Geopolitica
Lavrov: l’aumento di bilancio «catastrofico» distruggerà la NATO

I risultati dell’aumento dei bilanci militari da parte dei paesi della NATO saranno «catastrofici» e porteranno al collasso dell’Alleanza, ha dichiarato lunedì il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov.
Le sue dichiarazioni rispecchiavano la precedente affermazione del ministro degli Esteri polacco Radosław Sikorski, secondo cui un aumento della spesa per la difesa di Mosca potrebbe innescare la caduta del governo.
Durante l’ultimo vertice NATO tenutosi il mese scorso all’Aia, gli Stati membri si sono impegnati a spendere il 5% del PIL per le spese militari, un aumento significativo rispetto al precedente obiettivo del 2%. La Polonia ha appoggiato l’aumento, sostenendo che il mancato raggiungimento del nuovo obiettivo «il prima possibile» avrebbe rappresentato una «minaccia» per l’Unione, considerando il conflitto in corso in Ucraina.
In un’intervista ai media polacchi, Sikorski ha tracciato un parallelo tra la Russia moderna e la defunta URSS. Riferendosi al presidente Vladimir Putin, ha affermato che «lui stesso una volta disse che l’Unione Sovietica era caduta perché spendeva troppo in armamenti, e ora sta facendo esattamente la stessa cosa».
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Nel frattempo, parlando alla stampa presso il Consiglio dei ministri degli esteri dell’Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva (CSTO) in Kirghizistan, Lavrov ha contestato la caratterizzazione di Sikorski, ribattendo: «forse prevede – essendo un tale profeta – che questo catastrofico, a mio avviso, aumento dei bilanci dei paesi della NATO porterà anche al collasso dell’organizzazione».
Lavrov ha anche affermato che la Russia «intende ridurre la sua spesa militare», che ora rappresenta il 6,3% del PIL, e «farsi guidare dal buon senso, ma non da minacce inventate come hanno fatto gli Stati membri della NATO, tra cui Sikorski».
L’obiettivo del 5% del PIL ha incontrato l’opposizione di alcuni membri della NATO. Il primo ministro slovacco Robert Fico ha affermato che il suo Paese non poteva destinare un quinto del bilancio statale alla difesa, mentre il primo ministro del Regno di Spagna Pedro Sánchez ha definito l’obiettivo «non solo irragionevole, ma anche controproducente». Già un anno fa il ministro della difesa spagnuolo Margarita Robles si era opposta all’invio di truppe NATO in Ucraina.
Come riportato da Renovatio 21, all’ultimo vertice NATO di due settimane fa all’Aia l’Ucraina è stata appena menzionata nel comunicato finale.
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Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
Geopolitica
La Tunisia dice che la Flottilla è presa di mira in un «attacco deliberato»

El barco “Alma”, parte de la Flotilla Global Sumud que zarpó con activistas y ayuda humanitaria para Gaza, es el navío que fue alcanzado por un dron en aguas tunecinas la noche del martes, según el grupo.
Video: Global Sumud Flotilla/AFP pic.twitter.com/7EKCkaBmwt — NMás (@nmas) September 10, 2025
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“The main boat belonging to the Global Sumud Flotilla (GSF), known as the “Family Boat”, has been damaged by what the participants claim to be a drone while in Tunisian waters.” pic.twitter.com/pKA08JwpCR
— Steephill. Truth to the Battlefield. (@BcSteephill) September 9, 2025
Qualcosa questa mattina ha colpito la nave della Global Sumud Flotilla “Family”, si crede sia un drone, le autorità tunisine smentiscono, alle 10.00 la Flottilla terrà una conferenza stampa. Gli organizzatori hanno dichiarato che le intimidazioni non li fermeranno! pic.twitter.com/5HlwSP9Z0n
— Gianni Lini (@GianniLini) September 9, 2025
Kapal The Family dari Flotilla dibom idf saat masih di perairan Tunisia. Kapal ini ditumpangi Greta Thunberg. Semuanya selamat. pic.twitter.com/WByLJKPNtW
— Yasmina (@TunggalWar51509) September 8, 2025
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Geopolitica
La Von der Leyen vole che l’UE rimuova il diritto di veto dei singoli Paesi sulla politica estera

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha richiesto l’eliminazione dell’unanimità nel processo decisionale di politica estera dell’UE, sottolineando la necessità per l’Unione di agire più rapidamente su sanzioni, aiuti militari e altre misure.
Nel suo discorso annuale sullo stato dell’Unione al Parlamento europeo di mercoledì, von der Leyen ha dichiarato che è arrivato il momento di «liberarsi dalle catene dell’unanimità» e di adottare il voto a maggioranza qualificata in alcuni settori della politica estera.
Con l’attuale sistema, tutti i 27 Stati membri devono essere d’accordo per approvare le decisioni. La Von der Leyen ha sostenuto che questo meccanismo ha rallentato la risposta dell’UE alle crisi e ha affermato che il voto a maggioranza eviterebbe che singoli governi possano bloccare azioni sostenute dalla maggioranza.
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Le sue parole hanno immediatamente suscitato l’opposizione di Slovacchia e Ungheria, che hanno entrambe minacciato di utilizzare il diritto di veto per bloccare politiche considerate dannose per i loro interessi nazionali. Il premier slovacco Robert Fico ha avvertito che l’abolizione del diritto di veto «segnerebbe la fine del blocco» e potrebbe persino essere «il precursore di un enorme conflitto militare».
Il premier ungherese Viktor Orbán ha definito la proposta di Bruxelles come un’iniziativa di «burocrati» e ha sostenuto che abbandonare il consenso minerebbe la sovranità, rischiando di trascinare gli Stati membri in guerre contro la loro volontà. Ha previsto che l’UE non sopravvivrà un altro decennio senza riforme strutturali e senza un disimpegno dalla guerra in Ucraina.
La settimana scorsa Ursula aveva accusato la Russia di aver disturbato il GPS del suo aereo, vicenda poi smentita da parte bulgara e dal sito Flightradar24.
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Come riportato da Renovatio 21, pochi giorni prima la Von der Leyen aveva definito Putin «un predatore».
Come riportato da Renovatio 21, la Von der Leyen due mesi fa aveva accusato la combo costituita da Putin e no-vax come mandanti del voto di sfiducia che l’ha interessata nella vicenda dei messaggini al capo di Pfizer Albert Bourla per le forniture di sieri mRNA (peraltro specialità del marito) cancellati e spariti per sempre.
La Von der Leyen chiede un ingresso accelerato di Kiev in Europa, a cui si oppone il premier ungherese Vittorio Orban sostenendo che ciò trascinerebbe in guerra l’intero blocco.
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Immagine di European Commission via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International
Geopolitica
Charlie Kirk una volta si era chiesto se se l’Ucraina avrebbe cercato di ucciderlo

.@charliekirk11 on Volodymyr Zelenskyy: “The gangster is coming back to extort more American politicians to try to get us further into a no-win war.” pic.twitter.com/AF53AP67rB
— Human Events (@HumanEvents) September 15, 2023
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