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Mons. Viganò: Pandemia, Nuovo Ordine Mondiale, Regno dell’Anticristo

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Renovatio 21 riprende da Duc in Altum questa intervista che l’arcivescovo Carlo Maria Viganò

 

 

 

Questa Lettera riflette in larga parte l’intervento che darò ai partecipanti al prossimo summit “Truth Over Fear: Covid-19, the Vaccine, and the Great Reset”, organizzato da Patrick Coffin, che si terrà tra il 30 Aprile e il 1° Maggio 2021. Questo evento importantissimo vede la partecipazione di oltre venti dei più importanti medici, ricercatori e avvocati del mondo e fornirà un approccio scientifico e di buon senso alla pseudopandemia. Tutte le persone hanno diritto al consenso informato. La registrazione online al summit può essere effettuata qui: www.restoretheculture.com

 

 

 

 

 

Quanto abbiamo appreso sin ora a proposito della pseudopandemia, ci dà il quadro di una realtà inquietante e di un’ancor più inquietante cospirazione criminale, ordita da menti traviate.

 

Questa realtà, tuttavia, non viene presa in considerazione da quanti, ipnotizzati dall’indottrinamento mediatico, si ostinano a considerare una grave influenza stagionale come un flagello pandemico, inefficaci le cure conosciute e miracolosi i cosiddetti vaccini dichiaratamente inutili e dannosi.

 

 

La reputazione delle case farmaceutiche

Sappiamo che i colossi farmaceutici – AstraZeneca, Pfizer, Moderna, Johnson & Johnson – non solo non hanno seguito i protocolli ordinari per la sperimentazione dei farmaci, ma hanno alle loro spalle una lunga storia di condanne per aver già in precedenza causato gravi danni alla popolazione, distribuendo vaccini rivelatisi causa di patologie invalidanti.

Sappiamo che i colossi farmaceutici – AstraZeneca, Pfizer, Moderna, Johnson & Johnson – non solo non hanno seguito i protocolli ordinari per la sperimentazione dei farmaci, ma hanno alle loro spalle una lunga storia di condanne per aver già in precedenza causato gravi danni alla popolazione, distribuendo vaccini rivelatisi causa di patologie invalidanti

 

 

Conflitti di interesse

Sappiamo quali siano i macroscopici conflitti di interessi sussistenti tra le case farmaceutiche e gli organi preposti al loro controllo: in molti casi, dipendenti di queste aziende sono passati negli enti che devono approvare e autorizzare l’uso dei farmaci, ed è difficile pensare che costoro – che spesso continuano ad avere legami professionali con BigPharma – abbiano la libertà di esprimere una valutazione equa e prudente.

 

Anzi, abbiamo visto proprio recentemente con il caso di AstraZeneca in Europa che la palese nocività del cosiddetto vaccino – dinanzi alla quale alcuni Stati ne hanno sospeso la distribuzione – non sono considerati motivo sufficiente dall’EMA (European Medicines Agency) per vietarne l’adozione.

 

Le recenti rilevazioni sugli effetti collaterali gravi sono state concepite per escludere la maggior parte dei casi e soprattutto per ignorare deliberatamente il rapporto di causalità sussistente tra l’inoculazione del vaccino e le sue conseguenze a breve o lungo termine.

Sappiamo quali siano i macroscopici conflitti di interessi sussistenti tra le case farmaceutiche e gli organi preposti al loro controllo: in molti casi, dipendenti di queste aziende sono passati negli enti che devono approvare e autorizzare l’uso dei farmaci

 

 

Immunità per gli effetti collaterali

Sappiamo che, in spregio a qualsiasi principio giuridico e di tutela della popolazione, le case farmaceutiche hanno preteso l’immunità totale per i danni che dovessero derivare ai pazienti, ai quali viene chiesto di firmare, assieme al consenso informato, una forma di liberatoria.

 

Così, assieme agli scandalosi profitti per la vendita dei vaccini, le multinazionali del farmaco si garantiscono l’impunità per un’operazione criminale, condotta con la complicità delle Istituzioni internazionali e dei Governi.

 

 

Segretezza delle clausole contrattuali

Sappiamo che i termini contrattuali degli accordi stipulati dagli Stati e dall’Unione Europea con queste case farmaceutiche sono inaccessibili e secretati: nemmeno i Parlamentari ed i rappresentanti politici possono conoscere le clausole che hanno dovuto approvare a scatola chiusa.

Così, assieme agli scandalosi profitti per la vendita dei vaccini, le multinazionali del farmaco si garantiscono l’impunità per un’operazione criminale, condotta con la complicità delle Istituzioni internazionali e dei Governi

 

E sappiamo che le stesse case farmaceutiche non solo non si assumono alcuna responsabilità sugli effetti collaterali, ma dichiarano di non garantirne l’efficacia, a partire dalla immunità al virus.

 

 

L’origine cinese del virus

Sappiamo che il SARS-CoV-2 è con ogni probabilità un virus prodotto in laboratorio, con la complicità della dittatura cinese: la quale, essendo tra i principali finanziatori dell’OMS dopo la Bill & Melinda Gates Foundation, ha potuto impedire che venisse svolta un’indagine sull’origine del virus e sulle prime fasi del contagio.

 

 

Complicità del personale sanitario

Sappiamo che tutti gli Stati, salvo rarissime eccezioni, si sono immediatamente adeguati ai più assurdi protocolli sanitari dell’OMS, ad iniziare dalla sciagurata decisione di non curare i malati all’insorgere dei primi sintomi, e di sottoporli a ventilazione profonda una volta che la sindrome influenzale degenerava in polmonite bilaterale acuta.

 

Sappiamo che le stesse case farmaceutiche non solo non si assumono alcuna responsabilità sugli effetti collaterali, ma dichiarano di non garantirne l’efficacia, a partire dalla immunità al virus

E questo è avvenuto con l’esecrabile complicità del personale sanitario – dai medici di base al personale ospedaliero – provocando migliaia di morti non per Covid, come ci viene detto dal mainstream, ma per l’errata terapia.

 

 

Delegittimazione e boicottaggio delle cure disponibili

Sappiamo anche quale sia stata la furiosa campagna contro l’efficacia delle cure già esistenti, dall’uso del plasma iperimmune ai farmaci che molti medici, anche in violazione delle norme sanitarie imposte in questi mesi, hanno ritenuto loro dovere somministrare, con successo, ai loro pazienti.

 

E non è difficile comprendere che il costo contenuto delle cure, il fatto che molte di esse non siano soggette a brevetti e soprattutto la loro immediata efficacia nella cura rappresentano per le case farmaceutiche e per i loro complici un motivo più che sufficiente per contrastarle, screditarle e giungere a farne vietare l’uso.

 

 

Sappiamo che il SARS-CoV-2 è con ogni probabilità un virus prodotto in laboratorio, con la complicità della dittatura cinese

Un progetto pianificato da anni

Sappiamo che per condurre questa operazione criminale – poiché di crimine contro Dio e contro l’umanità si deve parlare, e non di una sventurata fatalità – è stata necessaria una pianificazione di anni, condotta con sistematicità per depotenziare i piani pandemici nazionali, ridurre drasticamente i posti letto negli ospedali e nelle terapie intensive, creare una massa di dipendenti ciechi, sordi e muti; dipendenti, non più medici, che antepongono la sicurezza del posto di lavoro al loro dovere di curare i malati.

