Spirito
Immagini dalla resistenza del Monastero delle Grotte di Kiev
Prosegue la persecuzione del governo di Kiev contro la Chiesa Ortodossa d’Ucraina, conosciuta con l’acronimo inglese UOC.
Come noto, la banda Zelens’kyj ha ordinato lo sgombro dell’antico monastero conosciuto come Perchevsk Lavra – «Il Monastero delle Grotte» luogo più sacro della capitale ucraina – che doveva essere effettuato entro il 31 marzo.
Il Monastero delle Grotte è una sorta di «vaticano ucraino», dal quale sono già andati via 220 monaci e 300 studenti di teologia che vi risiedevano, così come è già partito il metropolita Onofrio, che è il capo di quella che oggi è considerato dal regime di Kiev come una chiesa ostile.
A nulla sono serviti gli appelli dei religiosi, né le dimostrazioni della popolazione fedele, che abbiamo mostrato anche su Renovatio 21.
Anche stavolta quantità di fedeli sono andati a difendere i loro sacerdoti e il luogo sacro. Sono comparsi, però, anche figuri che hanno canzonato o disturbato i fedeli e anche i religiosi, con probabilità in nome del nazionalismo integrista ucraina, cioè di quello che su queste pagine chiamiamo ucronazismo.
Ai provocatori, i sacerdoti ortodossi hanno distribuito secchiate di acqua santa, che francamente non avevamo mai visto.
UOC priest douses provocateurs at the Lavra Caves with Holy Water. One provocateur with a facial tattoo attempted to hit the priest with a stick and ended up running when covered with Holy Water.
Who runs away when gifted a blessing of Holy Water? pic.twitter.com/26XXxIr4aH
— Live Not by Lies (@Dana35300026) April 1, 2023
Intollerabili le scene in cui i provocatori canzonano una ragazza inginocchiatasi a pregare.
The girl prays near the Kiev-Pechersk Lavra, Ukrainian demons rage and jump around her. What else do you want to know about Ukraine? https://t.co/Ezbc3uwU7j pic.twitter.com/Dy97306GBB
— Victor vicktop55 (@vicktop55) April 1, 2023
Alcuni fedeli si sono risolti a dormire nel monastero per impedire l’effrazione da parte dell’autorità.
People stay overnight in the Lavra to preserve the sanctuary. pic.twitter.com/iaCGBIbkJ1
— Spriter (@Spriter99880) March 30, 2023
Yesterday, police and SBU arrived in Kiev-Pecharska Lavra with long pipes.
However, the people were not afraid and remained to defend the sanctuary.
They left the positions last night. pic.twitter.com/t4BVg55HpK— Spriter (@Spriter99880) April 1, 2023
Il metropolita Pavel, vertice della Lavra, è stato arrestato e si trova agli arresti domiciliari. Alcuni video lo mostrano firmare le carte per la possibile perquisizione dello spazio, altri fanno vedere che gli viene applicata il braccialetto elettronico come ai criminali.
🇺🇦⛪️ Kiev regime accuses Chief Priest of Kiev-Perchersk Lavra (monastery) of "inciting inter-religious hatred" and justifying Russia’s "armed aggression".
Chief Priest Pavel forced to sign search warrant before being taken for questioning, as Kiev regime goons cordon off his pic.twitter.com/PY5YkwwYya
— SOS-UK-Report (@sosReports) April 1, 2023
Secondo quanto riferito, Pavel sarebbe accusato ai sensi di due articoli del codice penale il 161 (incitamento all’odio interreligioso) e 436 (giustificazione dell’aggressione armata della Russia).
In un messaggio precedente, Pavel aveva lanciato un avvertimento a Zelens’kyj, dicendo avrebbe dovuto iniziare ad avere paura.
«Dico a Lei e al suo branco che le nostre lacrime non cadranno a terra, cadranno sulla sua testa. Pensa che essendo salito al potere sulle nostre spalle, può farcela? Il Signore non perdonerà né Lei né la sua famiglia!»
Ukrainian state bans monks from Kiev Lavra, where they prayed from the beginning of 11th century.
This square is for orthodox christians as Vatican for catholics.Word of Metropolitan Pavel, Abbot of Kyiv-Pechersk Lavra pic.twitter.com/t2bVV1btUu
— senore_amore (@SenoreAmore) March 31, 2023
Criminal Zelenskyy & the Ukrainian government arrests the Orthodox abbot of Kiev Caves Lavra monastery and place an electronic monitoring bracelet on his ankle
Praying is not a crime you authoritarians in Ukraine🔥 pic.twitter.com/ngF27bZtBr
— 🇺🇸 ʟᴇғᴛ ᴄᴏᴀˢᴛ ᴠᴀɢʀᴀɴᴛ 🇺🇸 (@Baklava_USA) April 2, 2023
La persecuzione va avanti da mesi, nonostante la UOC avesse tagliato i ponti con Mosca. Si erano registrate molestie da parte dello Stato perfino per il Natale.
