Geopolitica
Pechino progetta base radar in Sri Lanka per monitorare India e Oceano Indiano
Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Nel mirino le operazioni della Marina indiana, impianti militari e strategici nel subcontinente. I cinesi potrebbero sorvegliare anche la base anglo-USA di Diego Garcia. Colombo sotto pressione per i debiti verso la Cina. Gli 007 indiani hanno allertato il premier Narendra Modi.
La Cina progetta di stabilire una base radar nella giungla vicino alla baia di Dondra, a circa 155 chilometri a sud-est della capitale. La struttura servirebbe per monitorare la presenza dell’India nell’Oceano Indiano, comprese le attività della Marina indiana, gli asset strategici nelle zone meridionali e orientali del subcontinente, tra cui le centrali nucleari di Kudankulam e Kalpakkam, e le attività di rifornimento militare.
Alcuni osservatori ritengono che il radar di Dondra Bay potrebbe tracciare i movimenti delle navi da guerra indiane in viaggio verso le isole Andamane e Nicobare. Nel mirino anche le operazioni militari USA a Diego Garcia, possedimento insulare britannico che ospita una base navale usata da Washington e Londra.
Prasad Senanayake, analista di un centro studi con sede a Colombo, ha rivelato ad AsiaNews che «persone a conoscenza dell’iniziativa cinese sono dell’opinione che la potente installazione radar, se realizzata, minaccerebbe gli avamposti militari dell’India».
Lo studioso Dhanushka Kahawita spiega che «lo Sri Lanka è scettico sulle attività cinesi nella regione, ma è vulnerabile a causa del debito accumulato nei confronti di Pechino». Poiché Colombo non era in grado di ripagare il suo passivo, nel dicembre 2017 la Cina ha ricevuto una partecipazione azionaria di controllo e un contratto di locazione di 99 anni per il porto meridionale di Hambantota.
Secondo gli esperti srilankesi Mayantha Siriwardana e Sudeshi Gamlath, «per sbloccare le trattative con il Fondo monetario internazionale per la ristrutturazione del debito estero dello Sri Lanka, la Cina avrebbe chiesto a Colombo l’autorizzazione per costruire la stazione radar, sulla falsariga di quanto già fatto con l’Argentina». In cambio di aiuti economici, negli anni scorsi Buenos Aires ha riconosciuto ai cinesi la gestione di una base satellitare in Patagonia.
«Con l’aiuto del suo radar, la Cina potrà spiare anche la stazione spaziale indiana di Sriharikota (Andra Pradesh), il poligono missilistico di Chandipur (Orissa) e diverse altre basi militari di Delhi», sottolineano Siriwardana e Gamlath, «oltre a controllare i propri satelliti nello spazio».
Ad agosto la nave cinese di sorveglianza Yuan Wang 5 ha attraccato sei giorni al porto di Hambantota per operazioni logistiche e di rifornimento, e questo nonostante gli avvertimenti indiani a Colombo. Da allora il governo indiano ha alzato in modo ulteriore il livello di attenzione verso i movimenti cinesi nella regione.
Diversi accademici hanno fatto notare che il ministro indiano della Difesa, Rajnath Singh, ha allertato di recente il premier Narendra Modi con un rapporto segreto di 12 pagine degli 007 della Marina sul tentativo cinese di posizionare una base radar in Sri Lanka. A loro dire Pechino «sta discutendo con Colombo per ottenere l’affitto della baia di Dondra per 99 anni, in modo simile a quanto avvenuto per il porto di Hambantota».
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Immagine di Ranmith Welikala via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0).
Geopolitica
Trump: Zelens’kyj deve essere «realista»
Il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato che Volodymyr Zelens’kyj deve fare i conti con la realtà del conflitto contro la Russia e con l’urgenza di indire nuove elezioni.
Il mandato presidenziale quinquennale di Zelens’kyj è scaduto a maggio 2024, ma il leader ucraino ha sempre escluso il voto per via della legge marziale in vigore. Vladimir Putin ha più volte sostenuto che lo Zelens’kyj non può più essere considerato un interlocutore legittimo e che la sua posizione renderebbe giuridicamente problematico qualsiasi accordo di pace.
