Geopolitica
337° giorno di guerra

– La CNN: «I carri armati per l’Ucraina una volta sembravano impensabili. I caccia possono essere i prossimi?». «John Finer, vice consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, afferma che l’amministrazione Biden non “esclude più la fornitura di sistemi specifici”, inclusi gli F-16».
– Il presidente croato Zoran Milanovic: «Il ministro degli Esteri tedesco l’altro ieri a Strasburgo ha detto in inglese che dobbiamo essere uniti perché siamo in guerra con la Russia. Cito: “stiamo in guerra con la Russia». Non lo sapevo. Forse la Germania sta di nuovo in guerra con la Russia, quindi buona fortuna per loro, forse funzionerà meglio di 70 anni fa”».
– Victoria Nuland: Senatore Cruz, io come lei… e penso che tutta l’amministrazione presidenziale… siamo molto felici di sapere che il Nord Stream 2 si è trasformato, come ha detto lei, in un mucchio di rottami metallici sul fondo del mare.
– Victoria Nuland: gli Abrams non arriveranno in tempo per l’offensiva di primavera. Inoltre il sottosegretario di Stato ha detto che se la Russia si ritirasse completamente dall’ Ucraina si potrebbe valutare la revoca di alcune sanzioni.
– Daily Mail: L’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS) ha aggiornato la sua lista di medicinali di cui fare la scorta per «emergenze radiologiche o nucleari», poche ore dopo che l’UE ha avvertito che la Russia «è in guerra con l’Occidente».
– La Serbia potrà aderire alle sanzioni contro la Russia se lo riterrà opportuno per i suoi interessi, ha dichiarato Ivica Dacic, ministro degli esteri serbo, in un’intervista a EurActiv.
– La Commissione europea non è riuscita a ottenere il sostegno della maggior parte dei paesi dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite all’idea di creare un tribunale speciale contro la Russia a causa del conflitto in Ucraina, ha affermato il commissario europeo per la Giustizia e lo Stato di diritto Didier Reynders. «La Commissione europea sta cercando di convincere non solo gli Stati membri, ma anche i partner internazionali della necessità di avviare il processo. E, naturalmente, siamo ancora lontani dal formare una maggioranza nell’Assemblea generale delle Nazioni Unite».
– Bloomberg: L’UE vede motivi legali per utilizzare beni della banca centrale russa sequestrati. I funzionari esplorano la possibilità di investire beni sequestrati per ricostruire l’Ucraina. Il piano UE è in fase preliminare e affronta un forte scetticismo. Il servizio legale della UE ha notificato ai paesi membri che vi sono motivi legali per utilizzare temporaneamente almeno 33,8 miliardi di dollari dai beni congelati della Banca di Russia per la ricostruzione dell’Ucraina.
– Nella regione di Irkutsk, cominciano gli studi di fattibilità per lo sfruttamento di uno dei più grandi giacimenti auriferi. Il giacimento di Sukhoi log contiene il 28% di tutte le riserve auree in Russia. Secondo le stime del 2020, potrebbe contenere almeno 40 milioni di once di oro, cioè più di mille tonnellate. La produzione annuale sarà di 33,2 milioni di tonnellate di minerale e 2,3 milioni di once d’oro. Secondo i piani, lo sfruttamento dovrebbe partire nel 2027.
– Il Wall Street Journal dice che Abramovich svolge ancora il ruolo di mediatore fra Ucraina e Russia, ma non più in vista di un accordo, bensì con riguardo al solo scambio di prigionieri.
– Il fondo monetario internazionale valuta un nuovo programma di sostegno a Kiev: si tratterebbe di un prestito di 16 miliardi di dollari. (Bloomberg).
– Il ministero dello sviluppo economico russo intende combattere il calo eccessivo dell’ inflazione dovuto ad una flessione della domanda. Un gruppo tecnico formato dal ministro Reshetnikov, da Belousov e Oreshkin ha presentato un piano in tal senso a Putin.
– Il ministro dello sport ucraino dice che gli atleti di Kiev potrebbero disertare le olimpiadi di Parigi del 2024 se verrà permessa la partecipazione degli atleti russi e bielorussi sotto bandiera neutrale.
– Botta e risposta Prigozhin Strelkov. Il capo di Wagner: basta chiacchiere, venga a combattere. Girkin: se ha una proposta concreta me la faccia, la valuterò.
– Missili termobarici MLRS TOS-1A a Ugledar.
