Epidemie
Il discorso censurato di America’s Frontline Doctors

Il clamoroso successo della conferenza di un mese fa della America’s Frontline Doctors, che ha esposto la «gigantesca campagna di disinformazione» contro le capacità salvavita dell’idrossiclorochina nella cura del coronavirus cinese, è stato completamento cancellato da internet dai giganti tech.
Un rappresentante di Facebook ha addotto una scusa vaga sul fatto che l’evento sia stato rimosso perché sospettato di «condividere false informazioni sulle cure e trattamenti contro il COVID-19». Come al solito, Facebook ha rifiutato di fornire ulteriori spiegazioni. In realtà, le compagnie tecnologiche stesse possono essere colpevoli di un «crimine contro l’umanità» e una criminosa diffusione di false informazioni che possono aver causato numerose morti perché ai pazienti infetti e loro medici sono state negate informazioni fondamentali e salvavita che sono state discusse durante l’evento.
Comprenderete la gravità delle azioni dei giganti tech più avanti quando leggerete alcuni estratti dell’organizzatore della conferenza, la relazione di Simone Gold sull’idrossiclorochina. ,scrive Lifesitenews.
««Questo materiale è incredibile e probabilmente sarete irritati dopo aver guardato e compreso in che modo il pubblico è stato deliberatamente fuorviato sugli argomenti trattati durante la conferenza in modo che i giganti farmaceutici potessero guadagnare miliardi dai loro farmaci e vaccini alternativi, costosi e molto meno efficaci»
«Questo materiale è incredibile e probabilmente sarete irritati dopo aver guardato e compreso in che modo il pubblico è stato deliberatamente fuorviato sugli argomenti trattati durante la conferenza in modo che i giganti farmaceutici potessero guadagnare miliardi dai loro farmaci e vaccini alternativi, costosi e molto meno efficaci. Tutto questo non sarebbe stato necessario se l’idrossiclorochina non fosse stata mistificata e negata ai dottori e ai pazienti dall’inizio della pandemia» scrive la testata pro-life canadese.
Il sito dell’America’s Frontline Doctors (AFD) è stato ripristinato dopo essere stato chiuso dalla compagnia di hosting, che si è conformata alla censura mediatica. Una parte cruciale del sito e la pagina dei Riferimenti con due documenti eccezionali. Si trovano prove ben documentate che il protocollo sull’idrossiclorochina, praticato al momento giusto e nel dosaggio adeguato, è di gran aiuto per i pazienti malati di COVID per guarire rapidamente da quella che troppi erroneamente pensano, grazie all’isteria generale causata dai media, sia una condanna a morte.
Il sito mostra anche il video della seconda e più breve conferenza stampa tenutasi davanti alla Corte Suprema il 28 luglio. La conferenza stampa originale, intera, tenutasi alla fine del primo giorno, quella visualizzata da 17 milioni di persone in diretta Facebook, è ancora migliore e si può vedere qui, grazie alla rete OANN.
Anche la popstar Madonna è stata censurata da Instagram per aver postato un video di Frontline Doctors. Nel suo post, Madonna ha lodato la Dr. Stella Immanuel, medico di Houston che ha dichiarato di aver curato con successo 350 pazienti affetti da coronavirus con idrossiclorochina. Il discorso della dottoressa Immanuel è stato il grande successo della conferenza stampa, perché ha chiesto conto a tutti quelli che hanno vietato l’uso dell’idrossiclorochina per aver danneggiato le vite dei pazienti.
In Francia, l’idrossiclorochina è stata venduta come farmaco da banco per molti anni, ma il 15 gennaio 2020 l’allora primo ministro Buzyn l’ha riclassificata come «sostanza velenosa di categoria 2
Estratti del rapporto sull’idrossiclorochina della Dr.ssa Simone Gold
In Francia, l’idrossiclorochina è stata venduta come farmaco da banco per molti anni, ma il 15 gennaio 2020 l’allora primo ministro Buzyn l’ha riclassificata come «sostanza velenosa di categoria 2». Tre giorni dopo aver ricevuto l’appoggio di Trump, il nuovo Ministro della Salute Veran ha affermato che l’idrossiclorochina doveva essere somministrata solo ai pazienti ricoverati in ospedale in condizioni gravi e non poteva essere usata come profilassi. Due mesi dopo, ha finito per usarla lui stesso. In questo periodo, lo stimato virologo Professor Raoult ha continuato i suoi studi clinici e nei suoi ospedali il tasso di mortalità era dello 0,52%, comparato al resto della Francia, dove si attestava al 19,12%. Data la cattiva gestione che ha comportato così tante morti non necessarie, l’ex primo ministro francese e due ministri della salute sono ora incriminati e indagati.
L’ex Primo Ministro francese e il Ministro della Salute devono essere indagati per la risposta alla pandemia. Un tribunale francese indagherà l’ex Primo Ministro Edouard Philippe e due Ministri della Sanità dopo le denunce sulla gestione governativa della pandemia di coronavirus, ha dichiarato il Procuratore Generale François Molins. Philippe, l’ex Ministro della Sanità Agnès Buzyn e il Ministro della Sanità uscente Olivier Véran, dovranno rispondere delle accuse di non aver contrastato efficacemente l’emergenza.
