, fornendo una scusa per affermare di stare proteggendo lo Stato… mentre si inizia a detenere individui in base a una lista», ha affermato il parlamentare del Movimento Cristiano Democratico (KDH) Frantisek Miklosko.
In un post su Facebook più tardi nel corso della giornata, Fico ha avvertito i suoi rivali che non avrebbe permesso loro di tenere un altro voto di sfiducia a meno che non avessero ottenuto la maggioranza parlamentare. La coalizione al governo in Slovacchia detiene 76 seggi nella legislatura, solo due in più dell’opposizione.
«Se credete di presentare un’altra mozione per estromettere il governo domani e vi aspettate che io chieda al governo e alla coalizione di governo di assecondare i vostri capricci, allora vi sbagliate di grosso», ha sottolineato.
Due settimane fa Fico ha criticato duramente l’UE per quella che ha definito la sua incapacità di affrontare le ricadute economiche dell’intera Unione e ha affermato che l’UE potrebbe crollare. Pochi giorni prima aveva definito «irrazionale» l’atteggiamento della UE sul gas russo.
Come riportato da Renovatio 21, negli ultimi giorni Fico aveva avvertito di un «grave conflitto» è possibile se il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj «non rilascia il nostro gas». Fico aveva parlato un giorno dopo un incontro a porte chiuse tra i due a Bruxelles, lanciando quindi una grave accusa al presidente ucraino, dicendo che quest’ultimo voleva corromperlo per accettare l’ingresso di Kiev nella NATO con mezzo miliardo di dollari provenienti da fondi russi congelati.
Due settimane fa Fico ha affermato che l’Occidente «tradirà» l’Ucraina accettando di ridisegnare i confini del Paese. Anche i tentativi di indebolire la Russia tramite sanzioni economiche sono falliti, ha aggiunto.
Mesi fa, dopo l’attentato, assicurando che la Slovacchia avrebbe posto il veto sull’entrata di Kiev nell’Alleanza Atlantica, Fico aveva detto che «l’adesione dell’Ucraina alla NATO significa una Terza Guerra Mondiale garantita».
Come riportato da Renovatio 21, Fico negli scorsi giorni, dopo la sua visita a Mosca da Putin, aveva dichiarato che la Slovacchia è disposta a ospitare qualsiasi tipo di negoziato di pace tra Russia e Ucraina.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
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Cina
L’Intelligence ucraina afferma che la Cina sta aiutando la Russia a prendere di mira le strutture finanziate dall’Occidente

Oleg Alexandrov, funzionario dell’Agenzia di Intelligence estera ucraina (SZRU), ha dichiarato all’agenzia di stampa statale Ukrinform che la Cina sta supportando direttamente la Russia fornendo informazioni di intelligence utilizzabili sul campo di battaglia in Ucraina.
In particolare, ha sostenuto che la Cina fornisce dati di Intelligence stranieri per colpire siti in Ucraina che beneficiano di investimenti esteri, probabilmente strutture finanziate dall’Occidente, come i siti di produzione di armi.
«Esistono prove di un elevato livello di cooperazione tra Russia e Cina nella conduzione di ricognizioni satellitari del territorio ucraino al fine di identificare e approfondire l’esplorazione di obiettivi strategici da colpire», ha affermato Alexandrov. «Come abbiamo visto negli ultimi mesi, questi siti potrebbero appartenere a investitori stranieri».
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Lunedì il Cremlino ha replicato smentendo le accuse, dichiarando di possedere tutte le capacità necessarie senza dover dipendere da Paesi o alleati esterni.
Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov, interpellato sulle nuove accuse dell’Agenzia di Intelligence estera ucraina, ha dichiarato: «abbiamo le nostre capacità, comprese quelle spaziali, per portare a termine tutti i compiti che l’operazione militare speciale ci pone», ha detto ai giornalisti.
Nell’ultimo anno di guerra, tuttavia, Mosca ha intensificato la collaborazione con gli eserciti cinese e nordcoreano.
La presenza di truppe nordcoreane tra le forze russe è nota, ma Kiev ha recentemente affermato che anche militari cinesi combattono a fianco delle truppe di Mosca.
Si parla inoltre di programmi di addestramento congiunti tra gli eserciti russo e cinese. Ad esempio, la Direzione dell’intelligence della Difesa ucraina ha riferito al Kyiv Post che «il Cremlino ha deciso di consentire al personale militare cinese di studiare e adottare l’esperienza di combattimento che la Russia ha acquisito nella sua guerra contro l’Ucraina».
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Anche l’Iran ha un ruolo, avendo istituito un impianto di produzione di droni nella Russia meridionale.
Pechino, in passato, ha criticato la NATO per la sua espansione continua, le sue recenti attività nella regione del Pacifico e i crescenti legami con il Giappone.
Come riportato da Renovatio 21, due mesi il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj aveva dichiarato che l’Ucraina «non ha bisogno» di garanzie di sicurezza dalla Cina.
Come riportato da Renovatio 21, cinque mesi fa Pechino aveva respinto fermamente le affermazioni di Zelens’kyj sui soldati cinesi catturati nel teatro di guerra ucraino.
A settembre 2023 il consigliere di Zelens’kyj Mikhailo Podolyak aveva fatto commenti controversi su Cina e India e il loro «basso potenziale intellettuale».
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Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
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