– Distruzione di S-300 ucraini nei pressi di Kremennaja.
– Kremennaja, uso del BMPT «Terminator» da parte delle forze russe.
– Scontri nei boschi tra mezzi corazzati russi e forze ucraine.
– Missile Cruise russo raggiunge una centrale a Odessa.
Rassegna tratta dal canale Telegram La mia Russia e dal canale Intel Slava Z
Immagine da Telegram
Geopolitica
«Li prenderemo la prossima volta» Israele non esclude un altro attacco al Qatar

Israele è determinato a uccidere i leader di Hamas ovunque risiedano e continuerà i suoi sforzi finché non saranno tutti morti, ha dichiarato martedì a Fox News l’ambasciatore israeliano negli Stati Uniti Yechiel Leiter.
In precedenza, attacchi aerei israeliani hanno colpito un edificio residenziale a Doha, in Qatar, prendendo di mira alti esponenti dell’ala politica di Hamas. Il gruppo ha affermato che i suoi funzionari sono sopravvissuti, mentre l’attacco è stato criticato dalla Casa Bianca e condannato dal Qatar.
«Se non li abbiamo presi questa volta, li prenderemo la prossima volta», ha detto il Leiter.
L’ambasciatore ha descritto Hamas come «nemico della civiltà occidentale» e ha sostenuto che le azioni di Israele stavano rimodellando il Medio Oriente in modi che gli Stati «moderati» comprendevano e apprezzavano. «In questo momento, potremmo essere oggetto di qualche critica. Se ne faranno una ragione», ha detto riferendosi ai Paesi arabi.
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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che, sebbene smantellare Hamas sia un obiettivo legittimo, colpire un alleato degli Stati Uniti mina gli interessi sia americani che israeliani.
Leiter ha osservato che Israele «non ha mai avuto un amico migliore alla Casa Bianca» e che Washington e lo Stato Ebraico sono rimaste unite nel perseguire la distruzione del gruppo militante.
Il Qatar, che ospita funzionari di Hamas nell’ambito del suo ruolo di mediatore, ha dichiarato che tra le sei persone uccise nell’attacco israeliano c’era anche un agente di sicurezza del Qatar.
L’emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad al-Thani, ha denunciato l’attacco come un «crimine atroce» e un «atto di aggressione», mentre il ministero degli Esteri di Doha ha accusato Israele di «terrorismo di Stato».
Israele ha promesso di dare la caccia ai leader di Hamas, ritenuti responsabili del mortale attacco dell’ottobre 2023, lanciato da Gaza verso il sud di Israele. L’ambasciatore ha giurato che i responsabili «non sopravviveranno», ovunque si trovino.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Geopolitica
Attacco israeliano in Qatar. La condanna di Trump

#Qatar / #Palestine / #Israel 🇶🇦🇵🇸🇮🇱: Israeli Air Forces carried out air strikes to assassinate Senior officials of #HAMAS in the city of #Doha.
Reportedly HAMAS negotiation team was targeted with Air-To-Surface Missiles while discussing the ceasefire in the capital of Qatar. pic.twitter.com/WdWuqY6rXq — War Noir (@war_noir) September 9, 2025
🚨🇮🇱🇶🇦🇵🇸 BREAKING: ISRAEL just AIRSTRIKED Hamas’s negotiation team in DOHA, QATAR pic.twitter.com/cTdA5fT4gP
— Jackson Hinkle 🇺🇸 (@jacksonhinklle) September 9, 2025
BREAKING:
Israeli fighter jets struck Qatar’s capital, Doha. An Israeli airstrike in Doha killed Hamas leader in Gaza, Khalil al-Hayya, and three senior members of the group’s leadership, Al Arabiya reports, citing sources. Al Hadath states those in the targeted building… pic.twitter.com/03rwdUbvZ5 — Visegrád 24 (@visegrad24) September 9, 2025
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NEW: Qatar reserves the right to retaliate for the Israeli attack against Doha, Qatari PM says
“We’ve reached a decisive moment; There should be retaliation from the whole region” pic.twitter.com/dKHnqEHNqN — Ragıp Soylu (@ragipsoylu) September 9, 2025