Il potere di Kiev intende liberarsi della Chiesa Ortodossa d’Ucraina – ritenuta comunque in comunione con il Patriarcato di Mosca – per fare largo ad una chiesa «nazionale» confezionata per l’evenienza, la Chiesa Ortodossa Ucraina, conosciuta per lo più tramite l’acronimo inglese OCU. La OCU era stata creata nel 2018, quando al potere c’era Petro Poroshenko, recidendo ogni possibile legame con il patriarcato di Mosca. Il primate Epifanio I ottenne il riconoscimento del patriarcato ecumenico di Costantinopoli, che alcuni ritengono infiltrato dalla CIA.
Da novembre, gli attacchi da parte del potere dello Stato si sono particolarmente intensificati, con tanto di produzione di una lista nera di vescovi «collaborazionisti». Il Sinodo ucraino a maggio aveva comunque condannato l’operazione militare speciale di Mosca, cosa che invece non ha fatto il patriarca di tutte le Russie Cirillo.
Tutto è precipitato a inizio marzo, quando il ministero della Cultura ucraino non ha rinnovato il contratto di affidamento della Lavra alla Chiesa Ortodossa Ucraina.
Il 15 marzo a sostegno dei monaci aveva parlato papa Francesco, stando attento a non nominare mai il santuario, ma facendo capire tutto dicendo «alle parti in guerra di rispettare i luoghi religiosi» e sottolineando che «le persone consacrate alla preghiera, a qualsiasi confessione appartengano, sono sostegno del popolo di Dio».
Ukrainian Orthodox Christians continue to show up to pray and defend the Lavra Caves. The Ukraine government continues to refuse to charge pagans, schismatics, and far right radicals with religious enmity for threatening and harassing Ukrainian Orthodox Christians. pic.twitter.com/Hp9GbJAxMA
— Live Not by Lies (@Dana35300026) April 1, 2023
Metropolitan Onufry of Kiev and All Ukraine led the Sunday service of the UOC in the Kiev-Pechersk Lavra after Pavel was placed under house arrest.
According to the Union of Orthodox Journalists, on the morning of April 2, the faithful of the canonical church gathered for the… pic.twitter.com/RKGUspQROr
— Donbass Devushka (@PeImeniPusha) April 2, 2023
Poche ore prima della scadenza dell’ultimatum, il ministro della Cultura aveva suggerito ai religiosi sfrattati di passare dalla parte di Epifanio e dell’OCU. Uno degli archimandriti, Abramo, ha accolto il consiglio, solo per essere bandito dal sacerdozio per scisma da Onofrio subito dopo.
Poche ore fa Mikhaylo Podoljak, consigliere di Zelens’kyj considerato tra i primi tre uomini più influenti del Paese, ha dichiarato che l’Ucraina va ripulita dalla Chiesa Ortodossa Ucraina come da tutto ciò che è pro russo.
Il regime Zelens’kyj è al momento una delle più grandi minacce alla libertà religiosa in tutto il mondo.
Kiev sta perseguitando e di fatto disintegrando un’intera denominazione cristiana: e a noi raccontano che Zelens’kyj è Churchill e che la sua è una democrazia esemplare.
Immagine screenshot da YouTube
Spirito
Bergoglio dice che i vescovi conservatori hanno un «comportamento suicida»
Papa Francesco ha descritto i vescovi «conservatori» come aventi un «atteggiamento suicida» perché chiusi «dentro una scatola dogmatica».
Le dichiarazioni sono state fatte durante un’intervista con Norah O’Donnell, giornalista del famoso programma americano di giornalismo di inchiesta 60 Minutes.
«Un conservatore è qualcuno che si aggrappa a qualcosa e non vuole vedere oltre», ha detto Francesco rispondendo a una domanda sui «vescovi conservatori negli Stati Uniti» che l’intervistatrice della TV statunitense CBS ha descritto come contrari agli «sforzi di Francesco di rivisitare insegnamenti e tradizioni».
«È un atteggiamento suicida perché un conto è tenere conto della Tradizione e considerare le situazioni del passato, un’altra è chiudersi in una scatola dogmatica», ha dichiarato papa Francesco, parlando in lingua spagnuola.
NEW: Clip from #PopeFrancis intvw with @60Minutes–
“A Conservative is one who clings to something and does not want to see beyond that. It is a suicidal attitude… to be closed up inside a dogmatic box.” pic.twitter.com/LClxHqyOWk— Michael Haynes 🇻🇦 (@MLJHaynes) May 16, 2024
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I suoi commenti facevano parte di un’intervista di un’ora con la O’Donnell della CBS realizzata alla fine di aprile, di cui solo una piccola parte era stata pubblicata. Ora sarà trasmessa per intero alla TV americana questa domenica e lunedì.
In un precedente spezzone dell’intervista fatto uscire, il Bergoglio – di fatto non nuovo all’insulto verso chi percepisce come altro da sé – denigrava i critici della tesi del cambiamento climatico definendoli «sciocchi».
