Gender
Iniettano ad un bambino di 11 anni gli «ormoni trans» per bloccare la pubertà: il video diviene virale
Un video diventato virale su Twitter mostra un medico che somministra a un ragazzo di 11 anni farmaci iniettabili per bloccare la pubertà in modo che possa iniziare a diventare una donna transgender.
Nel filmato è possibile vedere la dottoressa Olson-Kennedy, il direttore medico del Centro per la salute e lo sviluppo dei «transgiovani» (in inglese, «TransYouth») presso l’ospedale pediatrico di Los Angeles. La dottoressa è nota al pubblico americano per le sue comparsate in TV dove promuove «l’intervento medico per i giovani transgender».
In un caso, il medico dice a un ragazzo la cui madre ha «permesso» (o fatto pressione?) su suo figlio affinché si identificasse come una ragazza: «sei nel posto perfetto per iniziare con i bloccanti».
«Non inizierai a sviluppare il seno con i bloccanti», avverte la dottoressa, ma entro due anni si comincerà con gli ormoni femminili, con la promessa che la somministrazione di estrogeni al bimbo inizierà quando compirà 13 anni. «Non aspetterai fino ai 16 anni per iniziare, lo sai», assicura il medico.
La clip mostra poi il bambino mentre gli viene praticato nel braccio l’innesto dei bloccanti della pubertà. Il piccolo piange ed esclama per il dolore. Un’inquadratura mostra le sue gambe che tremano.
Doctor tells 11 year old girl she is in the “perfect place” to begin taking puberty blockers to become TRANS.
Should this doctor be sent to prison for child abuse?
— Oli London (@OliLondonTV) February 1, 2024
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La voce fuori campo del filmato celebra con compiacimento il fatto che il bambino, qui chiamato «ragazza», per tramite della procedura ormonale ha «aperto un nuovo capitolo» nella sua vita.
«Molte volte mi colpisce il fatto che se questo fosse successo solo 20 anni fa, non avrei potuto darle dei bloccanti e lei avrebbe dovuto attraversare la pubertà maschile – questo mi terrorizza – so che lei non sarebbe sopravvissuta alla pubertà maschile», dice la madre coi capelli corti.
In rete le reazioni sono di critica accesa e disgusto. «Questo RAGAZZO subisce abusi dal medico e da sua madre. Entrambi sono da mettere dietro le sbarre» dice un utente.
«È un bambino di 11 anni con una mamma borderline che voleva una figlia. Dice letteralmente che suo figlio non sarebbe sopravvissuto alla pubertà se non le fosse stato permesso di travestirlo. La madre e i professionisti dovrebbero essere in carcere. Anche il padre è per lo meno negligente» scrive un altro avventore di Twitter.
«Quel bambino sta venendo abusato da sua madre e dal cosiddetto business sanitario» dice ancora un altro utente scioccato.
«È disturbante come mettano su musica sentimentale mentre sta piangendo dal dolore per quest’orrendo abuso che gli stanno infliggendo» esclama una signora.
«Guarda come sembra contenta la madre. Riceverà il suo nuovo accessorio di moda e adora la cosa. Pazzesco» scrive un critico.
«Questo non è corretto, interferire con gli ormoni dello sviluppo a questo livello avrà sicuramente molte conseguenze negative. Sembrava che il ragazzo dubitasse di quello che stavano facendo e se ne pentì subito dopo. La mamma sembrava essere quella che si occupava di tutto e guadagnava la ricompensa effettiva dalla situazione, non dal bambino» dice un utente.
«Questi non sono bambini trans. Sono bambini che hanno genitori con Munchausen per procura» dice un altro utente.
Come riportato da Renovatio 21, l’idea di una sindrome di Munchausen per procura è stata avanzata per definire la situazione in cui alcuni bambini vengono spinti alla transessualizzazione dai genitori – situazione psicopatologica che qualcuno chiama anche «sindrome di Transhausen per procura».
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La «sindrome di Münchausen per procura» (in inglese «Munchausen Syndrome by Proxy», o MSBOP è definita come la condizione psichiatrica dove i soggetti colpiti provocano o inventano sintomi a carico delle persone dipendenti dalle loro cure – il tutto sempre con l’obiettivo di attirare l’attenzione. Il termine «transhausen per procura» è stato coniato quindi da alcuni esperti per quei genitori narcisisti che spingono la cosiddetta «transizione di genere».
