Arte
Installazione artistica di consente ai visitatori di giocare a calcio con la testa di Trump
Un’installazione artistica a Los Angeles consente ai visitatori di giocare a calcio con la testa di Donald Trump.
Lo scopo dell’installazione artistica, chiamata «Freedom Kick» («calcio di libertà») e creata da un gruppo chiamato INDECLINE, è dimostrare come Donald Trump stia incitando e diffondendo «odio».
🚨🇺🇸FAKE DONALD TRUMP HEAD USED AS SOCCER BALL IN CONTROVERSIAL ‘ART’ EXHIBIT IN LA
A shocking art exhibit in Los Angeles has sparked outrage after a fake Trump head was displayed being kicked around like a soccer ball. |
Political civility on full display I guess….
Source:… pic.twitter.com/XUUp5MVDLz
— Mario Nawfal (@MarioNawfal) October 9, 2024
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Non è la prima volta che il gruppo consente al pubblico di prendere a calci la replica della testa di Trump.
Quattro anni fa hanno portato la testa di Trump al confine meridionale.
«Freedom Kick è un appello al senso di giustizia americano come partita tra due squadre avversarie. Le regole servono a proteggerci dagli imbroglioni. Crediamo che sia giunto il momento di resettare il gioco, prima di dover passare altri quattro anni a guardare un pasticcione che mangia cheeseburger e si vanta di zoppicare su e giù per il campo diffondendo odio».
Un’altra installazione artistica, sin Nevada, presenta una statua di Donald Trump nudo e impiccato.
Ponen una grotesca imagen de Donald Trump desnudo y colgado a lo largo de la Interestatal 15, cerca de Las Vegas. Esto sucede luego de dos intentos de asesinato en su contra. Sin palabras.
— Emmanuel Rincón (@EmmaRincon) September 30, 2024
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Donald Trump e i suoi sostenitori hanno più volte sostenuto che la retorica dei democratici e della sinistra è direttamente responsabile dei recenti attentati alla sua vita.
Le immagini granguignolesche del Trump sacrificato risalgono di anni.
Nel 2018 in una scuola in California apparve un murales dove la testa decapitata di Trump appariva sulla punta di una lancia, tutto in stile paganesimo azteco.
La comica Kathy Griffin nel 2017 si fece immortalare in una posa sanguinolenta con la testa mozzata dell’allora presidente. Erano gli anni in cui il lavoro dell’ISIS era ben presente nell’immaginario mondiale.
Kathy Griffin is the new face of the Democratic party and the newest member of ISIS. The Secret Service should investigate immediately. pic.twitter.com/KKD2Aibume
— John doe (@juhhhjgghk) May 30, 2017
Negli Stati Uniti, che hanno una lunga storia di presidenti assassinati, è illegale perfino fare battute sulla morte di un’inquilino della Casa Bianca: lo sa anche Elone Musk, costretto a togliere da X un post in cui si chiedeva come mai nessuno voglia uccidere Bider o la Harris.
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Arruolamento forzato anche per l’autista ucraino di Angelina Jolie
La visita a sorpresa della star di Hollywood ed ex ambasciatrice umanitaria ONU Angelina Jolie in Ucraina martedì scorso è stata interrotta dagli agenti della leva obbligatoria, che hanno arrestato un membro del suo entourage e lo hanno arruolato. Lo riporta la stampa locale.
L’episodio si è verificato a un posto di blocco militare vicino a Yuzhnoukrainsk, nella regione di Nikolaev, mentre il convoglio di Jolie era diretto verso una zona della regione di Kherson controllata da Kiev.
Nonostante avesse segnalato alle autorità di trasportare una «persona importante», un componente del gruppo – identificato in alcuni resoconti come autista, in altri come guardia del corpo – è stato fermato dagli ufficiali di reclutamento.
Un video circolato su Telegram mostra la Jolie (il cui vero nome è Angelina Jolie Voight, figlia problematica dell’attore supertrumpiano John Voight) recarsi di persona al centro di leva per tentare di ottenerne il rilascio.
🇺🇸🇺🇦 Angelina Jolie arrived in Ukraine, and on her way to a meeting with fans and for charitable purposes, she was forced to stop at a military recruitment center in Mykolaiv. pic.twitter.com/GURIhEBtVm
— Маrina Wolf (@volkova_ma57183) November 5, 2025
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Secondo TASS, avrebbe persino cercato di contattare l’ufficio del presidente ucraino Volodymyro Zelens’kyj. Fonti militari ucraine avevano inizialmente riferito all’emittente locale TSN che la presenza della diva al centro non era legata all’arresto, sostenendo che aveva semplicemente «chiesto di usare il bagno». Le autorità hanno poi precisato che l’uomo, cittadino ucraino nato nel 1992 e ufficiale di riserva senza motivi di esenzione, era trattenuto per verifiche sulla mobilitazione.
Alla fine, l’attrice americana ha lasciato il membro dello staff e ha proseguito il viaggio. Gli addetti alla leva di Kiev sono stati aspramente criticati per i video virali che mostrano uomini trascinati nei furgoni, pratica nota come «busificazione».
L’indignazione pubblica è cresciuta, con numerose denunce di scontri violenti e persino decessi legati alla mobilitazione forzata. Il mese scorso, il giornalista britannico Jerome Starkey ha riferito che il suo interprete ucraino è stato «arruolato con la forza» a un posto di blocco di routine. «Il tuo amico è andato in guerra. Bang, bang!», avrebbe scherzato un soldato.
Anche le modalità di coscrizione ucraine hanno attirato l’attenzione internazionale: a settembre, il ministro degli Esteri ungherese Pietro Szijjarto ha condannato quella che ha definito «una caccia all’uomo aperta», accusando i governi occidentali di chiudere un occhio.
La Jolie aveva già visitato l’Ucraina nell’aprile 2022, poco dopo l’escalation del conflitto, in un periodo in cui numerose celebrità, come gli attori Ben Stiller e Sean Penn, si erano recate nel Paese. Il primo ministro ungherese Vittorio Orban ha sostenuto che le star di Hollywood venivano pagate tramite USAID – il canale USA per finanziare progetti politici all’estero, ormai chiuso – per promuovere narrazioni pro-Kiev.
In seguito l’autista, di nome Dmitry Pishikov, ha dato una sua versione dell’accaduto.
«A quel posto di blocco mi hanno fermato per qualche motivo, senza spiegazioni, e mi hanno chiesto di seguirli in auto per chiarire alcuni dettagli. Evidentemente con l’inganno», ha dichiarato Pishikov a TSN in un’intervista pubblicata venerdì.
È stato portato in un centro di leva locale, dove è stato trattenuto con falsi pretesti, ha aggiunto. «”Dieci minuti, c’è un piccolo dettaglio, ti lasceremo andare non appena avremo chiarito la situazione”, hanno detto. Hanno mentito», ha riferito all’emittente, aggiungendo di essere ancora «un po’ indignato» per le azioni dei funzionari della coscrizione.
L’uomo dichiarato a TSN che venerdì si trovava in un centro di addestramento militare e che «verrà addestrato e presterà servizio nell’esercito».
Igor Kastyukevich, senatore della regione russa di Kherson – la parte controllata dall’Ucraina visitata da Jolie – ha condannato il viaggio definendolo «un’altra trovata pubblicitaria che sfrutta la fame e la paura». Nessuna visita di star di Hollywood «che usa i soldi dei contribuenti americani ed europei» aiuterà la gente comune, ha dichiarato alla TASS.
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