Nucleare
La Russia esorta l’AIEA a rivelare pubblicamente gli attacchi ucraini alla centrale nucleare
Mosca ha lanciato un appello all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), esortandola a registrare pubblicamente gli attacchi ricorrenti dell’esercito ucraino alla centrale nucleare di Zaporiggia. Lo riporta il sito governativo russo RT.
L’impianto è la più grande centrale atomica d’Europa, con sei nuclei di reattori in grado di generare un gigawatt di elettricità ciascuno. L’impianto è passato sotto il controllo di Mosca nel 2022, all’inizio del conflitto in Ucraina, ed è stato formalmente trasferito alla gestione di Rosatom dopo che la regione di Zaporiggia è stata incorporata nella Russia a seguito di un referendum. Kiev ha affermato che era occupato illegalmente e ha insistito sul fatto che la Russia teneva armi pesanti nell’impianto e da lì stava attaccando le forze ucraine.
Da allora Kiev ha preso di mira la struttura con attacchi di artiglieria, missili e droni e ha inviato gruppi armati per cercare di impossessarsene. All’inizio di questa settimana, la centrale nucleare ha perso la connessione con la sua unica linea elettrica di riserva rimasta, una fonte chiave dell’elettricità di cui ha bisogno per raffreddare i suoi reattori, con la squadra dell’AIEA sul campo che ha riferito di aver sentito «numerosi colpi di artiglieria» in prossimità dello stabilimento. Venerdì la centrale nucleare ha scritto su Telegram di essere stata recentemente attaccata ripetutamente dai droni ucraini.
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova venerdì ha messo in guardia Kiev da ulteriori attacchi all’impianto, sottolineando che potrebbero danneggiare le infrastrutture critiche e destabilizzare l’impianto. Ha inoltre rivolto un appello all’AIEA affinché renda noti al pubblico i recenti attacchi e i loro autori.
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«Esortiamo fortemente l’AIEA e la sua leadership a utilizzare attivamente gli esperti presenti nella stazione per registrare pubblicamente tutti i casi di attacchi da parte ucraina e indicare chiaramente da dove proviene realmente la minaccia al funzionamento sicuro di questa struttura», ha affermato in una dichiarazione.
In una dichiarazione rilasciata alla TASS venerdì scorso, l’AIEA ha affermato di essere a conoscenza degli attacchi segnalati e di starli studiando, ma si è rifiutata di fornire ulteriori dettagli.
L’AIEA ha inviato una missione permanente di monitoraggio in loco presso l’impianto nel settembre 2022, ma ha ripetutamente rifiutato di valutare pubblicamente gli incidenti che hanno coinvolto l’impianto o di nominare l’Ucraina come responsabile.
Gli esperti dell’agenzia hanno affermato che l’impianto dipende ora interamente dall’unica linea rimanente da 750 kilowatt per l’energia fuori sede. La centrale nucleare ha riferito che si stanno indagando sulla perdita di collegamento alla linea elettrica di riserva e ha osservato che il fondo di radiazione presso la stazione e l’area circostante finora rimane invariato.
La centrale di Zaporiggia è stata al centro di tensioni internazionali per mesi. Nove mesi fa, secondo fonti russe le forze ucraine avrebbero tentato di ricatturare la centrale, fallendo. Ad un certo punto, il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj se ne uscì dicendo che la Russia avrebbe minato il tetto della centrale atomica di Zaporiggia.
Come riportato da Renovatio 21, in precedenza l’AIEA aveva trovato mine antiuomo nell’impianto atomico zaporiggese. Bombe a grappolo nella zona hanno ucciso lo scorso anno il corrispondente dell’agenzia stampa RIA Novosti e della testata Sputnik Rostislav Zhuravlev.
Oltre agli attacchi multipli alla centrale di Zaporiggia, si era parlato negli scorsi mesi della prospettiva di una «bomba sporca».
Vi fu poi la bizzarra comunicazione del Dipartimento dell’Energia di Washington all’ente atomico russo Rosatom era emerso il mese scorso. Nella missiva gli americani avvertivano la Russia del fatto che nell’impianto di Zaporiggia vi sarebbe «tecnologia nucleare sensibile» statunitense, e quindi i russi non dovevano toccarla.
