Spirito
Papa Leone XIV e la Messa Tradizionale
Sul sito web americano The Pillar, il 17 giugno 2025, Ed Condon chiede: «papa Leone XIV può permettersi di rimanere attendista riguardo al Traditionis Custodes?». E osserva: «Mentre crescono le aspettative di un intervento papale, il pontefice stesso non ha dato alcuna indicazione pubblica sui suoi piani di riesaminare la questione, né sui tempi in cui potrebbe scegliere di farlo».
Tuttavia, il giornalista americano fornisce informazioni poco note al pubblico francofono: «È chiaro che la questione è stata portata all’attenzione di Leone XIV. In un video pubblicato online, il cardinale Raymond Burke ha rivelato, in occasione del 60° anniversario della Latin Mass Society [il 14 giugno 2025 a Londra], di aver discusso la questione con il nuovo papa».
«Tuttavia, sebbene il prelato abbia espresso la sua “speranza che [Leone XIV] intraprenda, il prima possibile, lo studio di questa questione e tenti di riportare la situazione allo stato in cui si trovava dopo il Summorum Pontificum”, non ha fornito alcuna indicazione su come il Papa abbia accolto la sua richiesta».
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Riguardo al possibile interesse del nuovo Papa per la Messa tridentina, James F. Keating, scrivendo sul sito web First Things del 23 giugno, ricorda che Leone XIV aveva 10 anni alla fine del Concilio Vaticano II. Egli osserva che «a differenza dei suoi recenti predecessori, Robert Prevost non è diventato sacerdote in una Chiesa [cioè preconciliare] prima di ritrovarsi in un’altra Chiesa [cioè conciliare]».
— Questa affermazione è un’ammissione della rottura causata dal Concilio: una Chiesa prima e una Chiesa dopo! Per questa ragione storico-cronologica, James F. Keating ritiene «probabile che il pontificato di Leone XIV consisterà più nell’attuazione del Concilio Vaticano II che nel discuterlo». In altre parole, un’applicazione pratica del Concilio dato per scontato, senza interpretazione teorica. Ma è possibile?
Possiamo ignorare la riflessione dottrinale sul Vaticano II? Accontentarci di applicare le riforme conciliari senza risalire ai principi da cui derivano? In breve, applicarne gli effetti senza risalire alle loro cause, per paura di mettere in discussione questi principi, considerati dati per scontati, o addirittura «irreversibili».
Questo significa dimenticare che la realtà è ostinata. E i fatti, sempre ostinati, difficilmente si lasciano manipolare da ideologie. James F. Keating ammette: «una delle questioni che papa Leone dovrà risolvere è quella della forma straordinaria della Messa». Avendo pochi ricordi personali, è improbabile che la Messa antica lo preoccupi in alcun modo.
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«Piuttosto, si troverà di fronte a un fatto semplice: la liturgia che il Concilio ha ritenuto opportuno riformare esercita un fascino inaspettato sui giovani cattolici. Ciò indica che la ricezione delle questioni liturgiche da parte del Concilio è incompleta e richiede una seria riflessione teologica prima di qualsiasi ulteriore azione destabilizzante da parte del magistero papale».
Affermare che «la ricezione delle questioni liturgiche da parte del Concilio è incompleta» significa implicitamente riconoscere che la riforma liturgica conciliare è essa stessa parziale (troncata) o di parte (truccata). Una «seria riflessione teologica» è essenziale, indipendentemente dall’età del Papa.
Articolo previamente apparso su FSSPX.News
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Immagine di Edgar Beltrán via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Spirito
Brasile: più di mille fedeli onorano Cristo Re a Rio de Janeiro
Una testimonianza pubblica di fede nel cuore della città
Il raduno è iniziato a Cinelândia, nel centro di Rio de Janeiro, davanti al monumento del Santissimo Sacramento eretto nel 2024 dal Centro Dom Bosco. Alle 15:00 precise, il corteo è partito, preceduto dalla cavalleria della polizia militare, che ha guidato il corteo con rispetto e dignità. Per circa due chilometri, i fedeli hanno accompagnato Nostro Signore con pietà, in spirito di riparazione e di proclamazione pubblica della sua regalità sulle società e sulle anime. Le immagini mostrano una partecipazione particolarmente familiare, con numerosi bambini, giovani e genitori, a testimonianza della vitalità della fede trasmessa e vissuta quotidianamente.