Allarmi sull’assistenza sanitaria per i bambini sono stati lanciati in vari Paesi, mentre in Gran Bretagna la clinica specializzata, la Tavistock, sta affrontando controversie e querele. Londra l’anno scorso ha annunciato che il Servizio Sanitario Nazionale avrebbe fermato i farmaci per bloccare la pubertà.
Gli ormoni bloccanti sono stati oggetto di un cartone per bambini prodotto dalla multinazionale dell’aborto Planned Parenthood. Riguardo alla possibilità che i bambini siano in grado di esprimere consenso informato a tali farmaci vi è discussione.
Un altro tema psicologico completamente ignorato dai media riguardo alla questione è la percentuale di diagnosi di autismo fra i bambini che vengono sottoposti ai procedimenti per il cambio di sesso. Il legame tra spettro autistico e transessualismo è oggetto ora di diversi studi.
Come riportato da Renovatio 21, il tema della correlazione tra autismo e transgenderismo è stato affrontato dal cardiologo texano Peter McCullough, che sottolinea la possibilità che alla base di tutto via sia l’«ipervaccinazione dei bambini».
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Immagine screenshot da Twitter
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Il Parlamento austriaco vieta il linguaggio «inclusivo di genere» nelle sue comunicazioni ufficiali
Il presidente del Parlamento austriaco ha vietato l’uso del cosiddetto linguaggio «inclusivo di genere» nelle comunicazioni ufficiali dell’organo legislativo.
Walter Rosenkranz, presidente del Nationalrat (Consiglio nazionale, la Camera bassa del Parlamento austriaco), ha recentemente annunciato che il Parlamento tornerà a utilizzare la forma maschile generica delle parole o, in alternativa, la forma maschile e femminile insieme, come nell’espressione «Gentili signore e signori» («Sehr geehrte Damen und Herren»).
In precedenza, il Parlamento di Vienna aveva adottato una variante ideologica che prevedeva l’inserimento di lettere maiuscole interne, due punti, asterischi o barre all’interno di sostantivi per includere persone di generi diversi, compresi coloro che si identificano come «transgender».
Questo adattamento linguistico, promosso da attivisti di sinistra in molte istituzioni austriache e tedesche, è estraneo alla lingua tedesca scritta. L’Associazione per la Lingua Tedesca ha più volte criticato questo linguaggio «inclusivo di genere», definendolo una «lingua ideologica» che «viola le regole ortografiche vigenti» e cerca di «rieducare» i cittadini. I sondaggi indicano che l’80-90% dei tedeschi rifiuta questo linguaggio ideologico.
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«Come istituzione governativa, dobbiamo rispettare le regole stabilite dal Consiglio per l’ortografia tedesca, l’unica istituzione riconosciuta dal governo», ha dichiarato Rosenkranz al quotidiano austriaco Krone. «Nel 2021, il Parlamento ha anche stabilito una base giuridica nel Piano di promozione delle donne. Voglio che le persone si attengano a questo e non inventino una propria lingua. Perché la vera uguaglianza si ottiene attraverso l’istruzione, le pari opportunità e il rispetto, non con i segni di punteggiatura».
«Il Parlamento è un luogo di democrazia, non di esperimenti linguistici», ha aggiunto. «Torniamo a una lingua che rispecchia lo spirito della Costituzione austriaca: universalmente comprensibile, oggettiva e inclusiva nel senso più autentico».
«Non a caso, il Bundestag tedesco e il Consiglio nazionale svizzero, così come quasi tutti i media stampati, non utilizzano un linguaggio neutro rispetto al genere», ha sottolineato il Presidente del Parlamento.
Le linee guida non si applicano ai discorsi tenuti nel Consiglio nazionale né ai testi presentati dai parlamentari, che, in virtù del loro mandato, sono liberi di redigere i propri documenti come preferiscono.
Rosenkranz, primo Presidente del Consiglio Nazionale austriaco nominato dal Partito della Libertà (FPÖ) è stato eletto dopo che l’FPÖ è diventato il partito più votato alle elezioni nazionali del 2024. Tuttavia, pur avendo ottenuto il maggior numero di voti, l’FPÖ non fa parte della coalizione di governo, poiché non dispone della maggioranza assoluta necessaria e gli altri partiti hanno rifiutato di allearsi con esso.
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Immagine di Gryffindor via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported
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