Spirito
Immagini dalla resistenza del Monastero delle Grotte di Kiev

Prosegue la persecuzione del governo di Kiev contro la Chiesa Ortodossa d’Ucraina, conosciuta con l’acronimo inglese UOC.
Come noto, la banda Zelens’kyj ha ordinato lo sgombro dell’antico monastero conosciuto come Perchevsk Lavra – «Il Monastero delle Grotte» luogo più sacro della capitale ucraina – che doveva essere effettuato entro il 31 marzo.
Il Monastero delle Grotte è una sorta di «vaticano ucraino», dal quale sono già andati via 220 monaci e 300 studenti di teologia che vi risiedevano, così come è già partito il metropolita Onofrio, che è il capo di quella che oggi è considerato dal regime di Kiev come una chiesa ostile.
A nulla sono serviti gli appelli dei religiosi, né le dimostrazioni della popolazione fedele, che abbiamo mostrato anche su Renovatio 21.
Anche stavolta quantità di fedeli sono andati a difendere i loro sacerdoti e il luogo sacro. Sono comparsi, però, anche figuri che hanno canzonato o disturbato i fedeli e anche i religiosi, con probabilità in nome del nazionalismo integrista ucraina, cioè di quello che su queste pagine chiamiamo ucronazismo.
Ai provocatori, i sacerdoti ortodossi hanno distribuito secchiate di acqua santa, che francamente non avevamo mai visto.
UOC priest douses provocateurs at the Lavra Caves with Holy Water. One provocateur with a facial tattoo attempted to hit the priest with a stick and ended up running when covered with Holy Water.
Who runs away when gifted a blessing of Holy Water? pic.twitter.com/26XXxIr4aH
— Live Not by Lies (@Dana35300026) April 1, 2023
Intollerabili le scene in cui i provocatori canzonano una ragazza inginocchiatasi a pregare.
The girl prays near the Kiev-Pechersk Lavra, Ukrainian demons rage and jump around her. What else do you want to know about Ukraine? https://t.co/Ezbc3uwU7j pic.twitter.com/Dy97306GBB
— Victor vicktop55 (@vicktop55) April 1, 2023
Alcuni fedeli si sono risolti a dormire nel monastero per impedire l’effrazione da parte dell’autorità.
People stay overnight in the Lavra to preserve the sanctuary. pic.twitter.com/iaCGBIbkJ1
— Spriter (@Spriter99880) March 30, 2023
Yesterday, police and SBU arrived in Kiev-Pecharska Lavra with long pipes.
However, the people were not afraid and remained to defend the sanctuary.
They left the positions last night. pic.twitter.com/t4BVg55HpK— Spriter (@Spriter99880) April 1, 2023
Il metropolita Pavel, vertice della Lavra, è stato arrestato e si trova agli arresti domiciliari. Alcuni video lo mostrano firmare le carte per la possibile perquisizione dello spazio, altri fanno vedere che gli viene applicata il braccialetto elettronico come ai criminali.
????????⛪️ Kiev regime accuses Chief Priest of Kiev-Perchersk Lavra (monastery) of "inciting inter-religious hatred" and justifying Russia’s "armed aggression".
Chief Priest Pavel forced to sign search warrant before being taken for questioning, as Kiev regime goons cordon off his pic.twitter.com/PY5YkwwYya
— SOS-UK-Report (@sosReports) April 1, 2023
Secondo quanto riferito, Pavel sarebbe accusato ai sensi di due articoli del codice penale il 161 (incitamento all’odio interreligioso) e 436 (giustificazione dell’aggressione armata della Russia).
In un messaggio precedente, Pavel aveva lanciato un avvertimento a Zelens’kyj, dicendo avrebbe dovuto iniziare ad avere paura.
«Dico a Lei e al suo branco che le nostre lacrime non cadranno a terra, cadranno sulla sua testa. Pensa che essendo salito al potere sulle nostre spalle, può farcela? Il Signore non perdonerà né Lei né la sua famiglia!»
Ukrainian state bans monks from Kiev Lavra, where they prayed from the beginning of 11th century.
