Bizzarria
Paracadutisti britannici scatenano un’orgia in caserma
Un battaglione del reggimento paracadutisti d’élite dell’esercito britannico non verrà schierato alle imminenti esercitazioni NATO in Bosnia e Kosovo per decisione del generale Sir Patrick Sanders, in carica come nuovo capo di Stato Maggiore da una settimana. Lo riportano varie testate inglesi ed internazionali.
Il generale Sanders ha inviato una lettera ai generali e agli ufficiali in comando dicendo che non era disposto a «rischiare la missione NATO o la reputazione dell’esercito britannico schierando 3 Para in questo momento», riferendosi al 3° Battaglione aviotrasportato.
L’unità avrebbe dovuto prendere parte a manovre annuali di dieci giorni nei Balcani.
I parà del 3° Battaglione useranno invece il mese per «riflettere su dove sono stati inferiori a ciò che tutti ci aspettiamo dal nostro esercito», ha scritto il generale Sanders in una lettera vista dal quotidiano Times.
Le operazioni dell’esercito sono «fondate sulla fiducia e sulla fiducia e dobbiamo attenerci agli standard più elevati» ha aggiunto il capo di Stato Maggiore.
Una registrazione emersa all’inizio di questo mese mostrava una donna che faceva sesso con otto membri della 16a Brigata d’assalto aereo all’interno della caserma Merville a Colchester, nell’Essex, mentre dozzine di altri soldati guardavano e alcuni li incoraggiavano.
Secondo la Royal Military Police (RMP), la donna era una civile che, secondo quanto riferito, era stata introdotta di nascosto nella base circa 30 volte negli ultimi cinque mesi.
Le registrazioni erano «piuttosto esplicite nei dettagli», ha detto una fonte militare al Times, mostrando atti sessuali in diverse aree della caserma.
Mentre l’RMP ha stabilito che l’orgia era consensuale, il generale Sanders ha affermato che l’attività avrebbe potuto essere interpretata per «denigrare le donne» e l’ha definita «inaccettabile, corrosiva e dannosa per la reputazione dell’esercito».
Tra il sex tape e i casi di «comportamento non professionale» dello stesso battaglione e di altri paracadutisti durante un’esercitazione nella Macedonia del Nord a maggio, il generale Sanders ha affermato che l’unità «non stava dimostrando i livelli di disciplina e rispetto per gli altri previsti» dall’esercito britannico.
La decisione del generale Sanders arriva meno di una settimana dopo aver assunto l’incarico dal generale Sir Mark Carleton-Smith.
Secondo quanto riferito, Sanders, ex capo del comando strategico, ha mancato «per poco» la supervisione dell’intero esercito britannico.
Quel lavoro è andato all’ammiraglio Sir Tony Radakin , che ha assunto l’incarico a novembre.
Il caso riporta alla mente le vicende nella caserma di polizia di Bruxelles dopo gli attentati islamici che sconvolsero Parigi nel novembre 2015.
Secondo quanto riportato, in una stazione di polizia presso Ganshoren, alcuni agenti di polizia e alcuni soldati avrebbero partecipato ad una clamorosa orgia organizzata in commissariato proprio durante l’allerta anti-terrorismo dei giorni del Bataclan.
La caserma protagonista degli atti orgiastici delle forze dell’ordine belghe si trova peraltro vicino al quartiere, oramai completamente islamizzato fino ad essere definito da alcuni una no-go zone, di Molenbeek, dove in quei giorni erano stati pure effettuati alcuni raid.
Animali
Dinosauro morto sotto un museo di dinosauri
Un dinosauro sembra essere morto sul punto esatto in cui hanno poi costruito un museo dei dinosauri, seppellendo il suo fossile sotto la struttura musiva.
A Denver alcuni scienziati hanno scoperto un fossile di dinosauro di 67,5 milioni di anni fa nel sottosuolo del parcheggio del museo che ospita questi enormi animali oramai estinti milioni di anni fa. Come il Denver Museum of Nature and Science ha spiegato a Catalyst, la sua rivista online, l’antico frammento osseo è stato sepolto a circa 230 metri sotto il parkingo dell’istituzione.
