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Robert Kennedy jr. è il nuovo segretario della Salute USA. La svolta si preannuncia epocale

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Robert F. Kennedy Jr. ha prestato giuramento come 26° segretario del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) degli Stati Uniti, dopo che il Senato degli Stati Uniti ha confermato la sua nomina con 52 voti favorevoli e 48 contrari.

 

Il voto si è svolto in gran parte lungo le linee del partito, con quasi tutti i repubblicani che sostenevano la candidatura dell’ex democratico Kennedy; tutti i democratici e gli indipendenti si sono opposti. Il senatore repubblicano del Kentucky Mitch McConnell, fino a poco fa deux ex machina della politica parlamentare repubblicana (e non solo) a Washington è stato l’unico repubblicano a votare contro. Benché largamente atteso, il suo voto, rimasto solitario, dimostra la trasformazione del partito, oramai lontano dalle dinamiche della «palude» washingtoniana e del Deep State e rigenerato nel MAGA trumpiano.

 

Il giuramento si è svolto nello studio ovale della Casa Bianca alla presenza di Donald Trump, che ha tenuto un discorso introduttivo di elogio di RFK jr prima di siglare il decreto e cedere la parola al giudice della Corte Suprema Neil Gorsuch.

 

 

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La Bibbia su cui ha giurato solennemente Kennedy era tenuta dalla moglie Cheryl Hines, un’attrice hollywoodiana di serie TV non molto nota in Italia, mentre Kennedy era attorniato da uno stuolo di figli, cugino e da nipoti vari, tra cui alcuni del ramo della famiglia Shriver, altra famiglia eminente cattolica fusasi armonicamente con i Kennedy tre generazioni fa.

 

La presenza di numero e varietà di persone del clan Kennedy sono una risposta agli attacchi osceni pervenuti contro Kennedy da alcuni (non tutti, ma solo una parte, come dimentica di dire la stampa) dei suoi 10 fratelli e soprattutto dalla cugina Caroline Kennedy, figlia di JFK, ambasciatrice ed attivista per la vaccinazione HPV, che con il bizzarro figlio suo ha imbastito una campagna di fango all’ultimo momento accusando RFK jr. di essere un «predatore» che ha rovinato la vita dei parenti.

 

Oltre all’odio da parte di membri della sua stessa famiglia, come sa il lettore di Renovatio 21 Kennedy è stato pesantemente censurato sui social media e incessantemente diffamato dai media tradizionali e persino dai senatori, che hanno cercato di accusarlo di essere un «anti-vaxxer», espressione che per qualche ragione è mutata in Italia in «no-vax».

 

Durante l’udienza di conferma senatori considerati di estrema sinistra come Elisabeth Warren e Bernie Sanders (ossessionato dalla vendita da parte del gruppo di Kennedy Children’s Health Defense di body da neonato con scritto «Niente vaccino, niente problemi»: bella idea che potremo copiare su Renovatio 21) hanno dimostrato di essere non solo dogmaticamente vaccinisti, ma anche recipienti di finanziamenti di Big Pharma.

 

Un posto speciale nella sensibilità di Renovatio 21 lo occupa una senatrice che in Commissione ha attaccato il candidato segretario Kennedy per aver suggerito una correlazione tra le sparatorie di massa in USA e il consumo degli psicofarmaci.

 


Presente al giuramento anche la nuora Amaryllis Fox, cui RFK jr. si è riferito come Amaryllis Kennedy, ex ufficiale CIA che ha sposato il figlio Bobby Kennedy III. La Fox, che ha diretto la campagna presidenziale dell’ora neosegretario, è indicata da alcuni come la persona che supervisionerà l’uscita dei documenti rivelatori sull’assassinio di John Fitzgerald e Robert Kennedy, promessa da Trump. Kennedy si è detto certo, negli anni, riguardo al coinvolgimento dell’Intelligence USA.

 

In qualità di segretario dell’HHS, Kennedy supervisionerà il budget più grande (1,8 trilioni di dollari per l’anno fiscale 2025) di qualsiasi agenzia federale. L’HHS supervisiona 13 agenzie di sanità pubblica, tra cui i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti e i National Institutes of Health (NIH).

 

L’agenzia, che impiega 90.000 persone, è anche il più grande erogatore di sovvenzioni federali.