Nei Paesi Bassi, Dr. R. Elens ha fatto causa per non aver potuto prescrivere l’idrossiclorochina, pratica contraria alla sua lunga esperienza di medico. È stato multato e potrebbe dover pagare fino a 150.000 €
Nei Paesi Bassi, Dr. R. Elens ha fatto causa per non aver potuto prescrivere l’idrossiclorochina, pratica contraria alla sua lunga esperienza di medico. È stato multato e potrebbe dover pagare fino a 150.000 €. Nella sua petizione vuole chiarire lo status dell’idrossiclorochina ed è pronto a rivolgersi al tribunale de L’Aia, se necessario, per crimine contro l’umanità.
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Il capo di The Lancet … ha detto … Le compagnie farmaceutiche sono così finanziariamente potenti oggi e sono capaci di usare metodologie tali da farci accettare ricerche che … In realtà portano alle conclusioni che vogliono loro … Sono vent’anni che faccio ricerche. Non avrei mai pensato che il direttore di The Lancet potesse dire questo punto e nemmeno il direttore del NEJM. Ha anche detto che era «criminale».
Nel caso dello studio del JAMA, gli scienziati hanno somministrato il farmaco 2,5 volte oltre il dosaggio letale. Non sorprende che molti pazienti siano morti e lo studio sia stato interrotto. Hanno anche scelto accuratamente i pazienti che non avevano idea dello standard etico a supervisione dello studio. Il JAMA era a conoscenza di questi problemi e ha comunque pubblicato lo studio. Molti scienziati ne hanno chiesto la ritrattazione e anche ora, con indagini civili e penali sui decessi, lo studio non è stato ritrattato. Tutti i titoli che riguardano la ricerca incolpano il farmaco, non il fatto che anziani, malati, pazienti ricoverati e deboli abbiano ricevuto un dosaggio tossico del farmaco.
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L’attentato all’efficacia dell’idrossiclorochina deve essere ribaltato immediatamente. I dottori devono poter prescrivere l’idrossiclorochina come cura e profilassi. È assolutamente inaccettabile che i medici non siano in grado di comunicare responsabilmente e con compassione con i loro pazienti. Bisogna assolutamente rimediare. Punto.
L’attentato all’efficacia dell’idrossiclorochina deve essere ribaltato immediatamente. I dottori devono poter prescrivere l’idrossiclorochina come cura e profilassi. È assolutamente inaccettabile che i medici non siano in grado di comunicare responsabilmente e con compassione con i loro pazienti. Bisogna assolutamente rimediare. Punto.
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Ci esprimiamo a sostegno dell’immediata sospensione della massiccia e irresponsabile campagna di disinformazione che sta letteralmente vietando ai medici di prescrivere l’idrossiclorochina, e sosteniamo anche che debba essere disponibile come farmaco da banco in tutti gli Stati Uniti. Logisticamente bisogna fare in modo da assicurare un’appropriata fornitura e distribuzione.
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L’idrossiclorochina è stata approvata dalla FDA oltre 65 anni fa ed è stata usata miliardi di volte in tutto il mondo senza restrizioni. Per decenni è stata somministrata a: donne incinte, donne che allattano, bambini, anziani, pazienti immunodepressi e individui sani.
Negli Stati Uniti viene usata spesso in tre situazioni: lupus eritematoso sistemico, artrite reumatoide e come profilassi contro la malaria per i viaggiatori.
L’idrossiclorochina è stata approvata dalla FDA oltre 65 anni fa ed è stata usata miliardi di volte in tutto il mondo senza restrizioni. Per decenni è stata somministrata a: donne incinte, donne che allattano, bambini, anziani, pazienti immunodepressi e individui sani.
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I medici che prescrivono idrossiclorochina sono soprattutto reumatologi. I pazienti che hanno bisogno di idrossiclorochina spesso sono in cura da anni o decenni.
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Il noto cardiologo di Los Angeles, Dr. Daniel Wohlgelernter, afferma:
«Negli ultimi trent’anni ho visitato pazienti solo per verificare la tossicità dell’idrossiclorochina. In tutto questo tempo, nessun paziente ha sospeso il farmaco per tossicità cardiaca. L’ampia metanalisi pubblicata nel 2018 ha rivelato solo 50 decessi cardiaci attribuiti all’idrossiclorochina in più di 60 anni».
«Negli ultimi trent’anni ho visitato pazienti solo per verificare la tossicità dell’idrossiclorochina. In tutto questo tempo, nessun paziente ha sospeso il farmaco per tossicità cardiaca. L’ampia metanalisi pubblicata nel 2018 ha rivelato solo 50 decessi cardiaci attribuiti all’idrossiclorochina in più di 60 anni».
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In un’intervista con Laura Ingraham, il Dr. Richard Urso, oftalmologo, ha affermato: «Ho visitato pazienti solo per verificare la tossicità del farmaco negli ultimi 30 anni. È un farmaco assolutamente sicuro. Più sicuro della Tachipirina, dell’aspirina, del Brufen».
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È evidente che l’idrossiclorochina è sicura per il fatto che è stata approvata dalla FDA oltre 65 anni fa, è stata usata miliardi di volte in tutto il mondo ed è un farmaco comune in molti paesi, almeno prima del 2020. È il farmaco più usato in India, la seconda nazione più popolosa del pianeta con 1,3 miliardi persone. Se un americano viaggia in un luogo in cui la malaria è endemica, secondo il CDC, deve assumere l’idrossiclorochina prima dell’inizio del viaggio. Non si è mai sospettato che l’idrossiclorochina non fosse sicura prima del 2020.
