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Vaccino per il Coronavirus, prime gravi reazioni avverse

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Un volontario in uno studio chiave sul vaccino per il coronavirus ha rivelato che l’inoculazione lo ha ha fatto ammalare come mai prima nella sua vita.

 

L’esperimento è stato condotto da Moderna, una delle prime industrie biofarmaceutiche a lanciarsi alla carca del vaccino. Come riportato da Renovatio 21, Moderna ha già iniziato la sperimentazione del vaccino COVID-19 sull’uomo, senza passare dai test animali come prevederebbe il Codice di Norimberga.

Un volontario in uno studio chiave sul vaccino per  il coronavirus ha rivelato che l’inoculazione lo ha ha fatto ammalare come mai prima nella sua vita

 

Ian Haydon, 29 anni, uno dei quattro volontari agli esperimenti vaccinali condotti da Moderna a Seattle, ha avuto potenti reazioni avverse al vaccino sperimentale. Vi sarebbero altre quattro cavie umane che avrebbero avuto reazioni avverse al vaccino.

 

Il responsabile della comunicazione dell’azienda ha dichiarato alla testata di scienza medica STAT News che la cavia ha iniziato a sentire i brividi a poche dopo essere tornato a casa dalla sua seconda dose, svegliandosi quindi nella notte con una febbre a 39,5°C.

 

La cavia ha iniziato a sentire i brividi a poche dopo essere tornato a casa dalla sua seconda dose, svegliandosi quindi nella notte con una febbre a 39,5°C

Aveva già la nausea e aveva dolori muscolari, così la sua ragazza ha chiamato una hotline aperta 24 ore su 24 da parte di coloro che conducevano lo studio, seguendo i loro consigli per andare in cure urgenti, arrivando lì alle 5 del mattino, ha detto a STAT.

 

Haydon ha detto di aver rifiutato un’offerta per essere portato in un ospedale locale e invece è tornato a casa a riposare prendendo del paracetamolo.

 

Dopo aver dormito alcune ore, aveva ancora una temperatura di 38,6°C.  Sentendosi così nauseato, ha vomitato in bagno.

Dopo aver dormito alcune ore, aveva ancora una temperatura di 38,6°C.  Sentendosi così nauseato, ha vomitato in bagno.

 

Poi è svenuto tornando in camera da letto. La sua ragazza fortunatamente era lì accanto ed è riuscita ad impedire che sbattesse la testacontro il pavimento.

 

Poi è svenuto tornando in camera da letto. La sua ragazza fortunatamente era lì accanto ed è riuscita ad impedire che sbattesse la testacontro il pavimento

Chiamati i medici dello studio sperimentale per una seconda volta, alla fine ha deciso ancora di rimanere a casa, mentre la febbre cominciava a calare.

 

Haydon inizialmente ha nascosto l’intero dramma della sua reazione avversa. Intervistato da Anderson Cooper della CNN (famoso anchor man vaccinista) aveva solo accennato alla cosa, dicendo che si era trattato di «un duro lavoro lungo 24 ore».

 

Il paziente-cavia del vaccino COVID-19 ha ammesso di aver preferito non rivelare l’orrore che aveva sofferto perché non «innescare gli anti-vax»

Il paziente-cavia del vaccino COVID-19 ha preferito non rivelare l’orrore che aveva sofferto perché ha temuto di «innescare gli anti-vax», ha ammesso in una serie di tweet.

 

Lo studio, condotto con l’Istituto Nazionale per le Allergie e le Malattie Infettive USA, ha testato 45 pazienti di età compresa tra 18 e 55 anni.  Il CEO di Moderna Stephane Bancel ha dichiarato a Bloomberg che i risultati «non avrebbero potuto essere migliori».

 

Il prezzo delle azioni di Moderna è salito alle stelle fino al 30%. Mentre gli investitori ordinari si ammassavano, alcuni dirigenti di Moderna hanno venduto opzioni e azioni combinate per circa 30 milioni di dollari

Pochi giorni fa Moderna aveva infatti descritto in termini positivi i primi risultati della sperimentazione, con beneficio delle azioni dell’azienda.

 

Il prezzo delle azioni di Moderna era salito alle stelle fino al 30% dopo che la società biotecnologica ha annunciato risultati promettenti per il suo vaccino contro il coronavirus. Mentre gli investitori ordinari si ammassavano, due addetti ai lavori interni si stavano dirigendo silenziosamente verso l’uscita.

