Big Pharma
USA, un trapianto di cuore su sei proviene da overdose di oppiodi
Negli Stati Uniti i cuori dei «donatori» in overdose rappresentano una percentuale crescente di trapianti, è stato trovato uno studio retrospettivo recentemente pubblicato e discusso su Medpagetoday.
I donatori in overdose hanno rappresentato una percentuale in rapida crescita di allotrapianti cardiaci, con un aumento di 14 volte da circa l’1% nel 2000 ad oggi del 16,9%, «in linea con l’aumento dell’epidemia di oppioidi», sostiene il dottor Nader Moazami, di University Langone Health a New York City con altri colleghi in un paper apparso sugli Annals of Thoracic Surgery.
La crisi degli oppioidi (Opioid Epidemic) è oggi per la società americana un problema catastrofico. Ingeneratasi dalla facilità con la quale certi medici – talvolta aiutati dalle politiche di incentivazione di Big Pharma come Purdue, attualmente sotto processo – hanno prescritto ai loro pazienti antidolorifici (come OxyContin, Percoce, Vicodin, Norco, fentanyl) essa è degenerata in una diffusione massiva della dipendenza da queste droghe che ha portato grossa parte della popolazione al mercato nero dell’eroina (e dei nuovi derivati come il fentanyl, molto più potente ed economico grazie all’iperproduzione cinese) e quindi al dissesto biologico e sociale.
In molti stati, i «donatori» in overdose hanno rappresentato oltre il 25% dei donatori di allotrapianto cardiaco nel 2018, con un picco del 50% in Delaware, scrive il paper.
Molti cittadini – non più solo della categoria dei giovani drogati – cadono quindi di overdose, offrendo all’industria del trapianto tanta materia prima.
In molti stati, i «donatori» in overdose hanno rappresentato oltre il 25% dei donatori di allotrapianto cardiaco nel 2018, con un picco del 50% in Delaware, scrive il paper.
In particolare, lo studio afferma che i donatori in overdose da oppiodi
- hanno meno probabilità di essere scartati a causa di una condizione di organo malato rispetto ai donatori morti per altre cause (28,2% vs 36,1%; P <0,001)
- Sono più probabilmente ritenuti a più alto rischio da parte dei servizi di sanità pubblica (63,3% vs 13,2%; P <0,001)
- È più probabile che risultino positivi all’epatite C (30,8% vs 5,3%; P <0,001)
È più probabile che i «donatori» risultino positivi all’epatite C
Il problema degli organi infetti non sembra creare un deterrente. Una delle studiose afferma che anzi «la letteratura precedente mostra che il risultato con gli organi di questi donatori ad alto rischio è altrettanto buono come nel nostro pool di donatori a basso rischio, mettendo in evidenza molto semplicemente il numero di potenziali donatori che potremmo utilizzare».
Il tema dei donatori positivi all’epatite C non spaventa: «Abbiamo usato con successo quegli organi perché ora abbiamo un trattamento per l’epatite C. Anche se sappiamo che il ricevente svilupperà una viremia dell’epatite C, sappiamo che possiamo trattarli in modo efficace e usare ancora il cuore» sottolinea il dottor Moazami.
«Abbiamo usato con successo quegli organi perché ora abbiamo un trattamento per l’epatite C. Anche se sappiamo che il ricevente svilupperà una viremia dell’epatite C, sappiamo che possiamo trattarli in modo efficace e usare ancora il cuore»
Il che significa che con il trapianto e facile che, oltre ad un nuovo organo, il paziente riceva anche un’infezione.
Spazio è dedicato anche a raccontare la «qualità» degli organi delle persone in overdose, che sono spesso più giovani della media dei donatori.
«Questi sono donatori più giovani, i loro cuori sono probabilmente di qualità migliore rispetto ad alcuni dei donatori con morte non correlata agli oppioidi. Quindi penso che noi abbiamo solo bisogno di considerare fortemente l’uso di questi organi per aiutare i nostri pazienti, perché c’è davvero a questo punto c’è solo un piccolo svantaggio».
Non solo problemi infettivologici, ma anche i problemi di natura etica sembrano trattati con una certa plasticità.
«Questi sono donatori più giovani, i loro cuori sono probabilmente di qualità migliore rispetto ad alcuni dei donatori con morte non correlata agli oppioidi»
Nella ricerca fa tuttavia capolino il paradigma utilitarista.
