Immigrazione
Villaggio afrikaner in costruzione in Russia
Una comunità rurale a circa metà strada tra Mosca e San Pietroburgo è stata scelta come sede di un «villaggio africano», secondo l’African International Congress in Russia. Il progetto fa parte di un programma pilota quinquennale per insediare migliaia di migranti dal Sudafrica.
La settimana scorsa diplomatici africani si sono uniti ai rappresentanti dell’AIC e ai funzionari locali della regione di Tver per una cerimonia di inaugurazione della simbolica pietra angolare del villaggio, che sorgerà vicino alla frazione di Porechje.
«Abbiamo in programma di stabilire 30 insediamenti in Russia per gli afrikaner che vogliono immigrare», ha detto il capo dell’Eurasian International University (EIU) e rappresentante generale dell’AIC in Russia, Konstantin Klimenko.
«Questi sono boeri, agricoltori di origine europea, i cui antenati si sono stabiliti in Africa molti anni fa», ha spiegato Klimenko. «Molti di loro ora si stanno convertendo all’Ortodossia e si stanno trasferendo in Russia, attratti dal nostro stile di vita morale e spirituale, con i valori tradizionali della famiglia».
Il villaggio afrikaner fa parte del progetto pilota attualmente in corso nelle regioni di Mosca e Tver, con l’obiettivo di insediare circa 3.000 famiglie boere. In caso di successo, l’AIC ei suoi partner prevedono di estenderlo ad altre regioni della Russia.
Gli afrikaner discendono dai coloni olandesi che si stabilirono per la prima volta intorno a Città del Capo a metà del 1650. Divennero famosi per il sistema di segregazione razziale dell’apartheid (1948-1994) iniziato sotto il dominio britannico ma continuato dopo il riconoscimento dell’indipendenza sudafricana
Il Paese è attualmente governato dalla maggioranza nera, composta da etnie di ceppo bantu come Xhosa, Zulu e Ndebele.
Sebbene la costruzione del villaggio debba ancora iniziare, gli organizzatori del progetto stanno lavorando per creare un sistema di supporto per i coloni. A partire dal 1 settembre, l’EIU lancerà un programma online per l’apprendimento del russo per circa 200 coloni, ha affermato Klimenko.
Nel frattempo, gli organizzatori del programma hanno collaborato con un agricoltore locale, Alexei Trofimov, per allestire il caseificio «Milkburg» vicino al futuro villaggio. I primi coloni, che intendono diventare allevatori di latte, potranno rifornirsi da Trofimov e vendere i loro prodotti tramite Milkburg.
A maggio, un avvocato russo per l’immigrazione ha rivelato i piani per un «villaggio americano» nella regione meridionale di Mosca per 200 famiglie di conservatori in fuga dalle persecuzioni politiche e religiose negli Stati Uniti.
L’immigrazione occidentale in Russia è presa sul serio anche dal governo di Mosca, che ne sta discutendo. Ci sarebbero al momento circa 45 mila americani ed europei che starebbero trasferendosi in Russia – un invito fatto anche da uno spot satirico divenuto virale in rete nei mesi scorsi.
Come riportato da Renovatio 21, il leader del partito nero sudafricano EFF ha aizzato uno stadio con diecine di migliaia di persone con il canto «uccidi il boero, uccidi il contadino» – un vero appello al genocidio che il tribunale locale ha condonato l’anno passato come «libertà di espressione» e verso il quale i grandi media come il New York Times fanno spallucce.
Shocking video shows South Africa’s black party singing “kill the Boer (Whites), kill the White farmer”
This is all downstream from the rotten secular religion of wokeness and CRT plaguing America today.
You have been warned.
WATCH.
— Benny Johnson (@bennyjohnson) July 31, 2023
La persecuzione dei contadini boeri dura da decenni con episodi raccapriccianti di fattorie assaltate da gang nere che stuprano, massacrano, mutilano i contadini bianchi nell’orrore più abietto.
Immigrazione
«Allahu akbar» e investe i pedoni nell’isola francese
Cinque persone sono rimaste ferite, due in modo grave, dopo che mercoledì un uomo ha travolto con la propria auto pedoni e ciclisti sull’isola francese di Oléron, hanno comunicato le autorità locali. L’autista avrebbe urlato «Allahu Akbar» al momento dell’arresto.
L’aggressione, protrattasi per 35 minuti, si è consumata lungo le strade che uniscono i comuni di Dolus-d’Oléron e Saint-Pierre-d’Oléron, capoluogo dell’isola atlantica. Il ministro dell’Interno Laurent Nunez ha confermato che cinque pedoni e ciclisti sono stati investiti prima che il conducente venisse fermato.
La polizia ha neutralizzato il sospettato con un taser dopo che questi aveva dato fuoco al veicolo. All’interno dell’auto sono state rinvenute diverse bombole di gas, ha reso noto la procura di La Rochelle, precisando che l’uomo aveva ripetutamente gridato «Allahu Akbar» durante l’arresto.