«Ho visitato pazienti solo per verificare la tossicità del farmaco negli ultimi 30 anni. È un farmaco assolutamente sicuro. Più sicuro della Tachipirina, dell’aspirina, del Brufen».
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Nel più grande studio mai effettuato fino ad oggi sull’argomento, l’idrossiclorochina ha dimostrato di non aumentare i rischi cardiaci. Lo studio è stato condotto su un campione eterogeneo e internazionale. Ha studiato tutti i dati di vent’anni, 9 gennaio 2000 – 2020, sui pazienti a cui è stata prescritta l’idrossiclorochina.
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Il database della FDA mostra un totale di 640 decessi attribuibili all’idrossiclorochina in 50 anni. Per contestualizzare «Ogni anno la FDA riceve oltre un milione di segnalazioni di eventi avversi associati all’uso dei farmaci», «Questo riguarda l’uso totale dell’idrossiclorochina in oltre 50 anni di dati raccolti, probabilmente milioni di usi e per periodi più lunghi rispetto ai 5 giorni raccomandati per la cura del COVID-19».
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Il CDC ha un foglio informativo sull’idrossiclorochina che include le seguenti domande e risposte:
D: Chi può assumere l’idrossiclorochina?
L’idrossiclorochina è il farmaco più sicuro tra quelli prescritti negli Stati Uniti ed è per questo che è considerato un farmaco da banco in tutto il mondo. E in un momento in cui il mondo è in preda al panico a causa di un virus che non ha una cura specifica, la questione sull’efficacia diventa irrilevante. Se un farmaco è sicuro e potrebbe funzionare, e non ci sono altre opzioni, dobbiamo tentare
R: L’idrossiclorochina può essere prescritta agli adulti e ai bambini di tutte le età. Può essere assunta dalle donne in gravidanza e in allattamento.
D: Chi non può assumere l’idrossiclorochina?
R: Le persone con psoriasi non dovrebbero usare l’idrossiclorochina.
D: Come si assume l’idrossiclorochina?
R: Sia gli adulti sia i bambini dovrebbero assumere una dose di idrossiclorochina alla settimana iniziando almeno una settimana prima del viaggio … Dovrebbero assumere una dose alla settimana nel luogo di destinazione e per quattro settimane consecutive dopo il ritorno. Il dosaggio settimanale per gli adulti è 400 mg.
D: Quali sono i potenziali effetti collaterali dell’idrossiclorochina?
R: Normalmente l’idrossiclorochina è un farmaco ben tollerato. Gli effetti collaterali più comuni sono dolore allo stomaco, nausea, vomito e cefalea. Gli effetti collaterali possono essere alleviati assumendo l’idrossiclorochina a stomaco pieno. L’idrossiclorochina può anche causare prurito in alcune persone.
D: Per quanto tempo si può usare l’idrossiclorochina?
R: Il CDC non ha messo limiti all’uso dell’idrossiclorochina nella prevenzione della malaria. In caso di uso ad alti dosaggi per molti anni, si è registrata una rara condizione visiva chiamata retinopatia. Chi utilizza idrossiclorochina da più di cinque anni deve effettuare regolari controlli alla vista.
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Corruzione delle riviste scientifiche: «The Lancet ha fatto una delle maggiori ritrattazioni della storia. Come è successo?» Il solo numero e la portata di quello che era sbagliato o mancante sono troppo eclatanti da attribuire alla mera incompetenza
Efficacia
Ci sono solo due fattori da considerare su un farmaco: è sicuro? Funziona? L’idrossiclorochina è il farmaco più sicuro tra quelli prescritti negli Stati Uniti ed è per questo che è considerato un farmaco da banco in tutto il mondo. E in un momento in cui il mondo è in preda al panico a causa di un virus che non ha una cura specifica, la questione sull’efficacia diventa irrilevante. Se un farmaco è sicuro e potrebbe funzionare, e non ci sono altre opzioni, dobbiamo tentare.
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Corruzione delle riviste scientifiche
È risaputo che The Lancet e il New England Journal of Medicine (NEJM) hanno ritrattato i loro studi. È ben documentato in una serie pubblicata dal Guardian dal titolo «The Lancet ha fatto una delle maggiori ritrattazioni della storia. Come è successo?» Il solo numero e la portata di quello che era sbagliato o mancante sono troppo eclatanti da attribuire alla mera incompetenza.
I dati su cui si basavano gli studi erano così ridicolmente errati che sono bastate alcune settimane prima che un medico attento domandasse pubblicamente delle spiegazioni. Quello che ha dell’incredibile è che gli editori di queste rinomate riviste hanno ancora un lavoro – tanto erano incredibili erano i dati utilizzati per gli studi. La compagnia che aveva raccolto tali dati (Surgisphere) è completamente scomparsa da internet.
The Lancet e il NEJM sono stati scoperti, ma la terza testata, ancora nell’ombra, è il Journal of the American Medical Association (JAMA). Mentre i rimi due hanno pubblicato studi fraudolenti, lo studio del JAMA sembra criminale nel suo disprezzo per la vita umana.