«Un’ulteriore ricerca probabilmente rafforzerà l’argomentazione che gli attuali criteri di rigetto per gli organi dei donatori di morte per overdose sono troppo stringenti, e un maggiore uso di questi organi può aiutare a mitigare la tragedia dell’epidemia di overdose di oppioidi».
Come a dire: avremmo pure le persone in overdose (lì portate, cosa oramai assodata, dalle politiche di Big Pharma) ma alziamo almeno il numero dei trapiantati, così da massimizzare l’utilità dei loro corpi.
Si tratta della messa in opera della filosofia utilitarista, che è il vero quadro entro il quale si muove la società moderna. Sviluppata nella Londra che si lanciava alla conquista del suo impero coloniale, essa è basata sulla ricerca dell’utile individuale o sociale. Il capofila dell’Utilitarismo Jeremy Bentham (1748-1832), proponeva per il governo della società un principio quantitativo riassumibile nella formula secondo cui «il bene è la maggior felicità del maggior numero». Qualsiasi cosa, insomma, può essere sacrificata all’altare della supposta felicità della maggioranza. Se ci fate caso, tale argomento è posto anche da coloro che vogliono imporre i vaccini nonostante l’esistenza delle reazioni avverse («qualche bambino andrà pure sacrificato per il benessere della maggioranza!»).
L’espianto di organi può avvenire solo a cuor battente – e in genere sotto curaro – quando cioè il corpo è ancora vivo, dietro al concetto artificiale della «Morte cerebrale»
Tornando ai trapianti e alle overdosi, Renovatio 21 ricorda che l’espianto di organi può avvenire solo a cuor battente – e in genere sotto curaro – quando cioè il corpo è ancora vivo, dietro al concetto artificiale della «Morte cerebrale», un costrutto elaborato cinquanta anni fa ad Harvard.
Più che donazione si dovrebbe parlare di predazione degli organi; la droga e la sua epidemia – scatenata da Big Pharma, come ora riconoscono tutti in questo caso – altro non fanno che aumentare il numero di squartamenti di «donatori» morti solo per una convenzione medica contestata in scienza e coscienza da molti medici.
La filiera della morte, anche qui, rivela il suo essere composita: dalla pillola all’espianto, una catena di montaggio, anzi di smontaggio, anzi di squartamento.
La filiera della morte, anche qui, rivela il suo essere composita: dalla pillola all’espianto, una catena di montaggio, anzi di smontaggio, anzi di squartamento.
I cuori di quei ragazzi in overdose, ribadiamo, sono cuori vivi.
Gli aztechi espiantavano il cuore a ragazzini in celebrazione ai loro crudeli dei pagani; oggi, nella società in cui il sacrificio umano torna a bussare alle nostre porte, lo si fa in onore delle loro incarnazioni moderne: il dio della Medicina, il dio dell’Utilitarismo…
Big Pharma
«Sconsiderato disprezzo per la verità»: gli azionisti fanno causa a Moderna per aver tratto in inganno gli investitori sull’efficacia del vaccino RSV
Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Una class action intentata ad agosto accusa Moderna di aver rilasciato «dichiarazioni sostanzialmente false e fuorvianti» sull’efficacia del suo vaccino contro il virus respiratorio sinciziale, causando danni significativi agli investitori.
Un gruppo di azionisti sta facendo causa a Moderna, sostenendo che la società ha consapevolmente gonfiato le affermazioni sull’efficacia del suo vaccino RSV per gli anziani. Quando in seguito la casa farmaceutica ha abbassato le aspettative sull’efficacia del vaccino, il prezzo delle azioni è crollato vertiginosamente.
Una class action accusa Moderna di aver rilasciato «dichiarazioni sostanzialmente false e fuorvianti» sull’efficacia del suo vaccino contro il virus respiratorio sinciziale (RSV), causando danni significativi agli investitori.
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La causa, depositata il 9 agosto presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti per il distretto del Massachusetts, riguarda gli investitori che hanno posseduto o acquistato azioni Moderna tra il 18 gennaio 2023, giorno in cui Moderna ha annunciato che mRNA-1345, il suo candidato vaccino contro il virus respiratorio sinciziale, ha raggiunto gli endpoint primari di efficacia negli studi clinici di fase 3, e il 25 giugno 2024.