Al di là della coincidenza di tale scoperta sotto un museo di storia naturale, tuttavia, il modo in cui gli amabili resti dinosaurici sono stati rivenuti sfida la credulità del lettore.
Diversi mesi fa, i ricercatori hanno iniziato a perforare sotto il parcheggio del museo per vedere se le temperature sotterranee della Terra potrebbero riscaldarle e raffreddarle in modo sostenibile. Questo «riscaldamento geotermico» utilizza lo stesso principio delle sorgenti termali, rendendo questa forma di energia rinnovabile una delle più antiche del mondo, scrive Futurism.
Una volta che le due piattaforme di perforazione sono iniziate, gli scienziati dietro il progetto hanno deciso di vedere cos’altro potevano trovare scavando in profondità nella crosta terrestre.
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Come spiega un articolo sull’incredibile scoperta, gli archeologi non solo hanno scoperto interessanti campioni geologici all’interno del nucleo campione di sei centimetri e mezzo, ma anche, per puro caso, l’osso parziale di un dinosauro scomparso circa 70 milioni di anni fa.
«È fondamentalmente come vincere alla lotteria e rimanere colpiti da un fulmine nello stesso giorno», ha spiegato il curatore di geologia del museo James Hagadorn in un’intervista a Catalyst. «Nessuno avrebbe potuto prevedere che questo piccolo piede quadrato di terra dove abbiamo iniziato a perforare avrebbe effettivamente contenuto un osso di dinosauro sotto di esso!».
Naturalmente ci sono volute alcune ricerche per determinare che l’osso era di un dinosauro di una non determinata specie fosse e comprendere come fosse deceduto. Successivamente, come spiegato nel documento di Rocky Mountain Geology, l’osso è stato catalogato come un frammento vertebrale da un ornitopode, un’ampia classificazione paleontologica per i dinosauri bipedi ed erbivori del periodo Cretaceo.
Come comunicato dalla direzione del museo, il ritrovamento ha dell’incredibile.
«Questo fossile proviene da un’epoca appena prima dell’estinzione di massa che ha spazzato via i dinosauri», ha spiegato lo Hagadorn, curatore di geologia del museo. «Questa è una scoperta scientificamente e storicamente emozionante».
Come sottolinea Rocky Mountain Geology, questi tipi di «scoperte paleontologiche urbane» sono davvero rari, ma quando accadono, «accendono l’interesse pubblico per la scienza e approfondiscono la nostra connessione con la natura».
Curioso ripensare a un noto cartone animato dinosauresco trasmesso sulla rete berlusconide qualche decennio fa che ha accompagnato i pomeriggi di tanti bambini parcheggiati dai bommer dinanzi alla TV: Ti voglio bene Denver, con l’inevitabile, come sempre inascolatabile ed inaffrontabile, sigla di Cristina D’Avena.
La storia parlava di un cucciolo di dinosauro verde, trovato da un gruppo di adolescenti californiani (sportivissimi, capelli lunghi e biondi) ancora all’interno del suo uovo, che ha il potere di teletrasportare qualsiasi essere vivente nella preistoria oppure di mostrare sulla sua superficie scene di quell’epoca, viene rinvenuto. I californici ragazzotti si affezionano al dinosauro, al quale danno il nome di Denver, ispirandosi all’omonima città capitale del Colorado, dopo aver letto questo nome su un autobus. Il Denverro si scopre un abile schettinatore e chitarrista ghiotto di patatine in bustina. Il rettile pasticcione inoltre riesce a parlare il linguaggio degli esseri umani, doppiato in italiano da Graziano Galoforo.
Se gli scienziati di Denver chiamassero la creatura preistorica del parcheggio Denver saremmo a cavallo. Di un dinosauro.
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Immagine generata artifizialmente.
Bizzarria
Uomo palpeggia la presidente del Messico
Meksika Devlet Başkanı Claudia Sheinbaum’a sokakta cinsel saldırı
Sheinbaum, başkent Meksiko’da halkı selamlarken tacize uğradı Olayın ardından suç duyurusunda bulunan Sheinbaum, “Eğer bu bana yapılıyorsa, diğer kadınlara neler yapılıyor?” diyerek ülke genelinde cinsel tacizin… pic.twitter.com/CMgMeaswHz — Rudaw Türkçe (@RudawTurkce) November 6, 2025
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Bizzarria
Candidato falliforme alle elezioni di Tokyo: Goto Teruki è tornato!