Mercoledì Trump ha affrontato la questione Ucraina in una telefonata con i leader di Regno Unito, Francia e Germania. «Ne abbiamo parlato in termini piuttosto netti, ora aspettiamo di vedere le loro risposte», ha riferito ai giornalisti alla Casa Bianca.
«Penso che Zelens’kyj debba essere realista. Mi domando quanto tempo passerà ancora prima che si tengano le elezioni. Dopotutto è una democrazia… Sono anni che non si vota», ha aggiunto Trump, sottolineando che l’Ucraina sta «perdendo moltissima gente».
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Il presidente americano ha poi sostenuto che l’opinione pubblica ucraina sia largamente favorevole a un’intesa con Mosca: «Se guardiamo i sondaggi, l’82 % degli ucraini vuole un accordo – è uscito proprio un sondaggio con questa cifra».
Trump ha insistito sulla necessità di chiudere rapidamente il conflitto: «Non possiamo permetterci di perdere altro tempo».
Secondo Axios e RBC-Ucraina, Kiev ha trasmesso agli Stati Uniti la sua ultima proposta di pace. Zelens’kyj , che fino a ieri escludeva elezioni in tempo di legge marziale, ha dichiarato mercoledì di essere disposto a indire il voto, a patto però che Stati Uniti e alleati europei forniscano solide garanzie di sicurezza.
Il consenso verso Zelens’kyj è precipitato al 20 % dopo uno scandalo di corruzione nel settore energetico che ha travolto suoi stretti collaboratori e provocato le dimissioni di diversi alti funzionari. Trump ha più volte invitato il leader ucraino a tornare alle urne, ribadendo che la corruzione endemica resta uno dei problemi più gravi del paese.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Geopolitica
Gli Stati Uniti sequestrano una petroliera al largo delle coste del Venezuela
Today, the Federal Bureau of Investigation, Homeland Security Investigations, and the United States Coast Guard, with support from the Department of War, executed a seizure warrant for a crude oil tanker used to transport sanctioned oil from Venezuela and Iran. For multiple… pic.twitter.com/dNr0oAGl5x
— Attorney General Pamela Bondi (@AGPamBondi) December 10, 2025
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Geopolitica
Putin: la Russia raggiungerà tutti i suoi obiettivi nel conflitto ucraino
La Russia porterà a compimento tutti gli obiettivi dell’operazione militare speciale in Ucraina, ha dichiarato il presidente Vladimir Putin.
Tra gli scopi principali enunciati da Putin nel 2022 vi sono la protezione degli abitanti delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk dall’aggressione delle forze di Kiev, nonché la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina.
«Naturalmente porteremo a termine questa operazione fino alla sua logica conclusione, fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi dell’operazione militare speciale», ha affermato Putin in videocollegamento durante la riunione del Consiglio presidenziale per i diritti umani di martedì.
Il presidente russo quindi ricordato che il conflitto è scoppiato quando l’esercito ucraino è stato inviato nel Donbass, regione storicamente russa che nel 2014 aveva respinto il colpo di Stato di Maidan sostenuto dall’Occidente. Questo, secondo il presidente, ha reso inevitabile l’intervento delle forze armate russe per porre fine alle ostilità.
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«Si tratta delle persone. Persone che non hanno accettato il colpo di Stato in Ucraina nel 2014 e contro le quali è stata scatenata una guerra: con artiglieria, armi pesanti, carri armati e aviazione. È lì che è iniziata la guerra. Noi stiamo cercando di mettervi fine e siamo costretti a farlo con le armi in pugno».
Putin ha ribadito che per otto anni la Russia ha cercato di risolvere la crisi per via diplomatica e «ha firmato gli accordi di Minsk nella speranza di una soluzione pacifica». Tuttavia, ha aggiunto la settimana scorsa in un’intervista a India Today, «i leader occidentali hanno poi ammesso apertamente di non aver mai avuto intenzione di rispettarli», avendoli sottoscritti unicamente per guadagnare tempo e permettere all’Ucraina di riarmarsi.
Mosca ha accolto positivamente il nuovo slancio diplomatico impresso dal presidente statunitense Donald Trump, che ha proposto il suo piano di pace in 28 punti come base per un’intesa.
Lunedì Trump ha pubblicamente invitato Volodymyr Zelens’kyj ad accettare le proposte di pace, lasciando intendere che il leader ucraino non abbia nemmeno preso in esame l’ultima offerta americana.
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Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
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