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Papa Francesco attacca i non vaccinati, vescovo svizzero reagisce

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Il vescovo svizzero Marian Eleganti, vescovo ausiliare emerito della diocesi di Coira, ha criticato Bergoglio per il recente attacco ai non vaccinati contenuto nella sua biografia in uscita.

 

Monsignor Eleganti, teologo benedettino, ha espresso il suo pensiero in un testo fatto circolare da LifeSite.

 

«Nella sua autobiografia recentemente pubblicata, Papa Francesco è preoccupato per la resistenza contro il vaccino sperimentale a mRNA. Purtroppo ha aperto la strada anche alla chiusura delle chiese e al “lockdown sacramentale”». scrive il prelato elvetico. «Contro gli standard medici ed etici generalmente stabiliti, ha costretto il suo personale vaticano a vaccinarsi sperimentalmente con l’mRNA se non volevano perdere il lavoro. Altri hanno fatto lo stesso. Ma non me lo sarei aspettato dal Papa. Il Dicastero per la Dottrina della Fede presieduto dal cardinale Luis Ladaria, con l’approvazione del Papa, non si era espresso a favore della libertà dei fedeli di vaccinarsi o meno».

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«È ormai noto che i protagonisti della pandemia non disponevano di dati affidabili per le loro affermazioni e, dove li avevano, sono stati deliberatamente ignorati per imporre mascherina obbligatoria, lockdown e vaccinazioni per volere dei politici a scapito di molti milioni di persone innocenti» continua il monsignore. «Non c’era alcuna protezione di terzi attraverso le vaccinazioni e, tutt’al più, un beneficio a breve termine per la persona vaccinata stessa. La cosiddetta “pandemia dei non vaccinati” era un’affermazione maliziosa e infondata».

 

«Sfortunatamente, con la sua conformità secolare, la Chiesa ha mostrato al mondo quanto poco crede oggi nel potere soprannaturale dei suoi sacramenti e dei suoi sacramentali, ma tanto più quanto crede nei disinfettanti e asseconda gli interessi politici. Le assurdità nelle chiese quando si riceve la Comunione si sono superate a vicenda in tutto il mondo. Basta uno sguardo al web mondiale per convincersene» dice l’Eleganti.

 

«Ora il Papa continua: su quali basi, infatti? – far sentire in colpa i cattolici che non hanno preso il vaccino anti-COVID e che, in numero crescente, non pensano di farlo in futuro. Questo perché i suoi numerosi effetti collaterali sono ormai ben noti. Ricercatori in Giappone, Malesia e Filippine hanno recentemente chiesto la sospensione a livello mondiale di queste vaccinazioni sperimentali con mRNA, per citare solo uno dei tanti esempi. Sebbene i critici delle misure, i cosiddetti idioti (COVID), avessero ragione – le prove stanno aumentando in tutto il mondo, dando a questi vaccini un verdetto negativo – il Papa ne rimane convinto e critica i loro oppositori».

 

Il vescovo procede interrogandosi in merito alla questione della sierizzazione dei politici.

 

«Vorrei sapere quali politici hanno fatto il vaccino (cfr. Nuova Zelanda) e quali no, e – come facevano quando indossavano le mascherine – ci hanno ingannato davanti alle telecamere. Anche questo è documentato. In ogni caso, è sorprendente che alla maggior parte dei politici siano stati risparmiati gravi effetti collaterali dai vaccini (miocardite, ictus, malattie neuronali, il cosiddetto turbocancro, immunodeficienza, ecc.), mentre altri sono morti, si sono ammalati gravemente o sono rimasti danneggiati per sempre e rimangono fino ad oggi senza alcun aiuto governativo significativo. Non lo auguro a nessuno. Ecco perché il Papa non dovrebbe insistere nella sua autobiografia senza alcuna necessità».

 

Monsignor Eleganti ricorda la tragedia sacramentale che la politica COVID ha inflitto alle anime.

