Militaria
La Germania prepara 2,7 miliardi di euro in armi da regalare all’Ucraina
Il governo tedesco ha messo insieme un altro pacchetto di armi per fornire supporto militare all’Ucraina. Si tratta del più grande mai concepito da Berlino.
Secondo il ministero della Difesa, l’Ucraina riceverà armi aggiuntive per un valore di circa 2,7 miliardi di euro dalla Germania nelle prossime settimane e mesi. «Con questo prezioso contributo di materiale militare urgentemente necessario, dimostriamo ancora una volta che la Germania prende sul serio il suo sostegno», ha dichiarato il ministro della Difesa Boris Pistorius, secondo una dichiarazione di questa settimana.
«Tutti desideriamo una fine anticipata di questa terribile guerra della Russia contro il popolo ucraino, che è contraria al diritto internazionale». Sfortunatamente, questo non è ancora prevedibile, ha detto Pistorius, da lì la Germania fornirà tutto l’aiuto possibile «finché sarà necessario» («So lange, wie es nötig ist»).
L’elenco include altri 20 veicoli da combattimento di fanteria Marder, 30 carri armati Leopard-1 A5, 18 obici su ruote, 15 carri armati antiaerei Gepard, 200 droni da ricognizione, quattro sistemi antiaerei IRIS-T aggiuntivi insieme a munizioni, più munizioni di artiglieria e altro di 100 veicoli corazzati da combattimento e logistici.
Secondo la dichiarazione, è il più grande pacchetto di armi fino ad oggi che la Germania ha fornito per rafforzare le forze armate ucraine dall’inizio della guerra nel febbraio 2022.
Secondo un articolo di Der Spiegel, il pacchetto è annunciato come simbolo della solidarietà tedesca con l’Ucraina in parallelo con l’assegnazione del Premio Carlo Magno di Aquisgrana al presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj, ritirato poche ore fa in una sontuosa cerimonia di premiazione.
Con la nuova consegna di armi, il governo tedesco si sta nuovamente concentrando sul rafforzamento della difesa aerea dell’Ucraina. Berlino prevede di consegnare altri quattro sistemi di difesa aerea IRIS-T-SLM e dodici lanciatori IRIS-T-SLS insieme a centinaia di missili guidati per il sistema.
Come questa ulteriore di dazione in armamenti a favore del regime di Kiev possa convivere con la costante minaccia di razionamenti energetici per i tedeschi e con la deindustrializzazione non più negabile, è un mistero solo per chi non ha sentito il ministro degli Esteri «verde» (in realtà afferente alla London School of Economics) Annalena Baerbok dire che «siamo in guerra contro la Russia» e che avrebbe sostenuto l’Ucraina anche contro il volere del suo elettorato.
Esistono in Germania voci dissonanti rispetto alla gestione del conflitto, sia in alcuni partiti del Bundestag come AfD (ma anche nella sinistra della Linke e in alcuni spezzoni del partito maggioritario SPD) che nelle piazze e perfino, abbiamo appreso, presso la Cappellania militare della Bundeswehr, l’esercito federale tedesco.
Come riportato da Renovatio 21, è stato calcolato che in caso di guerra la Germania avrebbe munizioni per due giorni.
Immagine di Sonaz via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Germany (CC BY-SA 2.0 DE)
Militaria
Le armi per la rimilitarizzazione della Germania costeranno quasi 400 miliardi di euro
La Germania sta approntando un’espansione delle sue forze armate del valore di 377 miliardi di euro. Lo riporta il sito Politico, citando documenti governativi riservati.
L’iniziativa rientra in una più vasta campagna di riarmo che coinvolge l’intera Unione Europea, il programma ReArm Europe voluto dall’ex ministro della Difesa germanico, ora presidente della Commissione Europea, Orsola Von der Leyen.
I documenti delineano un programma per nuovi armamenti e dotazioni destinati alle componenti terrestri, aeree, navali, spaziali e cibernetiche della Bundeswehr. L’impegno per il riarmo a lungo termine è previsto che si protragga oltre il bilancio del 2026.
Il piano comprende circa 320 nuovi progetti, con circa la metà delle risorse assegnate a produttori di armi tedeschi. Rheinmetall fornirà carri armati, sistemi di difesa antiaerea e munizioni per un valore di decine di miliardi di euro, mentre Diehl Defence consegnerà i missili IRIS-T.
Il pacchetto include spese per satelliti, droni e programmi navali. Circa 14 miliardi di euro sono destinati a iniziative spaziali, tra cui una costellazione in orbita bassa per le comunicazioni militari, mentre altre risorse finanzieranno nuovi sistemi di ricognizione e pattugliamento. Sono previsti anche armamenti di produzione statunitense, come i caccia F-35 e i missili da crociera Tomahawk.