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Nel suo post Trump ha affermato che il bombardamento israeliano all’interno di «una nazione sovrana e stretto alleato degli Stati Uniti» non ha «favorito gli obiettivi di Israele o dell’America». «Considero il Qatar un forte alleato e amico degli Stati Uniti e mi dispiace molto per il luogo dell’attacco», ha scritto, sottolineando che l’attacco è stato «una decisione presa dal primo ministro Netanyahu, non una decisione presa da me». Trump ha affermato che, non appena informato dell’operazione, ha incaricato l’inviato speciale statunitense Steve Witkoff di avvertire i funzionari del Qatar, ma ha osservato che l’allerta è arrivata «troppo tardi per fermare l’attacco». Il presidente ha affermato che eliminare Hamas era un «obiettivo degno», ma ha espresso la speranza che «questo sfortunato incidente possa servire come un’opportunità per la PACE». Da allora Trump ha parlato con Netanyahu, che gli ha detto di voler fare la pace, e con i leader del Qatar, che ha ringraziato per il loro sostegno e ha assicurato che «una cosa del genere non accadrà più sul loro territorio». La Casa Bianca ha definito l’attacco un incidente «sfortunato». Trump ha dichiarato di aver incaricato il Segretario di Stato Marco Rubio di finalizzare un accordo di cooperazione per la difesa con il Qatar, designato come «importante alleato non NATO».( @realDonaldTrump – Truth Social Post ) ( Donald J. Trump – Sep 09, 2025, 4:20 PM ET )
This morning, the Trump Administration was notified by the United States Military that Israel was attacking Hamas which, very unfortunately, was located in a section of Doha, the Capital of… pic.twitter.com/axQSlL46gW — Fan Donald J. Trump 🇺🇸 TRUTH POSTS (@TruthTrumpPosts) September 9, 2025
“The president views Qatar as a strong ally and friend of the United States and feels very badly about the location of this attack.”
White House press sec. Karoline Leavitt read a statement after Israel’s strike on Hamas leadership in Doha. https://t.co/X3EkiIHoZ7 pic.twitter.com/OdDyR4QcgF — ABC News (@ABC) September 9, 2025
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Geopolitica
Lavrov: la Russia non ha voglia di vendetta

La Russia non ha intenzione di vendicarsi dei paesi occidentali che hanno interrotto i rapporti e fatto pressioni su Mosca a causa del conflitto in Ucraina, ha affermato il ministro degli Esteri Sergej Lavrov.
Intervenendo lunedì all’Istituto statale di relazioni internazionali di Mosca, Lavrov ha sottolineato che la Russia non intende «vendicarsi o sfogare la propria rabbia» sulle aziende che hanno deciso di sostenere i governi occidentali nel loro tentativo di sostenere Kiev e imporre sanzioni economiche a Mosca, aggiungendo che l’ostilità è generalmente «una cattiva consigliera».
«Quando i nostri ex partner occidentali torneranno in sé… non li respingeremo. Ma… terremo conto che, essendo fuggiti su ordine dei loro leader politici, si sono dimostrati inaffidabili», ha affermato il ministro.
Secondo Lavrov, qualsiasi futuro accesso al mercato dipenderà anche dalla possibilità che le aziende rappresentino un rischio per i settori vitali per l’economia e la sicurezza della Russia.
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Il ministro ha sottolineato che la Russia è aperta alla cooperazione e non ha alcuna intenzione di isolarsi. «Viviamo su un piccolo pianeta. Costruire i muri di Berlino è stato in stile occidentale… Non vogliamo costruire alcun muro», ha affermato, riferendosi al simbolo della Guerra Fredda che ha diviso la capitale tedesca dal 1961 al 1989.
«Vogliamo lavorare onestamente e se i nostri partner sono pronti a fare lo stesso sulla base dell’uguaglianza e del rispetto reciproco, siamo aperti al dialogo con tutti», ha affermato, indicando il vertice in Alaska tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo statunitense, Donald Trump, come esempio di impegno costruttivo.
Il portavoce del Cremlino Demetrio Peskov ha dichiarato sabato che le aziende occidentali sarebbero state benvenute se non avessero sostenuto l’esercito ucraino e avessero rispettato gli obblighi nei confronti dello Stato e del personale russo, tra cui il pagamento degli stipendi dovuti.
Questo mese Putin ha anche respinto l’isolazionismo, sottolineando che la Russia vorrebbe evitare di chiudersi in un «guscio nazionale», poiché ciò danneggerebbe la competitività. «Non abbiamo mai respinto o espulso nessuno. Chi vuole rientrare è il benvenuto», ha aggiunto.
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