 

Il giuramento di Ippocrate è stato violato in nome del profitto delle case farmaceutiche e del perseguimento di un progetto di ingegneria sociale.

 

 

Coinvolgimento del sistema sanitario

Sappiamo che per ottenere la complicità dei medici e degli scienziati non si è solo fatto ricorso al sistema di corruzione e di conflitti di interessi vigente da decenni, ma anche alla distribuzione di premi e bonus in denaro.

Sappiamo che per condurre questa operazione criminale – poiché di crimine contro Dio e contro l’umanità si deve parlare, e non di una sventurata fatalità – è stata necessaria una pianificazione di anni, condotta con sistematicità per depotenziare i piani pandemici nazionali, ridurre drasticamente i posti letto negli ospedali e nelle terapie intensive

 

Per fare un esempio, in Italia un medico specializzato percepisce 60 euro l’ora per inoculare i vaccini nei centri vaccinali; ai medici di base sono riconosciuti incentivi per ogni paziente fatto vaccinare; un letto di terapia intensiva viene pagato dal Servizio Sanitario Nazionale circa 3.000 euro al giorno.

 

È evidente che né i medici di base, né il personale ospedaliero, né tantomeno le aziende sanitarie regionali hanno alcun interesse a privarsi di proventi ingentissimi, dopo che per un decennio la sanità pubblica è stata demolita in nome di tagli agli sprechi imposti dall’Unione Europea.

 

Per darvi un’idea, l’Italia ha ricevuto ben 72 inviti da Bruxelles perché chiudesse tutti i piccoli ospedali che oggi, col pretesto della pandemia, vengono riaperti e finanziati con i fondi che l’Unione Europea stanzia in prestito con vincoli e condizionalità che in altri momenti avremmo giudicato inaccettabili.

 

Eppure quegli ospedali funzionavano bene, permettevano di offrire un servizio capillare ai cittadini ed erano in grado di evitare la diffusione del contagio.

Il giuramento di Ippocrate è stato violato in nome del profitto delle case farmaceutiche e del perseguimento di un progetto di ingegneria sociale

 

 

Il ruolo fondamentale dei media

Sappiamo che ai media gli Stati hanno concesso finanziamenti, quale contributo per l’informazione sul COVID.

 

In Italia il Governo Conte ha stanziato cifre ingenti perché il sistema di informazione nazionale desse una versione univoca sulla pandemia e censurasse qualsiasi voce di dissenso.

 

La diffusione dei dati sui contagi e sui decessi è stata manipolata grossolanamente, facendo credere che i positivi ai test dovessero essere considerati malati, anche se gli asintomatici non sono contagiosi – per stessa ammissione dell’OMS e degli organi analoghi negli Stati Uniti, in Canada, in Australia, ecc.

Sappiamo che per ottenere la complicità dei medici e degli scienziati non si è solo fatto ricorso al sistema di corruzione e di conflitti di interessi vigente da decenni, ma anche alla distribuzione di premi e bonus in denaro

 

E a fianco di questi finanziamenti governativi, in molti casi il conflitto di interessi con le case farmaceutiche ha potuto interferire anche con le scelte delle emittenti e dei giornali, da un lato perché BigPharma rappresenta uno dei principali acquirenti di spazi pubblicitari, dall’altra perché essa è presente nei consigli di amministrazione delle società dell’informazione.

 

Difficile credere che il direttore di una testata giornalistica, anche se persuaso della frode pandemica, oserebbe mettersi contro l’amministratore delegato o privarsi dei profitti pubblicitari di Pfizer o della Johnson & Johnson.

 

 

La responsabilità dei social

Sappiamo che oltre alla complicità dei media si è mossa la macchina infernale dei social, da Facebook a Twitter, da Google a YouTube, con un’operazione di censura sfrontata e scandalosa, giunta a cancellare i profili di eminenti scienziati e di affermati giornalisti, per il solo fatto di non obbedire ai diktat della narrazione COVID.

Sappiamo che oltre alla complicità dei media si è mossa la macchina infernale dei social, da Facebook a Twitter, da Google a YouTube, con un’operazione di censura sfrontata e scandalosa

 

Anche in questo caso non stupisce scoprire i rapporti economici e di parentela sussistenti tra questi colossi multinazionali, divenuti con il tempo proprietari dell’informazione e arbitri di chi abbia diritto alla libertà di espressione e chi no.

 

 

Cui prodest?

Sappiamo anche chi sono i primi beneficiari della pandemia, in termini economici: gli usurai delle banche, che hanno il potere di tenere in vita aziende allineate ideologicamente e allo stesso tempo di far fallire piccole realtà imprenditoriali che rappresentano un fastidioso intralcio all’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale.

 

Queste piccole aziende, diffuse soprattutto nel Vecchio Continente ed in modo particolare in Italia, costituiscono il tessuto sociale e l’identità economica di molte nazioni.

 

Sappiamo anche chi sono i primi beneficiari della pandemia, in termini economici: gli usurai delle banche, che hanno il potere di tenere in vita aziende allineate ideologicamente e allo stesso tempo di far fallire piccole realtà imprenditoriali che rappresentano un fastidioso intralcio all’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale

La loro diffusione capillare disturba le multinazionali della grande distribuzione, da Amazon a JustEat, che in periodo di lockdown hanno aumentato i propri profitti in modo scandaloso in danno delle normali attività commerciali.

 

Poiché quel libro che potevamo comprare dal librario all’angolo ora lo dobbiamo ordinare online, assieme al pranzo, al toner della stampante, al detersivo per la lavastoviglie.

 

Questa new economy si è imposta con prepotenza nell’arco di poche settimane grazie alla concomitante chiusura dei negozi e al divieto di circolazione imposto ai cittadini.

 

 

La scuola

Sappiamo che la necessità di indottrinare le giovani generazioni non poteva escludere da questo piano anche l’istruzione scolastica e universitaria, che oggi viene impartita a distanza con gravissime conseguenze psicologiche per i bambini e i ragazzi.

Sappiamo che la necessità di indottrinare le giovani generazioni non poteva escludere da questo piano anche l’istruzione scolastica e universitaria, che oggi viene impartita a distanza con gravissime conseguenze psicologiche per i bambini e i ragazzi

 

Questa operazione pone oggi le premesse per far sì che un domani si possa unificare l’insegnamento offerto via internet, decidendo quali siano gli insegnanti che possono tenere le lezioni e cosa debbano dire; e non mi stupirei se a breve questa forma univoca di istruzione prevedesse un numero sempre più esiguo di docenti: un solo professore di Storia per tutti gli allievi di una nazione, con un programma definito e controllato.

 

Non è questa un’eventualità così remota quando qualsiasi studente viene obbligato a connettersi online e non può più avvalersi del professore della sua scuola, costretto al pensionamento o allontanato dall’insegnamento perché non si adegua agli ordini del potere.

 

Né ci possiamo stupire se i nuovi docenti saranno degli ologrammi che elaborano algoritmi o inquietanti intelligenze artificiali che indottrinano milioni di ragazzi, alla teoria gender, alla dottrina LGBT e a tutte le aberrazioni morali di cui abbiamo avuto anticipazione in questi anni.

 

 

I promotori della pandemia

Sappiamo chi sono i teorizzatori della pandemia come instrumentum regni, da Bill Gates a George Soros, in una rete di complicità e di interessi talmente vasta e organizzata da rendere praticamente impossibile qualsiasi misura di contrasto.

