Bizzarria
Test antidroga per la premier finnica
Sanna Marin, la giovane premier finlandese, ha annunciato che si è sottoposta ad un test antidroga, i cui risultati si sapranno tra 7 giorni.
Il primo ministro ha agito dopo le roventi polemiche riguardo al video del festino a cui avrebbe partecipato, dove la Marin, che pare esagitata come una ragazzina adolescente, balla muovendo il ventre e guarda in camera mettendosi in ginocchio con occhio spiritato.
Una polemica ulteriore particolarmente perniciosa nasce anche perché in sottofondo qualcuno tra i convenuti alla festa – che dicono essere stata partecipata da vari VIP e influencer di Finlandia – canta qualcosa che suona come la «banda della farina», dove la «farina» sarebbe la cocaina.
La Marin ha quindi annunciato di aver consumato solo alcol, e di non conoscere quell’espressione.
Finland’s 36-year-old Prime Minister Sanna Marin loves to party.
In new video released Wednesday, the PM is seen dancing and singing. Friends in the background can be heard shouting about cocaine. pic.twitter.com/JdZd6LOxKp
— Citizen Free Press (@CitizenFreePres) August 17, 2022
Il primo ministro riveste il delicato ruolo della storica traghettatrice che sta portando la Finlandia, un tempo provincia dell’Impero degli Zar, da una proverbiale neutralità nel secondo dopoguerra (fino a qualche mese fa si poteva parlare dell’opzione di «finlandizzare» l’Ucraina) all’adesione ultrarapida alla NATO.
Forse per questo, della diffusione del video erano stati dapprima accusati i mitologici hacker russi. Tuttavia è emerso poi che il video è stato pubblicato sui social da uno dei festanti.
Un secondo video, a quanto pare girato nel privé di una discoteca di Helsinki, è saltato fuori nelle scorse ore. Il primo ministro balla avvinghiata ad un signore di cui non si conosce l’identità, il quale le si avventa dolcemente con la bocca sul suo collo, mentre lei, molto femme fatale, si aggiusta la lunga criniera continuando il ballo abbracciata. Alcuni testimoni, hanno riportato i giornali, l’avrebbero visto fare lo stesso con almeno tre uomini.
A new video of Prime Minister Sanna Marin’s “party scandal” appeared in Finland today.
— World Updates Live (@itswpceo) August 19, 2022
Non si tratta della prima volta che la Marin, che è sposata con una figlia piccola, si fa pizzicare mentre fa le ore piccole con gli amici.
Vi era già stato il caso non troppo tempo fa, dove il premier è stato ripreso a tarda serata in un locale di Helsinki. Il sito americano TMZ mostrò le immagine al mondo. Era l’inizio di dicembre 2021.
Jep TMZ. Tuonne ei oo tainnu PMI aikaisemmin päästäkään:) https://t.co/JT2vub4W5d
— Toni Hintikka (@tonihintikka) December 7, 2021
Recentemente il primo ministro ha fatto uscire sue foto agghindata con abiti giovanili in occasione di un festival di musica rock. La Marin si mette in posa come si trattasse di un servizio per una rivista di moda.
So people are upset that Finnish PM Sanna Marin is having fun going to festivals on her time off? If only that was our biggest problem… pic.twitter.com/D6Rk8kd0us
— Lanny (@rangerlongshot) August 18, 2022
La Marin – come una velina qualsiasi, direbbero le malelingue italiane – è sposata ad un calciatore.
Tuttavia la sua vita famigliare viene comunque innalzata dalla stampa mondiale, in quanto figlia di una «coppia omoparentale»: la madre divenne lesbica dopo le brutte esperienze col padre alcolista.
Come per la collega premier svedese Magdalena Anderson, un’altra che sta traghettando il suo Paese fuori dalla neutralità e verso la NATO, il nome della Marin è uscito in relazione al programma Young Global Leaders del World Economic Forum di Klaus Schwab.
Interrogata sulla questione in parlamento dal mitico deputato culturista Ano Turtianen, la bella premier danzatrice si difese dicendo che aveva solo scritto un articolo per il sito, e non aveva tempo di partecipare al Network di Davos.
Tuttavia, in rete circolano le foto della Sanna Marina assieme a Klaus Schwabbo.
