Geopolitica
Il jihadista Mohammed al-Bashir nuovo primo ministro siriano
Renovatio 21 pubblica questo articolo di Réseau Voltaire. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Il segretario del Consiglio dei ministri siriano, che si era dichiarato pronto ad assumere il trasferimento dei poteri, è stato installato all’Hotel Four Seasons (di proprietà del Qatar).
Si noti che la Repubblica araba siriana è un sistema presidenziale. Come gli Stati Uniti, non ha un primo ministro, ma un segretario del Consiglio dei ministri, che non è affatto la stessa cosa.
Il 10 dicembre Hayat Tahrir al-Sham (HTS) ha nominato il jihadista Mohammed al-Bashir, già governatore di Idlib per HTS, primo ministro del nuovo regime. Con ogni probabilità è membro dei Fratelli Mussulmani. Ha fatto la sua prima apparizione in una messinscena orchestrata dai servizi britannici (MI6).
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La bandiera verde, bianca e nera con tre stelle è diventata la bandiera ufficiale. Era la bandiera siriana sotto il mandato francese.
La nomina di Mohammed al-Bashir indica che l’accordo concluso tra i servizi segreti britannici, francesi, israeliani e turchi, che ha reso possibile il cambio di regime, è superato. Esso prevedeva il seguente governo, che non vedrà mai la luce:
– primo ministro: Riad Hijab (ex segretario del Consiglio dei ministri nel 2012);
– ministro dell’Istruzione Haitham Manna (ex dirigente dei Fratelli mussulmani in Sudan);
– ministro della Difesa Ahmed Al-Sharaa (leader degli jihadisti sotto il nome di Abu Mohammed Al-Joulani);
– ministro degli Esteri Hadi Al-Bahra (presidente della Coalizione nazionale delle forze rivoluzionarie e dell’opposizione siriana nel 2014-15);
– ministro dell’Industria: Ahmed Jarba (presidente della Coalizione nazionale delle forze rivoluzionarie e dell’opposizione siriana nel 2013-14);
– ministro dell’Informazione: Faisal Al-Qasim (giornalista di Al-Jazeera);
– ministro dell’Agricoltura: Ahmed Moaz Al Khatib (presidente della Coalizione nazionale delle forze rivoluzionarie e dell’opposizione siriana nel 2012-139);
– ministro del Turismo: Ahmed Touma (inizialmente designato come primo ministro, nel 2014);
– ministro dell’Educazione locale: Anas Ayrout (predicatore);
– ministro delle Dotazioni: Mohammad Rateb Al-Nabulsi (predicatore, autore dell’Enciclopedia delle scienze islamiche Nabulsi;
– ministro delle Finanze: Hisham Mroua;
– ministro del Petrolio e delle risorse minerarie: Mustafa Al-Mousa;
– ministro della Cultura: Riad Naasan Agha;
– ministro della Sanità: Nasr Hariri;
– ministro dell’Interno: Kamal Al-Labwani.
Articolo ripubblicato su licenza Creative Commons CC BY-NC-ND
Fonte: «Il jihadista Mohammed al-Bashir nuovo primo ministro siriano», Traduzione Rachele Marmetti, Rete Voltaire, 12 dicembre 2024.
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
Immagine screenshot da YouTube
Geopolitica
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Economia
Il governo olandese sequestra il produttore di chip cinese Nexperia, la Cina risponde con un divieto di esportazione
Il governo dei Paesi Bassi ha preso il controllo di Nexperia, un’azienda di semiconduttori di proprietà cinese con sede in Olanda, in risposta alle pressioni degli Stati Uniti, segnando un’importante escalation nella competizione occidentale con Pechino per il controllo delle catene di approvvigionamento tecnologiche avanzate.
Nexperia, specializzata nella produzione di semiconduttori di vecchia generazione per automobili ed elettronica di consumo, dà lavoro a migliaia di persone in Europa, Stati Uniti e Asia ed è stata acquisita da Wingtech nel 2013. Il 30 settembre, le autorità olandesi hanno comunicato che le decisioni su Nexperia sarebbero passate sotto l’autorità del ministro dell’Economia Vincent Karremans.
Questa mossa è seguita all’inasprimento delle restrizioni commerciali da parte di Washington contro Wingtech, la casa madre di Nexperia, già inclusa nella lista nera commerciale statunitense. Documenti giudiziari hanno rivelato che a giugno funzionari americani avevano ammonito il governo olandese sul rischio di ulteriori sanzioni se Nexperia non avesse sostituito il suo amministratore delegato cinese, Zhang Xuezheng.
In risposta, il ministero del Commercio cinese ha vietato l’esportazione di alcuni prodotti dalle filiali cinesi di Nexperia. Pechino ha condannato l’intervento olandese, attribuendolo alle pressioni USA. Un editoriale del quotidiano il lingua inglese del Partito Comunista Cinese Global Times ha dichiarato: «Questo non è l’agire di una nazione che rispetta lo stato di diritto, ma di un governo che usa la legge come uno strumento da applicare o scartare in base a convenienze politiche».
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«La Cina non chiede ai Paesi Bassi di prendere parte a una competizione geopolitica, ma di rispettare i valori che dichiarano di sostenere: stato di diritto, concorrenza equa e protezione della proprietà legalmente acquisita» ha aggiunto l’house organ anglofono del PCC.
L’anno scorso era emerso che le fabbriche di semiconduttori con tecnologia avanzata olandese presenti a Taiwan potrebbero essere spente da remoto nel caso di invasione dell’isola da parte di Pechino. In particolare si tratterebbe delle fabbriche del colosso Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC), che impiega tecnologie ultraviolette di estrema precisione (chiamate in gergo EUV) fornite da un’azienda olandese, la ASML. Tali macchine, grandi come un autobus e dal costo di circa 217 milioni di dollari cadauna. utilizzano onde luminose ad alta frequenza per stampare i chip più avanzati al mondo.
Secondo quando riportato da Bloomberg, in caso di invasione da parte della Repubblica Popolare Cinese, gli EUV di ASML nelle fabbriche TSMC potrebbero essere resi inutilizzabili.
Come riportato da Renovatio 21, un anno fa l’Intelligence olandese accusa la Cina di cyber spionaggio dopo che fu segnalata la compromissione di 20.000 sistemi di sicurezza informatica Fortinet Fortigate in tutto il mondo.
Immagine di Raimond Spekking via Wikimedia pubblicata su licenza CC BY-SA 4.0
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