Gender
Se al Gay Pride va il produttore di armi che produce sistemi per le bombe a grappolo
La Raytheon, grande gruppo che produce sistemi d’arma per gli USA e per altri Paesi, è stata visibilmente rappresentata ai gay pride americani dello scorso giugno.
Immagini di dipendenti che portano vessilli dell’azienda di armamenti, ora chiamata RTX, hanno colpito molti osservatori.
“Kink at pride this, kink at pride that”
How about y’all worry about RAYTHEON at pride, instead of topless women and dudes in harnesses pic.twitter.com/cT0NIMtXEW— Quinn???? (@QuinnWahh) June 28, 2023
Spotted Raytheon at pride already???? pic.twitter.com/DzqkoDl7MF
— Slazac ???????????????????????????? (@TrueSlazac) June 24, 2023
Altre immagini uscite risalgono agli anni scorsi: la presenza Raytheon è oramai un classico alla marcia omotransessualista.
petition to change corporate pride guy to mr raytheôn pic.twitter.com/sbiA88ilkX
— ???????? PSX Bunlith ????????️⚧️ BLM ACAB (@b0tster) May 22, 2022
Happy pride to Raytheon! #pride pic.twitter.com/bEcAe5q4vu
— Doitydad (@doityboy) June 1, 2022
Il logo dell’azienda di forniture militari è stato ridisegnato secondo i dettami LGBT.
i designed this year's Raytheon pride logo! my spirit is severely diseased but my hands and eyes keep working pic.twitter.com/q24vDJntkI
— mike ginn (@shutupmikeginn) June 1, 2021
Happy Pride Month from Raytheon. You cannot make this shit up. pic.twitter.com/0OZoyVOZ7u
— eddie pepitone (@eddiepepitone) June 4, 2021
Gadget LGBT della multinazionale che produce missili non sono mancati.
I think pride month is my favourite time of year because it’s insanely funny to me that companies like Raytheon spend an entire month trying to convince everyone that their guided missiles don’t discriminate on the basis of gender or sexuality. pic.twitter.com/4VAUzIFlHA
— Tom Jones (@93vintagejones) June 2, 2023
Non sono mancati le prese per i fondelli da parte della rete.
Happy pride month from Raytheon pic.twitter.com/N6J75QpiXR
— ???????? Deep₿lueCrypto ???????? (@DeepBlueCrypto) June 12, 2023
Raytheon celebrates Pride!!! pic.twitter.com/ZJYJuIHIqr
— ꧁꧂???????????????????????????????????? ????????????????????????????????????????????????????’࿆۞ (@Reach4ACopsGun) June 1, 2021
Thank you Raytheon Missiles & Defense!! Very Cool!! pic.twitter.com/BlLO7FBRbE
— ꧁꧂???????????????????????????????????? ????????????????????????????????????????????????????’࿆۞ (@Reach4ACopsGun) June 1, 2021
Absolutely cracking up that I just passed the Raytheon headquarters and they are flying a progress pride flag. This meme but IRL pic.twitter.com/G3So02aLz0
— We Did It Jo ????️⚧️ (@HelloCallMeJo) June 3, 2022
Nel sito di RTX a maggio è stato pubblicato un articolo che racconta delle «risorse LGBTQ+ impiegate nel gruppo». «È nostra convinzione e nostro impegno creare un ambiente in cui le persone non debbano temere di parlare e rendere effettivamente questa forza lavoro migliore», è scritto nella pagine che lancia l’iniziativa RTX PRIDE che si concentra anche sulla garanzia dell’accesso alle prestazioni, compresi i servizi legali e l’assistenza sanitaria per le famiglie».
«RTX PRIDE sta incoraggiando i dipendenti LGBTQ+ a identificarsi e sta anche lavorando per misurare il livello di supporto da parte dei colleghi che si considerano alleati» scrive l’azienda, con linguaggio sempre più oscuro.
Raytheon Technologies ha avuto ricavi per circa 30 miliardi nel 2019, con 3,3 miliardi di dollari di utile netto. Nel 2018 impiegava 67 mila persone.
Una delle più grandi controversie riguardanti Raytheon è stata la sua produzione del drone «Joint Standoff Weapon (JSOW), che è stato utilizzato come veicolo di consegna per bombe a grappolo, l’arma ampiamente condannata a causa del suo impatto devastante sui civili», scrive il Corporate Research Project. La società è stata anche oggetto di proteste per il suo ruolo nella produzione di controverse armi drone.
Come riportato da Renovatio 21, non senza polemica, la Casa Bianca sta fornendo a Kiev cluster bomb che sono proibite da un bando ONU firmato da 120 Paesi.
Si tratta della stessa amministrazione Biden, ricordiamo, che sostiene furiosamente il mondo omotransessualista, al punto da appuntare un transessuale come assistente segretario al Dipartimento della Salute, con tanto di titolo di ammiraglio.
A questo punto dobbiamo ricordare le parole pronunziate l’anno scorso dal deputato USA Jamie Raskin, democratico del Maryland, che ha sostenuto che l’aiuto militare all’Ucraina contro la Russia è essenziale perle posizioni di Mosca riguardo a gay e transessuali.
Mosca «è un centro mondiale di odio antifemminista, antigay, anti-trans, nonché la patria della teoria della sostituzione da esportare. Sostenendo l’Ucraina, ci opponiamo a queste visioni fasciste e sosteniamo i principi urgenti del pluralismo democratico», aveva detto Raskin.
