Animali
Lontra ladra ruba i surf ai ragazzi
Una lontra marina della zona di Santa Cruz, California, avvicina i surfisti per rubare loro le tavole. La notizia è dibattuta sui media americani ed internazionali.
L’animale acquatico agisce con una pervicacia e sfacciataggine al limite del tollerabile.
La bestia, chiamata Otter 841 (Lontra 841) nella sua campagna di ladrocinio ha dimostrato aggressività tale da far dire agli esperti che incontrarla potrebbe essere pericoloso, anche per essa stessa.
AGGRESSIVE OTTER | An aggressive otter off the coast of Santa Cruz stole another surf board over the weekend. The otter forced the surfer off his board and even left several bite marks in the surf board.
Latest details: https://t.co/lBc31guhOy pic.twitter.com/9Tu4Gy5gKx— KSBW Action News 8 (@ksbw) July 11, 2023
Le lontre marine della California, note anche come lontre marine meridionali, sono una specie in via di estinzione che si trova solo lungo la costa centrale della California.
Oggi ne rimangono circa 3.000, molti in zone frequentate da canoisti, surfisti e paddle boarder.
La Lontra 841 è stata osservata per la prima volta mentre si arrampicava a bordo di un’imbarcazione a Santa Cruz nel 2021. All’inizio il comportamento era una rarità, ma col tempo la lontra è diventata più audace. Lo scorso fine settimana, la lontra è stata osservata rubare tavole da surf in tre diverse occasioni.
Lunedì, Joon Lee, 40 anni, ingegnere del software, stava facendo surf a Steamer Lane, un popolare luogo per il surf a Santa Cruz, quando 841 si è avvicinato alla sua tavola.
«Ho provato a remare via, ma non sono riuscito ad andare lontano prima che mi mordesse il guinzaglio», ha detto il surfista, che ha abbandonato la sua tavola rimirando con orrore mentre la bestia marina mentre si arrampicava sul surf e procedeva a strapparne pezzi con le sue potenti mascelle. «Ho provato a toglierlo capovolgendo la tavola e spingendola via, ma era così fissata sulla mia tavola da surf per qualsiasi motivo, ha continuato ad attaccare».
Il mese scorso, Noah Wormhoudt, 16 anni, stava prendendo delle onde con un amico al largo di Cowell’s Beach a Santa Cruz quando l’841 è risalito a nuoto.
«Ho iniziato a remare cercando di evitarlo, ma continuava ad avvicinarsi sempre di più. Sono saltato giù dalla mia tavola e poi è salita sulla mia tavola», ha ricordato. «Sembrava amichevole, quindi ci siamo sentiti a nostro agio. È stata un’esperienza piuttosto interessante»
Preso dall’eccitazione del momento, il ragazzo ha detto che «non sembrava fosse il caso di pensare a come avrebbe potuto mordermi il dito». Il giovane surfista ha guardato dall’acqua mentre la lontra rimaneva sulla sua tavola mentre le onde si alzavano. «ha preso un paio di belle onde», ha detto il giovane Wormhoudt.
Il giornale scrive che se dovesse mordere qualcuno, le autorità sarebbero obbligate a cacciarla ed eutanatizzarla.
A little video of the sea otter that likes surf boards pic.twitter.com/X5O8CNZaCc
— Native Santa Cruz (@NativeSantaCruz) June 19, 2023
La zona di Santa Cruz, peraltro, è nota per essere piagata dai leoni di mare.
Secondo la storia raccontata dal New York Times, Lontra 841 sarebbe nata in cattività.
Il cucciolo è stato allevato dalla madre fino allo svezzamento, poi si è trasferito al Monterey Bay Aquarium. Per rafforzare le sue possibilità di successo dopo il rilascio, i custodi di 841 hanno adottato misure per impedire alla lontra di formare associazioni positive con gli umani, incluso indossare maschere e poncho che oscurassero il loro aspetto quando erano intorno a lei.
Eppure 841 ha perso rapidamente la sua paura degli umani, anche se gli esperti locali non possono spiegare esattamente perché.
Steamer lane’s sea otter going after a few more surf boards. Grabbed the leash on this one!
????☠️
???? #teamorca pic.twitter.com/NL3azG2nsi— Dustin Mulvaney (@DustinMulvaney) July 10, 2023
L’episodio richiama alla memoria fatti recenti in cui mammiferi marini si comportano in modo innopportuno ed aggressivo, talvolta quasi canzonatorio, nei confronti degli esseri umani.
