© 27 maggio 2021, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
Big Pharma
Altri decessi segnalati dopo i vaccini J&J e AstraZeneca. Sempre più ricercatori collegano AZ agli ictus nei giovani adulti
Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense.
I vaccini COVID di AstraZeneca e Johnson & Johnson sono stati nuovamente esaminati questa settimana poiché sono emerse nuove segnalazioni di decessi, in gran parte dovuti a disturbi della coagulazione del sangue, in Belgio, Canada e Grecia e un nuovo rapporto ha collegato il vaccino AstraZeneca agli ictus nei giovani adulti.
I vaccini COVID AstraZeneca e Johnson & Johnson (J&J) sono stati nuovamente esaminati questa settimana poiché sono emerse nuove segnalazioni di decessi, in gran parte dovute a disturbi della coagulazione sanguigna, in Belgio, Canada e Grecia.
Ai problemi dei produttori di vaccini si aggiunge un nuovo rapporto di Londra dei ricercatori che hanno identificato i primi casi di ictus verificatisi in giovani adulti che hanno ricevuto il vaccino AstraZeneca, sviluppato congiuntamente all’Università di Oxford nel Regno Unito.
Ai problemi dei produttori di vaccini si aggiunge un nuovo rapporto di Londra dei ricercatori che hanno identificato i primi casi di ictus verificatisi in giovani adulti che hanno ricevuto il vaccino AstraZeneca, sviluppato congiuntamente all’Università di Oxford nel Regno Unito
Il Belgio sospende l’uso del vaccino J&J
Il Belgio ha dichiarato di aver sospeso le vaccinazioni con il vaccino J&J, per le persone di età inferiore ai 41 anni, in seguito alla morte di una donna per trombosi dopo aver ricevuto il vaccino. Questa è la seconda volta che il Belgio mette in pausa il vaccino monodose.
«La conferenza interministeriale ha deciso di somministrare temporaneamente il vaccino di Janssen alla popolazione dall’età di 41 anni, in attesa di un’analisi più dettagliata del rapporto rischio-beneficio da parte dell’EMA», afferma una dichiarazione rilasciata dal ministro federale della sanità belga e da sette omologhi regionali.
La donna, che aveva meno di 40 anni, è morta il 21 maggio dopo essere stata ricoverata in ospedale con grave trombosi e carenza di piastrine, secondo quanto riporta Reuters.
Il governo ha chiesto una consulenza urgente al regolatore farmaceutico dell’Unione europea, l’Agenzia europea per i medicinali (EMA), prima di prendere in considerazione la possibilità di revocare la sospensione.
Il Belgio ha dichiarato di aver sospeso le vaccinazioni con il vaccino J&J, per le persone di età inferiore ai 41 anni, in seguito alla morte di una donna per trombosi dopo aver ricevuto il vaccino
L’EMA ha affermato che sta riesaminando il decesso della donna in Belgio, insieme ad altre segnalazioni di coaguli di sangue, con le agenzie farmaceutiche belghe e slovene, e ha chiesto a J&J di condurre una serie di studi aggiuntivi per aiutare a valutare un possibile collegamento tra l’iniezione e i casi di trombosi.
J&J ha dichiarato che il 20 aprile riprenderà la distribuzione nell’UE del suo vaccino COVID, commercializzato dalla filiale Janssen – con una nuova avvertenza sul foglio illustrativo – dopo che diversi paesi, tra cui il Belgio, hanno sospeso il vaccino per le preoccupazioni sul possibile collegamento ai disturbi della coagulazione del sangue.
L’EMA ha confermato un «possibile collegamento», ma ha concluso che i benefici del vaccino sono superiori ai rischi. Il comitato per la sicurezza del regolatore farmaceutico (PRAC) ha sostenuto che si dovrebbe aggiungere un’avvertenza nel foglio illustrativo del prodotto, ma i disturbi correlati ai coaguli di sangue dovrebbero essere elencati come effetti collaterali «molto rari» del vaccino.
