Gender
Chiesa spagnola verso la sconsacrazione dopo una cerimonia simulata di «matrimonio» omosessuale
Una chiesa cattolica vicino alla capitale spagnola potrebbe essere soggetta a sconsacrazione dopo che vi si è svolto una «simulazione» di matrimonio omosessuale. Lo riporta LifeSiteNews.
La cerimonia sacrilega, simile a un matrimonio, ha avuto luogo in una cappella cattolica privata, parte della Finca El Campillo, un palazzo residenziale nella città spagnola di El Escorial.
Padre Florentino de Andrés, parroco di El Escorial, ha dichiarato all’agenzia in lingua spagnola ACI Presna di non essere a conoscenza dell’evento, sostenendo che avrebbe parlato con i proprietari dell’immobile e, se le notizie sull’accaduto fossero state corrette, avrebbe chiesto che la cappella fosse sconsacrata.
Le riprese video dell’evento avvenuto il 24 febbraio mostrano la cappella piena di ospiti che applaudono due uomini in abiti formali che escono dalla chiesa tenendosi per mano. La scena sembrava la fine di una cerimonia matrimoniale tipicamente vista durante la celebrazione del sacramento del matrimonio, di solito prima o all’interno di una messa cattolica.
Me pasan este clip, que es público en Instagram. Un acto de exaltación sodomítica acontecido en la ermita de una finca privada de bodas en Madrid.
Si sois católicos y os invitan a irreverencias semejantes, no seáis complices de un pecado mortal. Recemos por su conversión. pic.twitter.com/EpMmVwIyv2— P. Juan Manuel Góngora (@patergongora) February 25, 2024
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Secondo ACI Presna, la cerimonia prevedeva anche altri elementi simili a un matrimonio cattolico. I due uomini omosessuali, che si erano «sposati» civilmente pochi giorni prima, si erano scambiati gli anelli. Ad un certo punto si sono inginocchiati davanti ad una croce di legno.
Una foto della cerimonia mostra che entrambi portavano sulle spalle un panno bianco con strisce blu, in quello che l’ACI ha definito «un gesto simile a quello noto come rito della veglia originato dalla liturgia mozarabica».
Il rito mozarabico, noto anche come visigotico, ispanico, toledano o isidoriano, rappresenta una liturgia della Chiesa cattolica che ha avuto origine nel IV secolo nella Penisola iberica, precisamente nelle zone che facevano parte dell’antico regno visigoto di Toledo. Questa forma liturgica è stata praticata fino all’XI secolo sia nelle regioni cristiane che in quelle musulmane della Spagna. Attualmente, la Chiesa latina continua a utilizzare questo rito in alcune zone spagnole, e anche la Chiesa spagnola riformata episcopale (anglicana) lo adotta. È associato a un particolare stile di canto, impropriamente denominato canto mozarabico.
«In questo rito cattolico vengono coperti il capo della moglie e le spalle del marito, il quale, inginocchiandosi, riceve una benedizione», si legge nella notizia dell’agenzia ACI.
Cristina González Navarro, proprietaria della finca, compresa la cappella cattolica, ha insistito sul fatto che «non si è celebrato un matrimonio» e che «non c’era nessun prete» presente nei commenti fatti all’ACI.
Padre Juan Manuel Góngora, sacerdote della diocesi di Almeria, in Spagna, ha condannato l’esibizione sacrilega, definendola «un atto di esaltazione sodomitica» avvenuto «nella cappella di una proprietà nuziale privata a Madrid».
«Se siete cattolici e siete invitati a tanta irriverenza, non siate complici di un peccato mortale. Preghiamo per la loro conversione», ha scritto Góngora su Twitter.
Me pasan este clip, que es público en Instagram. Un acto de exaltación sodomítica acontecido en la ermita de una finca privada de bodas en Madrid.
Si sois católicos y os invitan a irreverencias semejantes, no seáis complices de un pecado mortal. Recemos por su conversión. pic.twitter.com/EpMmVwIyv2— P. Juan Manuel Góngora (@patergongora) February 25, 2024
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L’arcidiocesi di Madrid ha diffuso un comunicato il 26 febbraio, affermando di non essere stata informata prima dell’evento e che la cerimonia avrebbe «effetti canonici», lasciando pensare che la cappella potrebbe essere sconsacrata.
«L’Arcivescovado di Madrid non è stato né informato né consultato circa la possibilità di realizzare tale celebrazione, essendo un atto unilaterale del patrimonio che avrà effetti canonici a questo riguardo», si legge nel comunicato. «In nessun caso è consentito celebrare un matrimonio civile all’interno di un recinto religioso».
«Gli eremi familiari possono essere utilizzati solo per lo scopo concesso dalla Chiesa», prosegue il comunicato. «Non possono essere luogo di celebrazioni religiose pubbliche se non espressamente autorizzate dal vescovado, né possono essere utilizzati per scopi commerciali o per celebrazioni civili di alcun tipo».
«Infatti, all’epoca, erano concepiti solo per l’uso devozionale privato della famiglia proprietaria e in nessun caso per essere offerti come servizio facoltativo e lucrativo di un’azienda dedita all’organizzazione di eventi sociali».
Sebbene la diocesi abbia espresso il suo malcontento per l’uso illecito della cappella come «servizio lucrativo» per «eventi sociali», non ha condannato direttamente la celebrazione di una relazione sodomitica gravemente peccaminosa all’interno di una chiesa cattolica consacrata.