In pratica, il democratico rivendica l’armamento di Kiev e dei suoi nazisti come una jihad pro-trans necessaria per l’Occidente progressista (e produttore di armi).
Alla fine, tutto torna.
Immagine da Twitter
Gender
Il Parlamento austriaco vieta il linguaggio «inclusivo di genere» nelle sue comunicazioni ufficiali
Il presidente del Parlamento austriaco ha vietato l’uso del cosiddetto linguaggio «inclusivo di genere» nelle comunicazioni ufficiali dell’organo legislativo.
Walter Rosenkranz, presidente del Nationalrat (Consiglio nazionale, la Camera bassa del Parlamento austriaco), ha recentemente annunciato che il Parlamento tornerà a utilizzare la forma maschile generica delle parole o, in alternativa, la forma maschile e femminile insieme, come nell’espressione «Gentili signore e signori» («Sehr geehrte Damen und Herren»).
In precedenza, il Parlamento di Vienna aveva adottato una variante ideologica che prevedeva l’inserimento di lettere maiuscole interne, due punti, asterischi o barre all’interno di sostantivi per includere persone di generi diversi, compresi coloro che si identificano come «transgender».
Questo adattamento linguistico, promosso da attivisti di sinistra in molte istituzioni austriache e tedesche, è estraneo alla lingua tedesca scritta. L’Associazione per la Lingua Tedesca ha più volte criticato questo linguaggio «inclusivo di genere», definendolo una «lingua ideologica» che «viola le regole ortografiche vigenti» e cerca di «rieducare» i cittadini. I sondaggi indicano che l’80-90% dei tedeschi rifiuta questo linguaggio ideologico.
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«Come istituzione governativa, dobbiamo rispettare le regole stabilite dal Consiglio per l’ortografia tedesca, l’unica istituzione riconosciuta dal governo», ha dichiarato Rosenkranz al quotidiano austriaco Krone. «Nel 2021, il Parlamento ha anche stabilito una base giuridica nel Piano di promozione delle donne. Voglio che le persone si attengano a questo e non inventino una propria lingua. Perché la vera uguaglianza si ottiene attraverso l’istruzione, le pari opportunità e il rispetto, non con i segni di punteggiatura».
«Il Parlamento è un luogo di democrazia, non di esperimenti linguistici», ha aggiunto. «Torniamo a una lingua che rispecchia lo spirito della Costituzione austriaca: universalmente comprensibile, oggettiva e inclusiva nel senso più autentico».
«Non a caso, il Bundestag tedesco e il Consiglio nazionale svizzero, così come quasi tutti i media stampati, non utilizzano un linguaggio neutro rispetto al genere», ha sottolineato il Presidente del Parlamento.
Le linee guida non si applicano ai discorsi tenuti nel Consiglio nazionale né ai testi presentati dai parlamentari, che, in virtù del loro mandato, sono liberi di redigere i propri documenti come preferiscono.
Rosenkranz, primo Presidente del Consiglio Nazionale austriaco nominato dal Partito della Libertà (FPÖ) è stato eletto dopo che l’FPÖ è diventato il partito più votato alle elezioni nazionali del 2024. Tuttavia, pur avendo ottenuto il maggior numero di voti, l’FPÖ non fa parte della coalizione di governo, poiché non dispone della maggioranza assoluta necessaria e gli altri partiti hanno rifiutato di allearsi con esso.
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Immagine di Gryffindor via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
Gender
Il transgenderismo è in declino tra i giovani americani: «una moda in declino»
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Arte
Nuova serie gay sui militari americani: il Pentagono contro Netflix
Il Pentagono ha accusato Netflix di produrre «spazzatura woke» per una sua nuova serie incentrata su un marine gay. La serie ha debuttato durante la campagna del presidente Donald Trump e del Segretario alla Guerra Pete Hegseth per eliminare la «cultura woke» dall’esercito.
Kingsley Wilson, portavoce del dipartimento della Guerra, ha dichiarato a Entertainment Weekly che il Pentagono non appoggia «l’agenda ideologica» di Netflix. L’esercito americano «non scenderà a compromessi sui nostri standard, a differenza di Netflix, la cui leadership produce e fornisce costantemente spazzatura woke al proprio pubblico e ai bambini», ha detto Kingsley, sottolineando che il Pentagono si concentra sul «ripristino dell’etica del guerriero».
«I nostri standard generali sono elitari, uniformi e neutrali rispetto al sesso, perché al peso di uno zaino o di un essere umano non importa se sei un uomo, una donna, gay o eterosessuale», ha aggiunto la portavoce.
Lo Hegseth ha introdotto nuovi requisiti fisici «di livello maschile» per affrontare situazioni di «vita o morte» in battaglia, affermando: «Gli standard devono essere uniformi, neutri rispetto al genere ed elevati. Altrimenti, non sono standard» criticando approcci alternativi che «fanno uccidere i nostri figli e le nostre figlie». A febbraio, il Segretario alla Guerra ha definito il motto «la diversità è la nostra forza» come il «più stupido» nella storia militare.
Il Pentagono lotta da anni con carenze di reclutamento, registrando nel 2023 un deficit di 15.000 unità, il peggiore dalla fine della leva obbligatoria nel 1973. I repubblicani attribuiscono il problema all’eccessiva enfasi sulla diversità a scapito della preparazione militare, come evidenziato da un rapporto del 2021 che criticava la Marina per aver prioritizzato la «consapevolezza» rispetto alla vittoria in guerra.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
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