 

L’HHS gestisce anche la copertura assicurativa sanitaria finanziata a livello federale e regolamenta l’assicurazione privata. L’agenzia stabilisce la politica per la salute pubblica e il controllo delle malattie; coordina la preparazione e la risposta alle emergenze per calamità naturali, crisi sanitarie e altri eventi; e supervisiona la sicurezza alimentare e farmaceutica.

 

In qualità di segretario, Kennedy lavorerà a stretto contatto anche con i responsabili delle agenzie HHS. A novembre Trump ha nominato il dottor Jay Bhattacharya, Ph.D., professore di politica sanitaria alla Stanford’s School of Medicine e critico aperto – con la nota «Dichiarazione di Barrington» dei lockdown per il COVID-19, alla guida dei National Institutes of Health (NIH).

 

Il dottor Martin «Marty» Makary, chirurgo pancreatico presso la Johns Hopkins School of Medicine, è la scelta di Trump per dirigere la FDA. Makary ha ampiamente sostenuto il programma vaccinale infantile, ma ha messo in dubbio i benefici di alcune vaccinazioni, come il vaccino contro l’epatite B per i neonati. Ha anche criticato gli obblighi vaccinali.

 

Il dottor David Weldon, la scelta di Trump per guidare il CDC, ha svolto sette mandati al Congresso prima di tornare al suo studio in Florida. Ha parlato dell’uso del thimerosal, un adiuvante al mercurio, nei vaccini, citando il suo legame con l’autismo.

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Proprio l’autismo è l’elemento che ci fa pensare che siamo dinanzi ad una svolta epocale.

 

Il presidente Trump, nel suo discorso di introduzione al nuovo segretario, ha citato il famoso numero: fino a pochi decenni fa il numero dei bambini autistici era 1 su 10.000, ora siamo a 1 su 38. Ripetiamo al lettore che tale dato, che un tempo si poteva leggere solo su siti come Renovatio 21 (con i cani da guardia dell’informazione pronti a saltarci addosso spingendoci addosso la censura più brutale, e da tutto il mondo…) è stato pronunziato dal presidente della superpotenza americana, nello studio ovale.

 

Non abbiamo idea di cosa accadrà ora: la strada è lunga e piena di pericoli, nemici, cedimenti. Tuttavia vogliamo dirlo: mai siamo stati così ottimisti.

 

«Per 20 anni, mi sono alzato ogni mattina in ginocchio e ho pregato che Dio mi mettesse in una posizione in cui potessi porre fine all’epidemia di malattie croniche infantili in questo paese. Il 23 agosto dell’anno scorso, Dio mi ha mandato il presidente Trump» ha ripetuto Kennedy dopo il giuramento, ringraziando in modo sincero Trump e dicendo come il presidente rappresenti una figura pivotal, cioè di cambiamento epocale, una figura trasformativa della storia americana.

 

Sul fatto che Dio abbia mandato – e protetto – Donald Trump bisogna cominciare a pensare un po’ tutti. Qualche mistico eremita, invero, lo aveva predetto. Ora lo abbiamo sotto i nostri occhi.

 

La svolta per il bene – per noi, per i nostri figli, per il mondo – è ad un passo, davanti a noi.

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Autismo

«I geni non provocano l’autismo»: tutti contro Kennedy.

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Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.   Il Segretario dell’HHS, Robert F. Kennedy Jr., ha oggi criticato i National Institutes of Health per aver speso dalle 10 alle 20 volte di più per la ricerca sulle cause genetiche dell’autismo rispetto a quelle ambientali. Ha affermato che l’HHS metterà a disposizione sovvenzioni a ricercatori universitari e ad altri per la ricerca sulle cause ambientali dell’autismo.   Il Segretario del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) degli Stati Uniti, Robert F. Kennedy Jr., ha criticato oggi i media tradizionali per aver diffuso la narrativa secondo cui l’aumento dei tassi di autismo sarebbe solo il risultato di diagnosi migliori.   «Una delle cose da cui penso dovremmo allontanarci oggi è l’ideologia secondo cui la diagnosi di autismo e l’aumento della prevalenza dell’autismo sono semplicemente il risultato di una diagnosi migliore, di un miglior riconoscimento o di criteri diagnostici in continua evoluzione», ha affermato Kennedy nella sua prima conferenza stampa da quando è entrato in carica.   L’HHS ha indetto una conferenza stampa per condividere i risultati dell’ultimo studio dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) sulla prevalenza dell’autismo, pubblicato ieri.   Si stima che nel 2022 1 bambino su 31 (3,22%) di 8 anni abbia ricevuto una diagnosi di disturbo dello spettro autistico (ASD), rispetto a 1 su 36 (2,8%) nel 2020, ha affermato il CDC nel suo ultimo rapporto dell’Autism and Developmental Disabilities Monitoring Network (ADDM), pubblicato ogni due anni.   Nel complesso, la prevalenza dell’autismo tra i bambini degli Stati Uniti è aumentata di circa il 17% tra il 2020 e il 2022, proseguendo una tendenza che dura da decenni.   I media mainstream hanno risposto in massa al rapporto di ieri negando che l’autismo sia un’epidemia e ribadendo che l’aumento dei tassi è semplicemente il risultato di una diagnosi più accurata. Il Washington Post ha definito «piccolo» l’aumento del 17%, mentre The Hill lo ha definito «lieve».