 

«Quanti credenti sono morti a causa del “blocco della pastorale” senza l’aiuto dei sacramenti e senza visite! Le conseguenze del lockdown per i bambini, della chiusura ingiustificata delle scuole e della vaccinazione dei giovani dal punto di vista medico e del palese eccesso di mortalità in tutto il mondo dopo la vaccinazione con mRNA non possono essere trascurate».

 

«I risultati di questa terapia genetica sono scarsi a meno che non si intenda qualcos’altro» prosegue il religioso. «In ogni caso, la pandemia era pianificata, la formulazione e l’ingegneria sociale erano preparate e sorprendentemente unanimi. La pandemia potrebbe essere modellata e gonfiata a piacimento con l’aiuto del numero di test PCR e del modo senza precedenti e assurdo di contare coloro che sono morti “con” o “a causa” del COVID. Con l’inizio della guerra in Ucraina la questione è stata eliminata e la pandemia è stata sconfitta. L’influenza annuale è tornata. Negli anni precedenti ha causato più vittime del cosiddetto virus killer della passata pandemia di test PCR. Non si è verificata alcuna infezione asintomatica. Le persone sane venivano dichiarate malate. Tutto questo ormai è noto e documentato, ma a quanto pare non in Vaticano. E di questo ne vedremo e sentiremo ancora di più in futuro».

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«Negli ultimi decenni, l’autonomia dei pazienti è stata ampiamente propagandata nella società come primo comandamento in tutti gli interventi medici. È stato elevato a standard etico di riferimento della medicina moderna sotto forma di consenso informato, ma è stato abolito senza pietà durante la pandemia. È stato promosso anche il suicidio assistito con riferimento all’autonomia del paziente. “Il mio grembo mi appartiene”, hanno cantato per decenni le donne che cercavano di abortire. Ma durante la recente finta pandemia di tutti i tempi, questa autonomia non esisteva più».

 

«E la Chiesa era proprio in prima linea. I nostri diritti costituzionali fondamentali sono stati violati in modo totalitario e senza battere ciglio. Abbiamo visto elaborare piani per campi di internamento per coloro che si rifiutavano di conformarsi alla maggioranza».

 

«E il Papa? È stato il primo a violare le libertà civili dei suoi dipendenti nel suo stesso Stato e ordinò la chiusura delle chiese. Fa male dirlo. E faceva male vederlo. L’estetizzazione e l’orchestrazione del suo isolamento senza il popolo di Dio e i cardinali in Piazza San Pietro nella Pasqua 2020, la prima “non-Pasqua”, la Basilica di San Pietro inaccessibile al pubblico, le acquasantiere vuote in tutto il mondo, non sono state manifestazioni della fede della Chiesa per me».

 

«E un’ultima nota: la crescente banalizzazione della comunicazione papale attraverso formati come interviste, tweet, TV del sabato sera e ora, per la prima volta, attraverso un’autobiografia, a mio avviso non ha fatto alcun bene a questo ufficio. La storia ne sarà il giudice. Potete già vederlo adesso».

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Brasile: più di mille fedeli onorano Cristo Re a Rio de Janeiro

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Questa domenica, 26 ottobre, più di mille fedeli si sono radunati nel cuore di Rio de Janeiro per partecipare alla processione in onore di Cristo Re, in occasione del centenario dell’istituzione di questa festa da parte di Papa Pio XI nell’enciclica Quas Primas (1925). L’evento, caratterizzato da grande fervore, è stato organizzato dal Centro Culturale Permanência e dalla Fraternità San Pio X, con il sostegno del Centro Dom Bosco.  

Una testimonianza pubblica di fede nel cuore della città

Il raduno è iniziato a Cinelândia, nel centro di Rio de Janeiro, davanti al monumento del Santissimo Sacramento eretto nel 2024 dal Centro Dom Bosco. Alle 15:00 precise, il corteo è partito, preceduto dalla cavalleria della polizia militare, che ha guidato il corteo con rispetto e dignità.   Per circa due chilometri, i fedeli hanno accompagnato Nostro Signore con pietà, in spirito di riparazione e di proclamazione pubblica della sua regalità sulle società e sulle anime.   Le immagini mostrano una partecipazione particolarmente familiare, con numerosi bambini, giovani e genitori, a testimonianza della vitalità della fede trasmessa e vissuta quotidianamente.    