Il 23 aprile, i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) hanno votato per riprendere l’uso del vaccino di J&J senza restrizioni dopo la pausa per indagare sulle segnalazioni di rari coaguli di sangue. La raccomandazione del comitato consultivo del CDC ha affermato che il legame tra i coaguli di sangue e il vaccino COVID di J&J era «plausibile», ma ha concluso che i benefici del vaccino superano i rischi e ha raccomandato l’uso per le persone di età pari o superiore a 18 anni negli Stati Uniti in base all’ Autorizzazione all’Uso di Emergenza della FDA.
J&J ha affermato che non è stata stabilita una chiara relazione causale tra il vaccino e i coaguli di sangue
J&J ha affermato che non è stata stabilita una chiara relazione causale tra il vaccino e i coaguli di sangue.
I ricercatori individuano ictus nei giovani adulti dopo l’iniezione di AstraZeneca
I primi casi di occlusione arteriosa di grandi vasi in giovani adulti legati al vaccino di AstraZeneca sono stati descritti in dettaglio per la prima volta in una lettera pubblicata online sul Journal of Neurology Neurosurgery & Psychiatry.
I tre casi, uno dei quali fatale, si sono verificati in due donne e un uomo tra i 30 e i 40 anni che hanno sviluppato caratteristiche di trombocitopenia immune trombotica indotta dal vaccino (VITT), reazione associata al vaccino AstraZeneca.
I primi casi di occlusione arteriosa di grandi vasi in giovani adulti legati al vaccino di AstraZeneca sono stati descritti in dettaglio per la prima volta in una lettera pubblicata online sul Journal of Neurology Neurosurgery & Psychiatry
«Questi sono i primi rapporti dettagliati sull’ictus arterioso ritenuto causato da VITT dopo il vaccino COVID AstraZeneca, sebbene l’ictus sia stato menzionato in precedenza nei dati VITT», ha dichiarato l’autore principale, il dott. David Werring, professore di neurologia clinica presso lo Stroke Research Centre, University College London Queen Square Institute of Neurology, a Medscape Medical News.
«La VITT si presenta più comunemente come CVST (trombosi del seno venoso cerebrale) che è un ictus causato da una trombosi venosa; questi casi stanno dimostrando che può anche provocare ictus da una trombosi arteriosa», ha spiegato Werring.
Werring ha notato che i rapporti non aggiungono nulla al rischio/beneficio complessivo del vaccino, poiché descrivono solo tre casi. «La VITT è molto seria, ma il beneficio del vaccino supera ancora i suoi rischi», ha detto.
Il primo caso, una donna di 35 anni, ha manifestato mal di testa intermittenti sul lato destro e intorno agli occhi per sei giorni dopo la vaccinazione. Cinque giorni dopo, si è svegliata con una sensazione di sonnolenza e debolezza al viso, al braccio e alla gamba sinistri.
La risonanza ha mostrato che la donna aveva un’arteria cerebrale mediana destra bloccata con infarto cerebrale e coaguli nella vena porta destra. Ha subito un intervento chirurgico al cervello per ridurre la pressione nel cranio, rimozione e sostituzione del plasma e trattamento con anticoagulante e fondaparinux, ma ha subito la morte del tronco cerebrale e successivamente è deceduta.
Il primo caso, una donna di 35 anni, ha manifestato mal di testa intermittenti sul lato destro e intorno agli occhi per sei giorni dopo la vaccinazione. Cinque giorni dopo, si è svegliata con una sensazione di sonnolenza e debolezza al viso, al braccio e alla gamba sinistri
Il secondo caso, una donna di 37 anni, si è presentata con cefalea, confusione, debolezza al braccio sinistro e perdita della vista sul lato sinistro 12 giorni dopo la vaccinazione con AstraZeneca. La risonanza ha mostrato l’occlusione di entrambe le arterie carotidi, nonché coaguli di sangue nei polmoni e nel cervello. È migliorata clinicamente con il trattamento.
Il terzo caso si è verificato in un uomo di 43 anni che si è presentato 21 giorni dopo la vaccinazione con problemi del linguaggio. La risonanza ha mostrato un coagulo nell’arteria cerebrale mediana sinistra. È stato curato e le sue condizioni rimangono stabili.