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Kennedy ha risposto oggi, affermando che l’aumento dei tassi «è reale» e che ogni anno si è registrato «un aumento costante e inarrestabile». Kennedy ha affermato che, sebbene alcune persone possano essere geneticamente predisposte all’autismo, è necessaria un’esposizione ambientale per scatenare la condizione.   Ha aggiunto:   «Questa negazione dell’epidemia è diventata un argomento ricorrente nei media mainstream, e si basa su una bufala industriale. Ovviamente, c’è chi non vuole che si prenda in considerazione l’esposizione ambientale».   Kennedy ha condiviso i dati di altri studi precedenti sulla prevalenza dell’autismo, tra cui uno studio del 1987 condotto nel North Dakota, in cui i ricercatori hanno cercato di identificare ogni bambino autistico nello stato. Nel 1987, 330 bambini su 1 milione ricevevano una diagnosi di autismo. «Oggi ce ne sono 27.777 per ogni milione», ha affermato.   «Se si accetta la narrazione dei negazionisti dell’epidemia, si deve credere che i ricercatori del North Dakota abbiano trascurato il 98,8% dei bambini autistici», ha aggiunto Kennedy. «Migliaia di bambini con disabilità gravi erano in qualche modo invisibili a medici, insegnanti e genitori».   «Medici e terapisti del passato non erano stupidi», ha aggiunto Kennedy. «Non si sono lasciati sfuggire tutti questi casi».   Kennedy ha anche sottolineato che una percentuale elevata e crescente di bambini a cui viene diagnosticato l’autismo è rappresentata da casi gravi. In un comunicato stampa di martedì, l’HHS ha illustrato i numeri specifici:   «L’aumento della prevalenza dei disturbi dello spettro autistico (ASD) non può essere attribuito esclusivamente all’ampliamento delle diagnosi per includere bambini ad alto funzionamento. Al contrario, la percentuale di casi di ASD con QI più elevato (>85) è diminuita costantemente negli ultimi sei rapporti sull’ADDM, raggiungendo il 36,1% nell’indagine del 2022. Quasi due terzi dei bambini con ASD nell’ultima indagine presentavano disabilità intellettiva (DI) grave o borderline».   «Sappiamo quindi quali sono i numeri storici e sappiamo quali sono i numeri odierni, ed è ora che tutti smettano di attribuirli all’ideologia del negazionismo epidemico», ha affermato oggi Kennedy.   Ha criticato i National Institutes of Health per aver speso dalle 10 alle 20 volte di più per la ricerca sulle cause genetiche rispetto a quelle ambientali, e ha promesso che sotto la sua guida la situazione cambierà. Ha affermato che l’HHS metterà a disposizione sovvenzioni a ricercatori universitari e ad altri per la ricerca sulle cause ambientali dell’autismo.   «Le persone sapranno di poter fare ricerche e seguire la scienza, indipendentemente da ciò che dice, senza alcun timore di essere censurate, di subire manipolazioni, di essere messe a tacere o di vedersi revocata la licenza».   «Questa è una malattia prevenibile», ha detto Kennedy. «Sappiamo che è un’esposizione ambientale. Deve esserlo. I geni non causano epidemie».

