Guerra cibernetica
La repressione della pirateria provoca diffuse interruzioni di Internet in tutta la Spagna

LaLiga, il principale campionato di calcio spagnolo, è al centro di dure critiche per aver celebrato un aumento del 142% nelle notifiche di rimozione antipirateria nel 2025, causando però gravi danni collaterali al funzionamento di Internet. Lo riporta Reclaim The Net.
Con l’avvio della stagione 2025/2026, il 15 agosto, LaLiga ha intensificato la sua campagna di controllo, provocando interruzioni diffuse di siti web, servizi e piattaforme legali.
Il programma antipirateria, gestito con Telefónica e supportato dai tribunali spagnoli, permette a LaLiga di ordinare ai principali provider Internet, come Movistar, Vodafone, Orange e DIGI, di bloccare indirizzi IP sospettati di ospitare streaming non autorizzati. Questo approccio colpisce interi intervalli IP, spesso condivisi da migliaia di domini legittimi, causando l’oscuramento di ampie porzioni di Internet per gli utenti spagnoli, soprattutto durante le partite.
Piattaforme come Amazon, Cloudflare, GitHub, Twitch e Google Fonts sono state coinvolte nei blocchi. TorrentFreak ha segnalato interruzioni settimanali di servizi come Vercel, mentre anche il registro dei domini .cat ha subito disservizi. iXsystems, sviluppatore di TrueNAS, ha dovuto modificare il proprio sistema di distribuzione, passando a BitTorrent per garantire agli utenti l’accesso agli aggiornamenti di sicurezza, resi inaccessibili dai blocchi in Spagna.
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Utenti in Spagna, Italia e Francia hanno lamentato problemi di connettività nei forum di TrueNAS, con alcuni costretti a usare VPN, sebbene anche servizi come WARP di Cloudflare siano stati bloccati durante le partite.
LaLiga, nel frattempo, ha riportato l’invio di oltre 26 milioni di notifiche di rimozione nella prima metà del 2025, più del doppio rispetto al 2024, ma solo l’11% degli streaming segnalati è stato disattivato.
Le contestazioni legali contro questa strategia crescono, con Cloudflare e RootedCON che si sono appellati alla Corte Costituzionale spagnola. Tuttavia, non ci sono segnali di un’interruzione dei blocchi, e con la nuova stagione gli utenti temono un aumento della censura.
Gli oppositori chiedono riforme, sostenendo che il sistema punisca gli utenti legittimi senza contrastare efficacemente la pirateria, sostenendo che la campagna di LaLiga, confondendo protezione con abuso di potere, minaccia il web aperto.
Non si tratta dell’unico problema telematico avutosi in Ispagna in questi mesi.
Come riportato da Renovatio 21, a maggiola Spagna era stata colpita da una diffusa interruzione delle comunicazioni interessando regioni come Madrid, Catalogna, Valencia, Andalusia, Aragona e Paesi Baschi. In diverse zone, l’accesso al numero di emergenza 112 è stato interrotto, costringendo le autorità locali a fornire numeri di contatto alternativi per i servizi di emergenza.
Il guasto nazionale arrivata poche settimane dopo che un enorme blackout elettrico aveva colpito l’intera penisola iberica.
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Guerra cibernetica
«Grandi palle», membro DOGE, picchiato in istrada di notte da giovinastri, ma ha salvato una ragazza

🚨🇺🇸 BIG BALLS LIVED UP TO HIS NAME FIGHTING DC CARJACKERS… NOW TRUMP’S FIGHTING BACK
Edward “Big Balls” Coristine didn’t get that nickname for nothing. Former @DOGE staffer tried to stop a carjacking and took a beating for it. Trump’s response? Enough is enough. “We… https://t.co/kUu6B9ZeTO pic.twitter.com/zfdDJJtswv — Mario Nawfal (@MarioNawfal) August 5, 2025
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Guerra cibernetica
Deputato russo denuncia: USA e britannici dietro l’attacco informatico ad Aeroflot

Un alto parlamentare russo ha affermato che i servizi segreti statunitensi e britannici sarebbero dietro al grave attacco informatico della scorsa settimana che ha interrotto le operazioni di Aeroflot e di altre aziende russe all’inizio di questa settimana.
Andrej Svintsov, vicepresidente del Comitato per la politica dell’informazione della Duma di Stato, ha affermato che l’attacco fa parte di una campagna coordinata delle potenze occidentali per danneggiare l’economia russa, dopo che non sono riuscite a raggiungere i loro obiettivi attraverso mezzi militari e sanzioni.
Aeroflot, la più grande compagnia aerea russa, è stata costretta a cancellare o ritardare decine di voli il 28 luglio dopo che gruppi di hacker filo-ucraini hanno affermato di aver paralizzato i sistemi informatici interni della compagnia aerea. L’attacco informatico ha interrotto anche le operazioni aeroportuali e ha colpito altre aziende, tra cui una catena nazionale di farmacie.
«Non si tratta di hacker isolati, ma di un’azione pianificata dalle agenzie di intelligence americane e britanniche», ha dichiarato Svintsov al quotidiano russo Abzats. Ha descritto la campagna come uno «sforzo sistematico condotto contro la Russia», suggerendo che sia un segno di disperazione da parte degli avversari del Paese.
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«Si tratta di un approccio sistematico da parte dei nostri nemici occidentali, che non sono riusciti a sconfiggere la Russia sul campo di battaglia. Stanno cercando di indebolire il potenziale economico, dato che le sanzioni non stanno aiutando», ha affermato Svintsov, avvertendo che il sabotaggio informatico potrebbe continuare fino a quando la Russia non otterrà la vittoria nel conflitto ucraino.
A maggio, il Segretario alla Difesa John Healey ha dichiarato che il Regno Unito avrebbe aumentato significativamente le operazioni informatiche contro Russia e Cina. Ha confermato la creazione di un nuovo Comando Cibernetico ed Elettromagnetico, aggiungendo che «la tastiera è ora un’arma di guerra».
Il Cremlino ha esortato le aziende russe a sostituire software e hardware di fabbricazione estera per ridurre l’esposizione alle minacce informatiche. Il mese scorso, il presidente Vladimir Putin ha incaricato il governo di accelerare la sostituzione delle importazioni.
I gruppi di hacker Silent Crow e Cyberpartisans BY hanno rivendicato la responsabilità dell’attacco di lunedì ad Aeroflot, scrive la stampa russa. Le due sigle avrebbero affermato di essere entrati nella rete aziendale della compagnia aerea per oltre un anno, rubando più di 20 terabyte di dati e distruggendo circa 7.000 server.
L’autorità di regolamentazione delle comunicazioni Roskomnadzor ha dichiarato che le fughe di dati non sono state confermate. La Procura generale russa ha confermato l’attacco informatico e ha aperto un procedimento penale.
Come riportato da Renovatio 21, nelle ore successive all’attacco contro la compagnia aerea di bandiera russa, il Roskomnadzor ha bloccato lo strumento di misurazione delle prestazioni di Internet Speedtest, gestito dalla società statunitense Ookla, citando minacce all’infrastruttura digitale nazionale.
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Guerra cibernetica
Microsoft toglie i servizi ad una raffineria indiana di proprietà russa. Il tribunale ordina di ripristinarli

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