I ricercatori hanno affermato che i giovani pazienti che si presentano con ictus ischemico dopo aver ricevuto il vaccino di AstraZeneca dovrebbero essere urgentemente valutati per la VITT.
Un uomo dell’Ontario muore per un coagulo di sangue «raro ma reale» dopo la prima dose di AstraZeneca
Un uomo dell’Ontario sulla quarantina è morto dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca, hanno confermato i funzionari della sanità pubblica.
Un uomo dell’Ontario sulla quarantina è morto dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca, hanno confermato i funzionari della sanità pubblica
La dottoressa Barbara Yaffe, responsabile medico sanitario associato dell’Ontario, ha affermato che la sua morte è oggetto di indagine, ma l’uomo soffriva di VITT.
«Mentre le indagini sono in corso e la causa finale della morte deve ancora essere determinata ufficialmente, è stato confermato che l’individuo aveva la VITT al momento della sua morte», ha dichiarato la Dott.ssa Yaffe. «I rischi associati a questo vaccino sono rari, ma sono reali».
L’ufficiale medico capo dottor David Williams ha limitato le vaccinazioni AstraZeneca alle persone che non hanno ancora ricevuto la prima dose a partire dall’11 maggio a causa di un tasso di coaguli di sangue superiore al previsto.
La Grecia indaga su quattro casi di coaguli di sangue dopo l’inoculazione di AstraZeneca
Una donna greca di 63 anni è morta per coaguli di sangue dopo la vaccinazione con AstraZeneca. Il caso è stato uno dei quattro oggetti d’indagine dell’Organizzazione nazionale per i medicinali (EOF) per una potenziale correlazione tra il vaccino di AstraZeneca e rari coaguli di sangue, secondo il Greek City Times.
Una donna greca di 63 anni è morta per coaguli di sangue dopo la vaccinazione con AstraZeneca
Sempre in Grecia, una donna di 44 anni è in gravi condizioni dopo aver subito la VITT. Il suo caso è stato il secondo evento scoperto dall’EOF per essere collegato al vaccino, secondo il Greek Reporter.
Un terzo caso di coagulazione del sangue ha visto protagonista un uomo di 35 anni di Creta che ha avuto due coaguli di sangue dopo aver ricevuto il vaccino di AstraZeneca. L’uomo è stato ricoverato in ospedale dopo aver riportato un coagulo alla gamba pochi giorni dopo aver ricevuto l’iniezione. Ha avuto un secondo coagulo di sangue nel cervello durante il ricovero in ospedale
Come riportato da The Defender il 7 aprile, le autorità di regolamentazione europee hanno confermato un «possibile legame» tra il vaccino COVID di AstraZeneca e i coaguli di sangue «molto rari», ma hanno concluso che i benefici del vaccino superano ancora i rischi.
Le autorità di regolamentazione europee hanno confermato un «possibile legame» tra il vaccino COVID di AstraZeneca e i coaguli di sangue «molto rari», ma hanno concluso che i benefici del vaccino superano ancora i rischi
L’EMA non ha raccomandato limitazioni nell’uso del vaccino in base all’età, al sesso o ad altri fattori di rischio, ma ha affermato che i casi di coagulazione del sangue dopo la vaccinazione «dovrebbero essere» elencati come un possibile effetto collaterale, secondo una dichiarazione rilasciata dal comitato per la sicurezza dell’agenzia.
Il vaccino AstraZeneca non è ancora autorizzato per l’uso negli Stati Uniti.
Megan Redshaw
Traduzione di Alessandra Boni
Big Pharma
AstraZeneca ammette che il vaccino può provocare trombosi mortali: documenti giudiziari
AstraZeneca ha ammesso per la prima volta in documenti giudiziari che il suo vaccino anti-COVID può causare un raro effetto collaterale potenzialmente mortale, in un’apparente dietrofront che potrebbe aprire la strada a un pagamento legale multimilionario. Lo riporta il Telegraph.
Il colosso farmaceutico è stato citato in giudizio in un’azione collettiva per aver affermato che il suo vaccino, sviluppato con l’Università di Oxford, avrebbe causato morte e lesioni gravi in dozzine di casi.