La procura antiterrorismo francese non è coinvolta nell’indagine per tentato omicidio. Stando a quanto riportato dal quotidiano Le Parisien, il sospettato è un 35enne del villaggio di pescatori di La Cotinière, con precedenti per reati minori e legati alla droga, ma privo di collegamenti noti a gruppi terroristici organizzati. Avrebbe riferito agli inquirenti di essersi «auto-radicalizzato online» circa un mese fa – dichiarazione che gli investigatori stanno al momento verificando.
Secondo recenti notizie trapelate, sarebbe un francese europeo anarchico convertitosi all’islam
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Negli ultimi anni la Francia è stata teatro di numerosi attacchi con veicoli a motore. Il più letale risale al 2016, quando un estremista islamista ha falciato con un camion la folla in festa per la Bastiglia a Nizza, causando 86 morti e oltre 450 feriti prima di essere abbattuto dalla polizia.
Gli attacchi a base di grida «Allahu Akbar» sono oramai una costante in Europa e oltre.
Come riportato da Renovatio 21, solo tre mesi fa a Dublino si è avuto un accoltellatore allahukbarista. L’anno scorso un uomo ha fatto irruzione con machete in una stazione di polizia di Linz am Rhein, in Germania, col il trito grido islamista. Tre anni fa in Francia un marocchino ha decapitato il padre urlando «Allahu Akbar». Sempre in Francia, sempre tre anni fa, un allahuakbarista ha abbattuto un albero di natale.
Il grido allahuakbarico è stato udito, ovviamente, anche durante la rivolta delle banlieue del 2023.
Più significativo quando l’anno passato masse di immigrati siriani invasero i mercatini di Natale tedeschi gridando «Allahu akbar», in celebrazione della presa di Damasco da parte degli islamisti anti-Assad. Non è chiaro perché, se sono felici di questo esito politico, non tornino nel loro Paese (scherziamo, è a noi chiarissimo)
Al contempo, non è chiaro come gli europei riescano a farsi sputare in faccia in questo modo, persino a Natale. Scherziamo anche qui: sappiamo benissimo perché.
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Immagine di Cobber17 via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 3.0 Unported
Immigrazione
Trump: «La gente di Nuova York fuggirà dal comunismo»
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Immigrazione
Accoltellamento di massa in un treno inglese. Silenzio sulle origini immigrate dei massacratori
Secondo quanto riferito dalla polizia, sabato diverse persone sono state accoltellate su un treno vicino a Cambridge, nell’Inghilterra centrale. Due sospettati sono stati arrestati. I responsabili sarebbero un caraibico e un nero di 32 e 35 anni, ma per ore le autorità non hanno rivelato l’identità dei presunti massacratori.
Le ambulanze e le unità armate sono giunte sul posto intorno alle 19:40 ora locale.
«Sono intervenuti agenti armati e il treno è stato fermato a Huntingdon, dove due uomini sono stati arrestati. Diverse persone sono state trasportate in ospedale», ha dichiarato la polizia del Cambridgeshire.
In seguito la polizia ha dichiarato che dieci persone sono state ricoverate in ospedale, tutte tranne una con ferite gravi in pericolo di vita.
🚨 WATCH: Armed police board the LNER train at Huntingdon after multiple people were stabbed
Two people have been arrested and multiple people are in hospital pic.twitter.com/bjl5q3JjP5
— Politics UK (@PolitlcsUK) November 1, 2025
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La polizia dei trasporti britannica ha dichiarato che a un certo punto era stato dichiarato un allarme terrorismo, ma che poi è stato revocato. Il sovrintendente capo Chris Casey ha affermato che «non sarebbe appropriato» fare congetture sul movente in questa fase.
I video pubblicati sui social media mostrano una massiccia presenza della polizia alla stazione ferroviaria.
Huntingdon, London Train Stabbing Incident
Enough is Enough
Two British nationals held over Doncaster-London train stabbing, but no suggestion it is terror-related
These men were also “British nationals”#stabbing | #Huntingdon |
#EnoughIsEnough pic.twitter.com/Lf5KBFY5pM— Sumit (@SumitHansd) November 2, 2025
Dramatic footage shows armed police tasering a Huntingdon train attack suspect as he shouts “kill me.”
Two British nationals, aged 32 and 35, have been arrested for attempted murder after multiple stabbings.
Ten people were hospitalised; two remain critical. #Huntingdon pic.twitter.com/2hC33BAjk7
— BPI News (@BPINewsOrg) November 2, 2025
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Un testimone ha dichiarato a Sky News di aver visto passeggeri «estremamente insanguinati» fuggire dagli aggressori. Il testimone ha aggiunto che un passeggero ha gridato: «Hanno un coltello».
Il primo ministro britannico Keir Starmer ha condannato il «terribile incidente» e ha ringraziato i servizi di emergenza per la loro risposta. «I miei pensieri sono con tutte le persone colpite», ha scritto su X.
Il ministro degli Interni Shabana Mahmood ha dichiarato di essere «profondamente rattristata» e ha esortato il pubblico a «evitare commenti e speculazioni in questa fase iniziale».
Polemiche ora montano sul fatto che le autorità hanno per ore mancato di rivelare le origini immigrate dei presunti massacratori ferroviari.
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