Come riportato da Renovatio 21, c’è stato il caso di La Jolla Cove, sempre in California, dove una masnada di leoni di mare ha fatto fuggire i bagnanti dalla spiaggia con modi piuttosto godzilleschi.
Il caso più grave rimane quello dell’accozzaglia orche assassine nei dipressi dello Stretto di Gibilterra, che sta attaccando le barche a vela in modo insopportabile, con un modus operandi che prevede botte allo scafo e la rimozione del timone. Vi sono stati, a causa delle oscene balene juventine, danni e affondamenti, con un picco di un attacco al giorno registrato. Orche assassine, insomma, e pure stronze.
Come riportato da Renovatio 21, in Andalusia in settimana una killer whale si è pure fatta vedere in spiaggia.
Insomma, è un momento di follia del mammifero marino, sia esso otaride, mustelide, delfinide.
Che non sia ora di far capire loro che si devono dare una calmata?
Animali
Fiume infestato dai coccodrilli pronto per le Olimpiadi in Australia
Gli organizzatori delle Olimpiadi hanno scelto il fiume Fitzroy, noto per la presenza di coccodrilli, come sede per le competizioni di canottaggio e canoa ai Giochi di Brisbane 2032, in Australia. Lo riporta la stampa locale.
Situato a circa 600 km a nord di Brisbane, il fiume è stato selezionato a marzo come sede olimpica, ma ha ricevuto critiche da organizzazioni nazionali e internazionali per non rispettare gli standard tecnici. Oltre alla popolazione dei letali loricati, il fiume è caratterizzato da forti maree.
Martedì, però, il deputato del Queensland Matt Canavan ha dichiarato ai media che il fiume ha superato i test preliminari condotti dalla Games Independent Infrastructure and Coordination Authority (GIICA).
«Abbiamo ricevuto l’approvazione per il canottaggio nel 2032. Tutti i dati sono disponibili e non ci sono più impedimenti per ospitare gli eventi di canottaggio qui», ha affermato Canavan.
Il funzionario ha respinto le preoccupazioni sulla sicurezza, sottolineando che i nuovi dati dimostrano che il corso d’acqua è «piatto come una tavola».
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«Se Gesù Cristo tornasse al mondo, questo sarebbe un posto ideale per lui, perché è abbastanza pianeggiante da poterci camminare sopra», ha aggiunto blasfemamente. Il fiume Fitzroy è un habitat naturale per i coccodrilli marini, con avvistamenti di esemplari lunghi fino a quattro metri vicino a un golf club locale situato nell’area di gara olimpica e paralimpica. Tuttavia, il fiume è già utilizzato per il canottaggio da scuole, un club locale e per allenamenti di alto livello.
Sarah Black, presidente del Rockhampton Fitzroy Rowing Club, ha assicurato che le strutture saranno pronte per ospitare una regata olimpica prima del 2032. Black ha evidenziato l’esistenza di protocolli per segnalare gli avvistamenti di coccodrilli, sottolineando che la convivenza con questi animali è parte della vita locale.
Brisbane ha ottenuto l’assegnazione delle Olimpiadi estive del 2032 nel luglio 2021, diventando la terza città australiana a ospitare i Giochi, dopo Melbourne nel 1956 e Sydney nel 2000.
Come riportato da Renovatio 21, gli olimpionici del nuoto erano già stati umiliati a Parigi quando furono costretti a nuotare nella Senna infestata dalle feci. Vari atleti, dopo la nuotata nel fiume fecale, furono ricoverati in ospedale.
Un triatleta vomitatore ripreso in mondovisione, il canadese Tyler Mislawchuk, una volta terminata la gara segnando un tempo di 1:44:25, si è immediatamente gettato a terra e iniziato a vomitare copiosamente. «Ci ho provato, non ho rimpianti: ho vomitato 10 volte. Non sono venuto qui per arrivare tra i primi 10, ma ho dato tutto quello che avevo», ha detto con amarezza e acidità di stomaco l’olimpico del rigetto.
Canadian Olympic athlete vomits 🤮 after swimming in the contaminated waters of the Seine River.
Despite France spending €1 billion on a cleanup operation before the Paris Olympics.
“Did I vomit once? No, I vomited 10 times, the last four kilometers were brutal, and I started… pic.twitter.com/Y6hC1IjQKZ
— Juan Torres (@juanpodcast1) August 1, 2024
«Mentre nuotavo sotto il ponte, ho sentito e visto cose a cui non dovremmo pensare troppo», ha detto Jolien Vermeylen, triatleta che si è classificata 24ª, aggiungendo che le acque non avevano esattamente il sapore di «Coca-Cola o Sprite». Tra le cose che ha veduto è possibile ipotizzare non vi fossero coccodrilli, tuttavia grandi toponi forse sì.