Non è dato sapere di quale tipo di tecnologia si trattasse, con alcuni a chiedersi se non sia per caso tecnologia militare nucleare. Tucker Carlson, il più seguito giornalista TV americano, ha commentato aprendo alcuni scenari: «in Ucraina, tecnologia nucleare americana sensibile? Probabilmente non per la generazione di energia». Pochi giorni dopo il Carlson è stato licenziato da Fox News.
Kiev ha attaccato varie volte la centrale nucleare dell’oblast’ russo di Belgorod, arrivando a colpire con droni anche la «città atomica» di Kurchatov. Il Servizio di Sicurezza Federale russo (FSB) ha intercettato e neutralizzato piani di attacco terroristici ad impianti nucleari.
Come riportato da Renovatio 21, l’allarme per i sabotaggi ucraini contro le centrali nucleari in territorio russo è stato lanciato da Mosca ancora l’anno scorso.
La confusione internazionale aumentò quando vi furono avvistamenti di droni misteriosi sopra centrali atomiche svedesi.
L’ex presidente russo Dmitrij Medvedev, trattando il tema della delicata situazione di Zaporiggia, aveva parlato di possibili «incidenti» nei siti nucleari UE come forma di destabilizzazione ulteriore del quadro internazionale.
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Immagine di IAEA Imagebank via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Nucleare
Esperimento con bomba termonucleare senza testata nel deserto del Nevada
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Nucleare
Il Cremlino: la Russia non infrangerà il divieto sui test nucleari a meno che non lo facciano gli Stati Uniti
La Russia non intende violare i propri obblighi derivanti dagli accordi internazionali che proibiscono i test nucleari, ma riprenderà tali prove se altri Paesi lo faranno, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Demetrio Peskov.
Peskov ha replicato alla polemica innescata dall’ordine impartito la settimana scorsa dal presidente USA Donald Trump, che ha disposto al Pentagono di prepararsi a riprendere i test nucleari. Trump ha accusato Russia e Cina di condurre test nucleari «segreti», accuse respinte da entrambi i Paesi.
Il presidente Vladimiro Putin ha poi riaffermato l’impegno della Russia al Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari, riconosciuto a livello internazionale, ma ha avvertito che, in caso di ripresa dei test da parte degli Stati Uniti o di altri Paesi, Mosca adotterà «misure di ritorsione appropriate». Alcuni media occidentali hanno interpretato erroneamente le sue parole come un ordine di prepararsi ai test.
«Putin ha ripetutamente affermato che la Russia è vincolata ai suoi obblighi di divieto dei test nucleari e non abbiamo alcuna intenzione di violarli», ha dichiarato Peskov in un’intervista al giornalista Paolo Zarubin trasmessa domenica, aggiungendo che Putin ha incaricato i funzionari di valutare la necessità di test nucleari, anziché ordinarne la ripresa, avvertendo che la Russia agirebbe di conseguenza se gli USA o altri Paesi riprendessero le prove.
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«Se un altro Paese fa lo stesso, saremo obbligati a farlo anche noi per mantenere la parità», ha affermato, definendo l’equilibrio nucleare «una delle componenti più importanti dell’architettura di sicurezza globale».
Peskov ha respinto le preoccupazioni occidentali sui recenti test russi del missile da crociera a propulsione nucleare Burevestnik e del drone sottomarino Poseidon, precedenti all’annuncio di Trump, sostenendo che nessuno dei due ha comportato esplosioni nucleari, accusando gli «esperti» occidentali di conclusioni «superficiali e scorrette» che confondono i test nucleari con le sperimentazioni di sistemi a propulsione nucleare, aggiungendo che Mosca attende chiarimenti da Washington sulle dichiarazioni di Trump, definendo la questione «troppo seria» per essere ignorata.
Il vicepresidente USA J.D. Vance aveva precedentemente descritto la spinta di Trump per i test nucleari come un modo per garantire che l’arsenale del Paese «funzioni ancora correttamente».
All’inizio della settimana, l’aeronautica militare statunitense ha testato un missile balistico intercontinentale Minuteman III disarmato, in grado di trasportare una testata nucleare con potenza stimata superiore a 300 kilotoni di TNT, circa 20 volte più potente della bomba sganciata su Hiroshima nel 1945.
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Intelligence
I servizi russi: l’Occidente pianifica un grande sabotaggio alla centrale nucleare di Zaporiggia
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