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Il Dr. Dousty-Blazy, ex Ministro della Sanità francese, Sottosegretario Generale delle Nazioni Unite e candidato come Direttore dell’OMS ha pubblicamente dichiarato che gli editori di The Lancet e NEJM hanno ammesso di aver subito pressioni dalle case farmaceutiche per pubblicare determinati risultati
Il Dr. Dousty-Blazy, ex Ministro della Sanità francese, Sottosegretario Generale delle Nazioni Unite e candidato come Direttore dell’OMS ha pubblicamente dichiarato che gli editori di The Lancet e NEJM hanno ammesso di aver subito pressioni dalle case farmaceutiche per pubblicare determinati risultati.
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La censura della «pubblica piazza»
L’esempio più chiaro della censura alla libertà di parola di un medico è quanto avvenuto al Dr. James Todaro. Il dottor Todaro, che prima di questi eventi era semplicemente un privato cittadino, ha twittato i suoi pensieri sull’idrossiclorochina includendo il link a un documento pubblico di Google sei giorni prima che il Presidente appoggiasse l’uso dell’idrossiclorochina.
Con tutta la pressione negativa, i governatori hanno ordinato tramite i consigli statali per le licenze che i medici smettano di prescriverla e i farmacisti di venderla. Le espressioni sono spesso più caute, ma ai medici viene detto che saranno accusati di condotta non professionale (una minaccia alla loro abilitazione) o verranno sanzionati se la prescrivono
Il commento apolitico e scientifico del dottor Todaro rappresentava la sua opinione su uno studio scientifico che sembrava essere fabbricato ad arte, nonostante fosse stato pubblicato su un giornale di fama mondiale. Si è scoperto che il dottor Todaro aveva assolutamente ragione, tanto che lo studio, che ha avuto sfortunatamente un’enorme influenza nel mondo, è stato ritrattato, il che è davvero strano. Ma prima che il pubblico potesse leggere le parole premonitrici di Todaro, il presidente ha appoggiato l’uso dell’idrossiclorochina, così Google ha cancellato il documento dopo poche ore.
E per cancellato intendiamo che Google non vuole che voi pensiate che sia mancante, vogliono che non sappiate nemmeno che sia esistito.
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Regolamentazioni statali eccessive e punitive & prescrizioni “off-label”
È ovviamente in atto una terribile campagna di disinformazione negli Stati Uniti d’America per far credere che l’idrossiclorochina non è né sicura né efficace. Questo è davvero notevole per un farmaco che è stato approvato dalla FDA per 65 anni ed è già stato distribuito miliardi di volte in tutto il mondo con solo 57 eventi avversi gravi (cardiaci) registrati nel database della FDA negli ultimi 50 anni. In molti paesi è considerato un farmaco da banco, come aspirina e tachipirina.
COVID-19 è una sigla per SARS-CoV-2. È chiamato così perché è esistito un SARS-CoV-1. Leggendo la letteratura scientifica sul primo virus SARS ci accorgiamo che sono talmente simili che gli estratti sono stati copiati e incollati
Ciò nonostante, con tutta la pressione negativa, i governatori hanno ordinato tramite i consigli statali per le licenze che i medici smettano di prescriverla e i farmacisti di venderla. Le espressioni sono spesso più caute, ma ai medici viene detto che saranno accusati di condotta non professionale (una minaccia alla loro abilitazione) o verranno sanzionati se la prescrivono.
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COVID-19 è una sigla per SARS-CoV-2. È chiamato così perché è esistito un SARS-CoV-1. Leggendo la letteratura scientifica sul primo virus SARS ci accorgiamo che sono talmente simili che gli estratti sono stati copiati e incollati. Nel 2002 ci fu un nuovo coronavirus, originatosi in Cina, che si era rapidamente diffuso in dozzine di paesi nel giro di pochi mesi, portando a sforzi mondiali per il suo contenimento. Gli scienziati avevano scoperto che la clorochina aveva una grande efficacia antivirale su questo virus SARS-CoV, che venisse utilizzata prima o dopo l’infezione. Hanno dunque concluso che la clorochina aveva effetti preventivi e terapeutici.
Lo studio intitolato: «La clorochina è un potente inibitore dell’infezione del coronavirus SARS e della sua diffusione» (Chloroquine is a Potent Inhibitor of SARS Coronavirus Infection and Spread ) di Vincent, Bergeron e Benjannet et. al., apparve sulla pubblicazione ufficiale del National Institute of Health quando il Dr. Fauci era Direttore. Dato che la clorochina ha dimostrato essere molto efficace contro il 78% dei coronavirus identici meno di 15 anni fa durante una situazione molto simile, è curioso che da metà gennaio siano iniziate campagne globali per vietarla.
«Il dottor Antony fauci ha affermato che i dati mostrano che l’idrossiclorochina non è un agente efficace contro coronavirus, contestando l’uso di questo farmaco per combattere il virus letale anche se il presidente Donald Trump la pubblicizza come una potenziale cura»
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Il 13 gennaio 2020 la Francia ha silenziosamente cambiato lo status della idrossiclorochina da storico farmaco da banco a «sostanza velenosa di categoria 2». Si tratta di una degradazione senza precedenti. E negli Stati Uniti: «Il dottor Antony fauci ha affermato che i dati mostrano che l’idrossiclorochina non è un agente efficace contro coronavirus, contestando l’uso di questo farmaco per combattere il virus letale anche se il presidente Donald Trump la pubblicizza come una potenziale cura».
