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Geopolitica
Londra: Sicurezza in pericolo con la tecnologia Huawei

Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di Asianews.
I prodotti della compagnia cinese presentano difetti tecnici che mettono a rischio la rete internet britannica. Il Regno Unito ha vietato l’uso del 5G di Pechino. Germania, Francia e Italia si stanno orientando in tale direzione. Cresce il numero di Paesi che su pressione degli Usa prendono le distanze dall’azienda cinese.
Gli 007 di Londra avevano obbligato Huawei a intervenire per eliminare dei difetti nelle proprie attrezzature che mettevano a rischio la sicurezza nazionale. Le riparazioni hanno fatto emergere però altri problemi tecnici che la compagnia cinese non è riuscita a risolvere.
I prodotti Huawei impiegati nelle reti telefoniche e internet britanniche presentano numerosi problemi tecnici. Lo spiega in un rapporto pubblicato nei giorni scorsi lo Huawei Cyber Security Evaluation Centre Oversight Board, un’agenzia governativa che monitora i sistemi del colosso cinese delle telecomunicazioni per conto dell’intelligence locale.
Gli 007 di Londra avevano obbligato Huawei a intervenire per eliminare dei difetti nelle proprie attrezzature che mettevano a rischio la sicurezza nazionale. Le riparazioni hanno fatto emergere però altri problemi tecnici che la compagnia cinese non è riuscita a risolvere.
La valutazione riguarda la tecnologia Huawei già in uso in Gran Bretagna, soprattutto quella che sostiene la rete internet 4G. Per l’azienda cinese è un altro duro colpo: essa è nel mirino dell’amministrazione Trump, che l’accusa di spiare per conto di Pechino.
L’Italia non ha vietato l’acquisto dei sistemi internet di Huawei; il governo italiano ha però poteri speciali per bloccare le forniture 5G da compagnie non europee
Da tempo, su pressione di Washington, molti Paesi hanno considerato l’opportunità di acquisire il sistema 5G cinese. In luglio, dopo che gli Usa hanno adottato un regime di sanzioni per gli Stati e le aziende che fanno affari con Huawei, il governo britannico ha deciso di escludere il gigante cinese dallo sviluppo della rete nazionale ultraveloce. In un primo momento, Londra aveva optato per una linea intermedia, permettendo ai cinesi di fornire prodotti elementi periferici del suo futuro sistema 5G.
L’Europa sembra allinearsi con gli Stati Uniti. A fine agosto, il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che Huawei non sarà esclusa a priori dai bandi per la rete 5G, ma il suo Paese favorirà gli operatori europei – Ericsson e Nokia – per motivi di sicurezza. Secondo resoconti di stampa, la Germania farà lo stesso, prevedendo restrizioni all’utilizzo della tecnologia cinese.
L’Italia non ha vietato l’acquisto dei sistemi internet di Huawei; il governo italiano ha però poteri speciali per bloccare le forniture 5G da compagnie non europee. In luglio, la compagnia telefonica Tim ha escluso Huawei da una gara d’appalto per la realizzazione della sua banda larga in Italia e Brasile.
Cresce il numero di Paesi che su pressione degli Usa prendono le distanze dall’azienda cinese. L’Europa sembra allinearsi con gli Stati Uniti
Nel resto del mondo, Giappone, Taiwan e Australia hanno bandito Huawei dai loro sistemi 5G. La Nuova Zelanda è orientata in tale direzione, come il Canada, che intende sviluppare la banda internet ultraveloce con l’aiuto delle compagnie europee. Le principali compagnie telefoniche di Singapore non acquisteranno la tecnologia 5G di Huawei, ma quella di Nokia e Ericsson.
Immagini di 10 Downing Street via Wikimedia pubblicata su licenza Open Government Licence v3.0(OGL v.3). Contiene informazioni del settore pubblico concesse in licenza con Open Government License v3.0.
Geopolitica
Trump annulla l’incontro a Budapest con Putin