Gli avvocati dei ricorrenti sostengono che il vaccino abbia prodotto un effetto collaterale che ha avuto un effetto devastante su un piccolo numero di famiglie.
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Il primo caso è stato presentato l’anno scorso da Jamie Scott, padre di due figli, che è rimasto con una lesione cerebrale permanente dopo aver sviluppato un coagulo di sangue e un’emorragia al cervello che gli ha impedito di lavorare dopo aver fatto il vaccino nell’aprile 2021. L’ospedale aveva chiamato la moglie tre volte per dirle che suo marito stava per morire.
AstraZeneca contesta le affermazioni ma ha accettato, in un documento legale presentato all’Alta Corte a febbraio, che il suo vaccino anti-COVID «può, in casi molto rari, causare TTS», cioè la trombosi con sindrome trombocitopenica.
La TTS è una condizione rara, in cui una persona sviluppa coaguli di sangue che possono ridurre il flusso sanguigno se combinati con un basso numero di piastrine, causando difficoltà nell’arrestare il sanguinamento. I sintomi della TTS comprendono forti mal di testa e dolori addominali.
Cinquantuno casi sono stati depositati presso l’Alta Corte, con vittime e parenti in lutto che chiedono danni per un valore stimato fino a 100 milioni di sterline.
«L’ammissione di AstraZeneca – fatta in difesa legale contro la richiesta del signor Scott all’Alta Corte – fa seguito ad un intenso dibattito legale» scrive il Telegraph. «Potrebbe portare a dei pagamenti se l’azienda farmaceutica accettasse che il vaccino è stato la causa di malattie gravi e morte in casi legali specifici».
Si apprende inoltre che «il governo si è impegnato a sottoscrivere le spese legali di AstraZeneca». Il governo britannico ha manlevato AstraZeneca da ogni azione legale ma finora si è rifiutato di intervenire.
In una lettera di risposta inviata nel maggio 2023, AstraZeneca ha detto agli avvocati di Scott che «non accettiamo che la TTS sia causata dal vaccino a livello generico».
Tuttavia, nel documento legale presentato all’Alta Corte a febbraio, AstraZeneca avrebbe affermato: «È ammesso che il vaccino AZ possa, in casi molto rari, causare TTS. Il meccanismo causale non è noto».
«Inoltre, la TTS può verificarsi anche in assenza del vaccino AZ (o di qualsiasi vaccino). Il nesso di causalità in ogni singolo caso sarà oggetto di prova da parte di esperti».
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Gli avvocati sostengono che il vaccino AstraZeneca-Oxford è «difettoso» e che la sua efficacia è stata «ampiamente sopravvalutata», affermazioni che AstraZeneca nega fermamente.
Gli scienziati avevano identificato per la prima volta un collegamento tra il vaccino e una nuova malattia chiamata trombocitopenia e trombosi immunitaria indotta da vaccino (VITT) già nel marzo 2021, poco dopo l’inizio del lancio del vaccino COVID-19. Gli avvocati dei ricorrenti sostengono che VITT è un sottoinsieme di TTS, sebbene AstraZeneca non sembri riconoscere il termine.
Kate Scott, la moglie del signor Scott, ha detto al Telegraph che «il mondo della medicina ha riconosciuto da molto tempo che la VITT è stata causata dal vaccino. Solo AstraZeneca si è chiesta se le condizioni di Jamie siano state causate dal vaccino».
«Ci sono voluti tre anni perché arrivasse questa ammissione. È un progresso, ma vorremmo vedere di più da loro e dal governo. È tempo che le cose si muovano più rapidamente. Spero che la loro ammissione significhi che saremo in grado di risolvere la questione il prima possibile. Abbiamo bisogno di scuse e di un giusto risarcimento per la nostra famiglia e per le altre famiglie che sono state colpite. Abbiamo la verità dalla nostra parte e non ci arrenderemo».
Sarah Moore, partner dello studio legale Leigh Day, che sta portando avanti le azioni legali, ha dichiarato che «AstraZeneca ha impiegato un anno per ammettere formalmente che il loro vaccino può causare devastanti coaguli di sangue, quando questo fatto è stato ampiamente accettato dal mondo clinico dalla fine del 2021».