This square is for orthodox christians as Vatican for catholics.Word of Metropolitan Pavel, Abbot of Kyiv-Pechersk Lavra pic.twitter.com/t2bVV1btUu
— senore_amore (@SenoreAmore) March 31, 2023
Criminal Zelenskyy & the Ukrainian government arrests the Orthodox abbot of Kiev Caves Lavra monastery and place an electronic monitoring bracelet on his ankle
Praying is not a crime you authoritarians in Ukraine???? pic.twitter.com/ngF27bZtBr
— ???????? ʟᴇғᴛ ᴄᴏᴀˢᴛ ᴠᴀɢʀᴀɴᴛ ???????? (@Baklava_USA) April 2, 2023
La persecuzione va avanti da mesi, nonostante la UOC avesse tagliato i ponti con Mosca. Si erano registrate molestie da parte dello Stato perfino per il Natale.
Il potere di Kiev intende liberarsi della Chiesa Ortodossa d’Ucraina – ritenuta comunque in comunione con il Patriarcato di Mosca – per fare largo ad una chiesa «nazionale» confezionata per l’evenienza, la Chiesa Ortodossa Ucraina, conosciuta per lo più tramite l’acronimo inglese OCU. La OCU era stata creata nel 2018, quando al potere c’era Petro Poroshenko, recidendo ogni possibile legame con il patriarcato di Mosca. Il primate Epifanio I ottenne il riconoscimento del patriarcato ecumenico di Costantinopoli, che alcuni ritengono infiltrato dalla CIA.
Da novembre, gli attacchi da parte del potere dello Stato si sono particolarmente intensificati, con tanto di produzione di una lista nera di vescovi «collaborazionisti». Il Sinodo ucraino a maggio aveva comunque condannato l’operazione militare speciale di Mosca, cosa che invece non ha fatto il patriarca di tutte le Russie Cirillo.
Tutto è precipitato a inizio marzo, quando il ministero della Cultura ucraino non ha rinnovato il contratto di affidamento della Lavra alla Chiesa Ortodossa Ucraina.
Il 15 marzo a sostegno dei monaci aveva parlato papa Francesco, stando attento a non nominare mai il santuario, ma facendo capire tutto dicendo «alle parti in guerra di rispettare i luoghi religiosi» e sottolineando che «le persone consacrate alla preghiera, a qualsiasi confessione appartengano, sono sostegno del popolo di Dio».
Ukrainian Orthodox Christians continue to show up to pray and defend the Lavra Caves. The Ukraine government continues to refuse to charge pagans, schismatics, and far right radicals with religious enmity for threatening and harassing Ukrainian Orthodox Christians. pic.twitter.com/Hp9GbJAxMA
— Live Not by Lies (@Dana35300026) April 1, 2023
Metropolitan Onufry of Kiev and All Ukraine led the Sunday service of the UOC in the Kiev-Pechersk Lavra after Pavel was placed under house arrest.
According to the Union of Orthodox Journalists, on the morning of April 2, the faithful of the canonical church gathered for the… pic.twitter.com/RKGUspQROr
— Donbass Devushka (@PeImeniPusha) April 2, 2023
Poche ore prima della scadenza dell’ultimatum, il ministro della Cultura aveva suggerito ai religiosi sfrattati di passare dalla parte di Epifanio e dell’OCU. Uno degli archimandriti, Abramo, ha accolto il consiglio, solo per essere bandito dal sacerdozio per scisma da Onofrio subito dopo.
Poche ore fa Mikhaylo Podoljak, consigliere di Zelens’kyj considerato tra i primi tre uomini più influenti del Paese, ha dichiarato che l’Ucraina va ripulita dalla Chiesa Ortodossa Ucraina come da tutto ciò che è pro russo.
Il regime Zelens’kyj è al momento una delle più grandi minacce alla libertà religiosa in tutto il mondo.
Kiev sta perseguitando e di fatto disintegrando un’intera denominazione cristiana: e a noi raccontano che Zelens’kyj è Churchill e che la sua è una democrazia esemplare.
Immagine screenshot da YouTube
Spirito
La sinodalità come sovversione. Mons. Viganò con i Figli del Santissimo Redentore

Renovatio 21 pubblica questa dichiarazione dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò. La lettera di ripudio della chiesa sinodale da parte della comunità dei Figli del Santissimo Rendentore è stata pubblicata pochi giorni fa.