Sappiamo chi sono i teorizzatori della pandemia come instrumentum regni, da Bill Gates a George Soros, in una rete di complicità e di interessi talmente vasta e organizzata da rendere praticamente impossibile qualsiasi misura di contrasto

 

Assieme a loro troviamo il più inquietante repertorio di organizzazioni sedicenti filantropiche e di lobby di potere, come il World Economic Forum con Klaus Schwab, l’OMS e tutte le sue ramificazioni nazionali, la Commissione Trilaterale, il gruppo Bildelberg, il Council for Inclusive Capitalism capeggiato da Lady Lynn Forester de Rothschild e sotto la direzione spirituale di Bergoglio e, più in generale, la falange di multinazionali, banche e gruppi di potere che fanno capo a questa cupola di cospiratori.

 

Non ci si stupisca se, in perfetta coerenza con i piani di costoro, si muovono anche le sette e i movimenti satanisti mondiali, ad iniziare dalla Chiesa di Satana, che esalta l’aborto come rituale propiziatorio per la fine della pandemia, esattamente come Big Pharma impone pseudovaccini prodotti con feti abortivi.

 

 

Asservimento della Gerarchia cattolica

Sappiamo infine – e questo è certamente l’aspetto più sconvolgente – che in questo piano è presente anche parte della Gerarchia cattolica, che in Jorge Mario Bergoglio trova un obbediente predicatore della narrazione pandemica e il principale sponsor dei vaccini, che non ha esitato a definire «un dovere morale» nonostante le gravissime criticità etiche e religiose che essi implicano.

 

Bergoglio è giunto a farsi intervistare dal vaticanista Domenico Agasso, in una conversazione raccolta in un libro dal titolo Dio e il mondo che verrà, per raccomandare alle masse la somministrazione del siero genico e fornire un autorevole quanto sciagurato avvallo all’ideologia del mondialismo.

 

Non ci si stupisca se, in perfetta coerenza con i piani di costoro, si muovono anche le sette e i movimenti satanisti mondiali, ad iniziare dalla Chiesa di Satana, che esalta l’aborto come rituale propiziatorio per la fine della pandemia, esattamente come Big Pharma impone pseudovaccini prodotti con feti abortivi

E sin dallo scorso Marzo 2020 la Santa Sede si è dimostrata perfettamente allineata al piano globalista ordinando la chiusura delle chiese, la sospensione delle celebrazioni e l’amministrazione dei Sacramenti. Se questo non fosse realmente accaduto, ed anzi si fosse udita una forte condanna di questo progetto antiumano e anticristico, difficilmente i vertici della Chiesa Cattolica avrebbero accettato di sottomettere le moltitudini alle assurde limitazioni delle libertà naturali, in nome di un asservimento non solo ideologico, ma evidentemente anche economico e sociale.

 

Non dimentichiamo che, quale controparte della perdita di fedeli nelle chiese ed alla conseguente drastica riduzione delle offerte per le Conferenze Episcopali, vi dev’essere necessariamente una forma di finanziamento alternativo che non tarderemo a scoprire.

 

Penso che in questa operazione non sia estranea né la Cina comunista, né la de Rothschild, né Bill e Melinda Gates (che, come appreso da fonte autorevole, avrebbero aperto un conto allo IOR), né la rete di partiti e movimenti sedicenti democratici – la Sinistra internazionale – obbediente all’ideologia globalista.

 

D’altra parte, il Great Reset prevede l’instaurazione di una Religione Universale, ecumenica, ecologica e malthusiana, che vede in Bergoglio il suo naturale leader, come riconosciuto recentemente dalla Massoneria.

Non dimentichiamo che, quale controparte della perdita di fedeli nelle chiese ed alla conseguente drastica riduzione delle offerte per le Conferenze Episcopali, vi dev’essere necessariamente una forma di finanziamento alternativo che non tarderemo a scoprire

 

L’adorazione della pachamama in Vaticano, l’accordo di Abu Dhabi, l’Enciclica Fratelli tutti e il prossimo sabba di Astana vanno tutti in questa direzione, compiendo quell’inesorabile processo dissolutorio della Chiesa iniziato con il Concilio Vaticano II.

 

 

Se qualcosa non serve, serve ad altro

Occorre riconoscere che l’apparente illogicità di quanto vediamo accadere – cure preventive boicottate, terapie erronee, vaccini inefficaci, lockdown senza utilità, uso di mascherine assolutamente inutili – acquisisce perfetta razionalità non appena si comprende che il fine dichiarato – sconfiggere la presunta pandemia – è una menzogna, mentre il fine reale è appunto la pianificazione di una crisi economica, sociale e religiosa usando come strumento una pseudopandemia provocata ad arte.

 

Solo così si comprende la simultaneità e univocità dei provvedimenti adottati dai vari Paesi, la medesima narrazione dei media, il comportamento dei leader politici.

 

Il Great Reset prevede l’instaurazione di una Religione Universale, ecumenica, ecologica e malthusiana, che vede in Bergoglio il suo naturale leader, come riconosciuto recentemente dalla Massoneria

Vi è un unico copione sotto un’unica regia, che si avvale della collaborazione e della complicità di politici e governanti, medici e scienziati, Vescovi e sacerdoti, giornalisti e intellettuali, attori e influencer, multinazionali e banchieri, dipendenti pubblici e speculatori.

 

Profitti e guadagni sono strumentali a questo scopo, perché comprano e si assicurano la fedeltà dei subalterni; ma questa guerra – non dimentichiamolo mai! – è una guerra ideologica e religiosa.

 

 

Due mondi opposti

Questa crisi serve per creare le condizioni necessarie a rendere inevitabile il Great Reset, ossia la transizione dal mondo basato sulla civiltà greco-romana e sulla Cristianità ad un mondo senz’anima, senza radici, senza ideali.

Questa guerra – non dimentichiamolo mai! – è una guerra ideologica e religiosa

 

In pratica, il passaggio dal Regno di Cristo al regno dell’Anticristo, dalla società virtuosa che punisce i malvagi alla società empia e viziosa che punisce i buoni.

 

Perché quella detestabile idea di uguaglianza che ci è stata instillata dai liberi pensatori prima è servita a mettere sullo stesso piano bene e male, giusto e ingiusto, bello e brutto, col pretesto di riconoscere libertà di espressione; oggi essa serve per promuovere e addirittura rendere obbligatorio il male, l’ingiustizia e ciò che è brutto, per delegittimare e proibire il bene, la giustizia e la bellezza.

 

Questa crisi serve per creare le condizioni necessarie a rendere inevitabile il Great Reset, ossia la transizione dal mondo basato sulla civiltà greco-romana e sulla Cristianità ad un mondo senz’anima, senza radici, senza ideali

Coerentemente con questa visione, anche l’ecumenismo – inizialmente introdotto nel sacro recinto dal Concilio col pretesto di avvicinare eretici e scismatici – mostra oggi la sua carica anticristica, inglobando in un pantheon infernale tutte le false religioni ma proscrivendone la Religione Cattolica Apostolica Romana, perché essa l’unica vera e in quanto tale è inconciliabile con l’errore dottrinale e la deviazione morale.

 

Dobbiamo quindi comprendere che, se non assisteremo passivamente ai cambiamenti in corso e non ci lasceremo imporre l’ideologia globalista in tutte le sue più abbiette declinazioni, verremo presto considerati criminali, hostes publici perché fedeli a un Dio geloso, che non tollera commistioni con gli idoli e con le prostituzioni.

