Droga
Nel Laos cresce la diffusione di nuove droghe tra i giovani
Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
A lanciare l’allarme sono state le autorità della provincia di Bolikhamxay, dove negli ultimi sei mesi sono aumentati i casi legati al traffico e al possesso di stupefacenti, sempre più diffusi. Nella regione: una pasticca di metanfetamina costa meno di 25 centesimi.
La provincia laotiana di Bolikhamxay, nella parte centrale del Paese, è alle prese con una crescente crisi del consumo di droghe tra gli studenti, con le autorità che segnalano tendenze allarmanti e sull’utilizzo di nuove droghe, come il kratom (il nome si riferisce anche a un albero che produce l’omonima sostanza oppiacea) o il caffè drogato con sostanze. La denuncia è arrivata nei giorni scorsi da Kongchan Xaypanya, capo del quartier generale della Pubblica Sicurezza di Bolikhamxay.
Secondo Kongchan, negli ultimi sei mesi nella provincia sono stati registrati 309 casi legati all’abuso di droga e sono stati sequestrate 19.835 pillole di metanfetamina, 61 chilogrammi di ecstasy, 1.559 chilogrammi di metanfetamina (Ice), 320 chilogrammi di cannabis essiccata, 15 chilogrammi di kratom e 37,5 chilogrammi di eroina.
Kongchan ha però sottolineato che la nuova ondata di abuso di droghe non si limita solo agli stupefacenti tradizionali, ma comprende anche sostanze spesso consumate in ambienti sociali (come bar, sale karaoke e persino durante matrimoni o cerimonie tradizionali) rendendole più difficili da individuare. In risposta all’aggravarsi del problema, le autorità provinciali hanno lanciato una campagna di sensibilizzazione urgente rivolta a studenti e insegnanti.
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Secondo dati nazionali diffusi a novembre dal vice primo ministro e ministro della Pubblica sicurezza, il generale Vilay Lakhamfong, nel 2024 sono stati registrati 3.395 casi legati al traffico di droga, che hanno portato all’arresto di 5.168 persone, tra cui 199 stranieri.
I sequestri sono stati consistenti: quasi 381 kg di eroina, oltre 81 milioni di pillole di anfetamina, 4.800 kg di metanfetamina cristallizzata, 84,86 kg di oppio, 3.600 kg di cannabis e oltre 10.000 kg di altre sostanze. Le autorità del Laos hanno inoltre identificato oltre 5.800 ettari di piantagioni di papavero da oppio in nove province.
I 14 centri di riabilitazione che si trovano sul territorio nazionale hanno curato 5.132 persone quest’anno. Di queste, 2.513 sono tornate a casa, mentre 2.619 rimangono in cura.
Il governo sta anche costruendo un nuovo centro di riabilitazione, che dovrebbe essere completato entro la fine del 2025. Inoltre, il governo del Laos ha istituito 28 centri di consulenza comunitaria e ha dichiarato 3.222 villaggi, 163 scuole e 38 luoghi di lavoro come zone libere dalla droga.
Il Laos fa parte del cosiddetto «triangolo d’oro», una regione dedita alla produzione di stupefacenti che comprende anche alcune zone del Myanmar (tra i primi produttori mondiali) e della Thailandia. L’elevata offerta di droga in questi Paesi fa sì che le pillole di metanfetamina vengano vendute a meno di 25 centesimi.
Come gli altri Paesi del sud-est asiatico, anche il Laos prevede la pena di morte per i reati legati alla droga, anche se dal 1989 non sono più state condotte esecuzioni. Si stima, però, che oltre 300 persone restino nel braccio della morte.
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Droga
Panama sequestra 13 tonnellate di cocaina destinate agli Stati Uniti
Il procuratore antidroga di Panama, Julio Villareal, ha definito l’operazione «una delle più grandi mai realizzate nelle nostre acque»: martedì sono state sequestrate 13 tonnellate di cocaina – pari a 11.562 panetti – su un traghetto intercettato a sud-ovest dell’isola di San José. A bordo sono stati arrestati dieci uomini di nazionalità venezuelana, ecuadoriana e nicaraguense; la nave era partita dalla Colombia e diretta verso gli Stati Uniti.
La procura ha pubblicato sui social le foto della droga recuperata, precisando che l’intervento è stato condotto in collaborazione con l’Aeronaval Panama.
Panama, snodo chiave del traffico di cocaina dal Sud America al Nord America (il principale mercato mondiale), nel 2023 aveva già confiscato complessivamente 119 tonnellate di stupefacenti.
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Non si tratta di un caso isolato: solo il mese scorso la Spagna ha sequestrato 6,5 tonnellate di cocaina e arrestato nove persone su una nave al largo delle Canarie, grazie a una segnalazione USA.
Sempre a novembre, la marina pakistana ha intercettato nel Mar Arabico stupefacenti per oltre 972 milioni di dollari, mentre a settembre la marina francese ha confiscato quasi 10 tonnellate di cocaina (valore superiore a 600 milioni di dollari) al largo dell’Africa occidentale.
Nel frattempo, la Guardia costiera statunitense ha annunciato di aver intercettato nell’attuale anno fiscale oltre mezzo milione di libbre di cocaina in alto mare: il quantitativo record nella storia dell’agenzia.
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Immagine del 2014 di pubblico domino CC0 via Wikimedia
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