«Tolle Missam, tolle Ecclesiam»
Dichiarazione dell’Arcivescovo Carlo Maria Viganò a proposito della Comunità religiosa dei Figli del Santissimo Redentore
Verrà il giorno,
in cui non si sopporterà più la sana dottrina,
ma, per il prurito di udire qualcosa di nuovo,
gli uomini si circonderanno di maestri
secondo le proprie voglie,
rifiutando di dare ascolto alla verità.
2 Tim 4, 3
Pochi giorni or sono, dopo diciassette anni di tensioni con il Vaticano e con il vescovo di Christchurch in Nuova Zelanda, culminate con un ordine di espulsione dalla Diocesi confermato con un decreto dalla Santa Sede, la Comunità dei Redentoristi Transalpini ha diramato una Lettera Aperta nella quale denuncia i principali errori della chiesa conciliare-sinodale, la sua aperta ostilità nei riguardi della Messa Apostolica e le malversazioni di cui i Figli del Santissimo Redentore sono stati oggetto. Nella Lettera Aperta i padri Redentoristi affermano che «si è spezzata la catena di comando» all’interno della Gerarchia: «Quando un superiore si allontana dalla propria obbedienza a Cristo Re, il suo comando non è più il braccio di Cristo, ma il gesto di un uomo. (IIa IIæ, q. 104, a. 5)».
La crisi dell’Autorità nella Chiesa Cattolica è ormai palese. Nel piano degli eversori, essa deve condurre alla dissoluzione del corpo ecclesiale, per sostituire la Chiesa Cattolica Apostolica Romana con un surrogato di origine umana e di ispirazione massonica. Strumento principale di questo sovvertimento è la sinodalità, ossia l’applicazione dei principi rivoluzionari della democrazia e della rappresentatività popolare ad una istituzione di origine divina che il suo Fondatore Gesù Cristo ha voluto monarchica e gerarchica. In questo modo, spezzato il vincolo di obbedienza a Dio, l’Autorità diventa assoluta e tirannica, non dovendo rispondere delle proprie decisioni né a Nostro Signore Gesù Cristo né al popolo cristiano.
«Tolle Missam, tolle Ecclesiam»
Take away the Mass,
you destroy the Church!A few days ago, after seventeen years of tensions with the Vatican and with the Bishop of Christchurch in New Zealand, culminating in an order of expulsion from the Diocese confirmed by a decree from… pic.twitter.com/EEOX5GdHsP
— Arcivescovo Carlo Maria Viganò (@CarloMVigano) October 18, 2025
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Questa rivoluzione permette di manipolare i fedeli e far loro credere che le innovazioni e le eresie introdotte dalla Gerarchia siano richieste dalla base, mentre in realtà sono imposte da una lobby di deviati nella Fede e nella Morale.
Non posso che lodare il coraggio di questi Redentoristi, la cui denuncia si aggiunge alle altre che con sempre maggiore frequenza mostrano lo scandalo e il grande malessere del Clero e del popolo di Dio nei riguardi di una Gerarchia ribelle e apostata. Non siamo più all’ecumenismo conciliare verso le sette acattoliche (pur condannato dai Pontefici fino a Pio XII), ma all’accettazione e alla legittimazione di tutte le false religioni e idolatrie, e dei punti programmatici dell’Agenda globalista (pansessualismo LGBTQ+, immigrazionismo, ecologismo), ai quali la «chiesa sinodale» è totalmente allineata.
Questa crisi ha è di natura teologica e non canonica. Essa riguarda lo smantellamento sistematico della perenne Tradizione della Chiesa Cattolica Apostolica Romana e la dissoluzione del Depositum Fidei: è dunque con argomenti teologici che può essere affrontata. Giudicare i singoli casi individualmente alla luce del Diritto Canonico, senza correlarli tra loro nel contesto più vasto di un’azione eversiva pianificata da decenni e attuata con la cooperazione attiva e consapevole di gran parte dell’Episcopato, non fa che dare riconoscimento ufficiale ad un’Autorità deviata e deviante, a usurpatori che si avvalgono del potere di cui si sono impadroniti contro la volontà di Nostro Signore Gesù Cristo, Capo del Corpo Mistico, ai danni dei Fedeli, per scopi opposti a quelli che Nostro Signore ha stabilito per la Sua Chiesa.