 

L’inganno della libertà, dell’uguaglianza e della fraternità propagandate dalla Massoneria consiste proprio nell’usurpare il primato di Dio per darlo a Satana, con il pretesto apparente – e comunque erroneo e immorale – di mettere Dio e Satana sullo stesso piano in modo da consentire una presunta libertà di scelta che moralmente non esiste.

 

In pratica, il passaggio dal Regno di Cristo al regno dell’Anticristo, dalla società virtuosa che punisce i malvagi alla società empia e viziosa che punisce i buoni

Ma lo scopo finale, quello vero e inconfessabile, è fondamentalmente teologico perché l’autore della ribellione è sempre il medesimo, l’eterno Sconfitto.

 

 

Nemo propheta in patria

Certo, quello che vediamo accadere oggi sotto i nostri occhi poteva esser compreso e previsto da anni, se solo avessimo prestato attenzione a quanto i teorizzatori del Great Reset dichiaravano impunemente.

 

In realtà chi aveva denunciato questo piano, oggi in via di realizzazione, è stato definito complottista, ridicolizzato o fatto passare per pazzo, ostracizzato dall’informazione mainstream e criminalizzato, allontanato dalle cattedre universitarie e dalla comunità scientifica.

 

Oggi comprendiamo quanto lungimiranti fossero gli allarmi lanciati, e quanto potente sia la macchina organizzativa messa in campo dai nostri avversari.

 

Lo scopo finale, quello vero e inconfessabile, è fondamentalmente teologico perché l’autore della ribellione è sempre il medesimo, l’eterno Sconfitto

In nome della libertà, ci siamo abituati a vederci privati del diritto di parola e di pensiero, e si va già concretizzando il tentativo di patologizzare il dissenso per legittimare campi di detenzione e vincolare spostamenti e attività sulla base del passaporto sanitario.

 

 

Dissonanza cognitiva

Davanti alla realtà, tuttavia, è difficile comprendere il motivo per cui l’intera popolazione mondiale si sia lasciata convincere dell’esistenza di un virus pandemico ancora da isolare ed abbia potuto accettare supinamente delle limitazioni alla propria libertà che in altri momenti avrebbero portato la rivoluzione e le barricate nelle strade.

 

Ancor più incomprensibile non è tanto l’assenza di una vera e propria reazione sociale e politica, ma l’incapacità di vedere la realtà in tutta la sua cruda evidenza. Ma questo è dovuto, come sappiamo, all’azione scientifica di manipolazione delle masse che ha portato inevitabilmente a quel fenomeno che la psicologia sociale chiama «dissonanza cognitiva», ossia la tensione o il disagio che proviamo dinanzi a due idee opposte e incompatibili.

 

La persona comune, non riuscendo a comprendere né tantomeno a riconoscere razionalità in quello che i media diffondono ossessivamente sul COVID, accetta l’assurdità di un virus influenzale presentato come più devastante dell’Ebola, perché non vuole accettare che i suoi governanti stiano mentendo spudoratamente, con lo scopo di ottenere la distruzione sociale, economica, morale e religiosa di un mondo che qualcuno ha deciso di cancellare

Lo psicologo e sociologo Leon Festinger dimostrò che tale disagio ci porta a elaborare queste convinzioni secondo tre modalità, in modo da ridurre l’incongruenza psicologica che la dissonanza determina: cambiare il proprio atteggiamento, cambiare il contesto o cambiare il comportamento.

 

La persona comune, non riuscendo a comprendere né tantomeno a riconoscere razionalità in quello che i media diffondono ossessivamente sul COVID, accetta l’assurdità di un virus influenzale presentato come più devastante dell’Ebola, perché non vuole accettare che i suoi governanti stiano mentendo spudoratamente, con lo scopo di ottenere la distruzione sociale, economica, morale e religiosa di un mondo che qualcuno ha deciso di cancellare.

 

Non sa accettare che la menzogna possa esser spacciata per verità, che i medici non curino ed anzi facciano morire i pazienti, che i magistrati non intervengano per i crimini e le violazioni palesi, che i politici siano tutti obbedienti ad una lobby senza volto, che Bergoglio voglia demolire la Chiesa di Cristo per sostituirla con un’infernale parodia massonica.

 

Così, per questa volontà di non accettare l’inganno e di non voler quindi prendere posizione contro di esso e contro i suoi propagatori, egli si rifugia nella comoda narrazione mainstream, sospendendo il giudizio e lasciando che altri gli dicano cosa pensare, anche se irrazionale e contraddittorio.

 

Miliardi di persone si sono rese volontariamente schiave, vittime sacrificali al Moloch mondialista, lasciandosi persuadere dell’ineluttabilità di una situazione surreale e assurda.

 

Anzi: proprio l’assurdità di quanto vediamo e di quello che ci viene detto sembra dare maggior forza alle ragioni di chi, dopo duecento anni di rivoluzioni in nome della presunta libertà, accetta la tirannide come un fatto normale e sale verso il patibolo con la rassegnazione di chi, in fondo, si è convinto di essere in qualche modo colpevole.

 

Miliardi di persone si sono rese volontariamente schiave, vittime sacrificali al Moloch mondialista, lasciandosi persuadere dell’ineluttabilità di una situazione surreale e assurda

Suscita non minor sgomento il comportamento di quanti, in spregio a qualsiasi evidenza scientifica, pensano di poter risolvere questa crisi deplorando l’inefficienza nella distribuzione dei vaccini, o di porre rimedio ai danni del lockdown garantendo sussidi alle aziende e ai lavoratori.

 

Costoro insomma vorrebbero scegliere se essere giustiziati mediante impiccagione o ghigliottina, senza nulla eccepire sulla legittimità di questa condanna. E subito si inalberano non appena qualcuno formula obiezioni, tacciandolo di cospirazionismo o di negazionismo, proclamandosi favorevole ai vaccini e dando attestazioni di fedeltà all’ideologia dominante.

 

E non si accorgono che proprio nello stanziare sussidi alle aziende danneggiate dal lockdown essi legittimano quel reddito universale teorizzato dal Great Reset e fortemente auspicato anche dal Vaticano; non si accorgono che non può esistere un vaccino per un virus mutante, e che l’antigene che dovrebbe garantire l’immunità ad una sindrome influenzale non può esistere, finché il virus non viene isolato e non solamente sequenziato.

 

Non si accorgono che proprio nello stanziare sussidi alle aziende danneggiate dal lockdown essi legittimano quel reddito universale teorizzato dal Great Reset e fortemente auspicato anche dal Vaticano

Essi ricordano quanti, in ambito cattolico, deplorano le derive dottrinali e morali di Bergoglio, senza comprendere che sono in perfetta coerenza con le basi ideologiche del Concilio.

 

Anche qui, come vediamo, la razionalità viene annullata per far posto alla dissonanza cognitiva e accettare l’assurdo.

 

 

L’uomo non è un automa

Vi è però un elemento di cui i cospiratori non hanno tenuto conto: la debolezza umana da un lato e la potenza di Dio dall’altro.