 

Il Chief Financial Officer e Chief Medical Officer di Moderna hanno venduto opzioni e azioni combinate per circa 30 milioni di dollari.

 

Il vaccino in questione sfutta una biotecnologia nuovissima. Si tratta infatti di un «vaccino a RNA messaggero».

 

I vaccini a RNA non sono mai stati approvati per l’uso umano

Nello studio di Moderna, il mRNA è sintetico, programmato per far produrre al nostro corpo proteine simili al Coronavirus – le stesse proteine che il patogeno usa per accedere alle nostre cellule. Una volta che questo finte particelle del virus sono entrate, il nostro corpo dovrebbe imparare a riconoscerle e a colpire il virus reale.

 

La proteina Spike che fa parte di un vaccino sviluppato da Moderna, è stata prodotta utilizzando cellule fetali abortite

I vaccini a RNA non sono mai stati approvati per l’uso umano.

 

Come riportato da Renovatio 21, la proteina Spike che fa parte di un vaccino sviluppato da Moderna, è stata prodotta utilizzando cellule fetali abortite HEK 293.

 

 

 

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Vaccini

Il vaccino antinfluenzale a mRNA di Pfizer associato a gravi effetti collaterali, soprattutto negli anziani

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I recenti titoli che decantano la superiore efficacia del vaccino antinfluenzale a mRNA della Pfizer ignorano le scoperte della stessa Pfizer secondo cui, per le persone con più di 65 anni, il loro prodotto a mRNA è più pericoloso dei vaccini antinfluenzali standard, che sono già inefficaci e dannosi. Lo riporta LifeSite.

 

Il motivo della falsa informazione da parte dei media tradizionali e del prestigioso New England Journal of Medicine (NEJM) è che Pfizer ha occultato i risultati dei test del suo prodotto sugli anziani, che hanno evidenziato effetti avversi più accentuati del farmaco.

 

«I risultati sono così pessimi che non è chiaro se la Food and Drug Administration potrebbe o vorrebbe approvare un vaccino a mRNA sulla base di questi dati», ha scritto il giornalista Alex Berenson, noto per le sue inchieste durante la pandemia. «Pfizer sembra sapere benissimo che questi risultati sono disastrosi».

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«Pfizer non ha mai annunciato i risultati, tenendoli nascosti per anni», ha scritto Berenson sul suo Substack. «Dimostrano che gli anziani che hanno ricevuto l’mRNA hanno avuto PIÙ infezioni influenzali, decessi ed effetti collaterali rispetto a coloro che hanno ricevuto il vaccino antinfluenzale standard».

 

Pertanto, è improbabile che il vaccino antinfluenzale a mRNA della Pfizer venga approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) di Trump.

 

«Un vaccino antinfluenzale a mRNA non ha funzionato negli anziani», ha dichiarato il commissario della FDA, il dottor Marty Makary, a Fox News nel fine settimana. «La sperimentazione non ha mostrato alcun beneficio».

 

«Non ci limiteremo ad approvare automaticamente nuovi prodotti che non funzionano, che falliscono in una sperimentazione clinica. Sarebbe una presa in giro della scienza se approvassimo automaticamente prodotti senza dati», ha affermato Makary. «Questo era il modus operandi dell’amministrazione Biden», ha aggiunto.

 

I risultati nascosti sono oltremodo sconvolgenti per gli anziani. Secondo Berenson:

 

«Gli anziani sottoposti a vaccinazione con mRNA avevano circa il 6% di probabilità in più di contrarre l’influenza rispetto a quelli sottoposti a vaccinazione standard. E 49 anziani sottoposti a vaccinazione con mRNA sono deceduti, rispetto ai 46 sottoposti a vaccinazione antinfluenzale».

 

«Lo studio ha anche rivelato un significativo segnale di sicurezza per gli mRNA sul danno renale. A ventidue pazienti anziani che hanno ricevuto l’iniezione di mRNA è stata diagnosticata una lesione renale acuta, una malattia renale cronica o una malattia renale allo stadio terminale, rispetto ai nove che hanno ricevuto l’iniezione standard».