Messa pontificale all’arrivo

La processione si è conclusa in Praça das Crianças, sull’Aterro do Flamengo, dove Mons. Bernard Fellay, vescovo della FSSPX, ha celebrato una messa pontificale. È stato assistito da Dom Lourenço Fleichman (OSB), Dom Estevão (OSB) e Padre Montagut (superiore della Casa Autonoma della FSSPX in Brasile).   Secondo il Centro Dom Bosco, si tratta della «prima messa tradizionale celebrata in strada a Rio de Janeiro dopo il Congresso Eucaristico Internazionale del 1955», un evento significativo per molti cattolici in Brasile, che stanno scoprendo sempre più la liturgia tradizionale.         Articolo previamente apparso su FSSPX.News

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Immagini da FSSPX.News
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Mons. Viganò: i traditori demoliscono la Chiesa dall’interno e spingono nell’eterna dannazione le anime

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L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha affidato a X una breve riflessioni sui recenti eventi che hanno segnato il mondo ecclesiastico.

 

«Prima abbiamo avuto la provocazione di una cresima conferita ad un pubblico concubinario omosessuale “sposato” civilmente con il proprio padrino. Presente – ovviamente – il cappellano LGBTQ+ James Martin sj. Poi, a distanza di poche ore, l’assist di Prevost: una coppia di omosessuali “sposati” civilmente ricevuta in udienza, con ostentati toni di cordialità».

 

«Non semplici operai né impiegati, ma i proprietari di una società che impiega l’Intelligenza Artificiale per funzionalità smart-home di lusso» scrive Viganò.

 

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Sua Eccellenza si riferisce all’udienza riservata concessa da Leone a una coppia omosessuale «coniugata» formata da Alex Capecelatro, amministratore delegato di della società di IA Josh.ai e Brian D. Stevens, benefattore e affiliato ai Cavalieri di Malta, pur nel contesto del suo controverso tenore di vita omosessuale.

 

«La sodomia viene così legittimata dall’alto, con le provocazioni dei vescovi gay-friendly e la tacita approvazione di Prevost» tuona monsignore.

 

«Tutto quanto sta accadendo nella chiesa sinodale segue uno schema ben preciso e ormai sono in molti a riconoscere la frode della chiesa conciliare-sinodale».

 

«È giunto il momento che sacerdoti e fedeli contestino con coraggio e fermezza il tradimento di chi – a iniziare da Leone – invece di guidare la Santa Chiesa custodendo e trasmettendo intatto il Deposito della Fede, la demolisce dall’interno e spinge nell’eterna dannazione le anime» esorta il prelato lombardo.

 

«La chiesa conciliare e sinodale NON È la Chiesa Cattolica in comunione con la quale abbiamo giurato di vivere e morire» conclude l’arcivescovo.

 

Nell’omelia del mercoledì delle Ceneri 2025 monsignore aveva parlato di «una società apostata, una classe politica corrotta e pervertita, una Gerarchia venduta e traditrice».

 

«Dinanzi a questa ribellione globale, e specialmente davanti al tradimento di chi è costituito in autorità, dobbiamo tornare più convintamente a vestire la nostra anima in cinere et cilicio, a prostrarci al cospetto del Signore e ripetere il grido dei nostri padri: Flectamus iram vindicem, ploremus ante Judicem; clamemus ore supplici, dicamus omnes cernui: Parce, Domine; parce populo tuo: ne in æternum irascaris nobis. Plachiamo l’ira vendicatrice, piangiamo di fronte al Giudice; chiamiamoLo con voce supplicante, prostrati diciamo tutti insieme: Perdona, Signore, perdona il Tuo popolo, e non rimanere in eterno adirato con noi».

 

In un’omelia all’inizio di questo mese Sua Eccellenza aveva descritto la battaglia della vera Chiesa contro «la sinagoga di Satana, l’antichiesa conciliare e sinodale» e i suoi «corrotti ministri» della «setta di traditori e rinnegati».

