Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione diChildren’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
L’EPA ha approvato il ciclobutrifluram, il primo pesticida «forevere chemical» autorizzato dall’amministrazione Trump, per l’uso su campi da golf, prati e colture. La decisione è arrivata durante uno storico blocco delle attività governative, nonostante gli scienziati avessero avvertito che il pesticida avrebbe potuto causare una contaminazione duratura delle acque e danni ambientali globali.
L’Agenzia per la Protezione Ambientale degli Stati Uniti (EPA) ha approvato ieri il pesticida altamente persistente ciclobutrifluram per campi da golf, prati, cotone, soia e lattuga. Il pesticida è una «sostanza chimica eterna» — appartenente a un gruppo chiamato PFAS, ovvero sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche.
Si tratta della prima approvazione definitiva di un pesticida PFAS sotto la presidenza di Donald Trump. Arriva solo due giorni dopo che l’agenzia ha presentato la sua quinta proposta di approvazione per un pesticida PFAS da quando Trump è entrato in carica.
L’approvazione odierna arriva nel contesto della più lunga chiusura del governo federale della storia, durante la quale le persone soffrono la fame perché i benefici dei buoni pasto sono stati ritardati.
Centinaia di migliaia di dipendenti federali non ricevono lo stipendio e milioni di persone subiscono interruzioni nella vita quotidiana, dai viaggi aerei all’ottenimento di mutui per la casa.
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«Nella stessa settimana in cui milioni di persone hanno perso l’accesso al cibo, vediamo che l’ufficio pesticidi dell’EPA ha tutte le risorse necessarie per continuare ad approvare automaticamente nuovi pesticidi pericolosi», ha affermato Nathan Donley, direttore delle scienze della salute ambientale presso il Center for Biological Diversity.
«I compari dell’industria chimica di Trump presso l’ EPA stanno diffondendo una nuova sostanza chimica eterna per proteggere i campi da golf e avvelenare il nostro Paese, violando palesemente la promessa del presidente di rendere l’America di nuovo sana».
È noto che il ciclobutrifluram si scompone in una sostanza chimica più piccola e permanente chiamata acido trifluoroacetico, o TFA, che è ritenuto uno dei contaminanti PFAS dell’acqua più diffusi al mondo.
I TFA provengono da molte fonti, ma recenti ricerche hanno evidenziato il ruolo significativo svolto dai pesticidi nella contaminazione dell’acqua.
I ricercatori ritengono che il mondo stia superando quella che è nota come una «minaccia al limite planetario» con la TFA, dove i danni alla salute della società potrebbero rapidamente diventare irreversibili.
Nel 2024, un rapporto dei ricercatori del Center for Biological Diversity, dell’Environmental Working Group e dei Public Employees for Environmental Responsibility ha rilevato che negli Stati Uniti vengono sempre più spesso aggiunte sostanze chimiche ai prodotti pesticidi, contaminando i corsi d’acqua e rappresentando potenziali minacce per la salute umana.
Sebbene alcuni PFAS differiscano per tossicità, potenziale di bioaccumulo e potenziale di inquinamento delle acque, tutti i PFAS sono altamente persistenti e presentano legami chimici che sostanzialmente non si decompongono mai. È stato riscontrato che gli ingredienti dei PFAS presenti nei prodotti pesticidi contaminano corsi d’acqua e fiumi in tutto il Paese.
Il ciclobutrifluram è incredibilmente persistente, con un’emivita fino a tre anni nel suolo e nell’acqua. L’emivita è il tempo impiegato da metà della sostanza spruzzata nell’ambiente per decomporsi.
«Metà di ciò che viene spruzzato nell’ambiente oggi sarà ancora presente quando eleggeremo il nostro prossimo presidente», ha affermato Donley. «Gli ingredienti necessari per far ammalare e mantenere l’America malata per generazioni vengono approvati proprio ora da un’amministrazione che afferma falsamente di avere a cuore la nostra salute».