Secondo la causa, Moderna ha tratto in inganno gli investitori non rivelando che «l’mRNA-1345 era meno efficace di quanto gli imputati avessero fatto credere agli investitori» e che «le prospettive cliniche e/o commerciali dell’mRNA-1345 erano sopravvalutate».
«Di conseguenza, le dichiarazioni pubbliche della Società sono state sostanzialmente false e fuorvianti in tutti i momenti rilevanti», afferma la causa.
La causa nomina come imputati Moderna e i suoi dirigenti chiave, tra cui l’amministratore delegato Stéphane Bancel, il direttore finanziario James M. Mock e il presidente Stephen Hoge.
«Gli imputati hanno agito con sconsiderato disprezzo per la verità in quanto non hanno accertato o si sono rifiutati di rivelare fatti che avrebbero rivelato la natura materialmente falsa e fuorviante delle dichiarazioni rese, sebbene tali fatti fossero facilmente accessibili agli imputati», afferma la causa.
Brian Hooker, Ph.D., direttore scientifico di Children’s Health Defense (CHD), ha dichiarato a The Defender di non essere sorpreso dalle accuse di frode riguardanti Moderna.
«È un peccato che Moderna abbia mentito sull’efficacia del vaccino e abbia tratto in inganno gli investitori», ha affermato Hooker. Ma Hooker ha affermato che «la tragedia più grande qui è la mancanza di test di sicurezza per i prodotti mRNA modificati come il loro vaccino RSV».
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Una strategia simile potrebbe funzionare per i vaccini contro il COVID?
Ray Flores, consulente legale esterno senior di CHD, ha accolto con favore la causa. Ha affermato che, a differenza dei vaccini COVID-19, i vaccini RSV non sono protetti dalla responsabilità ai sensi del Public Readiness and Emergency Preparedness (PREP) Act.
Tuttavia, questo tipo di causa degli azionisti potrebbe aprire nuove vie legali per contestare il PREP Act in futuro. Ha detto a The Defender:
«Credo che denunciare frodi sui titoli sia un ottimo modo per ritenere responsabili i produttori di vaccini anti-COVID-19, poiché il PREP Act ha finora protetto le loro dichiarazioni intenzionalmente false e fuorvianti. Una volta che i ricchi vengono colpiti nel portafoglio, le cose iniziano a succedere».
«Sono anche felice di vedere che la denuncia chiede un risarcimento danni ai dirigenti aziendali di controllo… Ciò attirerà la loro attenzione».
Tuttavia, Flores ha affermato che la causa degli investitori di Moderna incontra notevoli ostacoli legali. Ha osservato che cause simili contro i produttori di Big Pharma sono fallite.
Nelle cause legali che denunciano frodi sui titoli, i querelanti sono tenuti a uno standard di prova più elevato, ha affermato. «Le accuse generiche non sono mai sufficienti. Questo è stato il problema di queste cause in passato».
Hooker è d’accordo. «Queste aziende mentono di continuo… probabilmente c’è abbastanza margine di manovra nei dati perché Moderna possa “sgattaiolare” fuori da questa causa».
Daniel O’Connor, fondatore ed editore di TrialSite News, ha ampiamente trattato le difficoltà legali e normative di Moderna. A febbraio, ha avvertito che gli investitori dovrebbero essere cauti riguardo alle promesse che circondano i prodotti mRNA dell’azienda.
O’Connor ha dichiarato a The Defender che Moderna non è estranea alle controversie legali.
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«TrialSite ha documentato Moderna e la confluenza di problemi scientifici, finanziari, commerciali e legali che hanno avuto un impatto sostanziale sul prezzo delle loro azioni», ha affermato. «Le cause legali contro la società hanno spaziato da accuse di violazione di brevetto, una controversia sui brevetti governativi, trasparenza dei consumatori ed effetti collaterali e contenziosi tra azionisti».
All’inizio di questa settimana, i vaccini RSV e COVID-19 di Moderna sono stati ulteriormente criticati in un paio di cause legali intentate dal produttore di farmaci concorrente GSK. Le cause legali, intentate il 15 ottobre, sostengono che Moderna ha violato diversi brevetti GSK relativi alla tecnologia di formulazione del vaccino mRNA lipidico, ha riferito Fierce Pharma.