Le elezioni politiche locali in Giappone sono caratterizzate da una campagna elettorale la cui invadenza sonora e visiva è direttamente proporzionale al disinteresse manifestato dagli elettori.
Qui ci si accorge dell’avvicinarsi delle elezioni dalla voce dei candidati che, uscendo dagli altoparlanti dei furgoncini di propaganda, rompe fastidiosamente la quiete dei quartieri residenziali delle città nipponiche.
Siccome la gente ha imparato ad ignorare questa forma di promozione itinerante, i candidati si mettono a fare quotidiani comizi all’entrata delle stazioni ferroviarie locali. Tra un buongiorno e l’altro, ripetono ossessivamente il proprio nome e fanno qualche discorso pieno di buoni sentimenti.
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Io, come tutti, li ignoro. Manca a loro la verve delirante, la follia da dilettanti allo sbaraglio dei candidati all’elezione del sindaco di Tokyo. Renovatio 21 vi ha già parlato di questo meraviglioso spettacolo, tra candidati joker, candidate che si spogliano in TV, promotori della poligamia e altri deliri.
Il mio disinteresse è però svanito quest’oggi, mentre tornavo dal barbiere e mi sono imbattuto in un auto nera adibita a veicolo di propaganda elettorale. Dai suoi altoparlanti risuonava solo a tratti una voce in falsetto, spiritata e melliflua al tempo stesso, sgradevole e inquietante come quella di alcuni preti cattolici in cui ogni tanto tocca imbattersi.
La grafica dei cartelloni elettorali sul tetto della macchina è diversa da quella tipica, sgargiante e facile da leggere. Mi avvicino e vedo questo.

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Il nome sui cartelloni è inequivocabile:
Il troll dei troll, lo scompigliatore elettorale in cerca di attenzione, quello del pannolone in testa, quello delle fellatio mimate nella tribuna elettorale televisiva.
La mina vagante della politica giapponese è uno dei candidati nel municipio di Katsushika, dove vivo. Sono un po’ inquieto, la sensazione è quella di avere il nemico in casa, per così dire. Arrivo al parchetto dietro casa e tra i manifesti elettorali spunta questo.

Non è che servano particolari commenti. Da notare che sul manifesto non c’è scritto neanche il nome del candidato o uno straccio di slogan: parafrasando Marshall McLuhan, il membro è il messaggio, a quanto pare.
Arrivo a casa e trovo nella cassetta delle lettere il giornale con la lista dei candidati alle municipali.

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Ed ecco qui la nuova ipostasi politica del folle signor Goto: il Partito Amo Tantissimo il Giappone (Nihon Daisuki To, 日本大好き党).
Come si vede il programma è fittissimo, uno zibaldone dei temi discussi dalla politica giapponese negli ultimi tempi, mischiati ai deliri erotomani e pseudonazionalisti del nostro.
Oltre al reddito universale di 80000 yen (450 euro) mensili a tutti, al taglio del 90% dello stipendio dei politici (assicurato almeno qualche voto di protesta) e alla promessa di ridurre gli stranieri in Giappone allo 0.1% della popolazione (rispetto al 3%), è tutto un tripudio di politiche di sostegno alla natalità.
Sostegno alle madri single, ruote per gli esposti ovunque perché relazioni clandestine e extraconiugali non sono un male e i bambini devono venire cresciuti dalla collettività. Bambini anche per invertiti di varia natura, anche se non specifica bene come. Pure qualche accenno al divieto delle vaccinazioni obbligatorie, giusto per non scontentare nessuno.
Ovviamente, l’unica vera ideologia di Goto Teruki è essere Goto Teruki: uno di quei casi in cui l’artista e l’opera d’arte coincidono.
Se domani mattina lo vedo all’entrata della stazione, cerco di carpirgli un’intervista per Renovatio 21.
Taro Negishi
Corrispondente di Renovatio 21 da Tokyo
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