Esorto i Figli del Santissimo Redentore e i loro fedeli con le parole di San Pietro: Resistete forti nella fede, sapendo che le medesime sofferenze affliggono i vostri fratelli sparsi nel mondo (Pt 5, 9). La Fondazione Exsurge Domine – con la quale i Redentoristi Transalpini hanno già relazioni di fraterna amicizia – io stesso come arcivescovo e successore degli Apostoli; insieme ai Chierici della Fraternità della Familia Christi, anch’essi perseguitati e «cancellati» dalla «chiesa bergogliana»; insieme ai tanti Sacerdoti e Religiosi sparsi nel mondo che seguo stabilmente, assicuriamo loro il nostro pieno sostegno, nella latitanza e nel silenzio complice dei Pastori pavidi e codardi.
Poiché sta scritto: Se questi taceranno, grideranno le pietre (Lc 19, 40).
+ Carlo Maria Viganò
Arcivescovo
17 Ottobre MMXXV
S.ctæ Margaritæ Mariæ Virg.
NOTE
1) Togliete la Messa, distruggete la Chiesa. È una citazione di Martin Lutero tratta dal suo libello De abroganda missa privata Martini Lutheri sententia del 1522.
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Papa Leone XIII sarebbe pronto a sciogliere l’Opus Dei

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Spirito
Lettera aperta di un Congregazione tradizionalista: «ripudiare la Chiesa sinodale»

I Figli del Santissimo Redentore, una congregazione cattolica tradizionalista con sede a Papa Stronsay in Scozia, hanno pubblicato una lettera aperta «ai vescovi cattolici, ai sacerdoti, ai religiosi e ai fedeli» in seguito al loro Capitolo generale. Lo riporta LifeSite.
La comunità, spesso chiamata «Redentoristi Transalpini», è stata fondata da padre Michael Mary Sim nel 1987 sotto gli auspici dell’arcivescovo Marcel Lefebvre e della Fraternità San Pio X, su incoraggiamento del Cardinale Édouard Gagnon. Si è riconciliata con il Vaticano nel 2012 e opera negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda.
Nel luglio 2024, il vescovo Michael Gielen ha ordinato ai Redentoristi di lasciare la diocesi di Christchurch entro 24 ore. La comunità ha negato le accuse di Gielen e intraprese azioni canoniche contro l’avviso di sfratto.
La lettera aperta non indica se intendono ora riprendere a collaborare con la Fraternità Sacerdotale San Pio X o intraprendere un’altra strada. La dichiarazione e la sua introduzione sono riportate di seguito.
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Lettera aperta ai vescovi cattolici, ai sacerdoti, ai religiosi e ai fedeli
Cara anima cattolica,
Abbiamo appena concluso il nostro Capitolo Generale, in cui abbiamo preso in esame la nostra Congregazione e la sua vocazione nella Chiesa e nella Diocesi di Christchurch, Nuova Zelanda, dove il Vescovo ne aveva decretato l’espulsione.
La lettera allegata esprime le convinzioni della nostra Congregazione.
Questo non è un compito che accettiamo alla leggera. Abbiamo considerato la gamma di possibili punizioni che la gerarchia potrebbe usare contro di noi – tutte mentalmente terrificanti, in realtà, ma rafforzate dalla consapevolezza che la gerarchia ha infranto la catena di comando, rendendola umana e spiritualmente nulla. Ma quando è in gioco l’onore di Nostro Signore, il silenzio diventa una forma di tradimento.
Intraprendiamo quindi quest’opera con cuore tremante ma con ferma convinzione, desiderando solo difendere il Santo Nome di Gesù Cristo e la purezza della Sua Sposa, la Chiesa.
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CONGREGAZIONE DEI FIGLI DEL SANTISSIMO REDENTORE
REDENTORISTI TRANSALPINI
Lettera aperta ai vescovi cattolici, ai sacerdoti, ai religiosi e ai fedeli del Capitolo generale della Congregazione dei Figli del Santissimo Redentore che si tiene a Papa Stronsay, Scozia, Santa Teresa di Gesù Bambino, 3 ottobre – San Gerardo Maiella 16 ottobre 2025
Cari fedeli,
Viva Gesù nostro amore e Maria nostra speranza!