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha cancellato il vertice previsto con il presidente russo Vladimir Putin a Budapest, dichiarando che i colloqui, in questa fase, non avrebbero probabilmente prodotto i risultati sperati. Mosca non ha ancora commentato la decisione.
L’annuncio è stato fatto mercoledì durante un incontro alla Casa Bianca con il Segretario generale della NATO Mark Rutte, dove Trump ha spiegato che il vertice in Ungheria «non sembrava appropriato».
«Non pareva che avremmo raggiunto gli obiettivi necessari, quindi ho deciso di annullare il viaggio», ha affermato.
Tuttavia, Trump ha lasciato aperta la possibilità di futuri colloqui con Mosca. «Lo faremo in futuro», ha aggiunto, senza precisare quando o dove potrebbe avvenire.
Le dichiarazioni di Trump giungono dopo che il dipartimento del Tesoro statunitense ha imposto nuove sanzioni alla Russia, motivate dalla sua presunta «mancanza di impegno serio verso un processo di pace». Le misure hanno colpito due grandi compagnie petrolifere russe, Rosneft e Lukoil, e le loro filiali.
Trump ha comunque ammesso di non essere certo che le sanzioni possano modificare la posizione della Russia sul conflitto ucraino. «Spero che lui [Putin] diventi ragionevole, e spero che lo sia anche [Volodymyr Zelens’kyj]», ha detto. «Ci vogliono due persone per ballare il tango» ha dichiarato, usando un noto proverbio anglofono.
I piani per un vertice tra Putin e Trump erano stati annunciati la settimana precedente, dopo una telefonata tra i due leader, sebbene non fosse stata fissata una data precisa.
Il portavoce del Cremlino Demetrio Peskov aveva dichiarato in precedenza che un incontro tra Russia e Stati Uniti richiede «preparativi seri», sottolineando che un vertice tra i due leader «non dovrebbe essere sprecato», poiché entrambi i presidenti «sono abituati a lavorare per ottenere risultati concreti».
Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr
Economia
Il governo olandese sequestra il produttore di chip cinese Nexperia, la Cina risponde con un divieto di esportazione

Il governo dei Paesi Bassi ha preso il controllo di Nexperia, un’azienda di semiconduttori di proprietà cinese con sede in Olanda, in risposta alle pressioni degli Stati Uniti, segnando un’importante escalation nella competizione occidentale con Pechino per il controllo delle catene di approvvigionamento tecnologiche avanzate.
Nexperia, specializzata nella produzione di semiconduttori di vecchia generazione per automobili ed elettronica di consumo, dà lavoro a migliaia di persone in Europa, Stati Uniti e Asia ed è stata acquisita da Wingtech nel 2013. Il 30 settembre, le autorità olandesi hanno comunicato che le decisioni su Nexperia sarebbero passate sotto l’autorità del ministro dell’Economia Vincent Karremans.
Questa mossa è seguita all’inasprimento delle restrizioni commerciali da parte di Washington contro Wingtech, la casa madre di Nexperia, già inclusa nella lista nera commerciale statunitense. Documenti giudiziari hanno rivelato che a giugno funzionari americani avevano ammonito il governo olandese sul rischio di ulteriori sanzioni se Nexperia non avesse sostituito il suo amministratore delegato cinese, Zhang Xuezheng.
In risposta, il ministero del Commercio cinese ha vietato l’esportazione di alcuni prodotti dalle filiali cinesi di Nexperia. Pechino ha condannato l’intervento olandese, attribuendolo alle pressioni USA. Un editoriale del quotidiano il lingua inglese del Partito Comunista Cinese Global Times ha dichiarato: «Questo non è l’agire di una nazione che rispetta lo stato di diritto, ma di un governo che usa la legge come uno strumento da applicare o scartare in base a convenienze politiche».
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«La Cina non chiede ai Paesi Bassi di prendere parte a una competizione geopolitica, ma di rispettare i valori che dichiarano di sostenere: stato di diritto, concorrenza equa e protezione della proprietà legalmente acquisita» ha aggiunto l’house organ anglofono del PCC.
L’anno scorso era emerso che le fabbriche di semiconduttori con tecnologia avanzata olandese presenti a Taiwan potrebbero essere spente da remoto nel caso di invasione dell’isola da parte di Pechino. In particolare si tratterebbe delle fabbriche del colosso Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC), che impiega tecnologie ultraviolette di estrema precisione (chiamate in gergo EUV) fornite da un’azienda olandese, la ASML. Tali macchine, grandi come un autobus e dal costo di circa 217 milioni di dollari cadauna. utilizzano onde luminose ad alta frequenza per stampare i chip più avanzati al mondo.
Secondo quando riportato da Bloomberg, in caso di invasione da parte della Repubblica Popolare Cinese, gli EUV di ASML nelle fabbriche TSMC potrebbero essere resi inutilizzabili.
Come riportato da Renovatio 21, un anno fa l’Intelligence olandese accusa la Cina di cyber spionaggio dopo che fu segnalata la compromissione di 20.000 sistemi di sicurezza informatica Fortinet Fortigate in tutto il mondo.
Immagine di Raimond Spekking via Wikimedia pubblicata su licenza CC BY-SA 4.0
Geopolitica
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