 

«Un altro dato preoccupante è che 17 anziani a cui è stato somministrato mRNA hanno sofferto di “insufficienza respiratoria acuta”, rispetto ai soli sei che hanno ricevuto il vaccino antinfluenzale standard».

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«Anche i pazienti trattati con mRNA avevano una probabilità molto maggiore di manifestare effetti collaterali meno gravi. Ad esempio, circa il 69% ha segnalato gonfiore nel sito di iniezione o altri effetti collaterali locali dopo la vaccinazione, rispetto al 26% di coloro che hanno ricevuto il vaccino antinfluenzale».

 

«Ritengo che questo rappresenti una grave mancanza di integrità nel processo di revisione paritaria. Il comitato editoriale del NEJM dovrebbe fornire una spiegazione chiara di come si sia verificato questo errore e… richiedere agli autori di correggere gli articoli attuali e di riferire sui risultati completi dello studio», ha dichiarato alla testata Epoch Times Retsef Levi, professore al Massachusetts Institute of Technology (MIT) .

 

«Ancora una volta, quando vengono condotti studi adeguati, si scopre che i vaccini a base di mRNA per persone sane non sono ancora pronti per il grande pubblico e probabilmente non lo saranno mai», conclude il Berensone.

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Vaccini

La FDA di Trump afferma che i vaccini COVID hanno ucciso almeno 10 bambini e promette nuove misure di sicurezza

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Almeno 10 minori sono deceduti in seguito e a causa delle somministrazioni del vaccino anti-COVID, stando a un’e-mail diffusa di recente dai vertici della Food and Drug Administration (FDA) dell’amministrazione Trump. Lo riporta la testata americana Daily Caller.   «Almeno 10 bambini sono morti dopo e in conseguenza della vaccinazione contro il COVID-19», ha scritto venerdì Vinay Prasad, direttore sanitario della FDA, in un messaggio indirizzato al personale, acquisito dal Daily Caller.   «Si tratta di una rivelazione sconvolgente. Per la prima volta, la FDA statunitense ammetterà che i vaccini anti-COVID hanno provocato la morte di infanti americani», ha proseguito Prasad nella comunicazione.

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Tale conclusione rafforza i dati emersi dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC), che di recente hanno correlato almeno 25 lutti pediatrici al siero COVID attraverso il Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS). Entrambe le stime, tuttavia, sottintendono verosimilmente una sottostima drastica del totale effettivo di decessi infantili legati alle inoculazioni, alla luce di indagini che attestano una grave sottorilevazione dei danni vaccinali nel VAERS.   Nel memorandum del venerdì, Prasad ha aspramente censurato l’esecutivo Biden per aver sollecitato l’iniezione di queste dosi sperimentali a mRNA sui minori.   «Bambini in piena salute, con un rischio di letalità da COVID pressoché nullo, sono stati obbligati – su impulso dell’amministrazione Biden, mediante vincoli scolastici e professionali – a sottoporsi a un vaccino potenzialmente letale», ha argomentato Prasad.   «In svariati episodi, tali imposizioni si sono rivelate rovinose. È penoso esaminare circostanze in cui fanciulli tra i 7 e i 16 anni potrebbero aver perso la vita per effetto dei vaccini anti-COVID».   L’amara confessione da parte dell’ente regolatorio dell’era Trump accentua il mutismo dell’amministrazione Biden su questi decessi e accende nuovi interrogativi sulla sua attendibilità.   «Perché si è dovuto attendere il 2025 per condurre questa indagine e varare le contromisure indispensabili? Tali lutti sono stati denunciati dal 2021 al 2024 e trascurati per anni», ha interrogato Prasad. Ha ammesso che i vaccini potrebbero aver mietuto più vittime infantili complessive, tenuto conto del rischio COVID praticamente inesistente per quella fascia d’età.   «La realtà è che ignoriamo se, nel bilancio, abbiamo preservato vite umane», ha osservato. «È agghiacciante ipotizzare che la normativa vaccinale statunitense, incluse le nostre determinazioni, possa aver nociuto a più bambini di quanti ne abbia tutelati. Ciò impone modestia e autoesame».   Il Center for Biologics Evaluation and Research (CBER), a quanto trapela, irrigidirà i protocolli di sicurezza vaccinale: ad esempio, imponendo trial clinici più estesi anziché affidarsi a test di laboratorio sugli anticorpi, rivedendo il rilascio annuale del vaccino antinfluenzale e valutando gli effetti della somministrazione multipla di sieri in un’unica sessione.   Quest’anno, il CDC ha escluso i vaccini anti-COVID dalle raccomandazioni per i bambini in salute. Nel 2022, un panel del CDC aveva deliberato l’inserimento dei sieri anti-COVID nel calendario pediatrico, malgrado il loro carattere sperimentale e la produzione in un arco temporale frazionario rispetto agli standard consueti per l’immissione in commercio.   La promozione dei vaccini COVID per i minori è stata in parte trainata dal direttore del CBER Peter Marks, che ha caldeggiato l’approvazione piena per i giovani e i sani, gettando le basi per gli obblighi vaccinali.