È con il cuore pesante e con grande tristezza che vi scriviamo. Ciò che ci unisce è il nostro grande amore per la nostra Santa Madre, la Chiesa Cattolica e Sposa di Gesù Cristo, per la quale i martiri hanno versato il loro sangue e i santi hanno dato la loro vita. È questo amore che ci spinge a esprimere una verità difficile, seppur essenziale. (Lc 12, 4-9)
Proprio come voi, anche noi abbiamo nutrito una grande speranza per molti anni. Credevamo che fosse possibile vivere come figli fedeli della Tradizione all’interno delle strutture della Chiesa moderna. Credevamo che le antiche e meravigliose tradizioni della nostra fede, in particolare la Messa latina di sempre, ci sarebbero state legittimamente restituite. Questo ci ha dato speranza, soprattutto durante il periodo di Benedetto XVI. Ci aspettavamo con fiducia di poter praticare liberamente la fede dei nostri Padri nella Chiesa. Non sapevamo quanto ci sbagliassimo!
Dopo anni di prove ed esperienze siamo giunti alla triste conclusione che la fede cattolica tradizionale, la fede di tutti i tempi e dei santi, è incompatibile con la nuova Chiesa moderna, frutto del Concilio Vaticano II. Semplicemente non possono coesistere in un unico corpo.
Poiché nutriamo e onoriamo profondamente la Messa latina tradizionale e non possiamo rinunciare alla Santa Messa dei secoli e dei santi, questa nuova Chiesa non ci vuole. A causa della nostra fedeltà, siamo stati considerati ostinati, difficili e ribelli; siamo stati incastrati e calunniati in un’acrimonia senza fine.
Questa lettera si rivolge a tutti coloro che avvertono che qualcosa non va nella Chiesa o che pensano che la nuova Chiesa e la Fede immutabile possano coesistere pacificamente. Ahimè! Permetteteci di affermare la triste verità: la nostra esperienza dimostra chiaramente che ciò è impossibile. Sicuramente questa nuova Chiesa sconvolgerebbe tutti i santi Papi che hanno ripetutamente dichiarato che l’indifferentismo religioso è un male gravissimo, assolutamente incompatibile con la fede cattolica.
Vi diciamo che non saremo complici del silenzio in questa continua distruzione della Chiesa. Dobbiamo parlare prima o poi, e quale momento migliore di questo? Dopo 17 anni come comunità all’interno delle strutture della Chiesa, siamo stati continuamente isolati e vessati. Soprattutto in questi ultimi anni il Vescovo di Christchurch ci ha ridotto a spazzatura o feccia della terra.
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Con i suoi numerosi Decreti e il ricorso a Roma ha cercato di espellere i nostri monaci dalla diocesi. Vuole che quindici vocazioni locali siano esiliate per sempre dalle loro famiglie e dalla loro patria. Vi diciamo ora che un dovere superiore lo proibisce. Finché ci sarà una sola anima che ci chiede il Santo Sacrificio della Messa, i Sacramenti o l’aiuto spirituale, con la grazia di Dio non la abbandoneremo. Il Buon Pastore ci esorta a dare la vita per le Sue pecore e a tenere a bada il lupo affamato. È nostro dovere nella carità, nella teologia e nel Diritto Canonico.
Perché? Perché la catena di comando è stata spezzata. L’autorità nella Chiesa è ministeriale (servire Nostro Signore), non assoluta (fare ciò che vuole): ci vincola perché è essa stessa vincolata a Cristo, al deposito della Fede, al Magistero costante. Quando un superiore si allontana dalla propria obbedienza a Cristo Re, il suo comando non è più il braccio di Cristo, ma il gesto di un uomo. (ST, IIa IIæ, q. 104, a. 5)
Questi ecclesiastici disobbediscono a Dio. E poi, avendo spezzato la catena del comando di Dio, tentano di invocare l’obbedienza religiosa per questioni che impoveriscono la Chiesa, e aboliscono la Santa Messa. Tolle Missam, Tolle Ecclesiam – Togliete la Messa, distruggete la Chiesa (Lutero). No! Dobbiamo obbedire a Dio prima che all’Uomo.
E perciò, aderendo con tutte le nostre forze alla nostra profonda comunione con la nostra Santa Madre Chiesa, il nostro dovere davanti al Signore Gesù Cristo e verso le anime esige che:
- Ripudiamo Amoris Laetitia che permette la Santa Comunione alle coppie che vivono nel peccato.