Secondo un portavoce di GSK, l’azienda «ritiene che questi brevetti abbiano fornito la tecnologia fondamentale» utilizzata nei vaccini COVID-19 e RSV di Moderna.
Una causa intentata da Moderna nel 2022 contro Pfizer e BioNTech, contenente rivendicazioni simili per violazione di brevetto in relazione alla tecnologia mRNA utilizzata nei vaccini anti-COVID-19 delle due aziende, è attualmente sospesa.
Flores ha osservato che è improbabile che i segreti commerciali delle aziende farmaceutiche vengano rivelati a seguito di una qualsiasi di queste cause legali.
«Non aspettatevi che vengano divulgati segreti commerciali, dal momento che queste aziende farmaceutiche si muovono invariabilmente per far sì che le difese più schiaccianti, in particolare le scoperte, vengano secretate», ha affermato Flores.
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Gli analisti di mercato hanno notato le fuorvianti affermazioni di Moderna sull’efficacia
Nel suo annuncio del 17 gennaio 2023, Moderna ha affermato che la sperimentazione clinica di fase 3 di mRNA-1345 negli anziani ha avuto successo, dimostrando un tasso di efficacia dell’83,7% «contro la malattia delle vie respiratorie inferiori associata al RSV… come definita da due o più sintomi».
Secondo la causa, Moderna ha poi ripetuto più volte nel corso del 2023 e fino a marzo 2024 la sua affermazione relativa all’efficacia dell’83,7% del suo vaccino mRNA-1345, anche durante le call trimestrali sugli utili con gli investitori, nei comunicati stampa e in altri documenti aziendali.
Sulla base di questa presunta efficacia, nel luglio 2023 Moderna ha presentato alla Food and Drug Administration (FDA) statunitense una domanda di licenza biologica per mRNA-1345.
Nel maggio 2024, la FDA ha approvato mRNA-1345 per gli adulti di 60 anni e oltre. Tuttavia, la causa nota che il comunicato stampa di Moderna che annunciava l’approvazione del vaccino «indicava un’efficacia del vaccino di solo il 78,7%, significativamente inferiore all’efficacia del vaccino dell’83,7% che Moderna aveva precedentemente identificato».
«A seguito di questa notizia, il prezzo delle azioni Moderna è sceso di 8,94 dollari ad azione, o del 5,9%, chiudendo a $ 142,55 ad azione il 31 maggio 2024», afferma la causa. «Gli analisti di mercato hanno notato il tasso di efficacia del vaccino mRNA-1345 inferiore alle aspettative».
La reazione del mercato è stata contraria alle aspettative di Moderna per il suo nuovo prodotto mRNA. L’azienda sperava che il suo vaccino mRNA RSV le avrebbe FDornito una seconda fonte di entrate, dopo che le sue vendite del primo trimestre sono diminuite del 91% rispetto alle vendite dello stesso trimestre del 2023, a causa del calo della domanda per il suo vaccino mRNA COVID-19, l’unico altro farmaco approvato dalla FDA dell’azienda.
Al momento dell’approvazione dell’mRNA-1345, l’azienda affermò di sperare di conquistare parte di quello che prevedeva sarebbe stato un mercato da 10 miliardi di dollari per i vaccini contro il virus respiratorio sinciziale.
Ma un mese dopo, sono venuti alla luce altri problemi con il vaccino RSV. Secondo la causa, il 26 giugno 2024, in una presentazione davanti al Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC), «Moderna ha rivelato che dopo 18 mesi, l’mRNA-1345 si è dimostrato efficace solo dal 49,9% al 50,3% contro i molteplici sintomi della malattia delle vie respiratorie inferiori».
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Si è trattato di «un tasso di efficacia significativamente inferiore rispetto ai vaccini prodotti dai concorrenti di Moderna», ha osservato la causa. Nel 2023, la FDA ha approvato i vaccini Arexvy di GSK e Abrysvo RSV di Pfizer per gli adulti di età pari o superiore a 60 anni.
«Gli analisti di mercato hanno nuovamente notato il tasso di efficacia ridotto di mRNA-1345», ha affermato la causa, così come gli investitori. «A seguito di questa notizia, il prezzo delle azioni Moderna è sceso di $ 15,15 ad azione, o dell’11,01%, chiudendo a $ 122,45 ad azione il 26 giugno 2024».