In linea con il mandato del recente rapporto strategico della Commissione Make America Healthy Again, catturato dall’industria dei pesticidi, l’ EPA ha creato questa settimana una nuova pagina web per cercare di rassicurare il pubblico sulle sue «solide procedure di revisione» quando si approva un pesticida, anche uno che è un PFAS.
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Il sito web cerca di seminare dubbi su quali sostanze chimiche siano classificabili come PFAS, sebbene non vi siano ricerche scientifiche ampiamente accettate a sostegno di tali dubbi.
Sotto l’amministrazione Trump, l’ufficio pesticidi è controllato da due ex lobbisti dell’American Chemistry Council, Nancy Beck e Lynn Dekleva, e da un ex lobbista dell’American Soybean Association, pro-pesticidi, Kyle Kunkler.
Gli altri pesticidi PFAS che l’EPA ha proposto di approvare da quando Trump è entrato in carica sono l’epirifenacil, la trifludimoxazina, l’isocicloseram e il diflufenican.
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
Le mucche danesi stanno producendo meno latte e stanno collassando, e gli allevatori attribuiscono la colpa a un nuovo e controverso additivo per mangimi che dovrebbe ridurre le emissioni di metano.Dal 1° ottobre, gli allevatori danesi hanno iniziato ad aggiungere Bovaer al mangime delle loro mucche per ridurre la produzione di metano, un gas serra, durante il pascolo.Gli ambientalisti sostengono che le emissioni di metano provenienti dall’allevamento, cioè dalle flatulenze dei bovidi, siano una delle principali cause del riscaldamento globale.
Come riportato da Renovatio 21, un anno fa Copenhagen aveva programmato di imporre una tassa agricola sui peti vaccini.
Venerdì il quotidiano danese Jyllands-Postenha riferito di aver parlato con diversi allevatori che ritengono che il Bovaer stia danneggiando le loro mandrie.«Tantissime persone ci chiamano e sono insoddisfatte di ciò che accade alle loro mandrie», ha affermato Kjartan Poulsen, presidente dell’Associazione nazionale dei produttori lattiero-caseari danesi.Gli allevatori hanno segnalato una diminuzione della produzione di latte e, in alcuni casi, il collasso degli animali. Alcuni hanno persino dovuto essere soppressi.
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Bovaer è prodotto dall’azienda olandese DSM ed è stato approvato dalla Commissione Europea come aggiunta ai mangimi per bovini nel 2022. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha affermato che l’additivo non presenta rischi per la salute delle mucche.Alcuni degli allevatori che hanno parlato con Jyllands-Posten hanno dichiarato di aver rimosso Bovaer dal mangime e che i loro animali si sono ripresi.L’Associazione nazionale dei produttori lattiero-caseari danesi ha ora avviato un’indagine sulle segnalazioni.Il presidente Poulson afferma che il prossimo passo sarà quello di far firmare agli allevatori una dichiarazione in cui si impegnano a interrompere l’uso dell’additivo se i loro animali si ammalano, in conformità con le norme stabilite sul benessere degli animali.Ha anche chiesto al ministro dell’agricoltura del Paese di dichiarare una «sospensione» dell’uso dell’additivo, in modo da poter raccogliere maggiori informazioni sui suoi effetti.L’Amministrazione Veterinaria e Alimentare Danese ha dichiarato di essere a conoscenza di problemi segnalati da alcuni allevatori dopo l’utilizzo di Bovaer. L’agenzia ha incaricato i ricercatori dell’Università di Aarhus di indagare.
Come riportato da Renovatio 21, sono noti i progetti finanziati a Bill Gates di vaccinare le mucche contro le loro scoregge climatiche, o pannolinarle.
È altresì noto che Gates stia supportando a suon di milioni aziende che produconocarne sintetica o alimenti a base di insetti.
Come riportato da Renovatio21, due anni fa il governo irlandese aveva programmato lo sterminio di 200 mila mucche per soddisfare gli dèi del cambiamento climatico.
Il miliardario filantropo Bill Gates ha rivisto la propria posizione sul cambiamento climatico, sostenendo che questo non causerà l’«estinzione dell’umanità».