Non è chiaro quando il Dr. Fauci si è arrivato a credere l’opposto di quanto il NIH ha pubblicato quando era il Direttore. Quello che sappiamo e che 70.000-100.000 vite americane sono state perdute a causa della mancanza di accesso all’idrossiclorochina. Quindi, perché un medicinale considerato farmaco da banco per decenni, improvvisamente ma silenziosamente viene rimosso dagli scaffali, nel mezzo di una pandemia dovuta a un virus talmente simile da condividerne il nome?
La richiesta per il Remdisivir della Gilead, utilizzato nel trattamento della malattia, ovviamente crollerebbe se il virus venisse bloccato precocemente dall’idrossiclorochina. Il Remdisivir viene venduto per 3.200-5.700 $ ogni trattamento, e il governo federale ne ha già acquistato la maggioranza. Il costo dell’idrossiclorochina è di 10 $ per trattamento
È ben noto che i nuovi farmaci appena approvati possono portare enormi profitti se c’è la richiesta e nessun’altra fornitura. La richiesta per il Remdisivir della Gilead, utilizzato nel trattamento della malattia, ovviamente crollerebbe se il virus venisse bloccato precocemente dall’idrossiclorochina. Il Remdisivir viene venduto per 3.200-5.700 $ ogni trattamento, e il governo federale ne ha già acquistato la maggioranza. Il costo dell’idrossiclorochina è di 10 $ per trattamento.
È interessante notare che molti farmaci da banco, probabilmente la maggior parte, sono meno sicuri dell’idrossiclorochina. La tachipirina, ad esempio, e l’aspirina sono considerate più rischiose. La maggior parte dei dottori confermerebbe i frequenti problemi che le persone presentano con Brufen, ibuprofene e Aleve. La tossicità della Tachipirina è la ragione più comune per i trapianti di fegato negli Stati Uniti, mentre gli antinfiammatori sono responsabili di un enorme numero di emorragie, dolori e disturbi gastrointestinali.
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Come risultato, non solo ci sono pazienti che non vengono curati rapidamente, efficacemente e in sicurezza; alcuni pazienti muoiono. Mentre la paura della pandemia ha superato il virus stesso ed è impossibile cambiare le opinioni del pubblico e dei medici abbastanza in fretta per salvare vite, dobbiamo far sì che il farmaco sia disponibile direttamente al pubblico.
Il Dr. Harvey Risch, Professore di Epidemiologia alla School of Public Health di Yale e pubblicista affiliato alla Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, con 39.779 citazioni su Google Scholar, nota che:
«I decessi totali negli Stati Uniti al 15 luglio sono 140.000. Se avessimo permesso di usare liberamente l’idrossiclorochina, ne avremmo salvati la metà, 70.000, ed è molto probabile che ne avremmo potuti salvare i 3/4, 105.000.»
Molti farmaci da banco, probabilmente la maggior parte, sono meno sicuri dell’idrossiclorochina. La tachipirina, ad esempio, e l’aspirina sono considerate più rischiose. La maggior parte dei dottori confermerebbe i frequenti problemi che le persone presentano con Brufen, ibuprofene e Aleve. La tossicità della Tachipirina è la ragione più comune per i trapianti di fegato negli Stati Uniti, mentre gli antinfiammatori sono responsabili di un enorme numero di emorragie, dolori e disturbi gastrointestinali
È importante notare che il problema che gli Stati Uniti hanno riguardo l’accesso all’idrossiclorochina è un problema del primo mondo.
Curiosamente, le persone che non possono procurarsi l’idrossiclorochina vivono nelle democrazie del primo mondo. Parlando in generale, l’idrossiclorochina o il suo progenitore, la clorochina, erano liberamente acquistabili come farmaci da banco nella maggior parte del mondo, in Africa, Asia, Sudamerica, anche in Canada e in Messico prima del COVID.
Molto prima che il presidente Trump sostenesse l’uso del idrossiclorochina il 20 marzo 2020, il farmaco è stato silenziosamente tolto dagli scaffali delle farmacie in Canada ed è stato vietato In Francia. Queste due azioni sono avvenute nel gennaio 2020. È una speculazione e bisogna considerare chi trae i benefici se l’idrossiclorochina non è accessibile.
Non si può ignorare che proprio ora, in tutto il mondo, i pazienti che vogliono acquistare l’idrossiclorochina semplicemente lo fanno. Iran, Costa Rica, Italia, Panama, tanti altri.
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Questo grafico è stato pubblicato nel rapporto della Dr.ssa Gold. SOURCE: Dr. Simone Gold, White Paper on Hydroxycloroquine.
A prescindere dalle motivazioni, c’è un’ovvia relazione tra l’accesso all’idrossiclorochina e i tassi di mortalità da COVID-19. È vero che tale relazione non prova un legame di causa/effetto, ma è altrettanto vero che sarebbe folle presumere che non ci sia nessun rapporto.
«I decessi totali negli Stati Uniti al 15 luglio sono 140.000. Se avessimo permesso di usare liberamente l’idrossiclorochina, ne avremmo salvati la metà, 70.000, ed è molto probabile che ne avremmo potuti salvare i 3/4, 105.000.»
