Intelligence
La storia delle armi atomiche russe nello spazio è propaganda per aumentare i fondi USA a Kiev?

La comunità dell’Intelligence statunitense ritiene che la Russia stia sviluppando un’arma anti-satellite nucleare, ma non esiste alcuna minaccia immediata, ha detto giovedì ai giornalisti un alto funzionario della Casa Bianca.
La possibile esistenza di tale tecnologia è stata sollevata mercoledì da Mike Turner, presidente della House Intelligence Committee, che ha chiesto una rapida desecretazione per consentire ai legislatori statunitensi, all’amministrazione Biden e agli alleati americani di «discutere apertamente le azioni per rispondere a questa minaccia».
Il Turner, va notato, non menzionava la Russia, tuttavia fonti hanno riferito ai giornali statunitensi che si stava riferendo a una sorta di ordigno nucleare russo destinato a colpire i satelliti spaziali. Il portavoce del Cremlino Demetrio Peskov ha detto che la Casa Bianca sta «cercando, con le buone o con le cattive, di spingere il Congresso a votare un disegno di legge per approvare i finanziamenti» per l’Ucraina, che è stata bloccata alla Camera.
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«È chiaro che la Casa Bianca sta cercando (…) di spingere il Congresso a votare un disegno di legge per approvare i finanziamenti» per l’Ucraina ha dichiarato il portavoce russo. «Vedremo quali trucchi utilizzerà la Casa Bianca».
Il consigliere per le comunicazioni per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha definito il suggerimento di Peskov «una sciocchezza», insistendo sul fatto che la preoccupazione di Washington era genuina. Biden «ha diretto una serie di azioni iniziali», inclusi briefing per i leader del Congresso, impegno diplomatico diretto con la Russia e contatti con altre nazioni. Kirby ha espresso rammarico per il fatto che Turner non abbia seguito il protocollo per declassare la classificazione delle informazioni.
La Russia ha sviluppato capacità anti-satellite per anni, ha affermato. Le nuove informazioni raccolte in queste settimane avrebbero quindi consentito alla comunità dell’intelligence statunitense di «valutare con un maggiore senso di fiducia esattamente come la Russia continua a perseguirla», ha aggiunto. ABC News ha affermato che, sebbene il sistema non sarebbe utilizzato per attaccare obiettivi sulla Terra, i funzionari statunitensi lo considerano ancora «molto preoccupante e molto sensibile».
Secondo Kirby non è previsto un effettivo dispiegamento a breve. Se la Russia facesse ciò che gli Stati Uniti credono di voler fare, violerebbe il Trattato sullo Spazio Extra-atmosferico (Outer Space Treaty, o OST), ha affermato l’ammiraglio. Il trattato vieta lo spiegamento di armi di distruzione di massa nello spazio e ne richiede l’esplorazione pacifica in quanto «provincia dell’intera umanità».
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Sia la Russia che gli Stati Uniti sono firmatari dell’OST. Mosca sostiene da anni che il maggiore utilizzo dello spazio da parte del Pentagono per scopi militari viola lo spirito dell’accordo del 1967, quando si tentava di allentare le tensioni della Guerra Fredda e della concomitante corsa allo spazio. Da allora hanno aderito al trattato più di 100 paesi.
Kirby ha rifiutato di dichiarare se il presunto ordigno russo debba essere «un’arma nucleare, un’arma a propulsione nucleare o un’arma con capacità nucleare», come descritto in uno dei rapporti.
Alcuni commentatori negli Stati Uniti hanno suggerito che la mossa di Turner fosse intesa a rafforzare la sua spinta a riautorizzare la Sezione 702 del Foreign Intelligence Surveillance Act (FISA). Consente al governo degli Stati Uniti di raccogliere le comunicazioni digitali degli stranieri e funge da tempo da scappatoia per spiare i cittadini americani. La controversa autorità scadrà ad aprile in assenza di un’azione da parte del Congresso.
Come riportato da Renovatio 21, lo scorso anno il generale B. Chance Saltzman, capo delle operazioni spaziali per la US Space Force ha dichiarato che la Russia starebbe usando armi spaziali nel conflitto in Ucraina.
Come riportato da Renovatio 21, i russi starebbero costruendo armi anti-satellite (ASAT) basate sul laser per distruggere i satelliti spia statunitensi, mentre , la Cina ha studiato modi per disabilitare o distruggere i satelliti di Musk, considerati a questo punto un fattore geopolitico determinante.
A inizio 2022, a poche settimane dallo scoppio della guerra ucraina, la NATO aveva pubblicato un documento ufficiale – NATO’s overarching Space Policy («Politica spaziale globale NATO») che introduce la dottrina spaziale del Patto Atlantico: le minacce spaziali devono essere incluse nell’articolo 5, la celeberrima clausola di mutua difesa della NATO che impegna a dare una risposta collettiva nel caso un singolo Paese venga attaccato. In precedenza, la NATO aveva già avviato un centro spaziale, parte del comando aereo di Ramstein, in Germania.
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La Russia aveva risposto duramente definendo il documento «unilaterale ed incendiario». «Possiamo vedere dove si sta effettivamente dirigendo il mondo spaziale occidentale. Si sta dirigendo verso la guerra», aveva detto al canale televisivo Rossiya 24 in un’intervista l’allora direttore dell’agenzia russa spaziale Roskosmos Dmitrij Rogozin la scorsa estate.
Una guerra spaziale, va ricordato, potrebbe impedire all’umanità l’accesso allo spazio per secoli o millenni, a causa dei detriti e della conseguente sindrome di Kessler. Tuttavia, pare che gli eserciti si stiano davvero preparando alla guerra orbitale.
Come riportato da Renovatio 21, Russia e Cina negli ultimi mesi hanno intensificato gli sforzi di integrazione dei loro sistemi di navigazione satellitare alternativi al GPS. Anche l’India cerca di uscire dal cono dei satelliti occidentali, arrivando a esplicitare la volontà di piazzare il suo sistema di navigazione, il NavIC, negli iPhone.
Ad ogni modo, un incidente nucleare spaziale già ha coinvolto la Russia e il Nord America in passato.
Nel 1978, l’incidente del satellite sovietico Kosmos 954 sul suolo canadese ha generato l’unica richiesta presentata in conformità con la a Convenzione sulla responsabilità internazionale per i danni causati da oggetti spaziali (chiamato generalmente Space Liability Convention), un trattato del 1972 che amplia le norme sulla responsabilità create nel Trattato sullo spazio extraatmosferico.
Il satellite russo di osservazione era equipaggiato con un reattore nucleare e, durante il suo rientro nell’atmosfera, disperse detriti radioattivi sulla parte settentrionale del Canada; alcuni di questi detriti radioattivi sono precipitati nel Great Slave Lake, vicino a Fort Resolution, nei Territori del Nord-Ovest. Il governo di Ottawa ha avviato un’operazione di bonifica a lungo termine denominata Operazione Morning Light, il cui costo è stato valutato in 6 milioni di dollari canadesi.
Si dice che l’Unione Sovietica alla fine rimborsò solo 3 milioni a titolo di compensazione.
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Intelligence
Il vertice del KGB bielorusso parla dei colloqui con gli USA