Messa pontificale all’arrivo
La processione si è conclusa in Praça das Crianças, sull’Aterro do Flamengo, dove Mons. Bernard Fellay, vescovo della FSSPX, ha celebrato una messa pontificale. È stato assistito da Dom Lourenço Fleichman (OSB), Dom Estevão (OSB) e Padre Montagut (superiore della Casa Autonoma della FSSPX in Brasile). Secondo il Centro Dom Bosco, si tratta della «prima messa tradizionale celebrata in strada a Rio de Janeiro dopo il Congresso Eucaristico Internazionale del 1955», un evento significativo per molti cattolici in Brasile, che stanno scoprendo sempre più la liturgia tradizionale.
Articolo previamente apparso su FSSPX.News
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Spirito
Mons. Viganò: i traditori demoliscono la Chiesa dall’interno e spingono nell’eterna dannazione le anime
L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha affidato a X una breve riflessioni sui recenti eventi che hanno segnato il mondo ecclesiastico.
«Prima abbiamo avuto la provocazione di una cresima conferita ad un pubblico concubinario omosessuale “sposato” civilmente con il proprio padrino. Presente – ovviamente – il cappellano LGBTQ+ James Martin sj. Poi, a distanza di poche ore, l’assist di Prevost: una coppia di omosessuali “sposati” civilmente ricevuta in udienza, con ostentati toni di cordialità».
«Non semplici operai né impiegati, ma i proprietari di una società che impiega l’Intelligenza Artificiale per funzionalità smart-home di lusso» scrive Viganò.
Prima abbiamo avuto la provocazione di una cresima conferita ad un pubblico concubinario omosessuale “sposato” civilmente con il proprio padrino. Presente – ovviamente – il cappellano LGBTQ+ James Martin sj. Poi, a distanza di poche ore, l’assist di Prevost: una coppia di… pic.twitter.com/ESwlSJJ11L
— Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) November 13, 2025
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Sua Eccellenza si riferisce all’udienza riservata concessa da Leone a una coppia omosessuale «coniugata» formata da Alex Capecelatro, amministratore delegato di della società di IA Josh.ai e Brian D. Stevens, benefattore e affiliato ai Cavalieri di Malta, pur nel contesto del suo controverso tenore di vita omosessuale.
«La sodomia viene così legittimata dall’alto, con le provocazioni dei vescovi gay-friendly e la tacita approvazione di Prevost» tuona monsignore.
«Tutto quanto sta accadendo nella chiesa sinodale segue uno schema ben preciso e ormai sono in molti a riconoscere la frode della chiesa conciliare-sinodale».
«È giunto il momento che sacerdoti e fedeli contestino con coraggio e fermezza il tradimento di chi – a iniziare da Leone – invece di guidare la Santa Chiesa custodendo e trasmettendo intatto il Deposito della Fede, la demolisce dall’interno e spinge nell’eterna dannazione le anime» esorta il prelato lombardo.
«La chiesa conciliare e sinodale NON È la Chiesa Cattolica in comunione con la quale abbiamo giurato di vivere e morire» conclude l’arcivescovo.
Nell’omelia del mercoledì delle Ceneri 2025 monsignore aveva parlato di «una società apostata, una classe politica corrotta e pervertita, una Gerarchia venduta e traditrice».
«Dinanzi a questa ribellione globale, e specialmente davanti al tradimento di chi è costituito in autorità, dobbiamo tornare più convintamente a vestire la nostra anima in cinere et cilicio, a prostrarci al cospetto del Signore e ripetere il grido dei nostri padri: Flectamus iram vindicem, ploremus ante Judicem; clamemus ore supplici, dicamus omnes cernui: Parce, Domine; parce populo tuo: ne in æternum irascaris nobis. Plachiamo l’ira vendicatrice, piangiamo di fronte al Giudice; chiamiamoLo con voce supplicante, prostrati diciamo tutti insieme: Perdona, Signore, perdona il Tuo popolo, e non rimanere in eterno adirato con noi».
In un’omelia all’inizio di questo mese Sua Eccellenza aveva descritto la battaglia della vera Chiesa contro «la sinagoga di Satana, l’antichiesa conciliare e sinodale» e i suoi «corrotti ministri» della «setta di traditori e rinnegati».
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Spirito
Il vescovo Strickland denuncia Papa Leone e i vescovi per aver scandalizzato i fedeli
Dear Faithful Catholics-
These words came to me after awakening this morning. They are words I should have said to break the silence after my intervention at the USCCB meeting. I say them now to Pope Leo, to the bishops and to all who claim to be disciples of Jesus Christ. “How… pic.twitter.com/5zyW2g9YrR — Bishop Joseph Strickland @ Pillars of Faith (@BishStrick) November 14, 2025
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