 

Non si accorgono che non può esistere un vaccino per un virus mutante, e che l’antigene che dovrebbe garantire l’immunità ad una sindrome influenzale non può esistere, finché il virus non viene isolato e non solamente sequenziato

La debolezza umana farà sì che alcuni dei complici di questa congiura non siano del tutto obbedienti agli ordini impartiti, o che pensino di poter ricavare un vantaggio personale dalla pseudopandemia facendo venire alla luce imbrogli e corruzione; alcuni penseranno prima al proprio interesse, altri imporranno l’obbligo vaccinale a chiunque, ma avranno qualche scrupolo quando si tratterà di vaccinare i figli o il genitore anziano; alcuni temeranno che la farsa pandemica possa in qualche modo coinvolgerli nello scandalo, e inizieranno a confessare e a parlare; altri verranno usati e poi saranno messi brutalmente da parte, e questo susciterà in loro la volontà di vendetta e li porterà a svelare i retroscena del piano.

 

Un po’ alla volta questo colosso dai piedi di argilla crollerà, inesorabilmente, sulle proprie menzogne e sui propri delitti.

 

 

Un salutare ammonimento

Dall’altro lato vi è la potenza di Dio.

 

Alcuni di noi, all’inizio, credevano che la pandemia fosse reale e con spirito soprannaturale pensavano che essa fosse in qualche modo una punizione divina per le gravissime colpe dei singoli e delle nazioni: chiedevano atti di riparazione e preghiere per invocare la fine della pestilenza.

 

Possiamo considerare il COVID come un flagello non in sé, ma per tutto ciò che esso ha mostrato: il piano di Satana per l’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale, che dovrebbe condurre al regno dell’Anticristo

Dinanzi all’evidenza che non vi è nessuna pandemia e che i decessi sono stati causati deliberatamente per ingigantirne gli effetti sulla percezione della popolazione, possiamo considerare il COVID come un flagello non in sé, ma per tutto ciò che esso ha mostrato: il piano di Satana per l’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale, che dovrebbe condurre al regno dell’Anticristo.

 

Il Signore ci mostra, con la severità del Padre, che ancora vuole ammonire i Suoi figli e l’umanità traviata circa le conseguenze del peccato. Ci fa vedere quale mondo ci aspetta se non sapremo convertirci, abbandonando la via della perdizione e facendo ritorno a Lui, all’obbedienza alla Sua santa Legge, alla vita della Grazia.

 

 

La risposta dei Cattolici

Ma perché le nazioni tornino a Dio, occorre che i suoi membri Gli appartengano già.

 

Perché Cristo sia Re delle nazioni, occorre che Egli regni nelle nostre anime, nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità. E che regni anzitutto nella Santa Chiesa, sui suoi Ministri, sul Papa e sui Vescovi. Finché il Dio vivo e vero sarà oltraggiato con l’esser posto al fianco degli idoli e dei demoni, non potremo sperare che la Misericordia divina metta fine a questo flagello e che sbaragli il nemico.

Finché il Dio vivo e vero sarà oltraggiato con l’esser posto al fianco degli idoli e dei demoni, non potremo sperare che la Misericordia divina metta fine a questo flagello e che sbaragli il nemico

 

Sia questo periodo di preparazione alla Santa Pasqua un momento di santi propositi per tutti noi: nella penitenza, nel digiuno e nel sacrificio dobbiamo giungere ai piedi della Croce e contemplare nella Passione del nostro Salvatore l’atto di vittoria sul Maligno. Facendo crocifiggere il Redentore sul legno della Croce, Satana ha segnato la propria sconfitta, che dev’esser resa definitiva con la fine dei tempi ma che è certissima e inesorabile.

 

Torniamo a Dio! Torniamo alla Fede integra e pura, senza compromessi con la mentalità del mondo. Torniamo alla Morale cristiana, alla santità di vita, alla purezza dei costumi.

 

Il numero dei giusti tratterrà la destra dell’Onnipotente e permetterà alla Chiesa di affrontare il Calvario della persecuzione finale con la stessa dignità con cui il Suo Capo l’ha preceduta. Poiché la Croce è la via regale che conduce alla gloria della Resurrezione. La via larga e comoda è quella che vediamo oggi, e purtroppo sappiamo bene dove conduce.

 

Torniamo a Dio! Torniamo alla Fede integra e pura, senza compromessi con la mentalità del mondo. Torniamo alla Morale cristiana, alla santità di vita, alla purezza dei costumi

Ci assista in questi momenti epocali la protezione potente della Vergine Santissima, nostra Signora e Regina: sia Ella nostra Condottiera in questo combattimento spirituale, assieme a San Michele Arcangelo e all’intera Corte celeste.

 

 

+ Carlo Maria Viganò

Arcivescovo

 

 

25 Marzo 2021

In Annuntiatione Domini

 

 

 

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AstraZeneca ha ammesso per la prima volta in documenti giudiziari che il suo vaccino anti-COVID può causare un raro effetto collaterale potenzialmente mortale, in un’apparente dietrofront che potrebbe aprire la strada a un pagamento legale multimilionario. Lo riporta il Telegraph.

 

Il colosso farmaceutico è stato citato in giudizio in un’azione collettiva per aver affermato che il suo vaccino, sviluppato con l’Università di Oxford, avrebbe causato morte e lesioni gravi in ​​dozzine di casi.

 

Gli avvocati dei ricorrenti sostengono che il vaccino abbia prodotto un effetto collaterale che ha avuto un effetto devastante su un piccolo numero di famiglie.

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Il primo caso è stato presentato l’anno scorso da Jamie Scott, padre di due figli, che è rimasto con una lesione cerebrale permanente dopo aver sviluppato un coagulo di sangue e un’emorragia al cervello che gli ha impedito di lavorare dopo aver fatto il vaccino nell’aprile 2021. L’ospedale aveva chiamato la moglie tre volte per dirle che suo marito stava per morire.

 

AstraZeneca contesta le affermazioni ma ha accettato, in un documento legale presentato all’Alta Corte a febbraio, che il suo vaccino anti-COVID «può, in casi molto rari, causare TTS», cioè la trombosi con sindrome trombocitopenica.

 

La TTS è una condizione rara, in cui una persona sviluppa coaguli di sangue che possono ridurre il flusso sanguigno se combinati con un basso numero di piastrine, causando difficoltà nell’arrestare il sanguinamento. I sintomi della TTS comprendono forti mal di testa e dolori addominali.

 

Cinquantuno casi sono stati depositati presso l’Alta Corte, con vittime e parenti in lutto che chiedono danni per un valore stimato fino a 100 milioni di sterline.

 

«L’ammissione di AstraZeneca – fatta in difesa legale contro la richiesta del signor Scott all’Alta Corte – fa seguito ad un intenso dibattito legale» scrive il Telegraph. «Potrebbe portare a dei pagamenti se l’azienda farmaceutica accettasse che il vaccino è stato la causa di malattie gravi e morte in casi legali specifici».

 

Si apprende inoltre che «il governo si è impegnato a sottoscrivere le spese legali di AstraZeneca». Il governo britannico ha manlevato AstraZeneca da ogni azione legale ma finora si è rifiutato di intervenire.

 

In una lettera di risposta inviata nel maggio 2023, AstraZeneca ha detto agli avvocati di Scott che «non accettiamo che la TTS sia causata dal vaccino a livello generico».

 

Tuttavia, nel documento legale presentato all’Alta Corte a febbraio, AstraZeneca avrebbe affermato: «È ammesso che il vaccino AZ possa, in casi molto rari, causare TTS. Il meccanismo causale non è noto».