Nel suo più recente post sul blog Gates Notes, il cofondatore di Microsoft ha auspicato un «cambio di strategia» che abbandoni l’approccio esclusivo alla riduzione delle emissioni e al contenimento del riscaldamento globale, per privilegiare invece «le misure con il massimo impatto sul benessere umano», quali la prevenzione delle malattie e la lotta alla povertà.
Il Gates ha contestato la «prospettiva apocalittica del cambiamento climatico», che si focalizza «eccessivamente sugli obiettivi emissivi a breve termine».
«Sebbene il cambiamento climatico produrrà conseguenze gravi, soprattutto per le popolazioni dei Paesi più poveri, non segnerà la fine dell’umanità. Le persone potranno continuare a vivere e prosperare nella maggior parte delle aree della Terra nel prossimo futuro», ha dichiarato il magnate.
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Per Gates, il prossimo summit COP30 in Brasile rappresenta «un’occasione per ricalibrare l’attenzione su un indicatore che dovrebbe pesare più delle emissioni e dell’innalzamento termico: il miglioramento delle condizioni di vita».
«Pur colpendo i poveri più di chiunque altro, per la stragrande maggioranza di costoro il cambiamento climatico non sarà né l’unica né la principale minaccia alla loro esistenza e al loro benessere», ha aggiunto.
«Le sfide prioritarie restano la povertà e le malattie, come sempre. Riconoscerlo ci consentirà di destinare le risorse limitate agli interventi con il maggiore beneficio per le fasce più vulnerabili».
Ad ogni modo, con questa presa di posizione, Gates si distanzia dagli allarmisti climatici istituzionali, come il Segretario generale ONU Antonio Guterres, il quale nei giorni scorsi ha affermato al giornale britannico Guardian che il superamento dell’obiettivo di 1,5 °C nei prossimi anni comporterebbe «conseguenze devastanti» e che tutti i Paesi devono «ridurre drasticamente le emissioni il prima possibile».
Il fondatore di Microsoft è noto da decenni come sostenitore di politiche climatiche stringenti e di misure di controllo demografico tramite aborto e contraccezione per fronteggiare le presunte emergenze ambientali. Nel 2021 ha pubblicato il bestseller Clima. Come evitare un disastro, in cui insisteva sulla necessità di azzerare le emissioni nette di gas serra. Negli anni recenti aveva rilasciato affermazioni allarmistiche, come: «È uno sforzo totale, paragonabile a una guerra mondiale, ma siamo noi contro i gas serra».
I detrattori di Gates hanno rilevato l’improvvisa inversione di rotta, che ora riecheggia le posizioni del noto «scettico climatico» Björn Lomborg, ostracizzato per decenni dall’establishment scientifico, mediatico e politico favorevole all’allarmismo.
Il presidente americano Donaldo Giovanni Trump ha, en passant, scritto in modo canzonatorio di Gates e del suo cambio di idee.
President Trump makes America’s enemies reveal the truth.
«Vittoria per me (NOI) nella guerra alla bufala del cambiamento climatico. Bill Gates ha finalmente ammesso di aver avuto TORTO riguardo alla questione. C’è voluto coraggio per farlo, e siamo tutti grati. MAGA!!!» scrive il biondo 45° e 47° presidente americano.
Come riportato da Renovatio 21, il cambio di posizione di Gates si poteva già intravedere due anni fa. Nel 2021, all’altezza dell’uscita del suo libro, Gates aveva messo in guardia sulle conseguenze apocalittiche se il mondo non raggiungesse zero emissioni nette di carbonio entro il 2050, per poi Gates fare nel 2023 un’improvvisa inversione di rotta sulla sua narrativa sulla catastrofe climatica e ora si aspetta che «nessun paese temperato diventerà inabitabile».
Come riportato da Renovatio 21, Gates, divenuto praticamente il primo proprietario terriero negli USA, sta finanziando apertamente esperimenti di ingegneria genetica CRISPR su coltivazioni (mais, patate e pomodori, ad esempio) e chissà su cos’altro – sono noti i progetti di vaccinare le mucche, o pannolinarle, per evitarne le flatulenze, così dannose all’ambiente.