Sono disponibili dati di ogni paese e l’accesso all’idrossiclorochina è strettamente legato a una bassa mortalità. Vediamo che nei paesi poveri ci sono molti meno decessi rispetto ai paesi ricchi, il che ovviamente è l’opposto di quello che ci aspetteremmo per una malattia respiratoria che può portare al ricovero in terapia intensiva. Kazakistan, Bangladesh, Senegal, Pakistan, serba, Nigeria, Turchia, Ucraina, Honduras … La lista continua.
Le democrazie più ricche o i paesi con protocolli restrittivi sull’idrossiclorochina hanno grossi problemi: Irlanda, Canada, Spagna, Paesi Bassi, Regno Unito, Belgio, Francia… Perché si sappia, Italia e Spagna hanno fatto marcia indietro e ora l’idrossiclorochina è disponibile.
Le limitazioni e i divieti sull’idrossiclorochina nel mondo iniziano a sgretolarsi. Presto collasseranno perché l’evidenza della sua sicurezza ed efficacia è incontestabile.
Molto prima che il presidente Trump sostenesse l’uso del idrossiclorochina il 20 marzo 2020, il farmaco è stato silenziosamente tolto dagli scaffali delle farmacie in Canada ed è stato vietato In Francia. Queste due azioni sono avvenute nel gennaio 2020. È una speculazione e bisogna considerare chi trae i benefici se l’idrossiclorochina non è accessibile
I paesi meno propensi a tollerare politiche perniciose si sono già ricreduti.
Stati Uniti del Sud, Honduras, Panama, Costa Rica hanno o avevano reso l’idrossiclorochina disponibile.
Il Brasile ci sta provando ma si trova ad affrontare molti dei problemi politici degli Stati Uniti.
Alcuni paesi hanno iniziato a distribuirla porta a porta.
In Honduras la politica nazionale ora è: «Per i pazienti che si presentano per la prima volta in strutture sanitarie di primo livello, il trattamento deve iniziare con: paracetamolo, idrossiclorochina 400 ogni 12 ore, Ivermectin, azitromicina, zinco…»
Epidemie
La Russia sottoporrà a test per l’epatite tutti i lavoratori immigrati. E l’Italia?

A partire da marzo 2026, la Russia imporrà ai lavoratori migranti di sottoporsi a test per l’epatite B e C, ampliando le attuali disposizioni di screening medico. Le nuove regole si applicheranno ai cittadini stranieri e agli apolidi che entrano in Russia per lavoro, oltre a coloro che richiedono lo status di rifugiato o asilo temporaneo.
Le visite mediche sono obbligatorie per i migranti: senza di esse, non è possibile ottenere permessi di lavoro, residenza temporanea o permanente. I lavoratori migranti devono completare gli esami entro 30 giorni dall’arrivo, mentre chi non intende lavorare ha 90 giorni di tempo. Attualmente, gli screening includono test per droghe e malattie gravi come HIV, tubercolosi, sifilide e lebbra.
Le modifiche al processo di controllo sanitario per gli stranieri in visita sono state proposte all’inizio dell’anno da un gruppo di lavoro sulle politiche migratorie, guidato dalla vicepresidente della Duma di Stato, Irina Yarovaya. La vicepresidente ha chiarito che l’obiettivo è rafforzare il monitoraggio sanitario degli stranieri in arrivo e prevenire la diffusione di malattie pericolose.
I lavoratori migranti sono fondamentali per l’economia russa, occupando ruoli chiave in settori come edilizia, agricoltura e servizi. Milioni di migranti, soprattutto dall’Asia centrale, sono attratti da salari più alti rispetto ai loro paesi d’origine. Tuttavia, questo afflusso ha sollevato dibattiti su salute pubblica e stabilità sociale. Per questo, le autorità russe hanno introdotto rigidi controlli sanitari e requisiti per i migranti, cercando di bilanciare i benefici economici con la sicurezza sanitaria.
Nell’ultimo anno, la Russia ha anche intensificato la lotta contro l’immigrazione illegale. Il presidente Vladimir Putin ha firmato un decreto che istituisce una nuova agenzia statale all’interno del Ministero dell’Interno, incaricata di migliorare la gestione dei flussi migratori.
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Il Cremlino ha dichiarato che l’iniziativa punta a razionalizzare il processo migratorio, promuovere il rispetto delle leggi russe tra i migranti e ridurre le attività illegali.
In Italia la situazione epidemiologica dell’immigrazione è un grande tabù del discorso pubblico.
«In base ai dati epidemiologici in nostro possesso, risulta che in Italia il 34,3% delle persone diagnosticate come HIV positive è di nazionalità straniera» diceva in un’intervista a Renovatio 21 il dottor Paolo Gulisano sette anni fa. «Considerato che gli stranieri rappresentano circa il 10% della popolazione italiana, questo dato vuole dire che la diffusione dell’HIV tra gli stranieri è oltre il triplo che negli italiani».
«Un dato che fa pensare. Molti immigrati provengono da Paesi dove la diffusione dell’HIV, così come quella della TBC, è molto più alta che in Europa. Basta far parlare i dati. Il numero dei decessi correlati all’AIDS nel 2016 per grandi aree è il seguente: Africa Sud-Orientale: 420 mila; Africa Centro-Orientale: 310 mila; Nord Africa e Medio Oriente: 11 mila; America Latina: 36 mila, più il dato dei soli Caraibi che è di 9400. Europa dell’Est e Asia centrale: 40 mila; Europa Occidentale e Nord America: 18 mila; Asia e Pacifico: 170 mila. Ora, la lettura di questi numeri ci fornisce delle evidenze molto chiare».