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Uno degli autori dello studio del CDC e ricercatore capo del sito ADDM del New Jersey, Walter Zahorodny, Ph.D., della Rutgers Medical School, si è unito a Kennedy alla conferenza stampa. Zahorodny ha affermato che l’autismo dovrebbe essere trattato «come un’urgente crisi di salute pubblica».   Zahorodny ha detto:   «C’è una maggiore consapevolezza dell’autismo, ma una maggiore consapevolezza non può portare a un aumento del 300% di una disabilità come l’autismo in 20 anni. Questo è ciò che abbiamo visto nel New Jersey. Questo è ciò che indica il rapporto del CDC di ieri. Ed è ciò che, a mio avviso, dimostreranno i futuri rapporti degli epidemiologi».   Zahorodny ha affermato che sono stati raccolti molti dati in 20 anni, a indicare che «l’epidemia, lo tsunami o l’aumento dell’autismo» sono significativi. Ma non sono stati compiuti progressi concreti nella comprensione dei fattori di rischio ambientali.   Brian Hooker, responsabile scientifico di Children’s Health Defense, ha dichiarato al The Defender di essere “molto incoraggiato” dalla risposta di Kennedy all’ultimo rapporto sulla prevalenza dell’autismo.   «L’entità dell’epidemia di autismo è sconcertante e la giustificazione dell’aumento della prevalenza basata su una ‘diagnosi migliore’ è una totale assurdità ed è stata sfatata all’infinito».   «Il Segretario Kennedy ha dimostrato il suo impegno nell’affrontare questo problema direttamente. Attendo con ansia non solo risposte, ma soluzioni concrete su come porre rimedio al disastro creato da un precedente HHS che non si curava minimamente di bambini e adulti autistici», ha aggiunto.   Brenda Baletti Ph.D.   © 16 aprile 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.   Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

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Autismo

Kennedy: «Entro settembre sapremo cosa ha causato l’epidemia di autismo»

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Il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti è sulla buona strada per scoprire cosa si nasconde dietro l’impennata dei tassi di autismo entro settembre, ha affermato il Segretario Robert F. Kennedy Jr.

 

«Seguendo le vostre indicazioni, lo sapremo entro settembre», ha detto Kennedy al presidente Donald Trump durante una riunione di gabinetto giovedì. «Abbiamo avviato un massiccio programma di test e ricerca che coinvolgerà centinaia di scienziati da tutto il mondo».

 

«Entro settembre sapremo cosa ha causato l’epidemia di autismo e saremo in grado di eliminare tali esposizioni».

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L’annuncio di Kennedy giunge mentre il CDC e l’HHS il mese scorso hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui annunciavano uno studio su larga scala sulla relazione tra vaccinazioni e autismo. «Il CDC non lascerà nulla di intentato nella sua missione per capire esattamente cosa sta succedendo», si legge nella dichiarazione.

 

«Il popolo americano si aspetta trasparenza e alta qualità nella ricerca, e questo è ciò che il CDC sta offrendo».

 

A febbraio il presidente Trump ha dichiarato che la sua amministrazione avrebbe indagato sui crescenti tassi di autismo, suggerendo all’epoca: «forse è uno spray che spruzziamo ovunque».

 

Come riportato da Renovatio 21, Trump a più riprese ha reso nota la sua volontà di affrontare specificamente il tema dell’autismo, dichiarando la sua volontà di far indagare sulla questione il segretario alla salute Robert F. Kennedy jr.

 

In un recente editoriale apparso sul sito di Fox News, Kennedy aveva sorprendentemente parlato della bontà dei vaccini contro il morbillo per combattere l’epidemia in corso, per poi elencare tutta una serie di cure alternative. Durante la campagna elettorale i media mainstream avevano accusato Kennedy di aver personalmente causato un’epidemia di morbillo a Samoa, con 83 bambini morti.

 

Come riportato da Renovatio 21, due settimana fa Trump ha ritirato la nomina dell’ex membro del Congresso Dave Weldon, un medico di 71 anni, alla guida del CDC. Lo Weldom, medico, aveva affermato durante un’udienza del 2002 sulla sicurezza dei vaccini che non sarebbe mai stato «soddisfatto del fatto che non ci fossero dati che suggerissero che alcuni bambini potrebbero avere gravi effetti collaterali», tra cui potenzialmente l’autismo, senza una maggiore trasparenza.