 

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia

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Il vescovo Strickland denuncia Papa Leone e i vescovi per aver scandalizzato i fedeli

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Il vescovo Joseph Strickland, in un lungo post di venerdì su X, ha chiesto a Papa Leone XIV e a tutti i vescovi per quanto tempo ancora continueranno a servire due padroni e a «scandalizzare i piccoli» chiudendo un occhio sul peccato. Lo riporta LifeSite.   Nel suo post del 14 novembre, il vescovo emerito di Tyler, Texas, si è chiesto per quanto tempo i vescovi, la curia vaticana e il Santo Padre continueranno a scandalizzare i fedeli con la loro compiacenza nella celebrazione di liturgie irriverenti e sacrileghe, accogliendo «coppie» dello stesso sesso nella Chiesa senza chiamarle alla conversione, sottolineando l’accoglienza dei migranti senza affrontare gli effetti dell’immigrazione illegale sulle popolazioni native e, in definitiva, «fermandosi tra due padroni». (1Re 18, 21) Il vescovo ha sottolineato che ci sono macine pronte per essere distribuite a Papa Leone: un «carico di camion» per la curia romana e un «carico di carico» per la stragrande maggioranza dei vescovi del mondo che spesso scandalizzano i «piccoli». (Mt 18,6)   «Fino a quando zoppicherete tra due padroni? Se credete che Cristo è il Signore, allora seguiteLo! Se il mondo è il vostro padrone, allora andate da lui! Ma non profanate più il Suo santuario mentre tradite la Croce!», scrive il prelato texano.   «Vescovi, BASTA con i giochi! BASTA con le bugie. BASTA chiudere un occhio sui più piccoli! Un’enorme scorta di macine è pronta per essere distribuita tra voi», ha aggiunto. «Una per papa Leone, un camion pieno per la Curia in Vaticano e navi cargo piene per la stragrande maggioranza degli odierni successori degli Apostoli».  

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Sua Eccellenza ha osservato che, sebbene alcuni possano obiettare al fatto che egli «giudichi» questi principi della Chiesa, sono proprio questi successori degli Apostoli ad aver ripetutamente inflitto danni ai più piccoli.   «No fratelli, COME OSATE infliggere del male ai più piccoli ancora e ancora??» ha scritto il vescovo.   Approfondendo i modi specifici in cui i vescovi, compreso il vescovo di Roma, hanno scandalizzato i fedeli, Strickland ha osservato che essi deridono il Santo Sacrificio della Messa trasformandolo in poco più di una «cianfrusaglia» e spesso usano queste sacre liturgie per promuovere l’eresia.   «Voi fate del Sacro Sacrificio di Gesù Cristo, la Santa Messa, una cianfrusaglia, una merce di scambio per le tue connivenze mondane, una piattaforma per vomitare eresie e fare il piedino con il mondo», ha scritto monsignore.   In effetti, oltre alle irriverenti messe parrocchiali, negli Stati Uniti e in tutto il mondo vengono celebrate frequentemente diverse messe «dell’orgoglio» pro-LGBT e altre messe eterodosse, spesso senza un rimprovero da parte del vescovo celebrante e nel silenzio assoluto di Roma.   Strickland ha sottolineato come sacerdoti e vescovi scandalizzino spesso i fedeli accogliendo nella Chiesa «coppie» omosessuali, e come papa Leone conceda loro udienza senza invitarli al pentimento per la loro vita disordinata.   «Fate del male ai più piccoli quando accogliete coppie intrappolate nel peccato, ostentando la loro triste vita disordinata, e invece di chiamarle al pentimento in Gesù Cristo, chiacchierate di cose sciocche e venite acclamati per la vostra gentilezza», ha detto. «Li accogliete persino nel sacro santuario e stendete un velo di benedizione sullo sterco del loro peccato».   La scorsa settimana, il gesuita notoriamente pro-omotransessualista, padre James Martin, ha celebrato una messa di cresima per il corrispondente di ABC News, Gio Benitez, apertamente omosessuale, «sposato» con un altro uomo. Benitez ha persino attribuito a Martin il merito del suo ritorno alla Chiesa, sottolineando che il sacerdote dissidente lo aveva accolto nella Chiesa «esattamente come sono io». Il suo compagno, Tommy DiDario, che lui chiamava suo marito, gli ha fatto da padrino.   Durante l’assemblea autunnale dell’USCCB di questa settimana, Strickland ha messo in dubbio la cresima del conduttore televisivo apertamente gay.   «Non so quanti di noi abbiano visto sui social media», ha esordito Sua Eccellenza durante il question time. «Sacerdoti e altre persone si sono riuniti, celebrando apertamente la Cresima di un uomo che convive con un altro uomo. E la questione va affrontata».   La Conferenza Episcopale degli Stati Uniti si è rifiutata di rispondere alle preoccupazioni di Strickland. Al contrario, il presidente della sessione, il vescovo Daniel E. Flores, ha accolto la sua domanda, dicendo: «grazie, vescovo».   Flores è passato quindi rapidamente al punto successivo all’ordine del giorno, senza entrare nel merito dell’intervento né invitare il gruppo o gli altri vescovi a proseguire la discussione.