«È quindi chiaro quali siano i rischi di una immigrazione di massa, incontrollata anche dal punto di vista sanitario, e i rischi legati al fatto che un numero impressionante di immigrate africane viene gettato nel calderone infernale della prostituzione, che diventa veicolo di diffusione di malattie veneree».
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Epidemie
Paura e profitto, dall’AIDS al COVID

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Le opinioni dissenzienti sull’AIDS «abilmente represse per decenni»
Shenton era una reporter della BBC, l’emittente pubblica nazionale del Regno Unito, quando sviluppò il lupus indotto da farmaci, dopo essere stata sottoposta a un’eccessiva terapia farmacologica in Spagna negli anni ’70. «Mi hanno dato tutto quello che c’era scritto nel libro», ha detto Shenton. «Certo, sono imploso e mi sono sentito gravemente male. Sono stato al Westminster Hospital per due mesi. Sono quasi morto». L’esperienza ha suscitato in lei l’interesse per le indagini sulle lesioni causate dai trattamenti medici. In seguito è entrata a far parte dell’emittente nazionale britannica Channel 4, producendo una serie di documentari, Kill or Cure. La serie si concentrava sulla riluttanza delle grandi aziende farmaceutiche a ritirare trattamenti pericolosi o inefficaci. «Quello mi ha davvero dato la carica», ha detto Shenton. Nei primi anni ’80, Shenton e il suo produttore vennero a conoscenza della ricerca del dottor Peter Duesberg, un biologo molecolare tedesco che sosteneva che l’HIV non causava l’AIDS. Iniziò a mettere in discussione le narrazioni dominanti. «Abbiamo continuato a realizzare 13 documentari sull’AIDS», ha detto Shenton. Il documentario Positively False si concentra sulla «manipolazione delle aziende farmaceutiche e delle organizzazioni [mediche] interessate in tutto il mondo, che manipolano il terrore della peste», ha affermato Shenton. Il film rivela «la scienza imperfetta che circonda l’AIDS e le conseguenze di seguire ipotesi sbagliate», ha affermato Shenton nell’introduzione. Tra queste, la convinzione che l’AIDS sia infettivo, che sia causato dall’HIV e che l’HIV sia contagioso. «Molti scienziati e ricercatori non sono d’accordo. Queste opinioni sono state abilmente represse per decenni dall’ortodossia scientifica prevalente e dai media mainstream», ha affermato Shenton nel documentario. I ricercatori che mettevano in discussione la narrazione dominante sull’HIV/AIDS sono stati repressi e messi a tacere, così come gli scienziati che mettevano in discussione la narrazione prevalente sul COVID-19, ha affermato Shenton.Sostieni Renovatio 21
Test PCR «completamente inutili» per AIDS e COVID
In entrambi i focolai, sono stati utilizzati test PCR per determinare l’infezione, ha affermato. «Il test [PCR] è completamente e totalmente inutile», ha detto Shenton. I test non possono «distinguere tra particelle infettive e non infettive». Shenton ha affermato che i diversi Paesi utilizzano standard diversi per determinare una diagnosi positiva di HIV. «Si potrebbe fare il test per l’HIV, per esempio in Sudafrica, e risultare positivi, e volare in Australia e risultare negativi», ha detto Shenton. All’inizio dell’epidemia di AIDS, molti scienziati ritenevano che fattori legati allo stile di vita, tra cui la dipendenza da droghe ricreative e l’uso di nitriti come i «poppers», fossero la causa dell’AIDS a causa dei danni che provocavano al sistema immunitario. Allo stesso tempo, i funzionari sanitari e i media hanno erroneamente attribuito la diffusione della malattia in Africa all’AIDS, quando in realtà era la mancanza di accesso all’acqua potabile a far ammalare le persone, ha detto Shenton. Queste narrazioni sono cambiate quando le agenzie sanitarie governative hanno iniziato a interessarsi alla ricerca sull’AIDS, ha affermato Shenton. «Quando il CDC [Centers for Disease Control and Prevention] è intervenuto e ha riunito tutti i suoi rappresentanti per esaminare questo gruppo di giovani uomini che erano molto, molto malati… l’intera teoria secondo cui l’AIDS era causato dallo stile di vita o dalla tossicità è scomparsa», ha detto Shenton.Iscriviti al canale Telegram
Fauci ha promosso trattamenti mortali per AIDS e COVID
Shenton ha affermato che i trattamenti medici dannosi sono stati al centro sia dell’epidemia di AIDS che di quella di COVID-19. Nel 1987, la Food and Drug Administration statunitense approvò l’AZT (azidotimidina) per le persone sieropositive. L’AZT si rivelò pericoloso per molti pazienti affetti da AIDS. Durante la pandemia di COVID-19, i vaccini e il remdesivir hanno danneggiato le persone. E in entrambi i casi – l’epidemia di AIDS e la pandemia di COVID-19 – Fauci ha svolto un ruolo chiave. «Eravamo profondamente, profondamente critici nei confronti di Fauci, per il modo in cui ha gestito gli studi multicentrici di fase due sull’AZT. Voglio dire, erano corrotti, e tutta la prima fase è stata finanziata dall’azienda farmaceutica [Burroughs Wellcome, ora GSK ], e avevano dei rappresentanti, e questo è noto attraverso i documenti sulla libertà di informazione, che sono andati lì e hanno portato a casa i risultati del gruppo