Militaria
Nuova base navale russa in Sudan
Khartoum e Mosca hanno concordato la creazione di una base navale russa in Sudan, ha affermato il ministro degli Esteri Ali Youssef Ahmed Al-Sharif.
In una conferenza stampa con il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov a Mosca mercoledì, Al-Sharif ha confermato che le discussioni si sono concluse con successo, affermando, «quindi, la questione è piuttosto semplice. Non ho nulla da aggiungere. Abbiamo concordato su tutto».
Secondo l’agenzia russa TASS, l’accordo, emerso per la prima volta a dicembre 2020, delinea la creazione di una struttura di supporto logistico per la Marina russa. Fungerà da hub per le riparazioni e i rifornimenti delle navi. Il personale della struttura sarà limitato a 300 persone, con un massimo di quattro navi russe autorizzate a stazionare lì contemporaneamente.
Dopo i colloqui, Lavrov ha ribadito la posizione della Russia «sulla necessità di una rapida cessazione delle ostilità e dell’avvio di un dialogo nazionale inclusivo» sul conflitto in Sudan tra le Forze armate sudanesi (SAF) e le Forze paramilitari di supporto rapido (RSF), sottolineando la necessità di una risoluzione senza interferenze esterne.
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Da aprile 2023, il brutale conflitto ha causato la morte di decine di migliaia di persone e milioni di sfollati.
Nel corso della conferenza stampa, il ministro degli Esteri russo ha sottolineato che, nonostante le sanzioni occidentali, Mosca continua ad ampliare il suo impegno con le nazioni africane, aggiungendo che la Russia è riuscita a mantenere e rafforzare partnership reciprocamente vantaggiose in tutto il continente.
«Certamente, cerchiamo e, nella maggior parte dei casi, troviamo modi per continuare la nostra cooperazione reciprocamente vantaggiosa con i paesi africani e altri, indipendentemente dalle azioni criminali, unilaterali e illegittime dell’Occidente collettivo», ha affermato.
Lavrov ha anche sostenuto che le sanzioni occidentali mettono a nudo l’inaffidabilità di coloro che le impongono, affermando che minano i principi chiave della globalizzazione: «la concorrenza leale, la presunzione di innocenza, l’inviolabilità della proprietà, il libero gioco delle forze di mercato: tutto questo è stato immediatamente ribaltato».
Il Sudan ha in programma di firmare accordi con aziende russe per progetti industriali, commerciali e petroliferi, concentrandosi su oltre 20 pozzi petroliferi in zone libere da conflitti come la regione del Mar Rosso e il Sudan occidentale, secondo il ministro sudanese del petrolio e del gas, Mohi-Eddin Naeem Mohamed Saeed. Lo stato africano ha offerto 22 giacimenti petroliferi a società russe tra cui Rosneft e Gazprom.
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Immagine del Ministero degli Esteri russo via Mid.ru pubblicata secondo indicazioni.
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Militaria
Il disegno di legge sulla coscrizione avanza nel Parlamento tedesco
Il Parlamento tedesco ha presentato un disegno di legge per passare in Germania a un modello di coscrizione volontaria e iniziare i controlli fisici obbligatori per tutti i cittadini maschi che raggiungono la maggiore età. Lo riporta Defense News.
In base alla nuova legislazione, le forze armate della Bundeswehr saranno legalmente vincolate al loro obiettivo di aumentare il numero di personale attivo e riservisti fino a un totale di 470.000 soldati, di cui 270.000 in servizio attivo entro il 2035
Il 5 dicembre, la Bundeswehr ha dichiarato di avere circa 184.330 effettivi attivi, con un aumento dell’1,5%, ovvero 2.750 soldati, rispetto all’anno precedente.
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Attualmente non ci sono piani per la coscrizione obbligatoria, ha dichiarato la Bundeswehr in una dichiarazione dopo l’approvazione del disegno di legge. «Se ciò non bastasse, non avremo altra scelta che introdurre la coscrizione parziale», ha dichiarato il ministro della Difesa Boris Pistorius a margine del voto parlamentare.
Il disegno di legge include una disposizione per il servizio militare obbligatorio in base alle necessità, ma richiederebbe un ulteriore voto parlamentare per l’attivazione. Mentre i legislatori votavano, si sono verificate proteste contro la nuova misura in diverse città tedesche, tra cui la capitale Berlino.
Contemporaneamente, si è verificato uno sciopero parziale degli studenti contro la coscrizione obbligatoria. L’ampliamento della Bundeswehr è diventato una necessità, a causa «della situazione di minaccia e dei piani della NATO», hanno affermato i militari. «In caso di una situazione di difesa, che vogliamo prevenire a tutti i costi, lo Stato deve sapere chi è pronto ad agire», ha affermato Pistorius. «Questo Paese, questa democrazia, se lo merita».
Come riportato da Renovatio 21, il cancelliere Friedrich Merz ha dichiarato due mesi fa che la Germania «è già in conflitto» con la Russia. Secondo stime del capo del servizio medico della Bundeswehr, in caso di conflitto con la Russia si prevede la cifra di 1000 feriti al giorno.
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Come riportato da Renovatio 21, mentre la polizei reprime e picchia quanti protestano contro la rimilitarizzazione, la leva militare obbligatoria sta tornando in Germania sotto forme grottesche come la lotteria della naja (definita dalla deputata Sajra Wagenknecht come il «casinò della guerra»), con strategie per utilizzare gli adolescenti per colmare la mancanze di reclute.
Molti altri Paesi europei stanno tornando alla naja più o meno obbligatoria. Negli ultimi giorni il presidente francese Emmanuel Macron si appresta a lanciare un nuovo programma di servizio militare volontario. Come riportato da Renovatio 21, il generale Fabien Mandon negli scorsi giorni ha destato scalpore dichiarando che il popolo francese dovrebbe essere pronto a «perdere i propri figli».
La Polonia ha introdotto un servizio base volontario e retribuito; la Germania ha approvato un modello che potrebbe evolvere in coscrizione selettiva se i volontari calassero (con una grottesca lotteria annessa); i Paesi Bassi dibattono sul ritorno della leva obbligatoria. Lettonia e Croazia l’hanno già ripristinata, mentre la Danimarca l’ha estesa alle donne. Il Belgio ha invitato due settimane fa 149.000 adolescenti al servizio volontario. La Svezia vuole innalzare l’età minima per il richiamo militare a 70 anni.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Militaria
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