Immigrazione
Una donna nera a capo del partito conservatore britannico

Kemi Badenoch è stata eletta come nuovo leader dei conservatori del Regno Unito in una votazione di sabato, sostituendo Rishi Sunak e diventando la prima donna di colore a guidare un importante partito politico britannico.
Nata nel Regno Unito e cresciuta in Nigeria e negli Stati Uniti, la 44enne ha battuto il rivale alla leadership, il parlamentare Robert Jenrick, con 12.418 voti di scarto, secondo l’emittente statale BBC.
Suo padre, Femi Adegoke, è stato medico di base e sua madre, Feyi Adegoke, una professoressa di fisiologia. La Badenoch, ingegnere informatico laureato presso l’università del Sussex, ha trascorso l’infanzia a Lagos, capitale della Nigeria.
Nel luglio 2019, la Badenoch è stato nominato Sottosegretario di Stato parlamentare per l’infanzia e la famiglia da Boris Johnson. Nel febbraio 2020, Badenoch è stato nominato Segretario dello Scacchiere al Tesoro e Sottosegretario di Stato parlamentare (ministro per le pari opportunità) nel Dipartimento per il commercio internazionale. In un rimpasto di governo nel settembre 2021, Badenoch è stato promosso a ministro di Stato per le pari opportunità e nominato Ministro di Stato per l’edilizia abitativa, le comunità e il governo locale
Nel rimpasto di governo del febbraio 2023, la Badenoch aveva assunto la carica di Segretario di Stato per gli affari e il commercio in seguito alla fusione del Dipartimento per il commercio internazionale con elementi del Dipartimento per gli affari, l’energia e la strategia industriale. La politica aveva mantenuto le responsabilità di Ministro per le donne e le pari opportunità. Dopo la sconfitta dei conservatori alle elezioni generali del 2024, era stata nominata Segretario di Stato ombra per l’edilizia abitativa, le comunità e il governo locale nel gabinetto ombra di Rishi Sunak e in seguito ha lanciato la sua candidatura per diventare leader del Partito conservatore alle elezioni per la leadership del 2024.
Nel suo discorso di vittoria, la Badenoch, che è diventata parlamentare nel 2017 dopo una carriera nel settore bancario e informatico, ha giurato di rinnovare il partito dopo che ha subito la sua peggiore sconfitta alle elezioni generali di luglio.
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La nuova leader tory sottolineato la necessità di «riportare indietro» gli elettori che hanno abbandonato i conservatori, sostenendo che il partito è «essenziale per il successo del nostro Paese».
Badenoch ha insistito sul fatto che, per essere ascoltato, il partito deve essere più onesto e ammettere di aver «commesso errori» e di aver «lasciato che gli standard scendessero» negli ultimi 14 anni di governo.
A luglio i conservatori hanno subito la loro peggiore sconfitta elettorale di sempre, portando il partito laburista al potere per la prima volta in 14 anni.
Dopo il fallimentare mandato da premier del controverso induista Rishi Sunak, si tratta di un ulteriore caso di immigrato che assurge al vertice del partito conservatore e del Paese, in barba ad una base di cittadini che protestano contro lo squilibrio protato nella società dall’immigrazione, nonostante la repressione draconiana che si abbatte anche solo per chi esprime il suo pensiero sui social.
Come noto, anche i conservatori scozzesi due anni fa come leader avevano preferito alla cristiana dichiarata Kate Forbes un uomo musulmano, Humza Yusaf, figlio di immigrati pakistani, che accusò le istituzioni di essere troppo piene di bianchi.
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Immagine di Chris McAndrew via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 3.0 Unported
Immigrazione
Musk ai britannici: «la violenza sta arrivando da voi»