trattato con il farmaco e del gruppo placebo, eliminando gli effetti collaterali nel gruppo trattato con il farmaco» ha detto la Shenton. Nel film Positively False, diversi scienziati e ricercatori hanno spiegato come l’AZT impedisca la sintesi del DNA, impedisca la replicazione delle cellule e contribuisca alla generazione di cellule cancerose. Tuttavia, secondo il documentario, i pazienti che mettevano in dubbio la sicurezza e l’efficacia dell’AZT venivano stigmatizzati e la loro sanità mentale veniva messa in discussione. Holland ha fatto riferimento al libro del 2021 del Segretario alla Salute degli Stati Uniti Robert F. Kennedy Jr., The Real Anthony Fauci : Bill Gates, Big Pharma, and the Global War on Democracy and Public Health che contiene una sezione sul lavoro di Fauci durante l’epidemia di AIDS. «Solleva tutti questi interrogativi il fatto che in realtà sembra la stessa truffa e gli stessi giocatori… non è cambiato molto», ha detto Holland.Aiuta Renovatio 21
Il «terrore della peste» esisteva molto prima dell’AIDS o del COVID
Secondo Shenton, le epidemie di AIDS e COVID-19 sono esempi di «terrore della peste», che è esistito nel corso della storia. All’inizio del XX secolo, negli Appalachi, fu diagnosticata un’epidemia di pellagra. La malattia, che causava una mortalità diffusa e si diceva fosse infettiva, si rivelò essere una carenza nutrizionale. «Negli Appalachi, la popolazione molto povera viveva con una dieta completamente priva di nutrienti», ha detto Sheton. «Si trattava di una varietà di mais, ma lo cucinavano eliminandone tutti i nutrienti e dipendevano solo da quello». La gente aveva così tanta paura di contrarre la pellagra che coloro che si pensava fossero infetti venivano ricoverati in istituti o «gettati fuori dalle navi», ha affermato. Un infettivologo di New York, il dottor Joseph Goldberger, stabilì che la pellagra non era contagiosa, ma era causata da malnutrizione e carenza di niacina (vitamina B), ha detto Shenton. Fu emarginato per le sue scoperte. «È stato ridotto allo stato laicale, privato dei fondi, ridicolizzato. È morto. E cinque anni dopo la sua morte, hanno detto che aveva assolutamente ragione: non era contagioso, era tossico», ha detto. Secondo Shenton, in Giappone dagli anni ’50 agli anni ’70 la mielo-ottico-neuropatia subacuta (SMON) era comune. «Centinaia di migliaia di giapponesi sono rimasti paralizzati dalla vita in giù e ciechi, e nessuno riusciva a capire il perché. E ovviamente pensavano: “Oh, è un virus”», ha detto. Un neurologo giapponese, il dottor Tadao Tsubaki, ha studiato i pazienti affetti da SMON e ha stabilito che la condizione non era infettiva, ma era causata da un farmaco antidiarroico ampiamente somministrato, il cliochinolo. «Ci sono voluti 30 anni e squadre di avvocati per respingere in tribunale l’idea che la causa della SMON fosse un virus», ha affermato Shenton. Michael Nevradakis Ph.D. © 7 ottobre 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD. Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Epidemie
Le restrizioni COVID in Spagna dichiarate incostituzionali, annullate oltre 90.000 multe

Oltre 90.000 multe per violazioni delle norme anti-COVID sono state annullate dopo che la Corte costituzionale spagnola ha dichiarato incostituzionali le severe misure adottate nel 2020.
Secondo il quotidiano spagnuolo The Objective, al 3 settembre 2025 sono state revocate 92.278 sanzioni, in seguito alla sentenza che ha giudicato incostituzionali alcune disposizioni del decreto sullo stato di emergenza del 2020, in vigore durante il primo lockdown per il COVID-19.
Queste sanzioni rappresentano solo la prima tranche di multe destinate all’annullamento, con altre che probabilmente seguiranno. Durante il rigido lockdown del 2020, imposto con lo stato di allarme, sono state emesse oltre 1 milione di sanzioni a livello nazionale, con circa 1,3 milioni di persone multate per aver violato le restrizioni.
La Corte Costituzionale ha stabilito che alcune parti dell’articolo 7 del Regio Decreto 463/2020, relative al divieto generale di circolazione, comportavano una sospensione ingiustificata del diritto fondamentale alla libertà di movimento, andando oltre una semplice limitazione. Tale misura superava i limiti dello stato di allarme, secondo la Corte, che ha precisato che una restrizione così drastica sarebbe stata giustificabile solo con uno stato di emergenza più severo, soggetto a un iter parlamentare più rigoroso.
La sentenza si applica retroattivamente a tutte le multe emesse durante il lockdown del 2020, creando un notevole onere per l’amministrazione statale. The Objective riferisce che «l’applicazione è stata lenta e disuniforme a seconda delle regioni», suggerendo che i rimborsi potrebbero richiedere mesi o anni.
Il quotidiano sottolinea che i 92.278 casi annullati finora rappresentano «solo la punta dell’iceberg di una crisi normativa» derivante dalle severe politiche di lockdown imposte dal governo spagnolo nel 2020.
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Immagine di Javier Perez Montes via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
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