La dichiarazione vaticana Fiducia Supplicans, emessa nel dicembre 2023 con l’approvazione di Papa Francesco, deve senza dubbio essere considerata un fattore importante che ha causato l’aumento di cerimonie che assomigliano a «matrimoni cattolici» fa omosessuali.
Una recente cerimonia di «benedizione» dello stesso sesso di due celebrità omosessuali «sposate civilmente» in Uruguay, approvata dal Vaticano in conformità con la Fiducia Supplicans, è stata eseguita da un prete cattolico nel contesto delle celebrazioni del «matrimonio», suscitando confusione e indignazione tra i cattolici nel Paese, riporta LSN.
Come ha notato il cardinale Gerhard Müller, ex prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, una «benedizione» di una «coppia» omosessuale, consentita da Fiducia Supplicans, approva necessariamente la loro relazione, in contraddizione con l’insegnamento cattolico. «In effetti, se si benedice la coppia in quanto coppia, cioè unita da un rapporto sessuale diverso dal matrimonio, allora si approva quell’unione poiché è l’unione che li costituisce come tale coppia», ha scritto in un recente saggio.
Come riportato da Renovatio 21, grande è lo scandalo anche per la cattedrale di San Patrizio a Nuova York data recentemente a organizzazioni transgender anticattoliche per i funerali di un’attivista transessuale, con spettacoli e parole blasfeme.
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Immagine della cattedrale dell’Almudena via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
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Gender
Celebrato in chiesa un «quasi matrimonio» omosessuale
Il sito della Catholic News Agency, ripreso dal National Catholic Register e da altri media, riporta una cerimonia celebrata da un sacerdote dell’arcidiocesi di Chicago, padre Joseph Williams, responsabile della parrocchia di San Vincenzo de’ Paoli, amministrata dai sacerdoti della Congregazione della Missione (CM) o Lazzaristi.
I fatti
Un video, disponibile su un account Instagram, mostra una cerimonia che sembra un matrimonio, ma le due persone coinvolte sono donne: K. B. e M. K., quest’ultima per 14 anni pastore delle comunità metodiste unite intorno a Chicago.
Contattato da OSV News, il sacerdote ha ammesso di essere il celebrante visibile nel video e che la benedizione, che ha detto di aver impartito su richiesta delle interessate, si è svolta nella parrocchia di San Vincenzo de’ Paoli. La scena è stata girata utilizzando un cellulare. La chiesa sembra vuota, ma il sacerdote indossa camice e stola.
Il sacerdote si rivolge alle due donne e chiede loro: «vi impegnate di nuovo liberamente ad amarvi come santi sposi e a vivere insieme in pace e concordia per sempre?» – «Noi lo facciamo, io lo faccio», rispondono. Padre Williams continua: «Dio d’amore, aumenta e consacra l’amore che Kelli e Myah nutrono l’una per l’altra».
Anche se non c’è scambio di anelli, il sacerdote dice: «Possano gli anelli che si sono scambiati essere un segno della loro lealtà e del loro impegno. Possano continuare a prosperare nella tua grazia e benedizione. Questo te lo chiediamo per Cristo nostro Signore». Conclude facendo il segno della croce, dicendo: «Scenda su di voi la benedizione di Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo».
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Spiegazioni confuse e contraddittorie
Nella sua risposta a OSV News, padre Williams ha giustificato l’uso del camice e della stola: «Io lo faccio così. Quando vado a casa di qualcuno per benedire la sua casa, indosso il camice e la stola. (…) Questo è quello che faccio come prete. Fa parte del mio abbigliamento».
Quanto a Fiducia Supplicans, ha spiegato che il suo agire derivava dalla sua «comprensione del testo». Aggiunge che «il Santo Padre ha detto che le coppie dello stesso sesso possono essere benedette purché non rifletta una situazione matrimoniale (…) purché sia chiaro che non si tratta di un matrimonio».
Si difende in ogni caso. Quando la signora K. aveva chiesto la benedizione, padre Williams le aveva detto: «Per favore, capisca che questo non è in alcun modo un matrimonio, un matrimonio vero e proprio, o qualcosa del genere. È semplicemente una benedizione delle persone».
Tuttavia, ha spiegato ulteriormente a OSV News che l’uso del termine «santi sposi» nella benedizione da lui scritta intendeva significare «coppia». – Deve essere uno scherzo… «santi sposi» per persone in situazione di peccato oggettivamente grave!
OSV News è stata piuttosto aggressiva nell’inviare un collegamento al video all’arcidiocesi di Chicago per un commento; nonché al cardinale Victor Manuel Fernández, prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede (DDF) che ha prodotto Fiducia supplicans, per un parere su questo atto.
Una deriva prevedibile e inevitabile
Non c’era bisogno di essere profeti per dire che questa situazione si sarebbe verificata prima o poi, una volta pubblicata Fiducia supplicans. E questa probabilmente è solo la punta dell’iceberg. La situazione continuerà a peggiorare e le cerimonie diventeranno esplicitamente «matrimoni».
Non esistono trentasei modi per fermare questa deriva mostruosa: eliminare la deriva iniziale, cioè la dichiarazione stessa. Intanto il responsabile in primis di questa cerimonia di Chicago è il prefetto del DDF. È lui che dovrà rispondere innanzitutto a Dio.
Articolo previamente apparso su FSSPX.news.
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Immagine di Richie D. via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
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