Militaria
Gli USA vogliono 1.558 caccia
Secondo quanto riportato dal notiziario Breaking Defense, citando un piano non classificato per la struttura delle forze armate, l’aeronautica militare statunitense (USAF) dovrà costruire centinaia di nuovi aerei da combattimento entro i prossimi dieci anni per soddisfare gli obiettivi di difesa del presidente Donald Trump.
Presentato al Congresso questo mese, il piano prevede che l’USAF disponga di 1.558 caccia con codice di combattimento per adempiere ai propri obblighi globali previsti dall’Interim National Defense Strategic Guidance (INDSG) di Trump. L’obiettivo è di quasi 300 unità in più rispetto ai 1.271 caccia stimati che dovrebbero essere in servizio nel 2026.
Il documento afferma che l’USAF punta a raggiungere un obiettivo intermedio di 1.369 caccia entro l’inizio del 2030, ma avverte che i finanziamenti limitati, la capacità industriale e le richieste di modernizzazione concorrenti potrebbero ritardare i progressi.
Il rapporto identifica l’F-15EX e l’F-35A come elementi chiave per raggiungere l’obiettivo dei jet. Afferma che Boeing potrebbe produrre fino a due dozzine di velivoli F-15EX all’anno entro il 2027, arrivando a 36 all’anno con «finanziamenti aggiuntivi per le strutture».
Sostieni Renovatio 21
Nel frattempo, Lockheed Martin potrebbe fornire fino a 100 F-35A all’anno entro il 2030, descritti come «la base della struttura della forza di caccia dell’USAF». Tuttavia, il documento sottolinea che questo ritmo di produzione richiederebbe l’ampliamento delle strutture, finanziamenti aggiuntivi e la risoluzione delle carenze di hardware e software che incidono sui nuovi aggiornamenti dell’F-35.
Il rapporto avverte che ritardi nella produzione, carenze di supporto e il ritiro di velivoli più vecchi, come gli A-10 e alcuni F-22, potrebbero vanificare considerevolmente i guadagni previsti. Rileva inoltre un deficit annuo di 400 milioni di dollari nei finanziamenti per il supporto e avverte che programmi di modernizzazione concorrenti, come il prossimo caccia F-47 di sesta generazione, potrebbero ulteriormente rallentare i progressi.
L’INDSG di Trump chiede all’esercito statunitense di colmare le lacune in termini di capacità per prepararsi a un potenziale conflitto con la Cina, che Washington ha designato come suo principale rivale strategico. Anche il Pentagono ha fatto pressioni per aumentare notevolmente la produzione di missili, a causa delle preoccupazioni sulla preparazione a un possibile scontro, in particolare intorno all’isola autonoma di Taiwan.
Pechino ha ripetutamente respinto le accuse di aggressione militare degli Stati Uniti e ha criticato Washington per aver alimentato le tensioni armando Taipei ed espandendo la sua presenza nella regione.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Militaria
Avvocato dell’esercito israeliano si dimette dopo il video trapelato con gli abusi sessuali su un detenuto
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Militaria
Gli Stati Uniti radunano 16.000 soldati al largo delle coste venezuelane
Gli Stati Uniti stanno ammassando una forza imponente vicino al Venezuela: 10.000 soldati e 6.000 marinai. La manovra potrebbe preludere a un’espansione delle operazioni nell’area. Lo riporta il Washington Post.
Washington accusa Caracas di favorire i «narcoterroristi» e ha inflitto sanzioni severe. Da settembre, le forze USA hanno colpito una dozzina di imbarcazioni sospette di traffico di droga.
Nicolás Maduro respinge le imputazioni e denuncia una «guerra inventata» da parte di un dispositivo militare in costante crescita.
Aiuta Renovatio 21
Otto navi da guerra, una unità per operazioni speciali e un sottomarino nucleare d’attacco sono già nei Caraibi, scrive il Post. La portaerei USS Gerald R. Ford, attesa la prossima settimana con altre tre unità, porterà a bordo oltre 4.000 militari.
Immagini satellitari citate dal giornale mostrano caccia F-35 schierati in una base USA a Porto Rico.
L’arrivo del gruppo portaerei lascia intendere che gli obiettivi superino la lotta al narcotraffico, ha commentato Ryan Berg del Center for Strategic & International Studies. Trump ha circa un mese per una «decisione cruciale» prima del ridispiegamento.
Vari media riferiscono che la Casa Bianca valuta azioni militari in Venezuela. Il senatore Rick Scott ha detto alla CBS che per Maduro «i giorni sono contati». Giovedì il WaPo ha rivelato obiettivi già individuati, tra cui installazioni militari legate al traffico di droga.
Come riportato da Renovatio 21, il mese scorso, gli Stati Uniti hanno inviato almeno otto navi della Marina, un sottomarino d’attacco e circa 4.000 soldati vicino alla costa venezuelana, dichiarando che la missione mirava a contrastare i cartelli della droga. Washington ha sostenuto che l’armata ha affondato tre imbarcazioni venezuelane, senza però fornire prove che le persone a bordo fossero criminali.
Interpellato venerdì, Trump ha smentito: «No. Non è vero». Il mese scorso aveva ammesso di aver autorizzato alla CIA operazioni letali segrete nella regione. Mesi fa si parlò di un piano di assassinio CIA di Maduro sventato.
Iscriviti al canale Telegram ![]()
Come riportato da Renovatio 21, nel frattempo il Venezuela ha sollecitato l’aiuto di Russia, Cina e Iran per potenziare le proprie difese militari nell’ambito dell’attuale tensione con gli Stati Uniti.
Nelle scorse settimane perfino l’account YouTube di Maduro è stato rimosso da YouTube.
Secondo notizie emerse negli ultimi giorni Trump punterebbe ad attaccare le «strutture della cocaina» in Venezuela.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Militaria
Il ministro della Difesa belga: «cancellare Mosca dalla mappa». Il Cremlino: «psicosi militare»
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-



Pensiero1 settimana faMiseria dell’ora legale, contro Dio e la legge naturale
-



Necrocultura2 settimane fa«L’ideologia ambientalista e neomalthusiana» di Vaticano e anglicani: Mons. Viganò sulla nomina del re britannico da parte di Leone
-



Oligarcato2 settimane faPapa Leone conferisce a Carlo III, capo della Chiesa d’Inghilterra, la cattedra permanente nella basilica papale
-



Autismo5 giorni faIl più grande fattore di rischio per l’autismo? Bombardare i bambini piccoli con vaccini multipli
-



Spirito1 settimana fa«Umiliazione della Chiesa dinanzi a un eretico concubinario globalista»: Mons. Viganò sulla preghiera congiunta del re britannico col papa
-



Spirito1 settimana faCristo Re, il cosmo divino contro il caos infernale. Omelia di Mons. Viganò
-



Vaccini4 giorni faI gravi effetti avversi del vaccino nei tribunali tedeschi
-



Pensiero1 settimana faMons. Viganò: dissonanza cognitiva e rivelazione del metodo, il colpo da maestro di Satana