«In questo contesto, purtroppo sembra che AZ, il governo e i suoi avvocati siano più propensi a fare giochi strategici e ad accumulare spese legali piuttosto che impegnarsi seriamente con l’impatto devastante che il loro vaccino AZ ha avuto sulla vita dei nostri clienti».
In un comunicato AstraZeneca ha dichiarato: «La nostra solidarietà va a chiunque abbia perso i propri cari o abbia riportato problemi di salute. La sicurezza dei pazienti è la nostra massima priorità e le autorità di regolamentazione dispongono di standard chiari e rigorosi per garantire l’uso sicuro di tutti i medicinali, compresi i vaccini».
«Dall’insieme delle prove contenute negli studi clinici e nei dati del mondo reale, è stato continuamente dimostrato che il vaccino AstraZeneca-Oxford ha un profilo di sicurezza accettabile e le autorità di regolamentazione di tutto il mondo affermano costantemente che i benefici della vaccinazione superano i rischi di effetti collaterali potenzialmente estremamente rari».
L’azienda sottolinea che le informazioni sul prodotto relative al vaccino sono state aggiornate nell’aprile 2021, con l’approvazione dell’autorità di regolamentazione del Regno Unito, per includere “la possibilità che il vaccino AstraZeneca-Oxford sia in grado, in casi molto rari, di essere un fattore scatenante» per la TTS.
L’azienda non riconosce le affermazioni di aver compiuto un dietrofront nel riconoscere che il vaccino può causare TTS nei documenti giudiziari, scrive il Telegraph.
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Il vaccino – annunciato al momento del suo lancio da Boris Johnson come un «trionfo per la scienza britannica» – non è più utilizzato nel Regno Unito.
Nei mesi successivi al lancio, gli scienziati hanno identificato l’effetto collaterale potenzialmente grave del vaccino. È stato quindi raccomandato di offrire un vaccino alternativo ai minori di 40 anni perché il rischio del vaccino AstraZeneca superava il danno rappresentato da Covid.
I dati ufficiali dell’Agenzia di regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari (MHRA) mostrano che si sospetta che almeno 81 decessi nel Regno Unito siano stati collegati alla reazione avversa che ha causato la coagulazione in persone che avevano anche un basso numero di piastrine.
In totale, secondo i dati dell’MHRA, quasi una persona su cinque che soffriva di questa condizione è morta.
Il governo britannico gestisce il proprio programma di compensazione per il vaccino, ma le presunte vittime sostengono che il pagamento una tantum di 120.000 sterline sia inadeguato.
I dati ottenuti nell’ambito di una richiesta relativa alla libertà di informazione mostrano che dei 163 pagamenti effettuati dal governo entro febbraio di quest’anno, almeno 158 sono andati a destinatari del vaccino AstraZeneca.
AstraZeneca è la seconda più grande società quotata in borsa nel Regno Unito, con una capitalizzazione di mercato di oltre 170 miliardi di sterline. Il suo amministratore delegato, Sir Pascal Soriot, è il capo più pagato tra le società FTSE 100, con guadagni vicini a 19 milioni di sterline.
Come riportato da Renovatio 21, le cause in Gran Bretagna che sostengono che il siero abbia causato morti e lesioni gravi sono molteplici. Autopsie su cittadini morti erano giunti a conclusioni sulla coagulazione del sangue dei vaccinati ancora due anni fa. Ricerche supponevano una correlazione tra coaguli e vaccino ancora nel 2021.
Durante un’intervista di inizio 2022 il professor Sir Andrew Pollard, direttore dell’Oxford Vaccine Group e presidente del Comitato Congiunto Britannico per la Vaccinazione e l’Immunizzazione (JCVI), aveva affermato che il lancio del vaccino contro il COVID dovrebbe essere frenato per «concentrarsi sui vulnerabili» piuttosto che iniettare infiniti booster all’intera popolazione.
«Non possiamo vaccinare il pianeta ogni quattro o sei mesi. Non è sostenibile o conveniente» aveva detto lo scienziato.