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La Danimarca vuole vietare i social agli adolescenti

Il governo danese ha annunciato l’intenzione di vietare l’uso di diverse piattaforme di social media ai minori di 15 anni, come dichiarato dal primo ministro Mette Frederiksen.
Nel suo discorso al parlamento di martedì, Frederiksen ha espresso preoccupazione per l’impatto dei social media sui giovani. «I telefoni cellulari… stanno rubando l’infanzia dei nostri figli», ha affermato, aggiungendo che «abbiamo scatenato un mostro», notando che quasi tutti gli studenti danesi di seconda media, generalmente tra i 13 e i 14 anni, possiedono già un cellulare.
Tuttavia, il primo ministro non ha fornito dettagli specifici sul divieto proposto, né su come sarà implementato o quali piattaforme saranno coinvolte.
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La decisione arriva in concomitanza con un rapporto sul benessere commissionato dal governo, che ha rivelato che il 94% dei giovani danesi aveva un profilo sui social media prima dei 13 anni, nonostante le restrizioni sull’età minima di molte piattaforme. Il rapporto ha anche evidenziato che i bambini tra i 9 e i 14 anni trascorrono in media circa tre ore al giorno su TikTok e YouTube.
Un rapporto del 2025 dell’Autorità danese per la concorrenza e i consumatori ha mostrato che il 10% dei giovani utenti spesso si pente del tempo trascorso online, il 21% ha difficoltà a disconnettersi e il 29% supera il tempo che intendeva dedicare alle piattaforme preferite.
Secondo Statista, nel 2024 Facebook è rimasto il social network più utilizzato in Danimarca, con l’83% della popolazione, seguito da Instagram al 65%, Snapchat al 51% e TikTok al 34%.
Nel 2024, un’iniziativa popolare, sostenuta da 50.000 firme, ha proposto di vietare TikTok, Snapchat e Instagram ai minori. A febbraio, seguendo le raccomandazioni della Commissione per il benessere, la Danimarca ha introdotto misure per vietare i telefoni cellulari nelle scuole.
Come riportato da Renovatio 21, uno studio emerso pochi mesi fa prova che i social danneggiano soprattutto il sonno e la salute mentale delle bambine.
Uno studio sui comportamenti salutari nei bambini in età scolare, supportato dall’OMS, ha rilevato che nel 2022 l’11% degli adolescenti in Europa, Asia centrale e Canada ha riportato un uso problematico dei social media, in netto aumento rispetto al 7% del 2018. Questo comportamento simile alla dipendenza, caratterizzato da perdita di controllo, sintomi di astinenza e conseguenze negative sulla vita, era più comune tra le ragazze (13%) rispetto ai ragazzi (9%).
Come riportato da Renovatio 21, vari studi hanno mostrato che gli smartfoni sono collegati ad ansia e depressione negli adolescenti.
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Come riportato da Renovatio 21, in questi ultimi mesi sono stati condotti anche studi sulla confisca degli smartphoni a giovani con personalità narcissitica.
Come riportato da Renovatio 21, un altro studio sul tema di pochi anni fa spiegava che il tempo che trascorriamo sul telefono potrebbe minacciare la nostra salute a lungo termine. Un numero crescente di prove suggerisce che il tempo che passiamo sui nostri smartphone interferisce con il sonno, autostima, relazioni, memoria, capacità di attenzione, creatività, produttività e capacità di risoluzione dei problemi e decisionali.
Uno studio condotto dall’autorità governativa di regolamentazione delle comunicazioni nel Regno Unito ha rilevato che un quarto dei bambini di soli 3-4 anni possiede uno smartphone.
Vi è da considerare anche il problema del tracciamento delle attività dei ragazzi, perché lo spionaggio permesso alle app è, secondo CHD, di «scala scioccante».
Curiosamente, anche il governo italiano ha definito lo smartphone per gli studenti come una droga «non diversa dalla cocaina».
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Cina
L’Intelligence ucraina afferma che la Cina sta aiutando la Russia a prendere di mira le strutture finanziate dall’Occidente

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