Just another Young Global Leader working for @ProfKlausSchwab & the @wef… pic.twitter.com/9dzmvY9CgN
— Mario Argenta (@MarioArgenta) August 17, 2022
Rimaniamo dell’idea, che «banda della farina», privé o meno, il party più grande sia sempre quello di Davos. Altrimenti non ci arriverebbero jet privati a centinaia, né vi sarebbe un esercito di 5000 soldati a proteggere con ferocia i giorni in cui esso si mostra brevemente al mondo.
Che lo pensi anche la Sanna Marina?
Bizzarria
Trump trolla tutti con un video AI in cui bombarda di escrementi i manifestanti «No Kings»
Il presidente statunitense Donald Trump ha ridicolizzato le proteste «No Kings», diffondendo su Truth Social vari video generati dall’intelligenza artificiale, tra cui uno in cui rovescia sulla folla quella che appare come una massa di escrementi.
Sabato gli Stati Uniti sono stati teatro di un’ondata di dimostrazioni contro l’amministrazione Trump, con grandi raduni organizzati in oltre 2.500 luoghi in tutto il territorio nazionale.
I partecipanti accusano il presidente di abuso di potere e di erosione della democrazia, criticando inoltre la sua politica repressiva verso gli immigrati irregolari e l’impiego di truppe nelle città con la motivazione di contrastare la criminalità diffusa.
In risposta, Trump ha postato sui social media clip create con l’IA, inclusi filmati inizialmente caricati da Xerias, un account X pro-Trump noto per produrre meme digitali.
Una delle sequenze mostra Trump ai comandi di un jet da combattimento battezzato «King Trump», che scarica enormi masse di materia fecale su una folla di manifestanti – con in sottofondo la canzone di Kenny Loggins Danger Zone, irrimediabilmente associata alla celeberrima pellicola aeronautica Top Gun (1986), che la utilizza ben tre volte nella storia con protagonista il Tom Cruise.
Il video AI rilanciato dal presidente include anche un’immagine condivisa durante la protesta di New York dall’influencer progressista Harry Sisson, che nel video finisce sommerso, come tutta la serqua di manifestanti «No Kinghi» da una poderosa quantità di materia escrementizia.
President Trump just posted this on Truth Social today in response to the No Kings protests. 😅
He’s dropping crap on the protestors from a fighter jet. pic.twitter.com/7uBornAOBE
— Laura Loomer (@LauraLoomer) October 19, 2025
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Il Sisson, idolo tiktoker progressista, l’ha presa male. Domenica mattina, Sisson ha replicato su X al video che lo ritraeva: «un giornalista può domandare a Trump il motivo per cui ha postato un filmato generato dall’IA in cui mi fa cadere la cacca addosso da un caccia?».
Il ragazzo ha quindi proceduto ad insultare Trump dicendo che nella realtà l’aereo non sarebbe potuto decollare a causa del «fat ass» («culo grasso») del presidente. Per fare ciò, il Sissone rimanda in onda per intero l’irresistibile video, di fatto ampliandone la portata.
That plane wouldn’t have made it off the ground with your fatass in the pilot’s seat. https://t.co/9qPts2otJQ
— Harry Sisson (@harryjsisson) October 19, 2025
In un’altra clip, originariamente diffusa dal vicepresidente JD Vance e condivisa da Trump, il presidente indossa una corona e un mantello, estrae una spada e si erge trionfante sugli avversari democrat.
JD Vance melted the blue sky servers today with a King Trump meme 😆 absolute banger🔥 pic.twitter.com/eG4EP3wNh7
— Dirty Civilian WV (@Dirty_Civilian) October 18, 2025
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Il montaggio condiviso dal Vance termina con figure di spicco del Partito Democratico, come l’ex speaker della Camera Nancy Pelosi e il leader dell’opposizione al Senato Chuck Schumer, in ginocchio ai suoi piedi. Si tratta qui di un’allusione esplicita a una sessione fotografica del 2020 in onore di George Floyd.
I contenuti di Trump hanno suscitato risposte polarizzate: i suoi sostenitori li hanno rilanciati con entusiasmo, mentre detrattori come il senatore democratico Brian Schatz li hanno aspramente censurati. «Perché il Presidente dovrebbe diffondere online un’immagine in cui scarica feci sulle città americane?», ha twittato Schatz su X.