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Come riportato da Renovatio 21, ancora tre anni fa per i periti della Procura, la morte della giovane Camilla per trombosi – una vicenda che sconvolse l’Italia allora in piena campagna di vaccinazione genica universale – «è ragionevolmente da riferirsi a un effetto avverso da somministrazione del vaccino anti COVID». La 18enne ligure si era vaccinata con un siero AstraZeneca.
«Non avevo mai visto un cervello ridotto in quelle condizioni da una trombosi così estesa e grave» dichiarò a La Stampa il direttore della clinica neurotraumatologica che aveva seguito il caso genovese.
I genitori di Camilla avevano ripetuto che la ragazza, morta dopo la prima dose, non aveva patologie pregresse, né assumeva farmaci di qualsiasi tipo. La famiglia aveva poi assentito all’espianto degli organi della ragazza.
Il padre di Camilla è morto per un malore improvviso nel marzo 2022, a neanche un anno dalla tragica scomparsa della figlia. Il nonno paterno di Camilla era morto a poche settimane di distanza dalla nipote ancora nell’estate 2021.
In Italia, ad ogni modo, sui giornali sono molti i casi finiti sui giornali, casi che riguardano anziani, adulti e pure i giovani. Effetti avversi gravi e mortali sono stati discussi anche in Canada, in Austria e in tantissimi altri Paesi.
Tre anni fa la somministrazione del vaccino AZ alle donne incinte fu sospesa in Brasile, mentre la Corea del Sud ha rifiutato il siero AZ per gli over 65. Degna di nota la mossa degli USA che nel 2021 inviarono dosi extra di AstraZeneca in Messico e in Canada.
AstraZeneca, la grande farmaceutica a cui l’allora ministro della saluta Speranza aveva detto nel 2020 di aver ordinato 400 milioni di dosi, era già nota anche in Italia per vicende controverse riprese anche in Parlamento. Nel 2013, il presidente della commissione antitrust italiana Giovanni Pitruzzella, nella relazione annuale presentata al Parlamento, stigmatizzò il comportamento dominante di alcune multinazionali farmaceutiche tra cui l’AstraZeneca.
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Immagine di UKinUSA via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic
Big Pharma
Affermazioni fuorvianti sul vaccino Pfizer «hanno portato discredito» a Big Pharma: parla un autorità di autoregolamentazione britannica
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Grave censura per aver portato «discredito su» Big Pharma
La denuncia si concentrava su un tweet che Phillips di Pfizer ha condiviso su Twitter, ora X, originariamente realizzato da un dipendente Pfizer con sede negli Stati Uniti. Il tweet affermava: «Il nostro vaccino candidato è efficace al 95% nella prevenzione del COVID-19 e al 94% nelle persone di età superiore ai 65 anni. Archivieremo tutti i nostri dati presso le autorità sanitarie entro pochi giorni. Grazie a tutti i volontari della nostra sperimentazione e a tutti coloro che combattono instancabilmente questa pandemia». Il comitato investigativo della PMCPA ha scoperto che quattro dipendenti di Pfizer UK avevano ritwittato il post e altri lo avevano messo «mi piace». Hanno detto che probabilmente il pubblico e gli operatori sanitari avrebbero visto il tweet.Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Altri cinque rimproveri legati alla promozione del vaccino anti-COVID
Pfizer è stata rimproverata sei volte dall’autorità di regolamentazione per la sua promozione non etica del vaccino COVID-19. Il 4 marzo, pochi giorni dopo che la PMCPA aveva annunciato la sua sentenza sui tweet del 2020 che promuovevano il vaccino, l’agenzia ha anche annunciato una seconda sentenza , rilevando che Pfizer aveva violato un’altra clausola del codice di condotta in un tweet del 2022 di Pfizer UK che «non è riuscita a mantenere standard professionali». Tale sentenza, emessa anche in risposta a una denuncia presentata da UsForThem, riguardava una serie di tre tweet pubblicati sul feed Twitter di Pfizer UK che includevano un collegamento a un articolo di Pulse Today.Aiuta Renovatio 21
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Alimentazione
Pfizer sospende la nuova pillola dimagrante dopo che i pazienti hanno riscontrato gravi effetti collaterali
La nuova pillola sperimentale per la perdita di peso della Pfizer ha funzionato nel raggiungere il suo obiettivo dichiarato, ma con alla perdita di peso si sono aggiunti effetti collaterali così gravi che la ricerca è stata interrotta.