Elon Musk: Our friend Charlie Kirk was murdered in cold blood this week and people on the left are celebrating it openly. The left is the party of murder.
“When I read about some of the horrific stories and how the government did nothing and tried to hide it, they tried to hide… pic.twitter.com/uHRVcSzMIf — ELON CLIPS (@ElonClipsX) September 14, 2025
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The guardian reported “110k” at our London rally today.
Yet, literally had their own helicopter showing the millions of patriots 🤡 Legacy media proving again they’ll just lie to your face for their own agenda. This is why nobody trusts them. We are the media now. pic.twitter.com/s0yOh2NEfe — Tommy Robinson 🇬🇧 (@TRobinsonNewEra) September 13, 2025
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Immigrazione
Mohammed e Ahmad sono i nomi più popolari tra i beneficiari dell’assistenza sociale tedesca

Secondo i dati recentemente rivisti e pubblicati dal governo federale, Mohammed e Ahmad sono tra i nomi più comuni tra i beneficiari dell’assistenza sociale in Germania. Olena, variante ucraina di Helen, è l’unico nome femminile tra i primi dieci.
Il tasso di disoccupazione in Germania ha raggiunto il 6,4% ad agosto, con il numero totale di disoccupati che ha superato i tre milioni per la prima volta in un decennio. Secondo i dati dell’Agenzia Federale per l’Impiego, alla fine del 2024 percepivano sussidi sociali 5,42 milioni di persone, di cui il 48% stranieri, rispetto al 19,6% del 2010.
Il partito di destra Alternativa per la Germania (AfD) aveva chiesto informazioni sui nomi più comuni dei destinatari per sostenere la sua tesi sul fallimento dell’integrazione.
A giugno, il ministero del Lavoro ha risposto che i nomi principali erano Michael, Andreas e Thomas, seguiti da Daniel, Olena e Alexander, scatenando la ridicolizzazione mediatica dell’AfD. Tuttavia, l’elenco iniziale non combinava le diverse grafie dei nomi, come Thomas e Tomas o Mohammed e Mohamed, elencandoli separatamente.
I dati rivisti hanno posizionato Mohammed – distribuito su 19 varianti – al primo posto con quasi 40.000 voci, seguito da Michael con circa 24.600 e Ahmad con oltre 20.600. Olena è rimasto l’unico nome femminile tra i primi dieci, con circa 14.200 voci.
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Secondo i dati delle Nazioni Unite, la Germania è la principale destinazione migratoria dell’Unione Europea e il terzo Paese al mondo per numero di rifugiati. Grazie alle politiche di apertura delle frontiere dell’ex cancelliera Angela Merkel, nel 2015 sono arrivate oltre un milione di persone da Siria, Afghanistan e Iraq. Negli ultimi anni, il Paese ha concesso protezione temporanea a 1,2 milioni di ucraini e ha ricevuto 334.000 domande di asilo nel 2023, quasi un terzo del totale dell’UE.
La crisi dei migranti ha messo a dura prova il settore immobiliare, i servizi pubblici e le finanze, contribuendo all’ascesa dell’AfD, che di recente è in testa ai sondaggi nazionali come partito politico più popolare in Germania.
Non vi è solo la questione assistenzialista a riguardare il nome Muhammad, parola che un tempo in Italia si traduceva in «Maometto» (così si chiamavano i sultani turchi come Maometto II, Maometto III, etc., mentre per qualche ragione ci si riferisce al re del Marocco come a Muhammad IV). Come riportato da Renovatio 21, l’anno scorso era emerso che in Inghilterra il nome più gettonato era, di fatto, «Muhammad».
Ciò ci porta a delineare un disegno semplice-semplice su quanto sta accadendo in Europa: il contribuente sta mantenendo intere popolazioni che sono qui per sostituirlo. Un paradosso osceno e insopportabile, epperò realizzato da ancora troppe poche persone. Noi tutti stiamo di fatto lavorando per il piano Kalergi, stiamo versando le nostre tasse all’anarco-tirannia che sconvolge le nostre città e le nostre vite.
Lo Stato moderno detesta il suo popolo, vuole ridurlo e sostituirlo, forsanche, ad un certo punto, annientarlo. Perché nessun partito politico, nessun movimento pubblico, lo vuole capire?
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Immagine generata artifizialmente
Immigrazione
Gli Stati Uniti deportano i migranti in Ruanda ed Uganda. L’Italia cosa fa?

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