I progressisti americani non hanno ancora capito veramente che per la prima volta alla Casa Bianca c’è un presidente troll, e di capacità di trollaggio eccelse, o meglio quello che l’antropologia dell’internetto oggi definisce uno shitposter. Parola assai adeguata anche al caso presente.
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Immagine screenshot da Twitter
Bizzarria
Trump contro la trionfale copertina di TIME: «mi hanno fatto sparire i capelli»
The living Israeli hostages held in Gaza have been freed under the first phase of Donald Trump’s peace plan, alongside a Palestinian prisoner release. The deal may become a signature achievement of Trump’s second term, and it could mark a strategic turning point for the Middle… pic.twitter.com/0bZDABIDGj
— TIME (@TIME) October 13, 2025
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Il figlio primogenito Don jr. ha raccontato durante un incontro pubblico con Charlie Kirk che, raggiunto al telefono dai figli dopo l’attentato subito a Butler in Virginia durante la campagna elettorale, Trump ha chiesto loro come in TV, in quel momento, fossero i suoi capelli. «I capelli vanno bene… c’è molto sangue, ma vanno bene» ha risposto il figlio. È lecito pensare che vi sia nel presidente statunitense una cifra sansonica, per cui il suo potere – a questo punto indiscutibile – è tratto proprio dalle sue bionde, inconfondibili, escrescenze tricologiche – che sono, lo sanno gli esperti, uno strumento di branding perfino superiore al baffetto dello Hitler, al baffone dello Stalin, alla pelata mussoliniana.Mika Brzezinski from MSNBC’s “Morning Joe” was once visibly fond of Donald Trump, even playfully running her fingers through his hair. Later on she compared him to Hitler. And now, after seven years of estrangement, apparently he’s no longer Hitler… pic.twitter.com/b9tepBUuSy
— MAGA Resource (@MAGAResource) November 18, 2024
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Bizzarria
Ai nordcoreani è stato ordinato di identificare le donne con tette «antisocialiste»
La Corea del Nord ha lanciato una severa campagna contro le donne sospettate di aver utilizzato protesi mammarie considerate «capitaliste», classificando tali interventi estetici come «antisocialisti» e «borghesi». Lo riporta il giornale britannico Telegraph.
Le forze di sicurezza del regime starebbero effettuando ispezioni invasive, con i responsabili dei comitati di quartiere incaricati di individuare donne che mostrano evidenti modifiche fisiche e di segnalarle per ulteriori accertamenti.
Nel regime guidato da Kim Jong-un, interventi come l’aumento del seno e la chirurgia delle palpebre sono ritenuti «atti non socialisti» e sono vietati. Chi viola queste norme rischia gravi conseguenze.
La notizia è emersa in concomitanza con un processo pubblico tenutosi nella sala culturale di Sariwon, dove un medico e due giovani donne sono stati processati per aver praticato e subito interventi al seno non autorizzati. Il medico, con scarsa esperienza, aveva abbandonato gli studi di medicina prima di completare la formazione chirurgica.
«A metà settembre, un processo pubblico si è svolto in un centro culturale nel cuore di Sariwon contro un medico che ha eseguito un’operazione illegale di mastoplastica additiva e due donne che si sono sottoposte all’intervento», ha riferito una fonte della provincia di North Hwanghae al quotidiano sudcoreano Daily NK.
I pubblici ministeri hanno accusato le donne di essere state «contaminate dalle usanze borghesi» e di aver adottato un «comportamento capitalista corrotto». Le imputate hanno dichiarato di voler «migliorare il loro aspetto», ma sono state definite una minaccia per il sistema socialista.
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Il giudice ha promesso «punizioni severe», mostrando come prove strumenti medici, silicone di contrabbando e denaro contante. Secondo quanto riferito, il giudice ha dichiarato che una delle imputate «non aveva alcuna intenzione di essere leale all’organizzazione e al collettivo, ma era ossessionata dalla vanità, diventando un’erba velenosa che minava il sistema socialista».
Una fonte ha inoltre riferito al Daily NK «che tra i residenti presenti al processo, si sono sentite critiche come “i medici fanno di tutto per denaro”, ma anche commenti di solidarietà, come “Non lo fa forse perché non ha altri mezzi per vivere?”»
Molte donne di Sariwon vivono nel timore di essere sottoposte a controlli se sospettate di aver effettuato interventi di chirurgia estetica.
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