Renovatio 21 ha teorizzato una volonta precipua, di natura esoterico-giacobina, nella persecuzione fisica degli atleti: è il caso di parlare di vero sadismo della Francia repubblicana, che ha tra i suoi eroi, del resto, il marchese De Sade – il quale nelle 120 giornate di Sodoma descrive apppunto la tortura di masse di giovani…
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Animali
Grave crisi nel mondo degli avvoltoi, il Sudafrica si dispera. Mentre continua la violenza razzista contro i bianchi
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Animali
Il Canada vuole eutanasia di massa anche per gli struzzi
Una controversia legata alla gestione di un focolaio di influenza aviaria ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica canadese. Tutto ha avuto inizio nel 2024, quando i proprietari di un’azienda agricola a conduzione familiare nella Columbia Britannica hanno rilevato sintomi compatibili con l’influenza aviaria in alcuni struzzi del loro allevamento. La malattia si è diffusa rapidamente tra gli uccelli, causando la morte di 69 esemplari nel giro di un mese.
Gli struzzi rimasti, tuttavia, non hanno mostrato segni di malattia nei mesi successivi, suggerendo lo sviluppo di una possibile immunità naturale. Nonostante ciò, l’Agenzia canadese per l’ispezione alimentare (CFIA) ha disposto l’abbattimento dell’intero stormo sopravvissuto, considerandolo un rischio per la salute pubblica e per l’industria avicola nazionale.
La decisione ha suscitato una forte reazione da parte della famiglia proprietaria dell’allevamento, che da mesi si oppone al provvedimento attraverso vie legali e mediatiche. La vicenda ha avuto un nuovo sviluppo lo scorso mercoledì, quando la Corte Suprema del Canada ha concesso una sospensione temporanea dell’abbattimento, bloccando l’operazione in attesa di ulteriori decisioni giudiziarie.
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Nonostante la sospensione, gli agenti della CFIA – coadiuvati da oltre 100 agenti di polizia – continuano a presidiare la proprietà, impedendo ogni accesso non autorizzato agli animali. Secondo i proprietari, l’agenzia ha anche vietato loro di effettuare test diagnostici indipendenti sugli uccelli sopravvissuti, con la minaccia di sanzioni che includono multe fino a 200.000 dollari e pene detentive fino a sei mesi per ogni esemplare testato senza autorizzazione.
La CFIA sostiene che la presenza degli struzzi costituisca ancora una minaccia biologica. Tuttavia, alcuni osservatori hanno sollevato dubbi sulle modalità di gestione della situazione. In particolare, è stato segnalato che, nei giorni iniziali dell’intervento, alcuni operatori dell’agenzia sarebbero entrati nell’area senza adeguati dispositivi di protezione individuale, adottando misure di sicurezza più rigorose solo successivamente. Anche le forze dell’ordine, secondo quanto riferito, non avrebbero utilizzato equipaggiamenti protettivi durante le operazioni di sorveglianza.
La famiglia proprietaria della fattoria, denuncia quella che definisce una violazione dei propri diritti. La figlia dei titolari, ha dichiarato: «Non si tratta solo dei nostri struzzi. È una questione più ampia che riguarda i diritti degli agricoltori e la libertà di gestire le proprie terre».
Il caso ha acceso un dibattito pubblico sull’equilibrio tra misure di biosicurezza e diritti individuali, sollevando interrogativi sulla proporzionalità dell’intervento governativo e sulla trasparenza delle valutazioni scientifiche alla base delle decisioni.
Rimane il fatto che il Canada, anche per i grandi pennuti, è capitale dell’eutanasia di Stato che si dirige verso l’eliminazione dei bambini autistici (anche senza consenso dei genitori), dei malati mentali in genere, dei disabili, dei depressi da lockdown, degli angosciati, dei poveri – etc. Con contorno di record per le predazioni di organi.
Due anni fa il Canada registrò che una persona su 25 moriva per MAiD, il nome della pubblica eutanasia canadese.
Come riportato da Renovatio 21, un altro caso di eutanasia animale sconvolse gli USA, forse spostando anche qualche voto delle presidenziali: quello dello scoiattolo Peanut, strappato dalle amorevoli braccia del suo addestratore ed eutanatizzato dalle autorità statunitensi.
Perché per il malvagio squirrello che invece terrorizza la California, al momento, non è richiesta la morte di Stato?
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Immagine di Mostafameraji via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
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