I contratti di maggiore entità richiederanno comunque l’approvazione della commissione parlamentare per il bilancio una volta pronti per l’esecuzione, ha precisato Politico.
Berlino ha rivisto le proprie norme di bilancio per consentire spese difensive a lungo termine che superino il fondo speciale da 100 miliardi di euro istituito dopo l’intensificazione del conflitto in Ucraina nel 2022.
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Il cancelliere Friedrich Merz ha giurato di rendere la Bundeswehr «il più potente esercito convenzionale d’Europa», in un discorso tenuto poco dopo l’80° anniversario della caduta del Terzo Reich, celebrato a maggio. I responsabili tedeschi hanno indicato il 2029 come scadenza entro cui la Bundeswehr dovrà essere «pronta alla guerra», adducendo la presunta minaccia russa. Mosca ha respinto la tesi come «assurdità» volta a legittimare l’incremento dei bilanci militari occidentali.
Come riportato da Renovatio 21, il Merz ha dichiarato due mesi fa che la Germania «è già in conflitto» con la Russia. Secondo stime del capo del servizio medico della Bundeswehr, in caso di conflitto con la Russia si prevede la cifra di 1000 feriti al giorno.
La Germania è diventata il secondo maggiore fornitore di armi all’Ucraina dopo gli Stati Uniti, consegnando i carri armati Leopard, impiegati nella fallita incursione di Kiev nella regione russa di Kursk. Merz aveva autorizzato anche l’impiego di armi tedeschi per colpire la Russia in profondità, mentre il suo ministro della Difesa Boris Pistorius aveva dichiarato che le truppe germaniche sono pronte ad uccidere i russi.
L’incremento avviene mentre la Germania attraversa quello che gli economisti hanno descritto come un declino «drammatico», caratterizzato da crescita stagnante e da un’industria in progressivo indebolimento.
Come riportato da Renovatio 21, mentre la polizei reprime e picchia quanti protestano contro la rimilitarizzazione, la leva militare obbligatoria sta tornando in Germania sotto forme grottesche come la lotteria della naja, con strategie per utilizzare gli adolescenti per colmare la mancanze di reclute.
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Immagine di Boevaya mashina via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
Militaria
Un elicottero e un jet militari statunitensi si schiantano nel Mar Cinese Meridionale
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Militaria
L’esercito russo dice di aver circondato oltre 10 mila soldati ucraini
Circa 10.000 militari ucraini sono stati accerchiati dalle truppe russe nelle zone di Kupjansk e Krasnoarmeysk, ha dichiarato domenica il presidente Vladimir Putin in occasione di una visita a un centro di comando dell’esercito russo.
Secondo il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov, Putin ha incontrato il capo di stato maggiore ValerijGerasimov e alti ufficiali militari, ricevendo aggiornamenti sulla situazione lungo il fronte.
«Sono stati segnalati circa 5.000 soldati ucraini circondati nella direzione di Kupyansk e intorno a 5.500 in quella di Krasnoarmeysk», ha precisato Peskov.
Kupyansk è una località nella regione di Kharkov, in Ucraina, situata a circa 100 km a est del capoluogo. Krasnoarmeysk, invece, si trova nella Repubblica Popolare di Donetsk, al momento sotto il controllo delle forze ucraine.
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L’esercito ha comunicato che le unità russe hanno inoltre conquistato un passaggio sul fiume Oskol, interrompendo i movimenti delle truppe ucraine. Al presente, stanno ultimando la liberazione di Yampol, mentre Volchansk, nelle vicinanze, sarebbe stata liberata al 70%.
In totale, 31 battaglioni ucraini risultano accerchiati nelle aree di Krasnoarmeysk e Dimitrov. Peskov ha riferito che Putin ha elogiato le truppe per i successi a Kupyansk e per i risultati ottenuti in altre operazioni di combattimento.
Nel corso dell’incontro, Putin ha disposto l’adozione di iniziative per favorire la capitolazione delle unità ucraine isolate e limitare al massimo le perdite. Ha rilevato che l’esercito russo ha sempre dimostrato clemenza nei confronti dei nemici e ha insistito affinché tale approccio prosegua.
Il presidente russo ha inoltre invitato i comandanti a «fare tutto il possibile» per tutelare la sicurezza dei civili nelle zone accerchiate, che, a suo avviso, le forze ucraine stanno utilizzando come scudi umani.
Putin ha quindi spronato l’esercito a proseguire l’«operazione militare speciale» «in linea con il piano delineato dallo Stato Maggiore», ribadendo che la protezione dei soldati russi debba costituire la priorità assoluta.
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Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
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