Spirito
Mons. Viganò: l’immigrazione come «ingegneria sociale del globalismo» promossa da Bergoglio

Monsignor Carlo Maria Viganò ha affidato a Twitter una riflessione sulla vera natura della catastrofe migratoria che si sta dipanando sotto i nostri occhi.
«L’invasione di immigrati clandestini è voluta dall’élite globalista con due scopi: il primo è la sostituzione etnica nelle nazioni al fine di cancellarne l’identità, le tradizioni e la fede. Il secondo è alimentare il racket dei negrieri e delle organizzazioni pseudoassistenziali che lucrano sul fenomeno migratorio (tanto laiche quanto ecclesiastiche)» ha scritto l’ex nunzio apostolico, sottolineando la natura religiosa del fenomeno.
«La prova della strumentalità di questa invasione sta nel fatto che la maggioranza dei clandestini è di religione islamica o indù, e che provengono da regioni in cui non ci sono conflitti» continua il prelato.
«Viceversa, non vi è praticamente nessun corridoio umanitario per accogliere i profughi di stati in cui vi è la guerra civile e in cui i Cristiani sono perseguitati. Se infatti l’Europa accogliesse rifugiati Cristiani, rafforzerebbe la loro presenza e non creerebbe alcun conflitto sociale, mentre vuole ottenere lo scopo diametralmente opposto».
L’invasione di immigrati clandestini è voluta dall’élite globalista con due scopi: il primo è la sostituzione etnica nelle nazioni al fine di cancellarne l’identità, le tradizioni e la fede. Il secondo è alimentare il raket dei negrieri e delle organizzazioni pseudoassistenziali… https://t.co/2Imzq0n35B pic.twitter.com/UFggnfrcH7
— Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) September 18, 2023
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Viganò infine lancia un affondo contro il ruolo del papato dell’argentino, facendo un parallelismo con la questione della vaccinazione universale scandalosamente promossa dal Vaticano.
«Non stupiamoci quindi che Bergoglio si presti alle operazioni di ingegneria sociale del globalismo in materia di immigrazione, dopo aver fatto il testimonial per i sieri genici sperimentali ottenuti con feti abortivi».
Come ripetuto da Renovatio 21, è sempre più impossibile non vedere come si tratti, ictu oculi, di una strategia di sostituzione della popolazione occidentale: da un punto di vista etnico così come financo da un punto di vista religioso.
Il fondatore di Renovatio 21 Roberto Dal Bosco ha trattato in modo approfondito questo tema durante una conferenza a Rimini di qualche anno fa
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Mons. Viganò: la chiesa conciliare-sinodale schierata con i nemici della Chiesa cattolica

Trovo a dir poco inconcepibile che, dinanzi all’evidenza del colpo di stato globalista nelle nazioni occidentali e alla aperta ostilità a Cristo e alla Sua Chiesa dell’élite globalista, la chiesa conciliare-sinodale insista ancora a schierarsi con i nemici della Chiesa Cattolica,… pic.twitter.com/dX03GnWp0S
— Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) September 10, 2025
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Spirito
Migliaia alla processione del Concilio dei Santi di Mosca

Migliaia di cristiani ortodossi hanno preso parte domenica a una grande processione per celebrare il Concilio dei Santi di Mosca, una festa della Chiesa ortodossa russa in onore dei santi di Mosca. L’evento segna la rinascita di una tradizione interrotta dopo la Rivoluzione russa del 1917.
La marcia è stata guidata dal Patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa, e vi hanno preso parte anche il clero della diocesi di Mosca, comunità monastiche e fedeli laici. Gli organizzatori hanno stimato la partecipazione di circa 40.000 persone.
I partecipanti provenivano da tutta la Russia, ma anche dalla Repubblica Ceca, dall’Uzbekistan, dalla Serbia, dall’Italia e da altri Paesi. La marcia è partita dalla Cattedrale di Cristo Salvatore nel centro di Mosca e si è diretta al Convento di Novodevichy, a 6 km di distanza.
🇷🇺☦️ WATCH: Over 40,000 Orthodox Christians March Through Moscow!
People are Carrying Flags of Jesus and the Virgin Mary with a Powerful Message:
“God Is With Us” pic.twitter.com/QXdynDNXD0
— Mario ZNA (@MarioBojic) September 7, 2025
Thousands of Orthodox believers gather at Moscow’s Cathedral of Christ the Savior for the annual Cross Procession pic.twitter.com/esM3bv63TQ
— Uncensored News (@Uncensorednewsw) September 7, 2025
🙏 Believers gathered at the Cathedral of Christ the Savior awaiting the all-Moscow cross procession.
– FRWL pic.twitter.com/9wOdWiRt0W— Zlatti71 (@Zlatti_71) September 7, 2025
A vast crowd joined the great Cross Procession in Moscow, led by the Russian Orthodox Church
God bless 🇷🇺 Russia — a nation of spirit and destiny, carrying hope for a truly multipolar world pic.twitter.com/w0iRasluTP
— Bebo BRICS (@BeboBrics) September 7, 2025
The Russians are coming!
The largest procession in Moscow since 1918 is underway. pic.twitter.com/Bj823DtiFh
— Bernadette 🏴🇮🇪🇷🇺🇵🇸 (@BDooher) September 7, 2025
❗️150,000 civilians take part in a patriotic Russian Orthodox march in Moscow. 🙏🇷🇺☦️ pic.twitter.com/hRwX7uHPOU
— cvetko35 (@cvetko35) September 7, 2025
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I video condivisi online mostrano sacerdoti e fedeli che portano striscioni colorati raffiguranti santi, mentre la folla canta il tradizionale «Cristo è risorto» e i cori rispondono «Veramente è risorto».
Molti cantavano inni religiosi mentre i moscoviti si schieravano lungo le strade per assistere alla processione.
La processione è stata preceduta da una funzione celebrata dal Patriarca Cirillo nella Cattedrale di Cristo Salvatore. Parlando prima dell’evento, il Patriarca ha affermato che la marcia ha sottolineato il ruolo di Mosca come capitale dell’Ortodossia e ha espresso la speranza che possa ripristinare un’antica tradizione.
«Mosca è una capitale veramente ortodossa della nostra patria», ha detto ai giornalisti dopo la funzione. «Da un lato, è una città aperta ai nostri fratelli di altre religioni, riconoscendo il loro contributo alla nostra storia comune, ma allo stesso tempo è una città che non rinuncerà mai alla sua eredità cristiana».
La processione celebra lo storico trasferimento dell’icona di Smolensk della Santa Madre di Dio dalla Cattedrale dell’Annunciazione del Cremlino al Convento di Novodevichy, fondato dal Granduca Vasilij III dopo la presa di Smolensk nel 1525. In memoria del trasferimento dell’icona venne istituita una marcia annuale, che continuò per quasi quattro secoli fino alla Rivoluzione russa.
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Immagine screenshot da Twitter
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