 

«Inoltre, la TTS può verificarsi anche in assenza del vaccino AZ (o di qualsiasi vaccino). Il nesso di causalità in ogni singolo caso sarà oggetto di prova da parte di esperti».

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Gli avvocati sostengono che il vaccino AstraZeneca-Oxford è «difettoso» e che la sua efficacia è stata «ampiamente sopravvalutata», affermazioni che AstraZeneca nega fermamente.

 

Gli scienziati avevano identificato per la prima volta un collegamento tra il vaccino e una nuova malattia chiamata trombocitopenia e trombosi immunitaria indotta da vaccino (VITT) già nel marzo 2021, poco dopo l’inizio del lancio del vaccino COVID-19. Gli avvocati dei ricorrenti sostengono che VITT è un sottoinsieme di TTS, sebbene AstraZeneca non sembri riconoscere il termine.

 

Kate Scott, la moglie del signor Scott, ha detto al Telegraph che «il mondo della medicina ha riconosciuto da molto tempo che la VITT è stata causata dal vaccino. Solo AstraZeneca si è chiesta se le condizioni di Jamie siano state causate dal vaccino».

 

«Ci sono voluti tre anni perché arrivasse questa ammissione. È un progresso, ma vorremmo vedere di più da loro e dal governo. È tempo che le cose si muovano più rapidamente. Spero che la loro ammissione significhi che saremo in grado di risolvere la questione il prima possibile. Abbiamo bisogno di scuse e di un giusto risarcimento per la nostra famiglia e per le altre famiglie che sono state colpite. Abbiamo la verità dalla nostra parte e non ci arrenderemo».

 

Sarah Moore, partner dello studio legale Leigh Day, che sta portando avanti le azioni legali, ha dichiarato che «AstraZeneca ha impiegato un anno per ammettere formalmente che il loro vaccino può causare devastanti coaguli di sangue, quando questo fatto è stato ampiamente accettato dal mondo clinico dalla fine del 2021».

 

«In questo contesto, purtroppo sembra che AZ, il governo e i suoi avvocati siano più propensi a fare giochi strategici e ad accumulare spese legali piuttosto che impegnarsi seriamente con l’impatto devastante che il loro vaccino AZ ha avuto sulla vita dei nostri clienti».

 

In un comunicato AstraZeneca ha dichiarato: «La nostra solidarietà va a chiunque abbia perso i propri cari o abbia riportato problemi di salute. La sicurezza dei pazienti è la nostra massima priorità e le autorità di regolamentazione dispongono di standard chiari e rigorosi per garantire l’uso sicuro di tutti i medicinali, compresi i vaccini».

 

«Dall’insieme delle prove contenute negli studi clinici e nei dati del mondo reale, è stato continuamente dimostrato che il vaccino AstraZeneca-Oxford ha un profilo di sicurezza accettabile e le autorità di regolamentazione di tutto il mondo affermano costantemente che i benefici della vaccinazione superano i rischi di effetti collaterali potenzialmente estremamente rari».

 

L’azienda sottolinea che le informazioni sul prodotto relative al vaccino sono state aggiornate nell’aprile 2021, con l’approvazione dell’autorità di regolamentazione del Regno Unito, per includere “la possibilità che il vaccino AstraZeneca-Oxford sia in grado, in casi molto rari, di essere un fattore scatenante» per la TTS.

 

L’azienda non riconosce le affermazioni di aver compiuto un dietrofront nel riconoscere che il vaccino può causare TTS nei documenti giudiziari, scrive il Telegraph.

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Il vaccino – annunciato al momento del suo lancio da Boris Johnson come un «trionfo per la scienza britannica» – non è più utilizzato nel Regno Unito.

 

Nei mesi successivi al lancio, gli scienziati hanno identificato l’effetto collaterale potenzialmente grave del vaccino. È stato quindi raccomandato di offrire un vaccino alternativo ai minori di 40 anni perché il rischio del vaccino AstraZeneca superava il danno rappresentato da Covid.

 

I dati ufficiali dell’Agenzia di regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari (MHRA) mostrano che si sospetta che almeno 81 decessi nel Regno Unito siano stati collegati alla reazione avversa che ha causato la coagulazione in persone che avevano anche un basso numero di piastrine.

 

In totale, secondo i dati dell’MHRA, quasi una persona su cinque che soffriva di questa condizione è morta.

 

Il governo britannico gestisce il proprio programma di compensazione per il vaccino, ma le presunte vittime sostengono che il pagamento una tantum di 120.000 sterline sia inadeguato.

 

I dati ottenuti nell’ambito di una richiesta relativa alla libertà di informazione mostrano che dei 163 pagamenti effettuati dal governo entro febbraio di quest’anno, almeno 158 sono andati a destinatari del vaccino AstraZeneca.

 

AstraZeneca è la seconda più grande società quotata in borsa nel Regno Unito, con una capitalizzazione di mercato di oltre 170 miliardi di sterline. Il suo amministratore delegato, Sir Pascal Soriot, è il capo più pagato tra le società FTSE 100, con guadagni vicini a 19 milioni di sterline.

 

Come riportato da Renovatio 21, le cause in Gran Bretagna che sostengono che il siero abbia causato morti e lesioni gravi sono molteplici. Autopsie su cittadini morti erano giunti a conclusioni sulla coagulazione del sangue dei vaccinati ancora due anni fa. Ricerche supponevano una correlazione tra coaguli e vaccino ancora nel 2021.

 

Durante un’intervista di inizio 2022 il professor Sir Andrew Pollard, direttore dell’Oxford Vaccine Group e presidente del Comitato Congiunto Britannico per la Vaccinazione e l’Immunizzazione (JCVI), aveva affermato che il lancio del vaccino contro il COVID dovrebbe essere frenato per «concentrarsi sui vulnerabili» piuttosto che iniettare infiniti booster all’intera popolazione.

 

«Non possiamo vaccinare il pianeta ogni quattro o sei mesi. Non è sostenibile o conveniente» aveva detto lo scienziato.

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Come riportato da Renovatio 21, ancora tre anni fa per i periti della Procura, la morte della giovane Camilla per trombosi – una vicenda che sconvolse l’Italia allora in piena campagna di vaccinazione genica universale – «è ragionevolmente da riferirsi a un effetto avverso da somministrazione del vaccino anti COVID». La 18enne ligure si era vaccinata con un siero AstraZeneca.

 

«Non avevo mai visto un cervello ridotto in quelle condizioni da una trombosi così estesa e grave» dichiarò a La Stampa il direttore della clinica neurotraumatologica che aveva seguito il caso genovese.

 

I genitori di Camilla avevano ripetuto che la ragazza, morta dopo la prima dose, non aveva patologie pregresse, né assumeva farmaci di qualsiasi tipo. La famiglia aveva poi assentito all’espianto degli organi della ragazza.

 

Il padre di Camilla è morto per un malore improvviso nel marzo 2022, a neanche un anno dalla tragica scomparsa della figlia. Il nonno paterno di Camilla era morto a poche settimane di distanza dalla nipote ancora nell’estate 2021.

 

In Italia, ad ogni modo, sui giornali sono molti i casi finiti sui giornali, casi che riguardano anziani, adulti e pure i giovani. Effetti avversi gravi e mortali sono stati discussi anche in Canada, in Austria e in tantissimi altri Paesi.