I funzionari governativi USA stanno valutando se sia possibile sviluppare metodi per rilevare le sostanze chimiche contenute nella pillola abortiva nelle riserve idriche degli Stati Uniti, in seguito all’iniziativa del gruppo Students for Life. Lo riporta LifeSite.
Quest’estate, i funzionari dell’Agenzia per la Protezione Ambientale americana (EPA) hanno incaricato gli scienziati di determinare se fosse possibile sviluppare metodi per rilevare tracce di pillole abortive nelle acque reflue. Sebbene al momento non esistano metodi approvati dall’EPA, è possibile svilupparne di nuovi, hanno recentemente dichiarato al New York Times due fonti anonime.
La divulgazione fa seguito alla richiesta di 25 membri repubblicani del Congresso USA che hanno chiesto all’EPA di indagare sulla questione.
«Esistono metodi approvati dall’EPA per rilevare il mifepristone e i suoi metaboliti attivi nelle riserve idriche?», chiedevano i deputati in una lettera del 18 giugno. «In caso contrario, quali risorse sono necessarie per sviluppare questi metodi di analisi?»
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I legislatori hanno osservato che il mifepristone è un «potente bloccante del progesterone» che altera l’equilibrio ormonale e potrebbe «potenzialmente interferire con la fertilità di una persona, indipendentemente dal sesso».
Dopo l’annullamento della sentenza Roe v. Wade, Students for Life aveva rilanciato una campagna per indagare sulle tracce di pillole abortive e sui resti fetali nelle acque reflue. Il gruppo ha affermato che il mifepristone e i resti fetali potrebbero potenzialmente danneggiare gli esseri umani, gli animali e l’ambiente.
Nel novembre 2022, i dipendenti di Students for Life si sono lamentati del fatto che le agenzie governative non controllassero le acque reflue per individuare eventuali sostanze chimiche contenute nelle pillole abortive e hanno deciso di assumere i propri «studenti investigatori» per analizzare l’acqua.
La campagna era fallita sotto l’amministrazione Biden. Nella primavera del 2024, undici membri del Congresso, tra cui il senatore Marco Rubio della Florida, attuale Segretario di Stato, scrissero all’EPA chiedendo in che modo il crescente uso di pillole abortive potesse influire sull’approvvigionamento idrico.
Secondo due funzionari, l’EPA ha scoperto di non aver condotto alcuna ricerca precedente sull’argomento, ma non ha avviato alcuna nuova indagine correlata.
Kristan Hawkins, presidente di Students for Life, ha annunciato venerdì: «tre presidenti democratici hanno promosso in modo sconsiderato l’uso della pillola abortiva chimica. Ora l’EPA sta finalmente indagando sull’inquinamento causato dalla pillola abortiva».
«Ogni anno oltre 50 tonnellate di sangue e tessuti contaminati chimicamente finiscono nei nostri corsi d’acqua», ha continuato su X. «Spetta al presidente Trump e al suo team ripulire questo disastro».
A giugno un rapporto pubblicato da Liberty Counsel Action indicava che più di 40 tonnellate di resti di feti abortiti e sottoprodotti della pillola abortiva sono infiltrati nelle riserve idriche americane.
«Come altri farmaci noti per causare effetti avversi sul nostro ecosistema, il mifepristone forma metaboliti attivi», spiega il rapporto di 86 pagine. «Questi metaboliti possono mantenere gli effetti terapeutici del mifepristone anche dopo essere stati escreti dagli esseri umani e contaminati dagli impianti di trattamento delle acque reflue (WWTP), la maggior parte dei quali non è progettata per rimuoverli».
Come riportato da Renovatio 21, le acque di tutto il mondo sono inquinate da fortemente dalla pillola anticoncenzionale, un potente steroide usato dalle donne per rendersi sterili, che viene escreto con l’orina con effetto devastante sui fiumi e sulla fauna ittica. In particolare, vi è l’idea che la pillola starebbe facendo diventare i pesci transessuali.
Danni non dissimili sono stati rilevati per gli psicofarmaci, con studi sui pesci di fiume resi «codardi e nervosi».
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