Albert Benavides, fondatore di VAERSAware.com, che tiene traccia delle segnalazioni di eventi avversi inviate al VAERS (Vaccine Adverse Event Reporting System), ha dichiarato a The Defender che persino il tasso di efficacia inizialmente dichiarato per il vaccino RSV di Moderna era problematico.
«Anche nel giorno migliore di Moderna, con un’efficacia presunta dell’83,7% e un’accuratezza del 100% (nessun errore di somministrazione), questa sarebbe stata una scommessa sbagliata», ha affermato Benavides.
Sebbene il periodo di azione collettiva stabilito dalla causa degli investitori termini il 25 giugno, i problemi riguardanti mRNA-1345 continuano.
Dopo la presentazione di giugno, il CDC ha ristretto la fascia d’età raccomandata per i vaccini contro il virus respiratorio sinciziale agli adulti di età pari o superiore a 75 anni, un’evoluzione che ha ridotto le dimensioni del mercato statunitense per i vaccini contro il virus respiratorio sinciziale nel 2024-25 da 93 milioni di dollari a circa 55 milioni di dollari.
E ad agosto, Moderna ha tagliato le sue previsioni di vendita di prodotti per il 2024 da 4 miliardi di dollari a un importo previsto di 3-3,5 miliardi di dollari. BioPharmaDive ha citato come fattori «aspettative più prudenti» per i ricavi dal vaccino RSV di Moderna, una domanda ridotta per i vaccini COVID-19 di Moderna e «una dura concorrenza da parte di altri sviluppatori di vaccini».
In uno sviluppo più positivo per Moderna e la rivale Pfizer, una ricerca pubblicata il 15 ottobre sul Journal of Infectious Diseases ha scoperto che una terza dose dei richiami COVID-19 delle aziende fornisce una «protezione significativa» agli anziani di 65 anni e oltre.
Lo studio rileva però che l’efficacia dei richiami diminuisce dopo circa quattro mesi.
Michael Nevradakis
Ph.D.
© 17 ottobre, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
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Immagine di Fletcher via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International
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Deputati USA accusano Pfizer di aver testato nuovi farmaci sui prigionieri nella Cina comunista
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Le azioni del produttore del vaccino Mpox salgono alle stelle dopo che l’OMS ha dichiarato l’emergenza sanitaria pubblica globale
Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
I prezzi delle azioni della Bavarian Nordic sono balzati del 17% nelle prime contrattazioni di oggi a Copenaghen, ha riportato Forbes, dopo essere saliti del 12% mercoledì quando l’OMS ha dichiarato l’mpox un’emergenza sanitaria globale a seguito di focolai in quasi una dozzina di paesi africani. La Svezia ha annunciato oggi il primo caso al di fuori dell’Africa.
I prezzi delle azioni del produttore del vaccino Mpox Bavarian Nordic sono aumentati vertiginosamente dopo che mercoledì l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha dichiarato l’Mpox un’emergenza sanitaria pubblica globale.
I prezzi delle azioni della società sono balzati del 17% nelle prime contrattazioni di oggi a Copenhagen, ha riportato Forbes, dopo essere saliti del 12% ieri quando l’OMS ha fatto il suo annuncio. Negli Stati Uniti, le azioni sono salite del 33% questa mattina.
Nella sua dichiarazione, l’OMS ha citato le recenti epidemie nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) e nei paesi limitrofi.
Nella prima infezione nota del suo genere al di fuori dell’Africa, la Svezia ha confermato oggi un caso del ceppo altamente contagioso di mpox, secondo NBC News.
L’ufficio regionale europeo dell’OMS a Copenaghen ha affermato che stava discutendo con la Svezia su come gestire al meglio il caso appena rilevato, secondo Medical Xpress.
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Questa è la seconda volta in due anni che l’OMS dichiara l’mpox una «emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale» PHEIC, pronunciato «falso», che è la sua forma più alta di allerta.
L’annuncio segue una dichiarazione rilasciata martedì dai Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie, secondo cui l’mpox è un’emergenza di sanità pubblica a livello continentale.
La scorsa settimana, l’ OMS ha avviato il processo per concedere l’Emergency Use Listing a due vaccini mpox, sebbene non abbia specificato quali sarebbero stati inseriti nell’elenco. L’agenzia ha anche invitato i produttori di vaccini mpox a presentare una «manifestazione di interesse» per l’Emergency Use Listing.