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Autismo

Vaccini, la rivelazione della modella con figlio autistico: il governo USA da una grande società di PR per distruggermi

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La modella e attrice Jenny McCarthy ha rivelato mentre era ospite di un podcast un’incredibile storia che getta ombre sulla spirale del silenzio attorno ai vaccini.   La McCarthy, bionda e procace ex coniglietta di Playboy poi passata a ruoli comici in TV e al cinema, era divenuta nei primi anni Duemila, dopo la diagnosi di autismo di suo figlio, una feroce critica riguardo la sicurezza dei vaccini.   Aveva fatto scalpore, all’epoca, come fosse riuscita a portare nell’agone anche il fidanzato dell’epoca, l’attore A-list (cioè, in vetta per fama e compensi) Jim Carrey, che era arrivato a partecipare ad alcuni raduni sui vaccini e a parlare dal palco della loro mancata sicurezza.   Nel podcast di questa settimana della conduttrice Maria Menounos la McCarthy, ancora bellissima, rivela che un’agenzia governativa avrebbe tramato contro di lei cercando di preparare una persecuzione mediatica vera e propria.  
  La donna non è definibile come anti-vaxxer (termine americano tradotto in italiano, per qualche ragione, in «no-vax»), in quanto ha sempre dichiarato di considerare le inoculazioni come parte del problema che ha indotto l’autismo nel figlio.   La McCarthy aveva messo in piedi un’organizzazione per la cura dell’autismo chiamata «Generation Rescue». Racconta che per mesi aveva ricevuto ringraziamenti da parte di genitori afflitti dal suo stesso problema. Poi, dice, è successo qualcosa di completamente inaspettato.   «Qualcuno è venuto da me di persona e mi ha detto che sono un’agenzia di pubbliche relazioni, di altissimo livello, e che sono stato contattato da un’agenzia governativa per creare una narrazione contro di te e che ti chiameranno no-vax… Ti perseguiteranno duramente».     Il supporto dei primi mesi, di fatto, era svanito: voci circolavano, i critici nei suoi confronti aumentavano e presto la gente aveva preso a chiamarla «pazza».   L’uomo che ha confessato alla McCarthy ha detto che il suo lavoro era quello di creare campagne di pubbliche relazioni progettate per screditare voci come la sua. «Quello che faccio è impostare campagne di pubbliche relazioni per andare contro la narrazione. E te lo dico in privato perché le ho rifiutate, ma volevo darti un avvertimento che sta succedendo perché stanno per assumere qualcun altro».   La persona ha aggiunto che non avrebbe potuto dirle nulla né per telefono né per email, e le ha detto che l’unica ragione per cui aveva detto di no era perché suo figlio aveva vissuto la stessa cosa, e non poteva contribuire a mettere a tacere qualcuno che stava solo cercando di dire la verità. «Fondamentalmente sono in un’agenzia di pubbliche relazioni, di altissimo livello, e sono stato contattato da un’agenzia governativa per creare una narrazione contro di te, e verrà definita “no-vax”»: così vengono raccontate le parole dell’uomo.  
  La McCarthy ha ricordato di aver chiesto come avrebbero potuto perseguitarla, visto che aveva chiarito la sua posizione in ogni intervista. Ma l’uomo ha risposto «non importa… ti perseguiteranno con tutto quello che hanno. E hanno i media dalla loro parte».   Gli attacchi alla fine la colpirono dove faceva più male: la sua capacità di guadagnarsi da vivere. «Non mi ha fatto veramente male finché non ha iniziato a togliermi il lavoro», ha detto. «Ero una madre single che cercava ancora di curare suo figlio».   «Sono stato l’inizio di quella cultura della cancellazione», ha detto. «La cultura della cancellazione non era ancora nemmeno un’espressione».   Nonostante tutto, non si è tirata indietro. «Ho solo fatto molto affidamento sul continuare a scrivere i miei libri e non mollare», ha detto. «Potete provare a cancellarmi, ma io sarò ancora qui». «E ora, guardando indietro», conclude, «mio figlio ha 22 anni e io sono ancora qui».     La McCarthy è definita dai giornali mainstream come una delle prime star ad appoggiare Robert F. Kennedy jr, che la ha pubblicamente ringraziata per il suo endorsement.   Interessante notare come di questa intervista-bomba, che apre crepe immense sulle attività dello Stato americano e della sua collusione con il complesso biofarmaceutico, i grandi giornali internazionali, tuttavia, hanno preferito, chissà perché, parlare solo per la parte in cui l’ex modella di Playboy ha dichiarato di essere quasi morta a causa della dieta vegana.   Per carità, dichiarazione degna di nota. Ma l’idea che il proprio governo propria pagare, a spese delle tue tasse, una campagna di fango contro di te (per esserti espresso liberamente, o peggio, per aver detto la verità!) è ciò che conta rilevare per comprendere la bancarotta morale dello Stato moderno.  

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