- Ripudiamo la persecuzione della Messa e dei cattolici da parte di Traditionis Custodes
- Ripudiamo Fiducia Supplicans che permette la benedizione delle coppie dello stesso sesso
- Ripudiamo «Il Documento sulla Fratellanza Umana» che afferma che Dio vuole tutte le religioni
- Ripudiamo la falsa teologia delle «Chiese sorelle» e della «comunione parziale»
- Ripudiamo i falsi pastori che hanno trionfalmente portato in processione l’idolo della Pachamama in San Pietro.
- Ripudiamo Francesco che si è scusato per l’eroico cattolico che ha gettato quell’idolo nel Tevere.
- Ripudiamo il flagello dell’indifferenza religiosa in Nuova Zelanda e in tutta la Chiesa.
- Ripudiamo gli atti dei vescovi neozelandesi di chiusura delle chiese e di negazione dei sacramenti in una codarda sottomissione all’oppressione del COVID-19.
- Ripudiamo il vescovo di Christchurch che ha ricevuto le sue ceneri il Mercoledì delle Ceneri dal vescovo anglicano di Christchurch.
- Ripudiamo la corruzione dei bambini e lo scandalo dato agli innocenti attraverso programmi catechetici malvagi.
- Ripudiamo l’insegnamento di Francesco secondo cui tutte le religioni sono lingue diverse e la domanda: «il mio Dio è più importante del tuo?».
- Ripudiamo il silenzio di quei vescovi che non si sono pronunciati contro quel tradimento della Fede.
- Ripudiamo la Chiesa sinodale come distinta dalla Chiesa cattolica divinamente costituita.
- Ripudiamo la continua distruzione e umiliazione della nostra Santa Madre Chiesa.
- Ripudiamo coloro che attaccano o minano la Chiesa nei suoi dogmi, nella sua morale, nei suoi sacramenti o nella sua disciplina con un nuovo culto dell’uomo.
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A tutti coloro che leggono questo: per quanto tempo durerà tutta questa assurdità? Qualunque cosa ci costi, con l’Apostolo dobbiamo dire: Anatema!
«Ma anche se noi stessi o un angelo del Cielo venisse ad annunziarvi [un Vangelo] diverso da quello che vi abbiamo annunziato noi, sia egli anàtema». (Gal 1, 8-9)
Non tacete! Difendete la fede dei nostri Padri!
«Anche se tutte le genti obbedissero al re Antioco, e tutti s’allontanassero dalla legge de’ padri loro per fare secondo il comando di lui; io ed i miei figli ed i miei fratelli obbediremo alla legge dei padri nostri». (1 Maccabei 2, 19-20)
«Al contrario, è scritto (At 5, 29): Dobbiamo obbedire a Dio piuttosto che agli uomini. Ora, talvolta le cose comandate da un superiore sono contro Dio. Pertanto, non si deve obbedire ai superiori in ogni cosa». — San Tommaso d’Aquino (ST, IIa IIæ, q. 104, a. 5)
Expecta Dominum, Viriliter Age et Confortetur cor tuum. Spera nel Signore: mostrati uomo e si conforti il tuo cuore, e confida nel Signore! (Sal, 26,14)
Gaude, Maria Virgo… Rallegrati, o Vergine Maria; tu sola hai schiacciato tutte le eresie nel mondo intero.
Firme:
Padre Michael Mary. F.SS.R.
Padre Anthony Mary, F.SS.R.
Fratel Nicodemo Maria, F.SS.R.
Fratel Paul Mary, F.SS.R.
Fratel Dominic Mary, F.SS.R.
Padre Magdala Maria, F.SS.R.
Padre Martin Mary, F.SS.R.
Fratel Xavier Maria, F.SS.R.
Fr. Alfonso Maria, F.SS.R.
Padre Seelos Maria, F.SS.R.
Padre Celestino Maria, F.SS.R.
Fratel Raffaele Maria, F.SS.R.
Fratel Maksymilian Maria, F.SS.R.
Fratel Charles-Marie, F.SS.R.
Fratel Damaso Maria, F.SS.R.
Fratel Bogumił Maria, F.SS.R.
Fratel Francisco Maria, F.SS.R.
Fratel Ernest Maria, F.SS.R.
Fratel Giacinto Maria, F.SS.R.
Fratel Gabriel Maria, F.SS.R.
Fratello Dysmas
Fratel George Marie
Fra Ignazio Maria
Fratel Aloysius Maria
Fratel Zaccheo Maria
Fratel Gerardo
Fratello William
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