 

Tre anni fa la somministrazione del vaccino AZ alle donne incinte fu sospesa in Brasile, mentre la Corea del Sud ha rifiutato il siero AZ per gli over 65. Degna di nota la mossa degli USA che nel 2021 inviarono dosi extra di AstraZeneca in Messico e in Canada.

 

AstraZeneca, la grande farmaceutica a cui l’allora ministro della saluta Speranza aveva detto nel 2020 di aver ordinato 400 milioni di dosi, era già nota anche in Italia per vicende controverse riprese anche in Parlamento. Nel 2013, il presidente della commissione antitrust italiana Giovanni Pitruzzella, nella relazione annuale presentata al Parlamento, stigmatizzò il comportamento dominante di alcune multinazionali farmaceutiche tra cui l’AstraZeneca.

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Immagine di UKinUSA via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic

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Big Pharma

Affermazioni fuorvianti sul vaccino Pfizer «hanno portato discredito» a Big Pharma: parla un autorità di autoregolamentazione britannica

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Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.   La Prescription Medicines Code of Practice Authority, un organismo indipendente e di autoregolamentazione istituito dall’Associazione dell’industria farmaceutica britannica, ha stabilito che l’azienda ha violato cinque regole del suo Codice di condotta per la pubblicità.   Un’agenzia di regolamentazione del Regno Unito ha scoperto che i migliori dipendenti Pfizer «hanno portato discredito» all’industria farmaceutica quando hanno fatto affermazioni fuorvianti che promuovevano un «medicinale senza licenza» nei tweet sul vaccino COVID-19, ha riferito domenica The Telegraph.   La Prescription Medicines Code of Practice Authority (PMCPA), un organismo indipendente e di autoregolamentazione istituito dall’Associazione dell’industria farmaceutica britannica, ha stabilito che l’azienda avrebbe violato cinque regole del suo Codice di condotta per la pubblicità.   L’organismo di vigilanza dell’industria farmaceutica britannica UsForThem ha presentato un reclamo al PMCPA nel febbraio 2023. Il reclamo riguardava i tweet del 2020 dei massimi dirigenti Pfizer, tra cui il direttore medico britannico Berkeley Phillips. I tweet erano ancora visibili sui social al momento della presentazione della denuncia.

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L’organizzazione ha affermato che Pfizer «ha promosso in modo fuorviante e illegale il suo vaccino contro il COVID-19» riportando tassi di efficacia relativa molto elevati senza fornire informazioni sui tassi di efficacia assoluta o informazioni richieste sulla sicurezza.   UsForThem ha affermato che era importante presentare questa denuncia due anni dopo perché «tale comportamento scorretto era ancora più diffuso» di quanto si pensasse in precedenza, estendendosi «fino ai vertici» delle attività di Pfizer nel Regno Unito e «apparentemente continuando fino ad oggi».   Commentando l’importanza dei risultati, Daniel O’Conner di Trial Site News, che ha anche trattato la storia, ha dichiarato a The Defender: «il comportamento di Pfizer durante la pandemia è stato davvero scandaloso. E ovviamente l’obiettivo: grandi soldi».   O’Connor ha affermato che il «comportamento aziendale di Pfizer durante la pandemia», come rivelato da questa e altre sentenze del PMCPA, è «altrettanto insidioso» quanto i problemi con i percorsi normativi per i farmaci e i principali difetti negli stessi studi clinici che Trial Site News ha monitorato.   Pfizer ha una chiara esperienza di agire come «impresa di profitto inaccettabile durante la peggiore pandemia del secolo», ha aggiunto. «La domanda che abbiamo è chi ha dato loro potere nel governo».  

Grave censura per aver portato «discredito su» Big Pharma

La denuncia si concentrava su un tweet che Phillips di Pfizer ha condiviso su Twitter, ora X, originariamente realizzato da un dipendente Pfizer con sede negli Stati Uniti.   Il tweet affermava:   «Il nostro vaccino candidato è efficace al 95% nella prevenzione del COVID-19 e al 94% nelle persone di età superiore ai 65 anni. Archivieremo tutti i nostri dati presso le autorità sanitarie entro pochi giorni. Grazie a tutti i volontari della nostra sperimentazione e a tutti coloro che combattono instancabilmente questa pandemia».   Il comitato investigativo della PMCPA ha scoperto che quattro dipendenti di Pfizer UK avevano ritwittato il post e altri lo avevano messo «mi piace». Hanno detto che probabilmente il pubblico e gli operatori sanitari avrebbero visto il tweet.

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La giuria ha concordato con le accuse di UsForThem secondo cui il messaggio conteneva informazioni limitate sull’efficacia e nessuna informazione sulla sicurezza, in violazione delle regole sull’inganno del pubblico e sulla fornitura di dati accurati sulla sicurezza.   Il panel ha inoltre sottolineato che i codici di condotta esistenti vietano la promozione dei medicinali prima della loro autorizzazione all’immissione in commercio. Tuttavia, in diretta violazione dei codici, i tweet dei dipendenti Pfizer hanno portato alla «diffusione proattiva di un farmaco senza licenza su Twitter agli operatori sanitari e al pubblico nel Regno Unito», ha rilevato la commissione.   I tweet violavano anche la politica stessa di Pfizer che vieta ai dipendenti Pfizer di interagire con i social media relativi ai medicinali e ai vaccini dell’azienda.   Il comitato PMCPA ha concluso che «Pfizer ha portato discredito e ridotto la fiducia nell’industria farmaceutica», il che, secondo lui, è una seria censura che riserva a gravi violazioni come quella in cui un’azienda ha promosso un farmaco prima ancora che fosse stato autorizzato.   I casi che si ritiene abbiano portato discredito all’industria vengono pubblicizzati sulla stampa medica, farmaceutica e infermieristica.   Un portavoce di Pfizer UK ha affermato che la società «riconosce e accetta pienamente le questioni evidenziate da questa sentenza PMCPA» e che è «profondamente dispiaciuta», secondo The Telegraph.   Pfizer ha inoltre affermato che esaminerà l’uso dei social media da parte dei propri dipendenti per garantire che rispettino i codici attuali e per prevenire tali problemi in futuro.   Il giornale ha anche riferito che Phillips, il cui re-tweet era principalmente in questione, ha affermato che il post era «accidentale e non intenzionale». «Detto questo, abbiamo immediatamente accettato la sentenza del caso e facciamo tutto il possibile per garantire che i nostri dipendenti aderiscano alla nostra rigorosa politica sui social media e al Codice di condotta del settore quando utilizzano i loro social media personali» ha aggiunto.  

Altri cinque rimproveri legati alla promozione del vaccino anti-COVID

Pfizer è stata rimproverata sei volte dall’autorità di regolamentazione per la sua promozione non etica del vaccino COVID-19.   Il 4 marzo, pochi giorni dopo che la PMCPA aveva annunciato la sua sentenza sui tweet del 2020 che promuovevano il vaccino, l’agenzia ha anche annunciato una seconda sentenza , rilevando che Pfizer aveva violato un’altra clausola del codice di condotta in un tweet del 2022 di Pfizer UK che «non è riuscita a mantenere standard professionali».   Tale sentenza, emessa anche in risposta a una denuncia presentata da UsForThem, riguardava una serie di tre tweet pubblicati sul feed Twitter di Pfizer UK che includevano un collegamento a un articolo di Pulse Today.