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Come riportato da Renovatio 21, papa Leone ha anche tenuto un’udienza privata con Alex Capecelatro, CEO di Josh.ai , e con il suo «marito» omosessuale Brian D. Stevens, un filantropo membro dei Cavalieri di Malta nonostante il suo scandaloso stile di vita in Vaticano questa settimana.   Durante l’udienza, la «coppia» omosessuale ha condiviso con il Papa quanto l’attivismo pro-LGBT di padre Martin «significhi per loro», al che Leo avrebbe «annuito con approvazione alla menzione di quel (cosiddetto) ministero», secondo Letters from Leo, un sito web scritto da un esponente del Partito Democratico, Christopher Hale.   Hale ha inoltre sottolineato che Leo non ha chiarito l’insegnamento della Chiesa durante l’udienza, ma è sembrato accettare i due omosessuali così come sono.   Infine, Strickland ha osservato che i vescovi hanno esortato i fedeli ad accogliere i «migranti» e si sono fermamente opposti all’applicazione della legge sull’immigrazione, ma la maggior parte non ha voluto parlare delle orde di criminali che attraversano illegalmente il confine.   «Fate del male ai più piccoli quando promuovete l’illegalità e chiudete un occhio sugli stupri, gli omicidi e gli attacchi di criminali nefasti che attraversano i confini aperti», ha detto. «Alcuni dei più piccoli vengono coinvolti in queste migrazioni di massa e calpestati mentre cercano una vita migliore. Alcuni dei più piccoli vedono le loro case e le loro città invase mentre i pastori dicono ‘dobbiamo accogliere lo straniero’, e poi lasciano libero sfogo a predoni e criminali».   Da quando Trump è tornato alla Casa Bianca a gennaio, i vescovi statunitensi, Papa Francesco e poi Papa Leone hanno ripetutamente denunciato i tentativi della sua amministrazione di frenare l’immigrazione di massa. Papa Leone ha ripetutamente affermato che i fedeli saranno giudicati per come «accolgono lo straniero», e ha persino suggerito falsamente che sostenere il presunto «trattamento disumano degli immigrati negli Stati Uniti» sotto Trump equivalga a sostenere l’aborto.   Come ha osservato Strickland, la stragrande maggioranza dei prelati cattolici, pur affermando correttamente che i paesi hanno l’obbligo di trattare tutti i migranti con dignità umana, ha ampiamente omesso di menzionare la questione dei crimini efferati commessi dai membri della gang MS-13 e da altri che entrano illegalmente negli Stati Uniti, e di come questi stiano violando la dignità umana dei suoi cittadini.   Anche altri vescovi hanno criticato le politiche di apertura delle frontiere della maggior parte delle nazioni occidentali.   Come riportato da Renovatio 21, ad inizio anno il vescovo kazako Athanasius Schneider ha parlato di un’Europa «neocomunista» e «massonica» che utilizza le migrazioni usate dalle élite per distruggere l’identità cristiana.

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