«Ci sono persone che sono sciocche, e sciocche anche se mostri loro delle ricerche; non ci credono», aveva dichiarato l’argentino. «Perché? Perché non capiscono la situazione o per il loro interesse, ma il cambiamento climatico esiste».
Come scrive LifeSite, da tempo Francesco sembra esprimere malcontento nei confronti dei cattolici americani, spesso utilizzando la sua descrizione di «rigido» quando si riferisce a loro.
Alcuni episcopati statunitensi si sono distinti nel difendere elementi dell’insegnamento cattolico, spesso in apparente contrapposizione alla posizione di Francesco – compresi uomini come l’arcivescovo di San Francisco Salvatore Cordileone (che ha negato la comunione all’abortista Nancy Pelosi, divieto poi di fatto annullato dal Pontefice) e soprattutto come il vescovo Joseph Strickland e il cardinale Raymond Burke.
Come noto, è possibile dire che sia Strickland che Burke sono stati puniti: il primo è stato incredibilmente rimosso dalla sua diocesi di Tyler, in Texas, il secondo ha perso l’assistenza sanitaria vaticana ed è costretto a pagare l’affitto del suo appartamento in via della Conciliazione.
Il Burke era stato insultato da Bergoglio anche quando era stato male, con allusione alle sue posizioni sui vaccini – posizioni che Renovatio 21 conosce bene, avendo organizzando proprio con il cardinale Burke un convegno su vaccini e linee cellulari da feto abortito a Roma nel 2019.
La soluzione, forse, è quella offerta dal presidente argentino Milei, che nel tempo aveva chiamato Bergoglio «imbecille», «rappresentante del maligno», e di lì a peggio: tre mesi fa, in Vaticano, Francesco ha abbracciato tra grandi sorrisi il Milei, come niente fosse.
Che per entrare nelle simpatie del papa bisogni sintonizzarsi con il suo mondo di contumelie continue?
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Spirito
Crocifisso vietato al municipio di Varsavia
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Spirito
Il Patriarca latino di Gerusalemme entra nella Striscia di Gaza
Un comunicato stampa del Patriarcato latino di Gerusalemme, datato 16 maggio 2024, annuncia che, per la prima volta dall’attentato del 7 ottobre 2023, il cardinale Pierbattista Pizzaballa è entrato a Gaza.
Il Patriarca «era accompagnato da Sua Eccellenza Fra’ Alessandro de Franciscis, Grande Ospedaliere del Sovrano Ordine di Malta, da padre Gabriele Romanelli, parroco di Gaza e da una piccola delegazione. Si sono recati presso la parrocchia cattolica della Sacra Famiglia per una visita pastorale», si precisa.
«Hanno incontrato la popolazione sofferente per incoraggiarla e trasmettere un messaggio di speranza, solidarietà e sostegno. Sua Beatitudine ha celebrato la messa nella chiesa parrocchiale insieme alla comunità locale. Durante il suo soggiorno, Sua Beatitudine ha effettuato una visita di cortesia alla parrocchia ortodossa di San Porfirio», si legge nel comunicato.
«Il senso della mia visita è innanzitutto stare con loro, baciarli, abbracciarli e sostenerli il più possibile», confida il cardinale Pizzaballa in un video postato su YouTube. «Da molto tempo desideravo e desideravo vederli», assicura il patriarca latino, che ogni anno prima di Natale visitava abitualmente questa piccola comunità, riferisce cath.ch.
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Una popolazione cattolica prigioniera
Dopo l’attacco terroristico di Hamas contro Israele il 7 ottobre e la guerra che ne è seguita, la comunità cattolica di Gaza vive chiusa in se stessa. Condivide le condizioni imposte dall’esercito israeliano all’intera popolazione. Anche due fedeli sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco dai soldati israeliani nel cortile della parrocchia il 16 dicembre.
«Prima della guerra la comunità cattolica contava 135 persone. Oggi si tratta di circa 90 persone», spiega a I.MEDIA Farid Jubran, impiegato del Patriarcato latino e firmatario del comunicato stampa, ripreso da cath.ch. «È una comunità in guerra, sconvolta, stanca, ma con molta fede e coraggio. Una testimonianza di fede immensa», aggiunge.
Nel suo videomessaggio, il cardinale Pizzaballa spiega che la sua venuta è anche un’occasione per «vedere cosa possiamo fare per migliorare le loro condizioni e aiutarli in ogni modo possibile».
«Questa visita costituisce anche il primo passo di una missione umanitaria congiunta del Patriarcato Latino e del Sovrano Ordine di Malta, in collaborazione con il Malteser International e altri partner, volta a fornire cibo vitale e aiuti medici alla popolazione di Gaza», conclude il Comunicato stampa del Patriarcato.
È prevista la permanenza del sacerdote di Gaza, padre Gabriel Romanelli, che viaggiava con la delegazione. Il 7 ottobre 2023 si trovava fuori dalla Striscia di Gaza ed è rimasto bloccato a Betlemme. È lui che Papa Francesco chiama con maggiore regolarità per avere notizie dalla comunità di Gaza.
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