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Un corpus crescente di evidenze dimostra che le iniezioni a mRNA si sono rivelate nocive per la salute umana in molteplici forme e hanno indotto decessi a un ritmo di gran lunga eccedente gli standard di sicurezza vaccinali ordinari. Come ha illustrato ad aprile alla dottoressa Mary Talley Bowden, otorinolaringoiatra di Houston, Texas, in un’intervista a Tucker Carlson.   «Solitamente, la FDA appone un alert di sicurezza su un farmaco dopo cinque decessi. Lo ritira dal commercio dopo cinquanta. Eppure, secondo il VAERS – il sistema di notifica degli eventi avversi da vaccino, i cui dati sono notoriamente sottostimati, come ho verificato di persona – si contano 38.000 lutti attribuibili a queste vaccinazioni anti-COVID».   Da allora, i dati VAERS hanno registrato un ulteriore incremento: al 29 agosto, 38.773 decessi, 221.257 ospedalizzazioni, 22.362 infarti e 29.012 episodi di miocardite e pericardite legati al vaccino anti-COVID, tra ulteriori complicanze.

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Fertilità

Un nuovo studio collega il vaccino contro il COVID al forte calo delle nascite

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Un nuovo studio pubblicato dal docente norvegese Jarle Aarstad dell’Institute of Economics and Business, Inland Norway University of Applied Sciences collega la somministrazione dei vaccini anti-COVID-19 a un calo significativo delle nascite negli Stati Uniti.

 

Secondo l’analisi, condotta su dati del CDC relativi a vaccinazioni e nati vivi in 566 contee (circa 260 milioni di abitanti), nel 2023 si sono registrati negli USA quasi 70.000 nati vivi in meno rispetto a quanto atteso in assenza di vaccinazione di massa. Estrapolando il risultato all’intera popolazione, il ricercatore attribuisce alla campagna vaccinale una riduzione di circa del 2% dei nati vivi e un corrispondente calo di 0,03 punti nel tasso di fertilità totale (TFR), passato da 1,65 nel 2022 a 1,62 nel 2023.

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Lo studio conclude che la flessione osservata tra il 2022 e il 2023 è imputabile in misura preponderante all’effetto dei vaccini, mentre fattori strutturali tradizionali (inflazione, costo degli alloggi, partecipazione femminile al lavoro, carenza di servizi per l’infanzia, età media al primo figlio) non mostrano variazioni sufficienti a giustificare da soli un anno all’altro un calo di tale entità.

 

Il meccanismo biologico responsabile non è ancora chiarito: l’autore lascia aperta l’ipotesi di un aumento di infertilità temporanea o permanente nelle donne vaccinate oppure di un incremento di aborti spontanei e nati morti. Durante il biennio 2021-2022 numerosi reparti ostetrici statunitensi avevano segnalato un anomalo incremento di feti morti in utero.

 

Nel 2024 il TFR americano è ulteriormente sceso al minimo storico di 1,60, alimentando il timore che parte dei danni alla fertilità femminile possa rivelarsi irreversibile.

 

Lo studio sottolinea che, a differenza di altri determinanti demografici (livello di istruzione, età al matrimonio, scelta di non avere figli) che rientrano nella sfera della libera decisione individuale, la vaccinazione anti-COVID è stata in molti casi imposta o fortemente incentivata da datori di lavoro, enti pubblici e misure governative, limitando di fatto la libertà di scelta di decine di milioni di cittadini.

 

I dati completi della ricerca sono stati resi pubblici e sono attualmente in fase di revisione paritaria.

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