La Repubblica Democratica del Congo, dove l’epidemia è più concentrata e grave, ha approvato due vaccini: il giapponese LC16 e il bavarese Jynneos, commercializzato anche con i nomi Imvamune e Imvanex.
Bavarian Nordic è una delle poche aziende al mondo con un vaccino mpox già approvato che è disponibile anche in grandi quantità. Altri contendenti, come ACAM2000 di Emergent BioSolutions, sono stati disponibili in base a speciali protocolli di ricerca. Altri, come Tonix Pharmaceuticals, hanno iniezioni sperimentali che sono nelle fasi iniziali di sviluppo.
LC16 è un vaccino contro il vaiolo autorizzato nel 1980 in Giappone e approvato nel luglio 2022 per mpox. Non è disponibile in commercio, ma ci sono grandi scorte nelle scorte nazionali del Giappone, ha riferito il Center for Infectious Disease Research and Policy. Come Jynneos, è un vaccino mpox di terza generazione che utilizza ceppi di virus attenuati.
Jynneos e ACAM2000 possono causare miocardite, pericardite e altri gravi effetti collaterali in percentuali elevate, ha dichiarato la scorsa settimana la dottoressa Meryl Nass al The Defender, come indicato nelle etichette di entrambi i farmaci.
Anche il vaccino giapponese LC16 è stato collegato all’encefalite, ha riferito oggi Nass sul suo Substack.
«L’OMS sta usando l’epidemia di vaiolo delle scimmie in Africa per accelerare, in condizioni di emergenza, due vaccini contro il vaiolo delle scimmie», ha detto a The Defender la dottoressa Kat Lindley, ricercatrice senior presso la FLCCC Family Medicine e presidente del Global Health Project.
«Dobbiamo usare discernimento e valutare rischi e benefici prima di raccomandare qualsiasi nuovo prodotto sperimentale a una popolazione vulnerabile», ha affermato.
In un post su LinkedIn, il CDC africano ha affermato di aver bisogno di 10 milioni di dosi per controllare l’epidemia e ha chiesto il sostegno globale per i suoi sforzi di vaccinazione.
Il CEO di Bavarian Nordic, Paul Chaplin, ha dichiarato a Bloomberg che l’azienda può fornire 10 milioni di dosi del suo vaccino ai paesi africani nel prossimo anno e mezzo.
In un’intervista di mercoledì, prima dell’impennata del prezzo delle azioni di oggi, Chaplin ha detto: «Abbiamo inventario e abbiamo le capacità. Ciò che ci manca sono gli ordini».
Nel maggio 2022, l’OMS ha annunciato che avrebbe gradualmente eliminato il nome «vaiolo delle scimmie» e rinominato la malattia «mpox» per evitare lo stigma generato dall’associazione della malattia alle scimmie.
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Il processo dell’OMS per il rilascio delle dichiarazioni PHEIC è «non trasparente e contraddittorio»
Il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha affermato nel suo comunicato stampa che l’agenzia ha deciso di dichiarare una PHEIC perché:
«La rilevazione e la rapida diffusione di un nuovo clade di mpox nella RDC orientale [Repubblica Democratica del Congo], la sua rilevazione nei paesi vicini che non avevano precedentemente segnalato mpox e il potenziale di un’ulteriore diffusione in Africa e oltre sono molto preoccupanti».
La dichiarazione dell’OMS segnala un rischio per la salute pubblica che richiede una risposta coordinata a livello internazionale. Può portare i paesi membri dell’OMS e gli investitori privati a riversare risorse sostanziali nei paesi con focolai per facilitare la condivisione di vaccini, trattamenti e test.
La dichiarazione conferisce inoltre all’OMS l’autorità di emettere avvisi o restrizioni di viaggio, di esaminare e criticare la validità delle misure di sanità pubblica adottate dai paesi membri e di aiutare a convincere le persone che dovrebbero seguire le raccomandazioni di sanità pubblica.
Questa è l’ottava emergenza di sanità pubblica dichiarata dall’OMS dal 2007, quando ha sostanzialmente rivisto il suo Regolamento sanitario internazionale (IHR). I critici hanno definito il processo di designazione di tale emergenza «non trasparente e contraddittorio».
