Spazio
Una bizzarra spirale eterea avvistata nel cielo notturno anche in Italia
Una strana spirale blu brillante ha attraversato il cielo notturno d’Europa lunedì, suscitando interrogativi sul fenomeno che è stato poi collegato al lancio di un razzo SpaceX. Quantità di avvistamenti sono avvenuti anche in Italia.
La spirale, che appare come un etereo vortice bianco e blu che si muove lentamente nel cielo, ha lasciato perplessi gli abitanti di diversi Paesi, che hanno pubblicato sui social media foto che documentavano la bizzarra visione.
Sui social sono apparse testimonianze dello strano fenomeno celeste dal Regno Unito, dalla Croazia, dalla Danimarca e dall’Arabia Saudita.
💫 Ein schönes Zeitraffer von der Spirale am Himmel, die über mehreren Ländern zu sehen war.
Berichten zufolge wurde sie durch gefrorenen Treibstoff verursacht, der von der Falcon 9-Rakete von SpaceX freigesetzt wurde. pic.twitter.com/mzvsdCocBY
— Endgame (@Endtime2030) March 25, 2025
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La misteriosa spirale celeste ha lasciato milioni di persone sbalordite, scatenando speculazioni sugli alieni o altri fenomeni; tuttavia, l’ufficio meteorologico del Regno Unito (Met Office) ha successivamente spiegato che era probabile che fosse dovuto al lancio di un razzo SpaceX avvenuto in mattinata.
«Abbiamo ricevuto molte segnalazioni di un vortice luminoso nel cielo questa sera», ha scritto il Met Office su X. Secondo Space.com, il razzo Falcon 9 della SpaceX è decollato dallo Space Launch Complex 40 di Cape Canaveral intorno alle 13:48 ET per una missione classificata NROL-69.
Negli ultimi tempi, fenomeni simili sono stati osservati in varie zone del pianeta, dalla Norvegia alla Nuova Zelanda, includendo anche gli Stati Uniti e l’Europa. Questi episodi, noti come «spiral anomaly» o spirali spaziali, stanno diventando sempre più comuni con l’incremento delle missioni spaziali. Le spirali risultano particolarmente evidenti durante la notte, all’alba o al tramonto, momenti in cui i raggi solari si riflettono sui gas espulsi dai razzi, generando una traccia luminosa chiaramente percepibile dalla Terra.
Il vortice luminoso del cielo sarebbe quindi uno spettacolare sottoprodotto della missione SpaceX. Tale spiegazione è stata più o meno accettata da tutti. Per esperienza conosciamo la velocità con cui le autorità indicano la spiegazione di strani avvistamenti (il classico «era un pallone sonda») per mettere a tacere la dissonanza cognitiva pubblica e il panico che potrebbe seguire ad eventi simili.
In Italia si sono avute segnalazione nella notte di lunedì 24 marzo a Vicenza, Trieste, Treviso, Padova e Venezia.
Negli ultimi anni vari potenti segni celesti sono stati avvistati dalla popolazione.
La sera di San Silvestro 2024, una serie di fulmini ha colpito il Campidoglio degli Stati Uniti e il Washington Monument, nonché l’Empire State Building e il One World Trade Center a New York City, secondo numerosi video pubblicati online. A inizio anno si era registrato un terremoto a Nuova York dopo che un fulmine era stato visto colpire la Statua della Libertà, producendo una fotografia eccezionale quanto inquietante.
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L’anno scorso, in Argentina, presso al Santuario di Nostra Signora del Rosario di San Nicolás, un fulmine colpì una statua di San Pietro il giorno del compleanno di Bergoglio e della Fiducia Supplicans, il documento che autorizza le benedizioni in chiesa delle coppie gay. La scarica elettrica provenuta dal cielo distrusse la mano e le chiavi.
Una spettacolare aurora boreale si era registrata a San Pietroburgo nell’aprile 2023. Su Nuova York è stata vista pure un’insolita aurora boreale sei mesi fa.
Come riportato da Renovatio 21, un anno fa una tempesta geomagnetica sull’Alta Italia aveva dato al cielo un colore viola fluorescente.
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Scienza
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Spazio
L’Europa militarizza la sua agenzia spaziale
L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) avvierà per la prima volta iniziative dedicate alla difesa, qualificando l’iniziativa come «storica». Una delibera adottata dai suoi 23 Paesi membri riconosce che l’ente possiede le competenze necessarie per elaborare tecnologie spaziali «a fini di sicurezza e difesa».
L’Unione Europea e la NATO stanno destinando decine di miliardi di dollari – derivanti da risorse fiscali e indebitamento – per finanziare imprese del settore bellico e incrementare la fabbricazione di armamenti, motivando tali sforzi con la presunta urgenza di fronteggiare la Russia. Il presidente russo Vladimir Putin ha replicato giovedì che i vertici europei stanno amplificando artificiosamente il rischio per avvalorare le proprie agende e convogliare fondi verso l’industria delle armi.
Per il triennio venturo, il bilancio dell’ESA riceverà l’importo senza precedenti di 22,1 miliardi di euro (equivalenti a circa 24 miliardi di dollari), un balzo netto rispetto ai 17 miliardi del ciclo precedente. Tra i membri figurano quasi tutti gli Stati europei della NATO, oltre a nazioni extra-NATO come Svizzera e Austria.
La Germania guida i versamenti con 5 miliardi di euro, tallonata da Francia e Italia, ciascuna oltre i 3 miliardi.
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Il direttore generale dell’ESA, Josef Aschbacher, ha attribuito alla Polonia un ruolo cruciale nel delineare questa virata strategica, confermando che la capitale Varsavia è in fase di negoziato per accogliere un hub dedicato alle attività di sicurezza.
Nell’intero perimetro dell’UE, le voci di spesa per la difesa registrano un’impennata, mentre Bruxelles e i suoi partner sollecitano un potenziamento armato in nome della protezione. Il programma «ReArm Europe» della Commissione mira a iniettare centinaia di miliardi in commesse e dotazioni per equipaggiamenti condivisi, allineandosi a un incremento del 40% negli acquisti di armamenti da parte dei membri in un solo anno. Pure gli stanziamenti per ricerca e innovazione bellica sono in ascesa marcata, segnalando un’accelerazione verso priorità marcatamente militari.
Come riportato da Renovatio 21, a inizio 2022, a poche settimane dallo scoppio della guerra ucraina, la NATO aveva pubblicato un documento ufficiale – NATO’s overarching Space Policy («Politica spaziale globale NATO») che introduce la dottrina spaziale del Patto Atlantico: le minacce spaziali devono essere incluse nell’articolo 5, la celeberrima clausola di mutua difesa della NATO che impegna a dare una risposta collettiva nel caso un singolo Paese venga attaccato. In precedenza, la NATO aveva già avviato un centro spaziale, parte del comando aereo di Ramstein, in Germania.
La Russia aveva risposto duramente definendo il documento «unilaterale ed incendiario». «Possiamo vedere dove si sta effettivamente dirigendo il mondo spaziale occidentale. Si sta dirigendo verso la guerra», aveva detto al canale televisivo Rossiya 24 in un’intervista l’allora direttore dell’agenzia russa spaziale Roskosmos Dmitrij Rogozin la scorsa estate.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Bizzarria
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