In un comunicato stampa, il colosso farmaceutico ha affermato che avrebbe interrotto gli studi clinici sul danuglipron, la sua pillola dimagrante da prendere due volte al giorno. Questo farmaco utilizza un meccanismo simile a semaglutide, perché un’ampia percentuale delle persone che l’hanno assunto nelle prime due fasi sperimentali ha avuto disturbi gastrointestinali ed effetti indesiderati come nausea e diarrea.
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«Mentre gli eventi avversi più comuni erano lievi e di natura gastrointestinale coerenti con il meccanismo, sono stati osservati tassi elevati (fino al 73% di nausea; fino al 47% di vomito; fino al 25% di diarrea)», si legge nel comunicato stampa. «Tassi di interruzione elevati, superiori al 50%, sono stati osservati con tutte le dosi rispetto a circa il 40% con il placebo».
«Al momento, la formulazione di danuglipron due volte al giorno non avanzerà negli studi di Fase 3» scrive il comunicato.
Come il semaglutide, il principio attivo dei famosissimi iniettabili Ozempic e Wegovy, il danuglipron è un agonista del recettore del peptide-1 (GLP-1) simile al glucagone, il meccanismo esatto è oggetto di dibattito ma che a livello generale si ritiene imiti la sensazione di pienezza nell’intestino. Sebbene le iniezioni di semaglutide – che solo negli ultimi anni sono state approvate in USA per la perdita di peso – siano sempre più in voga, anch’esse possono avere alcuni importanti effetti collaterali gastrointestinali.
Con la popolarità degli iniettabili di semaglutide è arrivata una crescente spinta a trovare un modo per ottenere gli effetti del farmaco sotto forma di pillola. Fino a quando Pfizer non ha deciso di interrompere i suoi studi, il danuglipron sembrava destinato a diventare il prossimo grande passo nel trattamento della perdita di peso, soprattutto considerando che i risultati di studi precedenti suggerivano che fosse efficace quanto Ozempic.
L’azienda a fronte degli investimenti fatti e dei possibili grandi guadagni, ha sostenuto nella sua dichiarazione che, sebbene stia interrompendo i test sul danuglipron, sta ancora cercando di immettere sul mercato una pillola dimagrante.
«I risultati degli studi in corso e futuri sulla formulazione a rilascio modificato di danuglipron una volta al giorno forniranno informazioni su un potenziale percorso da seguire con l’obiettivo di migliorare il profilo di tollerabilità e ottimizzare sia la progettazione che l’esecuzione dello studio», ha affermato il dottor Mikael Dolsten, direttore scientifico e presidente di Pfizer.
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«Lo sviluppo futuro di danuglipron si concentrerà su una formulazione una volta al giorno, con dati farmacocinetici attesi nella prima metà del 2024» annuncia il comunicato Pfizer.
Come riportato da Renovatio 21, il semaglutide – commercializzato come Ozempic – sta rivoluzionando il settore farmaceutico e si annuncia, secondo alcuni analisti, come quello che potrebbe divenire il farmaco più venduto della storia. Il fenomeno potrebbe avere consegue trasformative per la società e l’economia: la banca d’affari Morgan Stanley ha pubblicato un rapporto sull’impatto dei farmaci contro l’obesità sui produttori di cibo spazzatura.
Il problema degli effetti collaterali tuttavia è già stato posto.
Come riportato da Renovatio 21, oltre al pericolo per le donne incinte, vi sarebbe un’inchiesta in corso per stabilire se esiste una possibile correlazione tra l’assunzione del semaglutide e l’ideazione di pensieri suicidi.
Una recente intervista di Tucker Carlson ad un ex dirigente di enti di regolazione del farmaco ha aperto numerosi dubbi riguardo gli effetti avversi del farmaco e riguardo alla bontà dell’intera filiera industrial-sanitario-statale che si prepara a sostenerne la massima diffusione.
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