Nel luglio 2022, l’ OMS ha dichiarato l’mpox un’emergenza globale dopo aver segnalato che la malattia si era diffusa in più di 70 Paesi, colpendo principalmente uomini gay e bisessuali. All’epoca, Tedros fece la dichiarazione unilateralmente, in aperta contraddizione con il parere del comitato di revisione indipendente.
A quel tempo, il vaccino Jynneos era stato autorizzato negli Stati Uniti e ACAM2000 era stato «reso disponibile per l’uso contro l’mpox nell’attuale epidemia [2022] secondo un protocollo EA-IND ( Expanded Access Investigational New Drug)». Jynneos ha ricevuto l’autorizzazione all’uso di emergenza negli Stati Uniti per i bambini di età inferiore ai 18 anni considerati ad alto rischio.
Sebbene negli Stati Uniti il vaiolo delle scimmie sembri essere una malattia lieve, nel 2022 diversi lucrosi contratti governativi hanno pagato ai produttori di vaccini centinaia di milioni di dollari per accumulare scorte di vaccini.
Secondo quanto riferito, l’epidemia del 2022 ha colpito circa 100.000 persone, principalmente uomini gay e bisessuali, in 116 paesi e circa 200 persone sono morte.
Nonostante il clamore mediatico e le centinaia di migliaia di dollari spesi per accumulare scorte di vaccini Mpox negli Stati Uniti, la designazione è stata ritirata silenziosamente nel maggio 2023, ûdato il calo sostenuto dei casi».
L’8 agosto, la Biomedical Advanced Research and Development Authority ha rinnovato il contratto con Bavarian Nordic , impegnando 156,8 milioni di dollari per produrre e immagazzinare dosi di Jynneos per rifornire in parte l’inventario utilizzato per produrre vaccini in risposta all’epidemia di mpox nel 2022.
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I critici suggeriscono «misure di mitigazione basate sul buon senso»
Secondo l’OMS, il virus Mpox è stato individuato per la prima volta negli esseri umani nel 1970 nella Repubblica Democratica del Congo ed è considerato endemico nei paesi dell’Africa centrale e occidentale, con un numero di casi che aumenta e diminuisce periodicamente.
La malattia provoca sintomi simili all’influenza e lesioni piene di pus. Di solito è lieve ma può essere grave, in particolare nelle persone con un sistema immunitario indebolito, ha riferito Reuters.
Nel suo annuncio di mercoledì, l’OMS ha affermato che la RDC sta vivendo una grave epidemia di mpox, con 15.600 casi e 537 decessi. Ha affermato che l’attuale epidemia è causata da un ceppo virale, o «clade» (clade 1b), che è più grave del clade 2, che è stato responsabile dell’epidemia globale nel 2022.
«Sembra che si stia diffondendo principalmente attraverso reti sessuali» ed è stato rilevato nei paesi vicini di Burundi, Kenya, Ruanda e Uganda, con un totale di 100 «casi confermati in laboratorio di clade 1b» in quei Paesi.
Lindley ha affermato che molto probabilmente le autorità sanitarie stanno utilizzando i test PCR, che durante la pandemia di COVID-19 hanno dimostrato di generare risultati falsi positivi.
«Non abbiamo davvero idea», ha detto, se le presunte morti siano «complicazioni di persone che hanno un sistema immunitario depresso e stanno morendo per altre cose».
«Perché dovremmo iniziare una vaccinazione di massa con un nuovo prodotto di cui non sappiamo nulla sul profilo di sicurezza quando misure di mitigazione basate sul buon senso possono funzionare?» ha chiesto. «Se è trasmesso sessualmente, usa un preservativo o astieniti dal sesso. Se può essere trasmesso tramite secrezioni, lavati le mani e non toccare le persone con una presentazione clinica».
Nass ha espresso un simile scetticismo sul suo Substack:
«Se questa malattia virale generalmente lieve sta uccidendo le persone, qual è la causa della morte? Causa la morte solo nei pazienti gravemente immunodepressi? I bambini muoiono a causa della disidratazione? Dobbiamo curare i bambini con liquidi piuttosto che somministrare loro un vaccino che non è mai stato testato sui bambini? Molte domande senza risposta».
Brenda Baletti
Ph.D.
© 15 agosto 2024, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
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