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Quel tweet diceva:   «Mentre il Regno Unito entra nel suo primo «inverno sbloccato» dal 2019, il nostro [dichiarato dipendente medico senior di Pfizer] spiega l’impatto devastante che le malattie respiratorie possono avere durante i mesi più freddi. Leggi di più @PulseToday 👇#WinterPressures».   Il tweet rimandava a un articolo promozionale — ripubblicato qui — commissionato da Pfizer su un sito web per operatori sanitari, ma non era chiaramente contrassegnato come contenuto promozionale pagato da Pfizer.   Il PMCPA in questo caso ha affermato di essere preoccupato che i tweet fossero disponibili al grande pubblico mentre il materiale nell’articolo di PulseToday era destinato agli operatori sanitari. Ciò ha violato gli elevati standard creati dai codici di condotta, hanno affermato le autorità di regolamentazione.   Nel febbraio 2023, l’agenzia ha scoperto che il CEO di Pfizer Albert Bourla, Ph.D., ha rilasciato commenti «fuorvianti» e «non qualificati» promuovendo l’uso dei vaccini mRNA contro il COVID-19 per i bambini piccoli durante un’intervista alla BBC.   In quel caso, UsForThem ha accusato il redattore medico della BBC, Fergus Walsh, di aver condotto l’intervista «come un’amichevole chiacchierata davanti al caminetto», dando a Bourla «un’opportunità promozionale gratuita che il denaro non può comprare» permettendogli di promuovere la diffusione del vaccino, in particolare tra i giovani. bambini per i quali il vaccino non era stato nemmeno autorizzato.   All’epoca, nessun vaccino contro il Covid-19 era stato approvato dall’Agenzia di regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari del Regno Unito per i bambini sotto i 12 anni, quindi la commissione ha ritenuto che i commenti di Bourla violassero il codice.   Due delle altre sentenze del PMCPA su Pfizer riguardavano i post di LinkedIn e una riguardava affermazioni fatte in un comunicato stampa.   La sanzione per la serie di violazioni, ha riferito The Telegraph, è una multa di 34.800 sterline.   Ben Kingsley, responsabile degli affari legali di UsForThem, ha dichiarato al Telegraph che «è sorprendente quante volte i dirigenti senior di Pfizer siano stati ritenuti colpevoli di gravi violazioni normative, in questo caso incluso il reato più grave di tutti ai sensi del Codice di condotta del Regno Unito».   «Tuttavia le conseguenze per Pfizer e le persone interessate continuano ad essere ridicole. Questo sistema di regolamentazione senza speranza per un’industria della vita e della morte multimiliardaria è diventato una farsa, che ha un disperato bisogno di riforme», ha affermato Kingsley.   «È assolutamente necessaria una radicale revisione del quadro normativo e legale in base al quale questo settore distrutto e corrotto può operare», ha twittato UsForThem.   I critici negli Stati Uniti hanno chiesto che i regolatori nazionali ritengano Pfizer responsabile in questo caso. In un tweet, Jay Bhattacharya, MD, Ph.D. di Stanford., ha invitato la Food and Drug Administration statunitense a farlo.   James Lyons-Weiler, Ph.D., ha scritto che la Federal Trade Commission e la Security and Exchange Commission intraprendono azioni simili.   Brenda Baletti Ph.D.   ©8 aprile 2024, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
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Alimentazione

Pfizer sospende la nuova pillola dimagrante dopo che i pazienti hanno riscontrato gravi effetti collaterali

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La nuova pillola sperimentale per la perdita di peso della Pfizer ha funzionato nel raggiungere il suo obiettivo dichiarato, ma con alla perdita di peso si sono aggiunti effetti collaterali così gravi che la ricerca è stata interrotta.

 

In un comunicato stampa, il colosso farmaceutico ha affermato che avrebbe interrotto gli studi clinici sul danuglipron, la sua pillola dimagrante da prendere due volte al giorno. Questo farmaco utilizza un meccanismo simile a semaglutide, perché un’ampia percentuale delle persone che l’hanno assunto nelle prime due fasi sperimentali ha avuto disturbi gastrointestinali ed effetti indesiderati come nausea e diarrea.

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«Mentre gli eventi avversi più comuni erano lievi e di natura gastrointestinale coerenti con il meccanismo, sono stati osservati tassi elevati (fino al 73% di nausea; fino al 47% di vomito; fino al 25% di diarrea)», si legge nel comunicato stampa. «Tassi di interruzione elevati, superiori al 50%, sono stati osservati con tutte le dosi rispetto a circa il 40% con il placebo».

 

«Al momento, la formulazione di danuglipron due volte al giorno non avanzerà negli studi di Fase 3» scrive il comunicato.

 

Come il semaglutide, il principio attivo dei famosissimi iniettabili Ozempic e Wegovy, il danuglipron è un agonista del recettore del peptide-1 (GLP-1) simile al glucagone, il meccanismo esatto è oggetto di dibattito ma che a livello generale si ritiene imiti la sensazione di pienezza nell’intestino. Sebbene le iniezioni di semaglutide – che solo negli ultimi anni sono state approvate in USA per la perdita di peso – siano sempre più in voga, anch’esse possono avere alcuni importanti effetti collaterali gastrointestinali.

 

Con la popolarità degli iniettabili di semaglutide è arrivata una crescente spinta a trovare un modo per ottenere gli effetti del farmaco sotto forma di pillola. Fino a quando Pfizer non ha deciso di interrompere i suoi studi, il danuglipron sembrava destinato a diventare il prossimo grande passo nel trattamento della perdita di peso, soprattutto considerando che i risultati di studi precedenti suggerivano che fosse efficace quanto Ozempic.

 

L’azienda a fronte degli investimenti fatti e dei possibili grandi guadagni, ha sostenuto nella sua dichiarazione che, sebbene stia interrompendo i test sul danuglipron, sta ancora cercando di immettere sul mercato una pillola dimagrante.

 

«I risultati degli studi in corso e futuri sulla formulazione a rilascio modificato di danuglipron una volta al giorno forniranno informazioni su un potenziale percorso da seguire con l’obiettivo di migliorare il profilo di tollerabilità e ottimizzare sia la progettazione che l’esecuzione dello studio», ha affermato il dottor Mikael Dolsten, direttore scientifico e presidente di Pfizer.

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«Lo sviluppo futuro di danuglipron si concentrerà su una formulazione una volta al giorno, con dati farmacocinetici attesi nella prima metà del 2024» annuncia il comunicato Pfizer.

 

Come riportato da Renovatio 21, il semaglutide – commercializzato come Ozempic – sta rivoluzionando il settore farmaceutico e si annuncia, secondo alcuni analisti, come quello che potrebbe divenire il farmaco più venduto della storia. Il fenomeno potrebbe avere consegue trasformative per la società e l’economia: la banca d’affari Morgan Stanley ha pubblicato un rapporto sull’impatto dei farmaci contro l’obesità sui produttori di cibo spazzatura.

 

Il problema degli effetti collaterali tuttavia è già stato posto.

 

Come riportato da Renovatio 21, oltre al pericolo per le donne incinte, vi sarebbe un’inchiesta in corso per stabilire se esiste una possibile correlazione tra l’assunzione del semaglutide e l’ideazione di pensieri suicidi.

 

Una recente intervista di Tucker Carlson ad un ex dirigente di enti di regolazione del farmaco ha aperto numerosi dubbi riguardo gli effetti avversi del farmaco e riguardo alla bontà dell’intera filiera industrial-sanitario-statale che si prepara a sostenerne la massima diffusione.

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